sabato 28 aprile 2012

IL QUADRO DELLA BATTAGLIA POLITICA SI DELINEA IN PIAZZA SAN SEBASTIANO

Comincia a delinearsi il quadro della situazione, con l'introduzione, in seno alla campagna porta a porta, del classico discorso dal "pulpito", quel comizio che era sembrato perdere consistenza e che invece adesso pare possa tornare a farsi ascoltare.
L'abbiamo constatato l'altra settimana, quando in piazza s'è presentata Maria Teresa Colica coi suoi sostenitori, e riconstatato stasera, allorchè dal podio di piazza San Sebastiano il candidato sindaco Santi Calderone ha parlato ad un pubblico attento e numeroso.
Domani sera sarà la volta del candidato della destra, Rosario Catalfamo che, assieme al sindaco uscente, al senatore, al deputato regionale, al sindaco di Messina e a quanti altri gli sono di sostegno, salirà sullo stesso podio. Ed è assicurata, anche per lui, una massiccia partecipazione di ascoltatori.

Resta quindi - e non dovrebbe tardare per il completamento del quadro - il comizio del restante candidato, Filippo Marte. Dopo di che, in piazza San Sebastiano, il quadro del primo round si potrà dire disegnato. La campagna ad alta voce ovviamente continuerà fino a venerdì, quando a mezzanotte si concluderà per legge.

L'ECCESSIVA PRESSIONE FISCALE STRANGOLA L'ECONOMIA E LA LIBERTA' DEI POPOLI

«La pressione fiscale nel nostro paese è a un livello che non è più ragionevole». 
Lo ha detto Giorgio Squinzi, presidente designato di Confindustria, intervenendo a un convegno sulla produttività ..(Il Sole 24 Ore)
Essa ha raggiunto livelli talmente alti da costituire una forte resistenza alla ripresa e un'ulteriore spinta verso la recessione: humus, questo, in cui prolifera la povertà.
La recessione affama il popolo e l'avvilisce, e così accade che "La gente affamata e senza lavoro" diventa " la pasta di cui sono fatte le dittature (Franklin Delano Roosevelt).
Mario Monti, che sa tutto ciò meglio di qualsiasi altra persona, dovrà subito troncare il sistema vessatorio fiscale incrementato dal suo governo se non vorrà essere "marchiato" dall'infamante accusa  di complicità con chi aspira a riaprire le porte al regime illiberale.

BARCELLONA = PIAZZA SAN SEBASTIANO CONTINUA AD ESSERE MAL TRATTATA

Sorpresa!
Piazza San Sebastiano avrebbe di nuovo perso il suo titolo originale.
Adesso si chiamerebbe piazza Oasi.
Almeno così ci ha fatto intendere uno di quei giornalini che interessandosi, in vista della prossima campagna elettorale, delle amministrative di Barcellona, ha annunciato che  domenica sera in ‘Piazza Oasi’ si terrà il comizio di un candidato sindaco.
Piazza S.Sebastiano
giardini Oasi

E siccome il podio dal quale si comizia è collocato da decenni nell'antica piazza intitolata al patrono della città, subito non abbiamo capito se esso, proprio all'ultimo momento, era stato trasferito all'interno dell'attiquo  giardino denominato Oasi o se addirittura - sempre all'ultimo momento - era stato cambiato il nome della piazza.
Il dubbio era plausibile.
Per la centralissima e antica piazza del centro storico, non avverrebbe per la prima volta il cambiamento di nome.
Ce n'è stato uno "storico", che ha fatto indignare la città e che tuttavia è durato per parecchi anni.
 Era il 1945, da un paio d'anni gli alleati avevano "liberato"  la Sicilia e a Barcellona s'era insediato il quartiere generale dell'AMGOT che aveva consentito il passaggio da un'amministrazione fascista (podestà) a una anti (sindaco e giunta).
Nel giro di poco più d'un anno si susseguirono tre sindaci, frammezzati da una parentesi commissariale. La terza amministrazione fu quella che ebbe l'infelice idea di mostrarsi talmente  "democratica e americana" da decidere di destinare la più antica e centrale piazza  ad un  presidente degli Stati Uniti, cancellando il nome di San Sebastiano, sostituendolo con quello di Franklin Delano Roosevelt e motivando tale strana decisione col fatto che bisognava onorare "una gigantesca figura di Uomo di Stato, simbolo della libertà democratica, che diede all'umanità tutto il suo cuore ed intelletto per redimere il mondo dalla schiavitù".
Per cui la piazza principale di questo Comune cessava di chiamarsi San Sebastiano e veniva denominata piazza Delano Roosevelt.
Povera piazza S. Sebastiano, non bastava tutta la trascuratezza che t'ha ridotto in stato miserevole, ci voleva pure un nuovo scambio di titoli, per farti completamente dimenticare.




