lunedì 27 febbraio 2012

LA VITA IN ITALIA SEMPRE PIU' CARA A FRONTE DI AGGRAVIO DI TASSE E ASSENZA D'AUMENTI

Gli stipendi e i salari dei lavoratori italiani sono modesti. 
Nella graduatoria europea sono collocati nella parte più bassa e soltanto 5 dei diciassette paesi Eu stanno al di sotto. Oltre a ciò i nostri stipendi risultano  maggiormente falcidiati dal fisco. 
Negli ultimi 15 anni la situazione è progressivamente peggiorata, perché le retribuzioni in Italia si sono staccate sempre di più da quelle internazionali. Mentre s'è allargata sempre di più la forbice tra emolumenti dei ricchi e le buste paga dei poveri.
 Rispetto a Regno Unito, Germania, Francia e Olanda le nostre retribuzioni hanno allargato il divario, essendo rimaste al palo dal 1996 a oggi, secondo quanto fa sapere la Banca d’Italia, nella sua ultima relazione annuale.
Una conferma della disagiante stasi è arrivata ieri da Eurostat, l'agenzia di statistica dell'Unione Europea. Secondo i dati del 2009, lo stipendio medio dei lavoratori italiani è al dodicesimo posto nella calssifica dell'area euro, nonostante il nostro paese sia ancora , almeno sulla carta, la terza "potenza" industriale del Continente.
In Europa però i lavoratori italiani sono tra i meno pagati . Meno degli spagnoli, ciprioti e irlandesi, che pure non se la passano un granché. Di fronte ai tedeschi e agli olandesi facciamo addirittura la figura dei...poveracci.
Per quanto riguarda l'aumento delle retribuzioni, l'Italia risulta tra i paesi in cui il potere di acquisto ha retto di meno: in quattro anni (dal 2005) il rialzo è stato del 3,3%, molto distante dal +29,4% della Spagna, dal +22% del Portogallo.  E anche i Paesi che partivano da livelli già alti hanno messo a segno rialzi rilevanti: Lussemburgo (+16,1%), Olanda (+14,7%), Belgio (+11,0%) e Francia (+10,0%) e Germania (+6,2%).
Malgrado tale squilibrio remunerativo, tutto al ribasso, risulta invece al rialzo, accanto al costo della vita,  il costo del lavoro, a causa dell'aumento dei prezzi delle materie grezze e dell'energia.

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