sabato 21 luglio 2012

BARCELLONA P.G. = IL VICE SINDACO SAIJA SI MUOVE PER FARE RIVEDERE IL PIANO SANITARIO RIGUARDANTE IL "CUTRONI ZODDA"

L'assurdo "piano" lasciato in eredità ai due ospedali di Barcellona e di Milazzo, da un commissariamento ASP recentemente spirato, non potrà avere il carattere irrevocabile di un atto testamentario. 
Questo è quanto si cerca di sottolieare a chi, in sostituzione, è stato chiamato a dirigere l'azienda sanitaria provinciale di Messina.
Nei giorni scorsi, si sarebbe mosso in tal senso il vice sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Peppino Saija, mettendosi a contatto con il nuovo manager dott. Manlio Magistri,  ottimo dirigente noto per avere ricoperto in maniera equa la carica di direttore sanitario nella stessa ASP.
L’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, pur tenendo conto  della pianificata complementarietà con quello di Milazzo (ospedali riuniti) - sostiene il vice sindaco di Barcellona - a completamento del piano del commissario Poli deve poter disporre di  servizi e reparti  che siano attrezzati secondo le reali esigenze sanitarie della vasta comunità, e cioè:
 di un pronto soccorso adeguato alle esigenze del territorio ed efficiente nelle dotazioni; 
di un reparto di chirurgia, di anestesia e rianimazione, di O.B.I. (osservazione breve intensiva), ovviamente oltre tutti gli altri servizi e reparti  previsti.
Inoltre va assicurata la continuità del punto nascite per cui non vada soppresso il reparto di ostetricia e ginecologia. 
Al fine di puntualizzare e concordare realisticamente quanto resta da fare per evitare il collasso della sanità nel distretto di Barcellona, il dott. Saija suggerisce che venga convocata una conferenza dei sindaci del territorio interessato.
Da parte del dottor Magistri l'idea di un incontro con amministratori e rappresentanti delle parti sociali sembra sia stata accolta favorevolmente, per cui si dovrebbe, una volta superato il periodo estivo, trovare tempo e modo per aggiustare le cose.


MENO MALE CHE C'E' LA CONSULTA, MA FORSE NON BASTA

ROMA - Nessuna privatizzazione di acqua e servizi pubblici locali. La Corte Costituzionale salva il Referendum dello scorso giugno. Lo fa accogliendo il ricorso presentato dalla regione Puglia. E dichiarando inammissibile l'articolo 4 del decreto legge 138 del 13 Agosto 2011 con il quale, il governo Berlusconi, aveva aggirato il risultato referendario. Per il Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua, la Consulta "restituisce la voce ai cittadini italiani e la democrazia al nostro Paese". E la sentenza della Corte blocca anche tutte le modifiche successive, comprese quelle del governo guidato da Mario Monti.

La sentenza esplicita chiaramente il vincolo referendario infranto con l'articolo 4 e dichiara che la legge approvata dal Governo Berlusconi viola l'articolo 75 della Costituzione.(Tratto da: Repubblica.it)

Meno male che c'è ancora una Consulta che è in grado di aggiustare un po' la baracca democratica che prima Berlusconi e ora Monti  si son messi a distruggere.
Ma cosa aspetta il popolo italiano a decidere uno sbaraccamento di questi  tristi esemplari e di tutti i loro tirapiedi  dalla vita democratica del Paese?

ANCHE A TERME VIGLIATORE CONCORDATA CON DUSTY E GIA' AL VIA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI

Ieri, nel corso di una conferenza stampa congiunta tra Amministratori Comunali di Terme Vigliatore e rappresentanti della Dusty è stao presntato il piano relativo alla raccolta differenziata in questo Comune.
I cittadini sono tenuti a praticarla e conferire gli appositi sacchetti nei relativi contenitori.
Inizialmente in fase sperimentale solo per il 20% della popolazione sarà attivato il servizio di raccolta porta a porta.
 L'obiettivo finale è quello di raggiungere il 50-60 %
A partire da lunedi 23  luglio verrà distribuito il materiale informativo assieme  ai sacchetti da utilizzare per il servizio porta a porta;
  Lunedi 30 luglio inizierà concretamente il servizio di raccolta differenziata;
I periodo fino al 31 dicembre viene considerato di prova e  di comunicazione,  praticata mediante una forte campagna di sensibilizzazione,  con coinvolgimento delle scuole con l'organizzazione di giornate ecologiche  dele parrocchie, delle associazioni e  di tutte le altre organizzazioni del territorio;
  Nelle zone ove è prevista la sperimetnazione porta a porta verranno totalmente eliminati i cassonetti;
Chiunque avesse dubbi sulla destinazione di qualche prodotto da differenziare è preferibile che lo conferisca nella indifferenziata;
 Prima dell'avvio della differenziata verranno tolte dal territorio le vecchie campane di vetro.
  Contemporaneamente alla differenziata verrà attivato il servizio di raccolta degli ingombranti al proprio domicilio, basterà telefonare ad un numero verde che verrà pubblicizzato per concordare la data del ritiro;

