sabato 10 marzo 2012

BARCELLONA-ELEZIONI: SI SBRIGA SI CERCA DI DIPANARE, MA CON QUALI CERTEZZE?


Senza volere fare previsioni, un paio di considerazioni desidero farle su quanto sta accadendo in coda all'attuale ciclo amministrativo, a Barcellona.
Metto da parte la sventurata circostanza dell'alluvione che ha piegato una città, già prona per altri versi,  e mi soffermo sulla serie di movimenti preparatori a quelle che dovrebbero essere le prossime prove ellettorali per il rinnovo del consiglio comunale, del sindaco e dell'allegato esecutivo.

Ad ingranare per primo la marcia per la candidatura a sindaco, senza se e senza ma, si presenta un ex assessore - Santino Calderone - che, avendo tagliato in tempo opportuno ogni rapporto con il sindaco uscente, si offre al giudizio della città, sostenuto da Partecipazione Popolare e da  due liste civiche.
Fatta la sua bella figura corale con la presenza di personalità politiche a lui favorevoli, ha già avviato - almeno credo - il suo certosino lavoro sottotraccia per aggraziarsi l'elettorato.
E', questo, un caso che mi sembra lineare e degno di essere ammirato.
Il 26 febbraio, dopo un'articolata esternazione per dare visibilità a tre candidati - Collica, Recupero, Caruso - partecipanti alle primarie del centrosinistra, si assiste per la prima volta a questo genere di "certame" per la presentazione a sindaco d'un candidato che sarà sostenuto da quattro partiti e un movimento cittadino: Idv, Psi, Sel, Prc, Città Aperta. A quest'evento si autoesclude il Pd, dopo avere partecipato straccamente al forum preparatorio.
Viene scelta con un numero di voti lusinghiero Maria Teresa Collica.
E anche questa operazione ha dato prova di linearità, trasparenza e coraggio operativo.
Fin qui, i due nomi certi che si presenteranno alla prova elettorale, per accedere alla prima poltrona di Palazzo Longano.
Rimangono ancora tra coloro che stan sospesi il centrodestra (leggi pdl) e il cosiddetto terzo polo, nonché l'Udc e il Pd, che con il centro hanno finora cercato di dipanare una matassa, che in effetti è risultata ingarbugliatissima.
Il Pdl, che in un primo momento aveva fissato per il 18 marzo la data delle proprie primarie, ha successivamente deciso di rinviarle al 25 dello stesso mese, giustificando tale spostamento con ragioni organizzative.
Concorreranno, almeno fino a questo momento, quattro candidati:  l'assessore provinciale Rosario Catalfamo, l'ex assessore provinciale Giovanni Pino, l'assessore comunale Nicola Marzullo ed il portavoce del Pid Paolo Genovese.
  Secondo qualche indiscrezione, il Pdl starebbe facendo le fusa a Carmelo Torre, che col suo Udc avrebbe abbandonato le alchimie con Pd e  terzo polo.
A volere essere sinceri, ancora in questo settore di centrodestra non pare che ci sia una linea ben definita, sia per quanto concerne il numero dei candidati, sia per la composizione del cartello.
Pare che si respiri un'aria un po' troppo rarefatta, resa incerta dal fatto che ancora grava sul Comune il peso dell'indagine ordinata dal Ministro Cancelleri e programmata tre mesi fa dal prefetto di Messina, allo scopo di eseguire "accertamenti mirati" nell'ambito dei settori della gestione amministrativa del Comune per "verificare l'eventuale esistenza di forme di condizionamento della criminalità organizzata”. Infatti è di questi giorni l'annunzio che l'attività della commissione d’indagine a Palazzo Longano è stata prorogata di quindici giorni, per cui scadrà il prossimo 26 marzo: guarda caso il giorno successivo alle primarie del Pdl.

1 commento:

Sebastiano ha detto...

Riflettiamo sulle ragioni che determinano il nostro voto:
Amministrare un Comune significa indirizzare tutte le risorse in modo razionale, cogliere le priorità, evitare la dispersione, significa ottimizzare l’apparato amministrativo in tutte le sue aree d’influenza e di
operatività, supportare per il migliore funzionamento l’Ufficio Tecnico, i Servizi Sociali, , la Polizia Municipale, l’Ufficio Tributi, rendere agili e puntuali tutti i servizi.
Significa soprattutto rivolgere attenzione a tutto ciò che rende vivibile una Città: la sicurezza, la famiglia, la scuola, la casa, il lavoro, la sanità, l’ambiente, il patrimonio, l’impresa, la cultura, lo sport.
Amministrare vuol dire testimoniare giorno dopo giorno l’impegno che come ‘buon padre di famiglia “ il primo cittadino deve agli elettori, ai cittadini, alla Città di Barcellona. Questo chiediamo a candidati

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