AFORISMA:
 La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature. (Franklin Delano Roosevelt)
.

venerdì 27 aprile 2012

DIALOGO AUTENTICO TRA MOGLIE E MARITO

 A QUASETTA....

IDDA = Salvatò, Salvatò, pigghimi 'dda quasetta..
IDDA = (insiste) Salvatò, Salvatò...ma pigghi 'dda quasetta?
IDDU = Ma chivvò!?!
IDDA = Iavi 'ddu uri chi tu dicu, pigghimi dda quasetta!!!
IDDU = Quali quasetta vo'?
IDDA = Chidda cu ventu si vulò.....no?

BARCELLONA P.G. = LA CAMPAGNA ELETTORALE SI TRASCINA NEL SEGNO DELL'INCERTEZZA A CAUSA DEL SILENZIO DEL GOVERNO SULL'ESITO DELLE INDAGINI CONDOTTE A PALAZZO LONGANO


Il sindaco uscente Candeloro Nan
Spesso l'ironia ha un fondo - più o meno aspro -  d'amarezza.
Decisamente amara è stata quella che, a conclusione della tribuna politica dedicata da Rai Regione ai candidati di Barcellona, ci ha fatto percepire nelle sue parole il sindaco Candeloro Nania. 
"Abbiamo cresciuto - ha detto il capo dell'uscente amministrazione di Palazzo Longano - una bella nidiata di scienziati tra ex assessori e componenti di partito della mia ex amministrazione".
Il referimento rispondente ai nomi Marte, Calderone, Sottile è senz'altro lapalissiano, e va bene così.
Perché non si può negare ad un amministratore, che crede fermamente d'avere operato equamente per dieci anni, di considerare iniquo il cambio di casacca di coloro che avrebbe preferito fedeli per sempre.
Sennonchè, può capitare che chi - presto o tardi - s'è distaccato da una determinata linea di condotta, l'abbia fatto per essersi accorto che non tutto, nel contesto in cui  si operava, stesse avvenendo com'era sperabile..
Qui non s'intende esprimere giudizi nei confronti di nessuno, nè di chi si lamenta, nè di chi è causa di tale lamentela, anche perché tutto è ormai possibile dire e fare, nel contesto di una campagna elettorale. Importante è soltanto evitare di scadere negli insulti.
D'altronde a che varrebbe accendere troppo gli animi, nel momento in cui non si sa con sicurezza se si stia svolgendo una battaglia verace o semplicemente una campagna  formale e insicura, probabilmente destinata a deludere tutti, chi per un verso, chi per un altro!
E il mio riferimento va allo stato d'incertezza in cui ci sta lasciando il Governo nazionale, col rinvio dell'esito sulle indagini condotte a Palazzo Longano.

To be or not to be? 
Un verdetto prima o poi ci dovrà essere, ed è probabile che arrivi  più dopo che prima, quando cioè le elezioni saranno state già espletate.
Una logica diabolica di un governo anomalo sembra avvalorare tale ipotesi che, in caso di giudizio negativo, consentirebbe di mettere in stand by il Comune, sciogliendo il consiglio appena eletto e affidando l'amministrazione ad una triade, con il compito di distillare l'eventuiale acqua sporca del Palazzo.
Uno stillicidio che finirebbe con l'affogare  una città, per molti versi, già fortememnte traumatizzata.