E' prevista da parte del Comune una regolamentazione degli orari di conferimento dei sacchett che si prevede consentito soltanto nelle ore notturne in modo da avere i cassonetti vuoti di giorno con evidente eliminazione di odori nausebondi nei quartieri.

venerdì 20 luglio 2012

FUMATA NERA ALL'ARS SULLA NORMA DI SBARRAMENTO

L'Ars boccia lo sbarramento antimafia. Con il voto segreto, il parlamento regionale ha respinto con 39 no su 72 votanti una norma che vietava di attribuire a chi sia stato rinviato a giudizio o condannato per reati di mafia, di concussione, corruzione o altri delitti, incarichi in tutti gli enti e le società pubbliche o sottoposte a controllo della Regione.

A richiedere il voto segreto i deputati del Pid Rudy Maira , Totò Cordaro e Salvatore Cascio, dell'Mpa Riccardo Minardo, dell'Mps Giovanni Greco, del Pdl Campagna, Caputo, Leontini e Mancuso. Il Pd avrebbe voluto il voto palese sull'emendamento che era stato presentato dal presidente della commissione Antimafia Calogero Speziale.

tratto da Repubblica.it

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: SOLO SE UNITI SI PUO' VINCERE LA BATTAGLIA

 












"I figli di un contadino non andavano d'accordo, ed egli, per quanto continuasse ad ammonirli, non riusciva a correggerli.
Pensò allora di ricorrere ad un esempio pratico, e disse loro di portargli un fascio di verghe.
Unì le verghe in un fascio ben stretto,le consegnò ai figli e ordinò loro di spezzarle,ma per quanti sforzi facessero non ci riuscirono.
Allora sciolse il fascio e diede loro le verghe una ad una, e siccome le rompevano senza difficoltà, soggiunse:
 "Così anche voi, figli miei, se sarete uniti, non sarete sopraffatti dai nemici, ma se litigherete, offrirete loro una facile preda".
 Mi sono ricordato di questa favola (che Esopo ci lasciò duemilaseicento anni fa  per insegnare che l'unione fa la forza) assistendo a quanto è avvenuto ieri a Barcellona, in occasione della commemorazione del ventesimo anniversario della strage di via Amelio.
 Per l'occasione è stato autorevolmente detto, ai mille ragazzi del Grest, confluiti in piazza Duomo, che “La mafia si vince mettendo in campo le tre “c”, il cuore, il coraggio e la cultura”.
E s'è aggiunto che sarà possibile "il cambiamento di una città che vuole voltare pagina rispetto al passato, se staremo sempre uniti contro ogni forma di illegalità, partendo dai piccoli gesti quotidiani".
Ebbene, ieri, per quanto massiccia sia stata la partecipazione, in effetti non s'è data affatto l'impressione che ci sia stata quella concordia che il buon padre esopiano intese inculcare nei propri figli.
Un po' come avviene ogni anno con le due distinte processioni del venerdì santo, anche nella dolorosa commemorazione di ieri s'è cercato il "distinguo", con l'attuazione di due manifestazioni che, se non m'arrischio a definire di parte, non posso che ritenere assolutamente incongrue, pur commemorando entrambe lo stesso tragico evento. 
 Peccato: s'è persa un'occasione, per fare intendere seriamente di volere essere concordi e quindi forti contro chi si proclama di volere combattere.

Sono molteplici i commenti che sono riuscito a spulciare in Internet.
Ne riporto alcuni, tratti da una pagina di Face book, escludendo per discrezione i nomi della pagina  e degli interlocutori.

^^^che motivo avevano di farsi questa passerella quando in piazza c'erano amministrazione, mondo ecclesiastico ed autorità varie; quando in piazza si coinvolgevano i bambini, si leggeva delle lettere, si interloquiva con la cittadinanza...
        
^^^Guarda che si erano organizzati prima credo
       
^^^inizialmente l'idea di due manifestazioni mi aveva lasciata molto perplessa, oserei dire disturbata, perchè la lotta alla mafia dev'essere una coscienza radicata in ognuno di noi, un movimento trasversale che abbraccia tutte le istituzioni , poi però la notizia che in piazza i due cortei sarebbero confluiti in un unico copioso fiume di persone che tranquillamente avrebbe raggiunto il tribunale mi rassicurava. D'altronde cosa di meglio dell'allegria festosa dei giovani, due generazioni che avrebbero abbracciato un unico ideale di legalità. Ed invece giunta sul luogo mi giro, cerco mia figlia e non la trovo,e non riesco a capire chi ha voluto che figli e genitori che sposano la stessa morale siano rimaste separate!
         Mi resta un'unica consolazione, quella che mi ha detto mia figlia :" Mamma io non ho sfilato per Don Salvino, ma per Paolo Borsellino".
       
