sabato 28 gennaio 2012

LA FOLLIA RESTERA' ANCORA IN CARCERE? IL QUESITO S'E' CERCATO DI SCIOGLIERLO NEL CONVEGNO ALL'OPG DI BARCELLONA TENUTO OGGI CON L'INTERVENTO DI AUTOREVOLI RELATORI



INSANA
ROSANIA
Capita a proposito ( direi che casca a fagiolo) il convegno "Ospedale Psichiatrico Giudiziario: la follia in carcere" avviato stamani nella sala-teatro dell'OPG "Vittorio Madia".
Organizzato dall'associazione "Stupenda-Mente" e dalla Direzione dell'OPG di Barcellona, l'interessante incontro avvalorato dalla nudrita presenza di moltissimi giovani (in massima parte al femminile) praticamente sembra attuato in concomitanza con un importante evento: l'approvazione al senato d'una nuova normativa che fissa al 31 marzo del 2013 la chiusura definitiva di quelli che, nonostante abbiano cambiato il nome di manicomio in quello di ospedale psichiatrico, negli anni, sul piano della restrizione, hanno fatto registrare, scarsa differenza, essendo praticamente rimasti veri e propri luoghi di pena.
La partecipazione al convegno odierno di insigni relatori, sin dalla prima relazione, è servita a puntualizzare - al di là d'ogni variante interpretativa - l'effettiva esigenza di uscire da una condizione insostenibile di disagio umano perpetuata dall'esistenza di Ospedali psichiatrici  resi invivibili per carenza di personale custodiale, sanitario e parasanitario, socializzante e riabilitativo. Dove - come ha sempre fatto notare padre Giuseppe Insana,  cappellano dell'O.P.G. e coordinatore dell'Associazione di Volontariato “Casa di solidarietà e accoglienza” - mancano addirittura i mezzi finanziari per garantire la soddisfazione delle esigenze quotidiane, con vera e propria frustrazione per gli operatori interni, costretti a districarsi in un continuo stato d'emergenza.
ARTALE  e ALESSANDRA
Dicevo della coincidenza del Convegno con l'avvenuta approvazione dell'emendamento proposto dal senatore Marino, la cui finalità dovrà condurre al radicale mutamento dell'attuale situazione "manicomiale" giudiziaria, mediante la creazione di strutture sostitutive in grado di rispettare la dignità del soggetto umano, anche quand'è in condizione releganti.
Per cui s'è ovviamente parlato della nuova prospettiva, senza tuttavia potere prevedere  quando e come effettivamente essa potrà realizzarsi, rispettando e conciliando i parametri di dignità e sicurezza, ritenuti indispensabili.
Già, sin dall'inizio, porgendo il saluto ai convegnisti, il sindaco di Barcellona Candeloro Nania non ha potuto fare a meno di sottolineare quanto spesso avviene con la emanazione di leggi dai nobili obiettivi, senza tuttavia garantirne l'attuazione. Per quanto concerne il Comune di Barcellona, Nania ha promesso la disponibilità per venire incontro alla realizzazione di strutture, segnalando addirittura la possibilità di utilizzarne, ristrutturandola, qualcuna già esistente, quale la colonia di Acquaficara.
Il direttore dell'OPG, Nunziante Rosania, che assieme al dott.psichiatra
LUCANIA
M. Alessandra, Presidente dell'Associazione Onlus StupendaMente è stato l'anima dell'organizzazione, ha espresso fiducia nella nuova disposizione di legge, ma rispetto alla quale, tuttavia, rimane un grosso interrogativo:  come mai, nonostante tutto il disagio e le incongruienze,  l'OPG è sopravvissuto fino ad oggi,  quando rimane ancora il dubbio se sarà davvero garantito  un futuro migliore al malato mentale autore di reato giudicato "socialmente pericoloso?.

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