giovedì 26 aprile 2012

BARCELLONA P.G. = LA SPADA DI DAMOCLE DI UN EVENTUALE SCIOGLIMENTO PENDEREBBE ANCHE SUL NUOVO CONSIGLIO

Sarà o non sarà sciolto il Consiglio Comunale di Barcellona?
 E se ciò malauguratamente dovesse avvenire, ricadranno gli effetti del responso sul Consiglio eventualmente eletto nella consultazione del 6 e 7 maggio prossimi?
Se è prematuro dare una risposta al primo quesito, difficile non dovrebbe essere cercar di chiarire le idee in riferimento alla seconda domanda.
Lo strumento per farlo ce lo indica l'amico sindacalista Lorenzo Gitto, segnalando la Gazzetta Ufficiale n.93 del 20 aprile 2012 in cui è stato pubblicato il dispositivo relativo allo scioglimento del Consiglio Comunale di Salemi, dalla cui lettura è possibile ricavare almeno un particolare: 
che quando si parla di scioglimento del Consiglio Comunale, il riferimento non è soltanto e specificamente a quello in atto o appena conclusosi, ma anche a un eventuale successivo consiglio.
 Per spiegarci meglio:  a Barcellona il 6 e il 7 maggio si vota, il nuovo Consiglio, ancorché democraticamente eletto, se dovesse arrivare un decreto di scioglimento, ne subirebbe le conseguenze.
La gestione del comune verrebbe affidata ad una  commissione straordinaria, che la eserciterebbe  fino all'insediamento degli organi ordinari a norma di legge.
Gli organi ordinari praticamente sono il sindaco (con la giunta) ed il consiglio comunale  democraticamente eletti: bisogna conoscere però come si  esplicita nei particolari la norma di legge di cui s'è detto, per capire bene se gli organi ordinari a norma di legge possano e debbano coincidere con quelli usciti dalle prossime elezioni o se si dovrà procedere a nuove consultazioni.
 Ed ecco che la norma parla chiaro:  si dovrebbe procedere a nuove consultazioni.. "Con il decreto di scioglimento di cui all'articolo 143 - afferma -  è nominata una commissione straordinaria per la gestione dell'ente, la quale esercita le attribuzioni che le sono conferite con il decreto stesso. La commissione è composta di tre membri scelti tra funzionari dello Stato, in servizio o in quiescenza, e tra magistrati della giurisdizione ordinaria o amministrativa in quiescenza. La commissione rimane in carica fino allo svolgimento del primo turno elettorale utile". 
 Il che significa che le elezioni del 6 e 7 maggio 2012, già espletate, non conterebbero più nulla.

CLICCA
Gazzetta n. 93 del 20 aprile 2012 - PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA

BARCELLONA: LA RAMPA SUL TORRENTE LONGANO RIMANE APERTA, MA LA STRADA DA ESSA SERVITA E' CHIUSA.

IL SEME D'ARANCIA ALLA SUA SOMMITA' E' SOLTANTO IMMAGINARIO


Martedì scorso, barcellonablog, in un post, ha fatto sapere - ovviamente a chi l'avrà letto -  che, non essendo stata ancora collaudata, la nuova arteria di collegamento tra la copertura del Longano e la via Ugo di Sant'Onofrio era stata chiusa al traffico.
Per cui tutto il flusso, che prima veniva sostenuto dall'importante bretella, andava  a scaricarsi nelle adiacenti striminzite traverse.
Avviene però che il tratto terminale del torrente, quello in salita che io ho sempre chiamato "rampa", essendo già stato omologato grazie all'avvenuto collaudo, rimane aperto e, poiché non tutti sanno che l'arteria di cui sopra è stata chiusa, nè alcun segno di ciò  è stato apposto all'ingresso della rampa per avvertire, capita che spesso molti mezzi imboccano la salita e, soltanto quando sono arrivati in sommità i rispettivi guidatori, s'accorgono della chiusura . Cosicché mogi mogi tornano indietro.
Anche questo può avvenire in questa città, dove la segnaletica è diventata un'opzione.
Per chiudere, formulo una domanda, forse melensa: "Se si fosse provveduto a trasferire il seme d'arancia sulla piattaforma in sommità alla rampa - come appare nella foto - gl'ignari della chiusura, una volta giunti lassù, non si sarebbetro confortati ammirando da vicino un'opera d'arte?

mercoledì 25 aprile 2012

BARCELLONA = CHIUSO IN PIAZZA DUOMO IL "CAPITOLO DEI GIOVANI" TAGGATI DALL'AMORE

CLICCA^

La giornata regionale francescana s'è conclusa in piazza Duomo, dove i giovani provenienti dalle nove province della Sicilia, dopo la Cerimonia Eucaristica celebrata in Basilica, hanno preso parte ad una serie di manifestazioni gioiose, con balli e canti, seguiti da un lungo trattenimento musicale, affidato al gruppo barcellonese Puntakkapo, che ha accompagnato l' instancabile voce di Massimo Molino.

TAGGATI DALL'AMORE S'INCONTRANO A BARCELLONA


GIOIOSO RADUNO IN PIAZZA SANT'ANTONINO E CORTEO FINO IN PIAZZA DUOMO



CLICCA SULLE FOTO




Una bella giornata di sole per una bellissima giornata francescana.