^^^La fiaccolata non si è fermata perché andava deposta una corona di fiori in piazza Falcone e Borsellino, proprio intitolata a loro anni fa.        

^^^mi sono aggregata tranquillamente dopo alla fiaccolata convinta del fatto che così avrebbero fatto tutti..arrivata al tribunale mi sono accorta che mancavano tutti i bimbi.. forse era difficile portarli tutti.. non so
       
 ^^^io credo che non ci siano colori politici che tengano in queste cose... è stata una bella manifestazione a mio avviso ben riuscita con quell' unico neo.. però credo ripeto che era un problema logistico spostare gli innumerevoli bimbi che hanno animato la piazza..
        
^^^Poteva benissimo organizzarsi in piazza Falcone e Borsellino. Non penso era un problema..... O forse magari piazza San Sebastiano era il luogo migliore, per l'associazione dei commercianti, che hanno deciso di non farsi vedere per niente alla fiaccolata.

^^^Abbiamo perso ancora un'occasione e continuiamo sempre di più, non ho parole come si possa ancora organizzare due manifestazioni per lo stesso motivo e marcare questa divisione......
   
^^^La divisione per me non è assolutamente marcata. Mi sentivo di andare dove sono andato, di deporre quella corona, di portare una fiaccola luce della speranza. Io manifesto così. Ognuno poi fa come crede. Per me l'antimafia non deve avere colore politico.

^^^che senso ha organizzare un'altra manifestazione dopo che si sapeva da giorni che c'era questa? Gli altri però sono i migliori perchè avevano le istituzioni?

^^^Nessuno in questi casi è migliore dell'altro. Anzi per di più preferirei che molti si svestissero della propria casacca politica per scendere in piazza a dire la propria. Credo che su questi temi non vada innestata alcuna polemica. Più volte lo speaker in piazza duomo ha lanciato l'applauso al passaggio del corteo e la gente intorno ha risposto eccome al di là delle coloriture politiche. E questa è la dimostrazione che sull'idea di Stato, legalità e lotta alla mafia occorre un idem sentire che vada al di là di qualsiasi steccato politico o partitico. E' un peccato che cose che dovrebbero ritenersi normali, necessitino di sottolineature come questa...
^^^è la divisione in un momento (nonostante io non abbia condiviso nessuna delle due manifestazioni) come questo che stona e pure tanto: dacchè la manifestazione dell'associazione della D.ssa Scolaro era organizzata da tempo, sarebbe stato più logico crearci un evento attorno, tutti uniti per una mission che non deve avere assolutamente alcun colore! Ed invece, anche in questa circostanza, a Barcellona abbiamo dimostrato che siamo unici anche in questo. A dividerci nel momento in cui SI DEVE stare tutti uniti.

^^^Domanda incendiaria da avvocato del diavolo politicamente scorretto: ma non è invece possibilissimo avere due visioni diverse (e opposte, in qualche misura) della lotta alla mafia, dell'idea di Stato e della legalità? Io direi proprio di sì, visto che le fazioni politiche sono appunto fazioni, partiti, vale a dire divisioni. E visto che tali divisioni sono fondate su visioni DIVERSE della società, della politica e PERSINO DELL'UOMO (questione c.d. antropologica), non si vede perché non si possa intendere diversamente anche una battaglia del genere: ad esempio, si può intenderla in termini meramente LEGALISTICI (diritto positivo) oppure in termini più ampi (sulla base del diritto naturale che oggi è parecchio negato - o almeno dimenticato nel migliore dei casi - dalla cultura dominante, anche da quella antimafia!). Una divisione tra manifestazioni può ben essere legittima se diverso è il motivo (i principi) che le fonda. C'è chi difende la vita perché la legge lo prevede e chi lo fa perché è nella natura umana che si difenda la vita. Sono cose diverse per le quali manifestazioni diverse sono legittime (forse, anzi, doverose), a meno che non si chiarisca prima che vi siano basi VERAMENTE COMUNI di principio.

