lunedì 2 aprile 2012

FOSCHE PREVISIONI SULLA SORTE DELLE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE A BARCELLONA

Il settimanale messinese "Centonove" ipotizza che il comune di Barcellona Pozzo di Gotto, sulla scorta dei risultati delle indagini effettuate a Palazzo Longano dalla Commissione interforze disposta dal Prefetto di Messina, possa essere penalizzato con l'emissione di un decreto di scioglimento che "travolgerà anche la nuova amministrazione".
Un pronostico piuttosto crudo che, se cogliesse il segno, appiccicherebbe ingiustamente su ciascun barcellonese l'etichetta di malavitoso, "grazie" ad una penalità inflitta indiscriminatamente  all'intera comunità. 

PRIMO PIANO
Barcellona sul filo di lana
I tre ispettori propongono lo scioglimento del Comune guidato da Candeloro Nania
                                    
DI MICHELE SCHINELLA
BARCELLONA. Modifica del Piano regolatore generale a favore di persone vicine ad esponenti mafiosi. Appalti affidati
a cooperative sociali costituite da parenti di affiliati ai clan che imperano nella provincia.
Sono queste le ragioni per cui il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto deve essere sciolto. La relazione di 150 pagine della Commissione interforze è arrivata sul tavolo del prefetto di Messina alla vigilia delle elezioni amministrative fissate per il prossimo 7 maggio. Francesco Alecci nei prossimi giorni la trasmetterà al ministro degli Interni, Annamaria Cancellieri, che a sua volta la porrà all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri. La conclusione a cui sono arrivati i tre ispettori guidati dal viceprefetto Antonino Contarino e formata anche dal capo del commissariato di polizia di Barcellona Mario Ceraolo Spurio e dal comandante della sezione operativa della Dia di Messina, Danilo Nastasi, è che l'attività amministrativa del comunale di Barcellona Pozzo di Gotto è a rischio per la possibilità infiltrazioni mafiose. Se le conclusioni dei funzionari saranno sposate dal Consiglio dei ministri, la più grossa città della provincia sarà affidata per 18 mesi alle cure di un commissario prefettizio: un decreto di scioglimento travolgerà anche la nuova amministrazione.

 

... segue in edicola                     

2 commenti:

franzsidoti ha detto...

Queste ipotesi giornalistiche si basano su un'inchiesta già conclusa ,che dovrebbe essere almeno riservata.Invece i risultati sembrano già noti. Ma è possibile una cosa del genere? Il ministro e il consiglio dei ministri prenderanno atto di quanto già è notizia acclarata dalla stampa.Che strana procedura!Se le cose stessero veramente così ,dovremmo concludere che viviamo in un paese senza regole.Allo sbando.Mi rifiuto di crederlo.
franzsidoti

Nino Costa ha detto...

Gentile prof. Cilona mi rammarico per l'azione di chi cerca di seminare sconcerto rispetto ad un "temuto" atto democratico che verrebbe dal Consiglio dei Ministri. Lo stesso timore nutrono i mafiosi e coloro che avrebbero lucrato sulla città. Ora chiedo a chi è realmente democratico di avere rispetto degli organi istituzionali e chi vuole bene realmente alla nostra Città, perorando la causa della democrazia avanzata di cui essa ha bisogno. Le chiedo quindi di pubblicare il comunicato dell’avv. Francesco Russo, segretario cittadino del Pd Barcellonese volto a fare chiarezza sulle posizioni del Partito. "Si auspica che il Ministro e il Governo adottino senza indugio gli opportuni provvedimenti per definire tale enorme pendenza onde evitare ulteriore disorientamento in vista dell’ormai prossima scadenza dei termini per la presentazione delle liste per le elezioni comunali. O si va al voto, o si sospenda il voto; ma che sull’aperto dilemma il Ministro ponga fine provvedendo con la massima speditezza nel rispetto del sacrosanto diritto di tutti i cittadini barcellonesi a conoscere tempestivamente la sorte del loro Municipio e della sua rappresentanza. Sull’eventuale scioglimento degli organi comunali intendo chiarire che il Partito democratico, per sua stessa natura costitutiva, ripone incrollabile fede nei superiori principi del rispetto delle leggi e delle istituzioni. È quindi evidente che se la Commissione Prefettizia abbia ritenuto sussistenti i presupposti legali per chiedere al Ministro il decreto di scioglimento degli organi comunali, da parte del Pd (e, aggiungo, così come da parte di ogni cittadino) non può non osservarsi il prudente rispetto dell’attività svolta e delle conclusioni adottate, salva la legittima facoltà di critica dopo che siano stati resi noti gli atti con i fondamenti di una tale grave determinazione». E ancora: «Non può però tacersi, allo stato, di considerare che se a Barcellona Pozzo di Gotto in questo ultimo decennio si fossero verificati fatti rilevanti legalmente per la richiesta di scioglimento dei suoi organi municipali, ciò costituirebbe – a tacer d’altro – una grave compromissione del patto civile di convivenza cui è necessario porre il giusto improcrastinabile rimedio"

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