Sin dalle nove di stamani, a frotte, sono giunte le centinaia di giovani che, provenienti da tutte le province di Sicilia, si sono radunate nella piazza Convento del rione Sant'Antonino portando una ventata di gioia francescana.
Convengono assieme a monaci, monache e fraticelli per partecipare ad un'intenso raduno che nell'antico spiazzo antistante la Chiesa del Santo Taumaturgo rinnova l'annuale evento organizzato, ora in una ora in un'altra città dell'Isola, dai Frati Minori Francescani di Sicilia.
A Barcellona, con l'ausilio del Comune e di privati, i giovani hanno trovato un'accoglienza in un ambito perfettamente organizzato, con palchi nelle piazze , gazebi e punti di ristoro che hanno aggiunto alla naturale allegria della gioventù una puntualità di servizi eccellente.Ad accogliere la massa festante, in rappresentanza del Comune, l'assessore Domenico Scolaro, che dal palco ha pronunciato parole di guadio per la cordialità dell'evento, davvero "taggato" d'amore. Di quel sentimento di solidarietà di cui la città sente grande bisogno.
Canti, suoni, balli sollecitati dal complesso musicalcanoro di scatenati frati riempiono la mattinata, cui farà seguito il previsto corteo fino a Piazza Duomo, dove sarà - sempre in letizia - completato il raduno della felicissima giornata.

martedì 24 aprile 2012

BARCELLONA: CHIUSA AL TRAFFICO L'ARTERIA NUOVA TRA IL LONGANO E LA VIA UGO DI SANT'ONOFRIO

la nuova arteria
Per cinque mesi, in seguito all'alluvione che ha disastrato Barcellona, la nuova arteria che congiunge la via San Giovanni Bosco con la Ugo di Sant'Onofrio, pur non ancora collaudata, è stata eccezionalmente ed opportunamente aperta al traffico, consentendo un netto miglioramento della circolazione.
L'utilizzo era giustificato soprattutto dallo scompiglio determinato in tutte le strade adiacenti al Longano rese ormai intransitabili dallo straripamendo del torrente.
L'arteria, veramente bella e funzionale, s'è rivelata utilissima e sicuramente tornerà ad esserlo dopo che si sarà proceduto al regolare collaudo.
Da ieri è stata chiusa al traffico ed è presumibile che lo si sia fatto per collaudarla e  regolarizzare così una situazione anomala soggetta a diversi rischi e pericoli.
Purtroppo tale chiusura, incrementando il traffico, ha causato ingorghi nelle vecchie strade adiacenti, e soprattutto nell'angusto passaggio di piazza  stazione e nel budello stradale che la collega con via Umberto Primo.
E' auspicabile che, non appena regolarizzata, la nuova arteria possa essere riaperta al traffico

GIUFA' INVITATU A VUTARI NON SAPI U VOTU A CU CI L'HAVI A DARI

GIUFA' = Caru cumpari Babà, non sacciu com'a fari. Non pozzu nesciri nta strada chi mi inchiunu di pizzini...
DON BABA' = Chi sunnu sti pizzini, chiddi da mafia?
GIUFA' = No, chi diciti cumpari, a mafia a baccialona? No cà si tratta di...comu si chiamunu, nzumma i catti pi vutari.
DON BABA' = ah, 'ntendi diri i volantini pubbricitari...
GIUFA' = Si chiddi chi hannu stampata a facci di chiddu chi s'avi a vutari e i stemma, capistu chi vogghiu diri?..
DON BABA' = Certu chi capisciu, puru si tu pi fariti capiri ci metti assai. Perciò chi ti succidiu?
GIUFA' = Stavia caminandu pi fatti mè supra a banchina e stavu accura pi non ntruppicari, tantu  fracidi sunnu sti banchini. Cu mi veni davanti? U cavaleri Minchieccòmu cu nautru cristianu. Mi fimmò e mi dissi: "Giufaeddu, voti tu?" E iò chi ci rispundi?
DON BABA' = Chi ci dicisti?
GIUFA' = Ci dissi "SI", bellu forti. E iddu mi pigghiò pu brazzu e mi dissi: "U vidi stu cristianu chi è cu mmia?" "Sì, cavaleri, u vidu". E iddu: "Ti dugnu stu pizzinu, ca so croticafia, ti servirà pi quandu voti. Basta fari na cruci e scriviri u so nomi.
DON BABA' = E tu dissi u nomi?
GIUFA' = Mi dissi chi era scrittu nto pizzinu. Poi tutti i dui si misiru a parrari e chiddu da croticafia ci dicia: "Cavaleri, io staiu spindendu tutti sti soddi, ma semu sicuri chi si vota?
DON BABA' = E u cavaleri chi ci rispundiu?
GIUFA'= Pi comu capì iò, ci rispundiu noooo.
DON BABA' = Noooo?
GIUFA' = Nooooo! 
DON BABA' = E allura?
GIUFA' = E allura, sapiti chi fici iò: appena mi lluntanà, fici u pizzinu minguli minguli e tutti i pizzudditti i ittà nto cistinu da mundizza.Tantu, non si vota!