^^^dico solo che ho trovato inutile avere due manifestazioni per la stessa cosa e ho sottolineato che qualcuno poteva evitare dato che una delle due coinvolgeva le istituzioni a tutti i livelli e le giovani generazioni. Credo inoltre che sia stato vergognoso vedere, anzi, non vedere alcuni comsiglieri comunali mentre in Municipio parlavano Prefetto e Procuratore.
       

giovedì 19 luglio 2012

MANCA L'ACQUA, LA GENTE SOFFRE LA SETE, MA L'ERBA CRESCE PER ECCESSO D'IRRIGAZIONE

Nei giorni scorsi, su Facebook è stato diffuso un avviso da parte di un assessore comunale, col quale si avvertiva la popolazione della frazione di Acquaficara, in condizioni di disagio per la mancanza di acqua corrente, che il Comune aveva provveduto ad inviare un'autobotte per il necessario rifornimento idrico d'emergenza.
E', questo, un significativo segnale, tra i tanti non segnalati, dello stato non certamente nuovo di penuria idrica che, soprattutto nel periodo estivo, affligge la città.
Le cause sono diverse e vanno dalla insufficienza delle fonti - sorgente Baele e pozzi molteplici - all'inadeguatezza  strutturale della rete idrica, in buona parte obsoleta e soggetta a perdite, con conseguente squilibrio nell'erogazione del prezioso liquido.
E fin qui, niente d'eccezionale, visto che siamo in Sicilia, dove la crisi idrica è un fenomeno diffuso.
Tuttavia, in questo dlicatissimo settore, nella nostra città, qualcosa che non quadra c'è: e riguarda la sorveglianza necessaria per l'individuazione di eventuali abusi e sciupii dell'importante risorsa.
Un esempio eclatante viene documentato con la foto che pubblichiamo accanto, scattata ieri sera nella zona balneare di Cicerata-Caldà, in prossimità del lido "Onda anomala", dove uno scassato impianto per l'irrigazione delle aiole che costeggiano il marciapiede, col suo irrefrenabile flusso, impantana l'erba facendola crescere a dismisura.
Ma nessuno - ovviamente facente parte del competente ufficio acquedotto - sembra essersene accorto.
Un bell'esempio di cura sparagnina a favore del paese.





SECONDO IL TRIO LOMBARDO-RUSSO-POLI PER BARCELLONA E DINTORNI BASTA L'UOVO DELLA GALLINA NERA

Una volta, quand'ero ragazzo, sentivo parlare di figli della gallina bianca e di figli della gallina nera: questi ultimi erano praticamentie "le cenerentole" della situazione. 
Adesso mi sovviene questo modo di dire, riflettendo sul modo in cui viene ormai un po' da tutti trattata Barcellona col suo hinterland. 
A conferma di questa mia affermazione - che non è una semplice supposizione - giunge il piano prospettato dal "dimesso" - è il termine giusto? - commissario dell'ASP MESSINA Francesco Poli, che sforbiciando a tutto danno del Cutroni-Zodda ha creato un bel fritto misto con la sua speciale unificazione dei due ospedali di Barcellona e di Milazzo.
Gallina nera, ancora una volta, ha generato il pulcino-cenerentola e lo si può benissimo constatare confrontando i dati del piano Poli, che risente parecchio della benvola attenzione sempre prestata  dal duo Lombardo-Russo nei confronti della gente del Longano.
 PIANO PER IL "CUTRONI-ZODDA" DI BARCELLONA
Unità operativa semplice di Cardiologia con 8 posti letto, 4 medici; Unità operativa complessa di Oncologia
medica, 8 posti letto, un primario, 5 medici, e per entrambe le unità (Oncologia e Cardiologia) un caposala
e 22 infermieri; Uoc di Malattie infettive, 14 + 2 posti letto, 1 primario, 6 medici, 1 caposala, 16 infermieri;
Uoc di Neurologia con 16 posti letto, 1 primario, 6 medici, 1 caposala, 16 infermieri; Uoc di Pediatria
con 13 + 1 posti letto, 1 primario, 5 medici, 1 caposala, 12 infermieri; Uoc Area medica di lungodegenza
e servizio Dermatologia, con 24 + 2 posti letto, 1 primario, con 5 medici, un caposala, 16 infermieri; Uoc
Malattie apparato respiratorio con 17 + 1 posti letti, 1 primario, 5 medici, 1 caposala, 14 infermieri;
Uoc di Psichiatria con 15 posti letto. Per l’ospedale di Barcellona è previsto anche il servizio di "Day
surgery", un servizio ospedaliero che dovrebbe consentire interventi chirurgici di tipo ambulatoriale,
anche se ciò non è specificato. In totale all’ospedale di Barcellona sono stati riservati dal piano
Poli 125 posti letto, con 6 primari, 36 medici, 6 capi sala, 96 infermieri, 14 ausiliari e 16 operatori
ota - oss.

