giovedì 12 luglio 2012

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: ACQUA, ACQUA CU SANTU S'ABBRUCIA

Come ogni anno la crisi idrica affligge numerosi quartieri



"URGENTE: ABBIAMO UN GRAVE PROBLEMA, DA UNA SETTIMANA QUI NELLA ZONA DI NASARI CHIUDONO L'ACQUA, ANCHE GIA' A MEZZOGIORNO, PER METTERLA QUALCHE ORA ALLE SETTE DI SERA E POI BASTA FINO ALL'INDOMANI MATTINA....NON PUO' ESSERE, PERCHE' CI SONO MOLTI ANZIANI, ABBIAMO FIGLI PICCOLI, NON LI POSSIAMO LAVARE NELLE ORA PIU' CALDE, I BAGNI SPORCHI PERCHE' ANDANDO E NON POTER SCARICARE....IMMAGINATE...I PIATTI SPORCHI NEI LAVANDINI E DOPO QUALCHE ORA PUZZANO.....NON VA BENE ASSOLUTAMENTE....PER FAVORE RISOLVETE IL PROBLEMA....QUESTA SITUAZIONE SI RIPETE DA TANTI ANNI, TUTTE LE ESTATI...E NESSUNO MAI E' RIUSCITO A RISOLVERE LA SITUAZIONE...L'ACQUA E' UN BENE DI PRIMA NECESSITA',  NON SI PUO' STARE SENZA.....SPERO DI AVERE QUALCHE RISPOSTA....GRAZIE ANTICIPATAMENTE..."


E' questo uno dei tanti messaggi allarmati che si devono purtroppo registrare, a Barcellona, ai primi accenni della stagione estiva: l'ha lanciato Nunziella Bongiovanni su Face book, ed è la fotografia cruda di una situazione che ormai si ripete da decine di anni e che presumibilmente continuerà se non si riuscirà a intervenire con un radicale progetto mirato alla razionalizzazione dell'acquedotto e alla riparazione della rete idrica.
Ricordo che, ai tempi delle amministrazioni santalchiane, era incaricato a dirigere e seguire personalmente il settore idrico il geometra Carmelo Perdichizzi - per intenderci mi riferisco al padre di Giovanni lo Sceriffo -,  il quale conosceva morte e miracoli del nostro acquedotto;  e fu della teoria di incrementare il rifornimento di Baele con l'accrescimento del numero di pozzi, trivellati in più settori del territorio cittadino.
Che fosse stata una scelta vincente forse non è il caso di affermarlo. Comunque una cosa è certa: che la competenza di Carmelo Perdichizzi e della sua squadra era tale da consentire interventi riparatori solleciti ed efficaci.
Successivamente, dopo la messa in quiescenza di quel bravo tcnico, le cose cominciarono ad andare un po' alla giornata, con decrescente capacità d'intervento fino ad arrivare allo stato di difficoltà attuale.
Parlando adesso di attualità, conterebbe vedere se l'interesse per un settore così vitale sia in grado di uscire dallo stato di letargo fatto registrare negli anni.
Nella nuova amministrazione, la competenza spetta  all'assessore al Territorio Roberto Iraci, il quale di fronte all'annuncio di numerose lamentele da parte della popolazione, ha emesso un comunicato per informare che 
"I problemi alle condotte d’acqua dipendono da guasti alla rete stessa e agli impianti di sollevamento che alimentano i serbatoi dell’acquedotto.
“Nella giornata dell’11 luglio –
spiega l'assessore – sono state riparate grosse perdite lungo l’acquedotto che corre nell’alveo del Torrente Idria e che serve il centro di Pozzo di Gotto. Si continuerà nei prossimi giorni intervenendo sulle numerose perdite che interessano la rete e che peggiorano una situazione già critica a causa degli elevati consumi dovuti al persistere delle alte temperature. Per quanto riguarda le frazioni collinari di Gala, Cannistrà e San Paolo – conclude l’Assessore – si precisa che a causa dell’alluvione del 22 novembre scorso una conduttura di acquedotto che attraversa il Torrente San Giacomo è stata per un tratto distrutta; ciò comporta un minor quantitativo dell’acqua a disposizione per le suddette frazioni. L’Amministrazione sta valutando la fattibilità e la disponibilità economica per ripristinare d’urgenza tale conduttura”.

Questo per quanto concerne gli interventi d'emergenza.
 Il che non significa che il problema di fondo non rimanga in tutta la sua ormai annosa gravità, addirittura peggiorata in conseguenza dell'alluvione del 22 novembre.
Del disastroso evento  finora preso sottogamba dalle Istituzioni, ma che la nuova Amministrazione Comunale  ha tutto il diritto e tutto il dovere di "buttare in faccia" agli imbelli e strafottenti politici, onde far valere le giuste richieste di sollecito sostegno per sanare le ferite di una città finora  malmenata in tutti i sensi.




1 commento:

Vanni Zagara ha detto...

Il paradosso dei paradossi è che l'acqua manca in una città che non dovrebbe avere problemi di approvvigionamento stante l'abbondanza di falde acquifere presenti sul territorio.
I moderni sistemi di gestione delle risorse idriche potrebbero portare ad una ottimizzazione di quelle
esistenti nel nostro territorio.
La verità è caro Prof.Cilona che anche ai tempi di Santalco mancava una vera politica di gestione delle risorse idriche presenti sul territorio,e la politica dei "pozzi" tanto cara a Carmelo Perdichizzi poteva essere utile per tappare i buchi nel breve periodo, ma nel lungo periodo si è rivelata inadeguata,perchè purtroppo i Pozzi funzionano con le pompe idrauliche alimentate da motori elettrici che spesso si guastano e non possono garantire la continuità di servizio oltre ai dispendiosi costi di manutenzione che il comune è costretto a sostenere.

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