BARCELLONA P.G.= I PRECARI CHIEDONO LA STABILIZZAZIONE E SI RIVOLGONO AI CANDIDATI

La stabilizzazione dei precari comunali, che a Barcellona non sono pochi, almeno per il momento costituisce un ...sogno.
Un sogno che ovviamente non sarà certamente possibile realizzare grazie al beneplacito dei candidati a sindaco, all'uopo incontrati giorni fa nell'aula consiliare di Palazzo Longano. 
Dopo quanto era stato chiaramente risposto dal sindaco uscente, ai precari che avevano accentrato la loro protesta nella sede Comunale, che cioè bisogna tenere conto della legge regionale e caso mai mobilitarsi perchè sia essa adeguata alle esigenze del precariato, non si capisce che cosa avrebbero potuto promettere di diverso i candidati in quella riunione.
I fatti sono questi: la Regione ha recentemente stabilito la proroga del contratto a tempo determinato sino al 31 dicembre 2012. Non oltre.
 E l'ha fatto con uno stanziamento di circa 23 milioni per 750 lavoratori dei settori Protezione civile, dipartimenti Acque e rifiuti e Territorio e consorzi di bonifica, Per quanto riguarga invece il fondo destinato alle autonomie locali, ai Comuni sono destinati 750 milioni di euro  e 45 milioni alle Province.
Il presidente Lombardo sostiene che è stato uno sforzo estremo, anche perché la Sicilia deve provvedere al risanamento finanziario, attraverso tagli e razionalizzazione delle risorse, e la Corte dei Conti allarmata dalla quantità rilevante di precari in Sicilia, che pesano sui bilanci comunali, considera impossibile la stabilizzazione dei precari che, se avvenisse, influirebbe negativamente sugli equilibri finanziari.
E allora che cosa hanno potuto fare intravedere i tre candidati presenti in aula, i quali tra l'altro non pare che fossero perfettamente aggiornati sulla gravità della situazione?
In un momento in cui si incontrano notevolissime difficoltà per fare quadrare il bilancio, non capisco che promesse verosimili potrebbe fare un candidato per contentare l'elettorato..
La manovra del governo regionale, per chiudere il bilancio 2012, dovrebbe ammontare a circa 420 milioni di euro, risorse da procurare  attraverso i tagli di spese per il personale amministrativo, per le Asi,  ai finanziamenti per servizi aerei e agli stipendi del personale scolastico in particolare le scuole materne.
Come si può capire, la situazione è drammatica, in tutti i sensi.
Rebus sic stantibus  le organizzazioni sindacali di categoria premeditano lo sciopero generale.  

lunedì 23 aprile 2012

IL SINDACATO UIL PENITENZIARI CHIEDE CHE L'OPG DI VIA MADIA, UNA VOLTA DISMESSO, VENGA RICONVERTITO IN PENITENZIARIO

il presidente Tamburino
 IL SEGRETARIO SARNO FORMULA LA PROPOSTA AL CAPO DEL DAP PRESIDENTE GIOVANNI TAMBURINO

La chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari che, stabilita per legge, dovrebbe avvenire definitivamente il 31 marzo 2013, anche se ancora nulla è stato fatto per garantire l'attuazione delle modalità previste per la sistemazione non restrittiva - cioè  fuori le mura dell'ex manicomio giudiziario - fa nascere  una domanda:
come verrà utilizzata la struttura di via Madia, una volta sgombrata?.
OPG MADIA
E' chiaro che, se effettivamente dovesse essere evacuata dagli attuali ospiti, non ci sia alcunchè di  strano che venga richiesto il suo adattamento a carcere giudiziario.Tale preferenza, per esempio, è stata evidenziata dalle Organizzazioni Sindacali della polizia penitenziaria, le quali addirittura "in data 18 aprile 2012, assieme alla RSU dell’OPG di Barcellona Pozzo di Gotto hanno formulato un sentito appello, a varie autorità, per la riconversione in istituto penitenziario di quello che sarà, entro il 31 Marzo 2013, l’ex OPG".
Partendo da questa considerazione. il segretario generale dell'UIL Penitenziari, Eugenio Sarno, in data odierna ha scritto al presidente Giovanni Tamburino, capo dipartimento dell''Amministrazione finanziaria, una lettera in cui esprime alcune riflessioni per conto del sindacato da lui retto.
"In vista del superamento degli OO. PP. GG., normativamente statuito, scrive Sarno, riteniamo urgente, utile e necessario comprendere le scelte che vorranno compiersi in relazione alla sorte della struttura che attualmente funge da OPG". "La UIL Penitenziari ha già affermato, in tempi non sospetti, attraverso la Segreteria Generale e i livelli regionali e provinciali, che la naturale, logica e conveniente scelta sarebbe quella di convertire tale struttura in istituto penitenziario. La necessità di un nuovo istituto in provincia di Messina si appalesa sia per il pesante sovraffollamento che grava sulla C.C. di Messina, sia in ragione della paventata chiusura della C.C, di Mistretta, sia perché ciò sarebbe propedeutico ad una limitata movimentazione, in termini di distanza, dei detenuti sottoposti a processi  con evidente risparmio in termini di risorse umane e materiali".
"Noi riteniamo - scrive ancora Sarno - che, attraverso una spesa irrisoria,  la struttura dell’ O.P.G. Barcellona possa essere riconvertita in Casa Circondariale/Reclusione. Essa, da nostre stime,  potrebbe ospitare circa 400 ristretti".
"Tra l’altro le numerose iniziative lavorative già esistenti e  la recente modernizzazione effettuata con l’installazione di un impianto fotovoltaico di notevoli capacità potrebbero da un lato esaltare una vocazione trattamentale del neo istituto e dall’altro recuperare in termini di investimenti effettuati".
Dopo avere ricordato che nel corso di un convegno, organizzato sul tema dalle OO.SS. nel marzo del 2010, il Provveditore Regionale dell’epoca sostenne che la proposta di riconversione era possibile, utile e necessaria garantendo l’impegno  dell’Amministrazione per il raggiungimento dell’obiettivo, e che l’Amministrazione Comunale di Barcellona PG, attraverso  il Sindaco, evidenziò la rete viaria avrebbe consentio di raggiungere in pochissimi minuti il Tribunale, il segretario Sarno conclude la sua lettera sottolineando che la permanebnza del presidio della Polizia Penitenziaria continuerebbe ad assicurare sicurezza sul territorio barcellonese..




DOPO IL VOTO DELLE AMMINISTRATIVE COMUNALI, DOBBIAMO ATTENDERCI QUELLO PER IL RINNOVO DEL GOVERNO E DEL PARLAMENTO DELLA REGIONE: PRESUMIBILMENTE ENTRO L'ANNO

NIENTE PIU' POLITICA DEL GATTOPARDO, NIENTE PIU' MAQUILLAGE POLITICO...


Dopo le elezioni amministrative del 6 e 7 maggio che - se la logica e la democrazia non saranno tradite - interesseranno pienamente l'elettorato barcellonese, è prevedibile che, sempre dentro l'anno, si debba pure votare per la Regione.
Che ciò possa avvenire ce loannuncia l'attuale governatore di Sicilia, Raffaele Lombardo, il quale, tra Stato e Regione, considera opportuno che ci siano tempi diversi per le rispettive elezioni.
"Se il governo nazionale va avanti fino alla prossima primavera-estate, scrive nel suo blog il presidente della Regione,  non c’è dubbio che noi dobbiamo attrezzarci per votare prima, cioè in autunno prossimo, e metteremo in essere le condizioni perché ciò avvenga".
Se qualcuno crede che ciò dipenderebbe dalla necessità di dimissioni per questioni personali, Lombardo precisa che non è così, perché si tratterebbe di una scelta tutta politica che non ha niente a che fare con la sua vicenda giudiziaria, sulla quale renderà conto, in maniera il più possibile obiettiva, all’Ars il prossimo 26 aprile.
In che consista la scelta politica viene così spiegato dal Governatore, che non sembra avere peli sulla lingua di fronte alla perversa politica nazionale.