PIANO PER L?OSPEDALE "FOGLIANI" DI MILAZZO
: Rianimazione con 8 posti letto, 1 capo sala e 20 infermieri; Uoc di Cardiologia,
posti letto 10 + 2 , 1 primario, 11 medici, 1 capo sala, 14 infermieri; l’Unità di terapia intensiva
cardiologica prevede 8 posti letto con 18 infermieri; Uoc di Chirurgica genelare con 26+4 posti letto,
1 primario, 10 medici, 1 capo sala, 26 infermieri: Uos - Unità operativa semplice di Gastroenterologia
con 3 medici e 3 infermieri;
Uoc di Medicina generale con 22 + 2 posti letto, 1 primario, 5 medici, 1 capo sala e 16 infermieri;
Uoc di Nefrologia e dialisi 19 posti rene a Milazzo e 8 posti rene a Barcellona, con 8 + 2 posti letto
nel presidio di Milazzo, con 1 primario, 8 medici, 1 capo sala e 24 infermieri; Uoc di Oculistica e
Uoc di Otorinolaringoiatria con posti letto 6 + 6, un primario per unità con 8 medici, un solo caposala
e 12 infermieri per le due Unità. Uoc di ortopedia e traumatologia 22 + 4, un primario, 10 medici,
un caposala e 24 infermieri e 3 tecnici di riabilitazione; Uoc Ostetricia e ginecologia, posti letto 20
+2, 1 primario, 10 medici, un caposala e 12 ostetrici; Neonatologia 8 posti letto, 3 medici e 7 infermieri;
Uos Urologia, posti letto 8 + 2, 4 medici, 1 caposala e 12 infermieri. Il tutto per un totale di 170 posti letto,
 con 8 primari, 80 medici, 9 caposala, 188 infermieri, 12 ostetrici e 3 tecnici di riabilitazione,
a cui si aggiungono 37 ausiliari e 25 operatori ota - oss.

  SERVIZI IN COMUNE TRA I DUE OSPEDALI
Poi i servizi ospedalieri riunificati. I due ospedali è questa è la novità, avranno infatti i servizi
in comune. Sopratutto sarà l’emergenza da essere accorpata in un unico servizio con due pronto
soccorso, uno per ogni presidio, gestiti da un unico primario, con quattro posti letto in astanteria
e da un solo organico con 23 medici, 2 capisala e 48 infermieri, 12 autisti, 20 ausiliari. Altri servizi
unificati sono: Uoc di Anestesia più sala operatoria, con 1 primario, 26 medici, 2 caposala e 33 infermieri,
15 gli ausiliari; Uoc Radiodiagnostica con 1 primario, 18 medici, 4 infermieri e 28 tecnici di radiologia,
 più 5 ausiliari. Unificata sarà anche la direzione medica dei due nosocomi che avrannoun solo direttore,
 2 medici, 4 infermieri professionali, 2 assistenti sociali, 2 dietisti e 4 ausiliari; Farmacia con tre farmacisti
 e 5 ausiliari; Uoc di Patologia clinica con un primario, 5 medici, 4 infermieri, 5 biologi, 18 tecnici di laboratorio,
3 ausiliari; Uoc di Medicina trasfusionale con un primario, 5 medici, 2 infermieri, 5 tecnici di laboratorio,
 2 ausiliari. In totale nei servizi in comune tra i due presidi saranno impiegati 6 primari, 79 medici, 4 caposala,
 95 infermieri, 5 biologi, 23 tecnici di laboratorio, 28 tecnici di radiologia, 12 autisti e 54 ausiliari e 2 assistenti
sociali.



mercoledì 18 luglio 2012

GIUFA' DON BABA' E IL DEFAULT SICILIANO






GIUFA' = Cumpari Babà, ma ch'è stu fattu chi scrivi u giunnali?..Dici chi Monti ndi futti?
DON BABA' = Scusa Giufà, non ti staiu capendu. Ti sucasti u ciriveddu pi casu?
GIUFA' = Cumpari Babà, non mi staiu sucandu nenti: vaddati, und'è scrittu leggiri si voli..
DON BABA' = Dammi stu giunnali, fammi vidiri chi dici...
GIUFA' = Liggiti ca, cumpari Babà, liggiti lentu e chiaru e facitimi capìri...
DON BABA' = Leggiu: "La Sicilia è a un passo dal default: una situazione così grave da determinare, per la prima volta, un intervento del presidente del consiglio".
Ma Giufà, ca si parra di defòlt, chi voddìri fallimentu, bancarutta. Undi liggisti chi ndi futti?
GIUFA' = Diciti chiddu chi vuliti, ma in Sicilia non c'è nudda banca rutta. Iò, dopu tantu rumpimenti di paddi, mi scantu chi u signò Monti ndi vurria rumpiri puru u culu. E mi pari a  mia chi sbagghia di rossu.
DON BABA' =  Allura chi penzi c'ama ffari? L'autri vespiri siciliani?
GIUFA' = E picchì no????

BARCELLONA POZZO DI GOTTO IN RICORDO DI PAOLO BORSELLINO E DELLA SUA SCORTA

20 di legalità. Barcellona Pozzo di Gotto ricorda il giudice Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta:.Agostino Catalano  Emanuela Loi , Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Domani, giovedì 19 luglio 2012, in occasione del ventennale della strage di Via D’Amelio, la città di Barcellona Pozzo di Gotto si mobilita con manifestazioni e momenti di riflessione rivolti a tutte le fasce d’età.
In tre posti centrali della città avranno luogo quattro eventi tra loro collegati: l'Aula Consiliare di Palazzo Longano alle 18.15 ospiterà il momento istituzionale con la presenza delle massime autorità provinciali e cittadine...
(continua a leggere)

COMUNICATO SINDACALE SULLA PRECARIETA' DI SERVIZI AMBIENTALI






 In un comunicato, emesso ieri, la Fp/CGIL settore igiene ambientale e la Camera del lavoro zonale di Barcellona P.G. esprimono profonda preoccupazione sulla tenuta del servizio di raccolta  e smaltimento dei rifiuti solidi urbani nei trentotto comuni ricompresi nell’ATO Me -2-  e soprattutto nei medi centri dove cumoli di immondizie e di rifiuti di ogni genere abbandonati offendono il decoro urbano, causano puzza nauseabonda e generano gravi problemi alla vivibilità ambientale.
            "Il piano industriale dell’Azienda DUSTY che gestisce il servizio dallo scorso mese di Novembre ad oggi - secondo la nota sindacale firmata da Carmelo Pino Segretario Prov.le Fp/CGIL - Salvatore Chiofalo CGIL Barcellona - lascia a desiderare".
    Secondo quanto riferito nel comunicato  "non è stato completato l’organico Aziendale previsto in 260 unità e le assunzioni di lavoratori a tempo determinato dei giorni scorsi (circa 35 unità) non è sufficiente per completare il numero degli operatori ecologici previsto  e cosa altrettanto grave, in barba alla normativa contrattuale  e di Legge circa le nuove assunzioni,  in buona parte, non riguardano i sessanta lavoratori  già impegnati, a tempo determinato, negli anni nel sistema ATO che avrebbero la precedenza".

Gli scriventi si dicono "altrettanto critici sulle scelte Aziendali  e sull’utilizzo delleMaestranze che spesso vengono sballottate a prestare servizio in località molto distanti dalla residenza con spese di trasporto inutili  a carico dei dipendenti . La Dusty è, altresì, inadempiente circa la corresponsione dei salari  ai dipendenti che avanzano Gennaio, Febbraio e Marzo 2012, con l’eccezione delle Maestranze impegnate nei Comuni di Milazzo Barcellona e qualche altro Comune".

           Intanto annunciano che "giorno 20 P.V. sulle tematiche esposte ci sarà l’incontro, richiesto dal Sindacato mesi orsono e più volte rinviato su richiesta della Dusty,  all’U.P.L.M.O. di Messina.
            Anche in quella sede il Sindacato chiederà alla Direzione Aziendale della Dusty il rispetto degli impegni contrattuali e di contratto nell’interesse dei cittadini che hanno il sacrosanto diritto di  vivere in ambienti sani, liberi dalle immondizie e dai cattivi odori e che oltretutto pagano il tributo ed anche  nell’interesse delle Maestranze  che da anni  speranzosi attendono un lavoro duraturo".
          


martedì 17 luglio 2012

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: ELETTO IL NUOVO PRESIDENTE PROVINCIALE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA TEATRO AMATORIALE