"Non possiamo - scrive Lombardo - rischiare di bruciare l’esperienza autonomista che abbiamo avviato. Non possiamo bruciarla sull’altare delle logiche nazionali che uccidono la Sicilia perché sono coincidenti con interessi e poteri forti che hanno testa e cuore a nord di Roma, e mi auguro che su questo i siciliani non abbiano dubbi". 
"Una politica autonoma e autonomista deve imporre le regole e le conseguenze di uno Statuto che è rimasto solo sulla carta. Se vogliamo portare avanti il cammino intrapreso  dobbiamo sganciarci dalle logiche perverse che la politica nazionale e antisiciliana metterà in essere con le prossime elezioni politiche, inventando nuovi partiti e schieramenti, reclutando personalità che serviranno come specchietto per le allodole per i cittadini"

Sarebbe come dire che finalmente anche in Sicilia si riesce a capire che bisogna mandare a fanculo la politica del gattopardo, che finge di cambiare per lasciare tutto come prima, se non peggio.
.


domenica 22 aprile 2012

MARIA TERESA COLLICA APRE CON UN APPLAUDITO COMIZIO IN PIAZZA SAN SEBASTIANO LA CAMPAGNA ELETTORALE

Domenica 22 aprile, a cinque mesi esatti dalla sciagurata alluvione che ha devastato la nostra città, a Barcellona si apre la campagna elettorale in vista delle consultazioni del 6 e 7 maggio.
Nella tradizionale piazza San Sebastiano, dove ormai lentamente ma inesorabilmente negli anni avevano perso grinta ed ascolto i comizi politici, sembra stasera essere tornati indietro nel tempo: il comizio - quello vero pieno di gente e carico d'attenzione - sembra essere rinato.

 Dal podio, a parlare alla folla, giovani che asseriscono che è ormai giunto il tempo di reagire, di "voltare pagina", di cambiare addirittura il libro ormai liso che racconta anni di politica amministrativa debilitante in una città che aveva bisogno di affermarsi ed invece s'è lentamente svuotata di ogni sua sostanziale prerogativa, con un crescente degrado che ormai nessuno può più smentire.
A rimarcare tutto ciò il candidato sindaco del centro sinistra, Maria Teresa Collica, attorniata sul palco  da suoi " compagni d'avventura" e da essi preceduta nel contatto oratoroio con gli astanti. Tra cui moltissimi giovani.
E dal podio, soltanto uno d'età un po' avanzata, il medico Giuseppe Sajia, ad aprire il dialogo con la piazza, e poi  Cosimo Recupero, Roberto Iraci, Mimma Naselli, Tindaro Bellinvia e la candidata alla prrima poltrona di Palazzo Longano a fare sentire la carica d'una gioventù che non intende più sentirsi esclusa dal destino di questa città che ha tanto bisogno di risorgere dalla prostrazione in cui uomini ed eventi l'hanno ridotta.
Maria Teresa Collica, che altre volte avevamo ascoltato in Tv, nel confronto con gli altri candidati, senza per questo riuscire a capire se fosse all'altezza della situazione, stasera invece è sembrata liberarsi da ogni impaccio esternando con grinta e chiarezza d'idee i proponimenti suoi e dello schieramento che l'appoggia.
E' ovvio che le parole e i proponimenti valgono poco o niente se non si è in grado di tradurli in fatti. Come non basta un comizio per capire se si è in grado di convincere la gente con il proprio "appeal"..

A BARCELLONA IL 25 APRILE CENTINAIA DI GIOVANI PROVENIENTI DA TUTTE LE PROVINCE SICILIANE

SI SVOLGERA' LA XVI EDIZIONE DEL CAPITOLO FRANCESCANO ORGANIZZATA DAI FRATI MINORI DI SICILIA                                       
                                                  
 Come già avvenuto in altri centri della Sicilia, nei quindici anni passati, si svolgerà il 25 aprile a Barcellona la XVI edizione del “Capitolo Francescano dei Giovani di Sicilia”, una manifestazione gioiosa che convoglierà, nella piazza Convento di S.Antonino, centinaia di giovani provenienti dalle nove province siciliane.
Essi, assieme ai loro coetanei barcellonesi, vivranno una giornata tutta speciale  organizzata dai Frati Minori francescani di Sicilia,  con il patrocinio del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, al fine di annunciare il messaggio e i valori cristiani e francescani, sull’esempio di san Francesco, il poverello d'Assisi che annunciò al mondo pace e  bene.
La manifestazione si ispirerà pure al messaggio di  Benedetto XVI per la quarantanovesima Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, quale dono della carità di Dio.
Queste le linee programmatiche della giornata.
-  ore 9.00-9.30        arrivo dei pullman dei giovani presso il piazzale della Stazione centrale.
-  quindi  mattinata di attività varie (accoglienza, catechesi, testimonianze) presso la piazza Convento di Sant’Antonino.
-  ore 12.30 corteo di tutti i partecipanti in marcia verso  piazza Duomo.
-  ore 13.15 arrivo in piazza Duomo, pausa pranzo e pomeriggio di festa con stand espositivi, balli d’animazione, spettacolo musicale.
- ore 15.00 percorso religioso-culturale con possibilità di mostre e atelier tematici a sfondo religioso, culturale e sociale.
- ore 17.00 Celebrazione Eucaristica presieduta da sua Ecc. Mons. Calogero La Piana, arcivescovo di Messina.
- ore 18.30 spettacolo musicale del gruppo “Puntakkapo” in piazza Duomo.
-  ore 20.30 conclusione della manifestazione.
..........................................................

GIUFA' HAVI UN PULICI 'NTESTA: SI VOTA O NON SI VOTA?

GIUFA' = Cumpari Babà, iavi na sumana chi vi cercu e non vi trovu...
DON BABA' = Chi c'è Giufà di tantu 'mportanti ?
GIUFA' = Sapiti che i primi i maju si vota, ma a mia mi dissiru chi forsi non si vota. Com'è stu fattu?
DON BABA' = Cu tu misi stu pulici 'ntesta. Chi leggi piccasu i giunnali?
GIUFA' = U sapiti chi non sacciu léggiri. Diciunu chi strogghiunu u comuni. Ma chi è un cani o un viteddu chi si po' strogghiri?
DON BABA' = U comuni è comuni e non si strogghi, si po' strogghiri u cunsigghiu. Ma lassamu stari: puru cinc'anni fa si dicia chi strugghiunu u cunsigghiu comunali e poi non si fici nenti:
GIUFA' = E picchì no strugghieru?
DON BABA' = Tandu si parrò d'un surici chi s'introduciu e finiu a nenti.
GIUFA' = Comu a favula du vicchiareddu c'avia un sanareddu si cattò u latticeddu e poi vinni un suriceddu...
Ma ora chi veni a jatta?  A iatta di biancaneve?
DON BABA' = Giufà, megghiu canciari discussu: Mittemu chi si vota. U sa tu comu a fari?
GIUFA' = Dicitimmillu vui chi sapiti tanti cosi. A cu ci l'ha dari u me votu?
DON BABA' = Caru Giufà, a cu dari u votu non tu pozzu diri, pi tanti motivi: non sugnu candidatu e non haiu nè figghi  o autri parenti e amici da signalari. Ti pozzu diri sulu chi  si po' scegghiri 'nta  lista u cunzigghieri chi ti piaci e scegliri u sindicu chi megghiu ti pari .
GIUFA' = Ah, c'è libbirtà di votu. nenti purcidduzzu, menu mali!!!! Putemu così aviri u sinducu chi ndi pari megghiu.
DON BABA' = Si, e si po' fari nesciri, si non a prima botta, a secunda botta.
GIUFA' = Comu, comu? Chi vuliti diri cu sta secunda botta?
DON BABA' =  S'a prima votazioni nuddu candidatu supira a metà di voti non si 'nchiana e s'ava fari u ballottahggiu:
GIUFA' = U chi? U battagghiu?
DON BABA' = U ballottaggiu: i dui chi pigghiaru i voti chiossai si fannu u spareggiu.
GIUFA'= Ah, fannu a finalissima comu a campiullig. Iò di sti cosi mindintendu.
DON BABA' = Bravu a Giufà, ti meriti un babà.

Informazioni personali

La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
Questo blog non va considerato testata giornalistica: poichè i suoi post non vengono aggiornati con cadenza periodica e preordinata, non può costituire prodotto editoriale, ai sensi della legge n.62 del 7.3.2001. L'autore si dichiara non responsabile per i commenti ai vari post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non vanno addebitati all'autore, neppure quando vengono formulati da anonimi o criptati. Le immagini pubblicate, quando non sono di proprietà dell'autore, sono procurate con licenza di pubblico dominio o prese liberamente dalla rete. Nell’eventualità che qualcuna violasse i diritti di produzione, si pregano gli interessati di darne comunicazione a questo blog perché si provveda prontamente alla cancellazione.