Francesco Chianese, direttore Artistico della compagnia teatrale barcellonese "Ettore Petrolini", è il nuovo Presidente Provinciale della F.I.T.A./Messina.
Domenica, nella sede dell'Associazione Ettore Petrolini di Barcellona PG, si è svolta l'Assemblea Provinciale della F.I.T.A. (Federazione Italiana Teatro Amatoriale) Messina al fine di eleggere il nuovo Consiglio Direttivo dopo la naturale scadenza di quello uscente.
 Erano presenti i responsabili di quasi tutte le compagnie della provincia ed il Presidente Regionale della F.I.T.A./Sicilia Dr. Santi Consoli.
Il Consiglio direttivo votato all'unanimità è risultato il seguente:
Presidente: Francesco Chianese (già vice presidente) direttore artistico dell'associazione barcellonese "Ettore Petrolini";
Vice presidente: Angelo Triferò dell'associazione Koinè Teatro di Venetico;
Segretario: David Amalfa dell'associazione Dietro le quinte di Milazzo;
 Tesoriere/economo: Luigi Mandanici dell'associazione Le Nuove Immagini di S.Filippo del Mela; Consiglieri: Nino Spada dell'associazione Colapesce di Pace del Mela e Angelo Fausto Napoli dell'associazione Koinè di S.Agata di Militello.
Dopo la nomina, il neo presidente Francesco Chianese ha proposto che al messinese Rino Miano, tesoriere del Consiglio Regionale FITA/Sicilia, venisse assegnato,per gli impegni profusi in provincia, il titolo di "Presidente Onorario".
L'Assemblea ha accolto con entusiasmo la proposta.

ANCORA ALLARME PER LA SANITA' TAGLIUZZATA A MILAZZO E BARCELLONA

Già ieri barcellonablog ha evidenziato il malcontento suscitato da un Francesco Poli che, prima di lasciare il commissariamento presso l'ASP di Messina, aveva messo in atto una serie di interventi demolitori nei confronti del potenziale dei due importanti ospedali di Milazzo e Barcellona, grazie  a talune deliberazioni mirate alla rideterminazione della rete ospedaliera in provincia e della relativa dotazione organica.
Francesco Poli, che già è stato anni fa manager dell'ASL 5, aveva in quel periodo di suo potere dimostrato parecchio buon senso e idee chiare sulla opportunità di potenziare i due nosocomi della piana. Cosa che ultimamente deve avere dimenticato, tanto da  attenuare, nel corso di questa sua ultima competenza commissariale, il senso della concretezza in merito alle reali esigenze della popolazione di due tra i più importanti distretti sanitari, le cui strutture possono e devono agire in simbiosi.
Il solo modo per accrescere l'efficienza operativa  e non per annientarla, come invece si sta rischiando ormai da tempo, grazie alle direttive di un Governo regionale insensibile, fatte proprie pedissequamente in provincia di Messina.
Hanno pertanto pienamente ragione a protestare - come abbiamo riferito ieri - i sindacati e i sindaci del territorio fortemente penalizzato da tagli inconsulti alla sanità locale, per nulla sanati dalla roboante pubblicità sulla nascita di barocchi PTA.
Il dott. Peppino Saija, che da qualche settimana è insediato a Palazzo Longano nella qualità di assessore alla sanità, conoscendo bene quanto precaria è diventata la situazione sanitaria a Barcellona e nel suo hinterland, giustamente, in una conferenza stampa, anche lui ha contestato quanto previsto dall'esodato commissario e ha chiesto al direttore entrante di rimedire ai danni in atto e a quelli prevedibili.
E' ovvio però che le parole, ancorché di protesta, non sempre riescono ad essere producenti. E se rimanessero "voce nel deserto" affidarsi solo ad esse non sarebbe più il caso.

lunedì 16 luglio 2012

NINO ABBATE INSISTE E FORTE DEL SUO EPICENTRO CREA IL MUSEO DELLA POESIA CIRCOLARE, ORA ALLA SUA SECONDA EDIZIONE




Si terrà sabato 28 luglio alle ore 20.00 nel giardino del Museo Epicentro, a Gala di Barcellona Pozzo di
Gotto (ME), la “performance poetica” della II° Rassegna Nazionale per il Primo “Museo della Poesia in Italia” a tema Circolare, ideato e creato da Nino Abbate, e presentato ufficialmente  il 4  ottobre 2011 nella ex Chiesa di San Vito a Barcellona P.G.
Questa seconda edizione è curata dall’artista e poetessa partenopea Leandra D’Andrea, in arte Ledy Napule (allieva del grande maestro napoletano dell’arte presepiale Giuseppe Ferrigno), che ha invitato per questo evento 60 autori noti su scala nazionale i quali aderendo on componimenti poestici sulla circolarità e sui simboli circolari, che veranno presentati in una performance coinvolgente le persone e gli autori presenti., Autori partecipanti:
Marinella Albora - Elvio Angeletti - Fabio Amato - Lilly Consolata Arcudi - Lorenzo Basile - Michela Benigni - Vincenzo Emanuel Berriola - Giusy Bianchi - Giuseppe Biondi - Mario Bonora - Franco Canale - Raffaelle Cantone - Carmela Castaldo - Francesca Ceracchini - Elio Chitano - Pamela Coccioli - Umberto Coro - Cristina Cinque - Leandra D’Andrea (Ledy Napule) - Maria D’Andrea - Palma Enza D’Andrea - Paola D’Angelo - Gioia De Felice - Orlando Esposito -Nino Faraci - Umberto Flauto - Carmen Fogli - Gentiana Marika - Umberto Gorirossi - Alessandro Ledda - Carmela Licata - Roberto Lo Presti - Lino Martone - Rosaria Morgana - Genoveffa Morganella - Nuccio Mula - Salvatore Nobis - Antonietta Cristina Nuzzo - Angelo Palermo - Ascanio Panarese - Adriana Pedicini - Marco Pellegrino - Anna Perrone - Daniela Pireddu - Letizia Pizzarelli - Pasquale Pianderoso - Gabriele Prignano - Francesca Privitera - Ramce Ramce O A - Ilde Rampino - Angelo Ranieri - Regina Resta - Giovanna Rispoli - Marino Rossetti - Monica Saba - Francesca Santangelo - Anna Sassu - Tania Scavolini - Antonella Stelitano - Alfonso Volpini.

ASP MESSINA: ESCE IL COMMISSARIO FRANCESCO POLI E SUBENTRA IL MANAGER MANLIO MAGISTRI: NUOVE SPERANZE PER LA SANITA' LOCALE?

dott. Manlio Magistri
Raffaele Lombardo, rimanendogli ancora qualche ritaglio di tempo prima che l'ARS stabilisca la data oltre la quale non avrà più facoltà di nominare, approfitta per stabilire con la sua Giunta nuove nomine e promozioni.
Venerdì scorso, a chiusura della settimana, la giunta regionale dello spirante Governo Lombardo ha fatto notevoli ritocchi anche nel campo manageriale della sanità, togliendo tra l'altro il commissariamento all'Ap Messina e nominando dirigente generale dell'Azienda Sanitaria il dott. Manlio Magistri, già noto per avere ricoperto la carica di direttore sanitario nella stessa ASP.
La notizia del cambio nella cabina di regia messinese praticamente è stata accolta con un sospiro di sollievo, per la fine d'un commissariamento ritenuto deludente.
Soprattutto a Barcellona, dove la sanità è stata oggetto di pesanti operazioni riduttive,“il cambio al vertice dell’ ASP Messina  può e deve rappresentare occasione di nuovo e più produttivo confronto per il destino dell’ospedale di Barcellona, umiliato nel tempo da una condotta gestionale, che lo avrebbe portato alla completa inefficienza" E' questa la reazione esternata dal consigliere comunale Paolo Calabrò, medico al P.S. del Cutroni-Zodda, il quale di fronte alla novità registrata invita " il sindaco, massima autorità sanitaria locale, l’intera Amministrazione e l’intero Consiglio Comunale a farsi promotori di incontri ed iniziative con il nuovo manager perché l’ospedale “Cutroni Zodda” possa riacquistare dignità”.  

Per Calabrò, e certamente per gli utenti della sanità che hanno a cuore le sorti del nosocomio barcellenese, è "indispensabile che l’ospedale della città del Longano riacquisti servizi ed unità operative essenziali per l’emergenza–urgenza ed un numero di posti letto che sia adeguato ed in sintonia con la media nazionale rispetto alla popolazione ed alle sue esigenze. In un contesto di un piano sanitario regionale assolutamente fallimentare sotto tutti i punti di vista bisogna pur trovare il modo di garantire il diritto alla salute ed all’assistenza anche per i cittadini di Barcellona e del suo hinterland”.
Se speranzosa appare la nota del consigliere-medico di Palazzo Longano, molto più rude  risulta invece un comunicato stampa emesso dai sindacati confederali di Messina (  FPCGIL, la CISL FP e la UIL FPL) nei confronti del comportamento del commissario Francesco Poli,  a conclusione del suo mandato in vista dell'arrivo del nuovo direttore generale Manlio Magistri.
“Il mandato del nuovo Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria di Messina - si legge in un comunicato -  non inizia sotto i buoni auspici. Lo stesso, Infatti, si ritroverà  sul tavolo gli atti che all’ultimo secondo, il Commissario ha pensato di adottare”. 

I sindacati contestano a Poli di aver adottato oltre 200 delibere negli ultimi due giorni del mandato. 
“Nessun atto concreto di programmazione  sanitaria é stato fatto, ma abbiamo assistito soltanto ad inutili inaugurazioni di strutture sanitarie quasi inesistenti” .
I sindacati  si ripromettono di chiedere al nuovo direttore dell’ASP n. 5 di Messina la revoca delle delibere,  per evitare un loro  ricorso all’Autorità Giudiziaria..
Viene contestata, inoltre, la mancata pubblicità alle delibere, essendo possibile leggere solo l’oggetto degli atti adottati nell’albo pretorio on-line.

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