sabato 5 novembre 2011

AMARE RIFLESSIONI SULLE CAUSE E LE RESPONSABILITA' DELLA DEVASTAZIONE DEL TERRITORIO



COMUNICATO

In queste ore drammatiche e di grande sofferenza delle popolazioni della costa ligure, destinatari della solidarietà e della commozione dell’intera nazione, dove a pagare il tributo più alto sono, al momento, donne e bambini ci induce a riconsiderare la letteratura del modello di sviluppo, urbano e rurale, del territorio e fare il mia culpa per esserci resi responsabili di averlo squarciato e impoverito. La corsa miope, talvolta dissennata, all’interesse immediato ispirato allo sfruttamento delle risorse del territorio come mezzo di un finto sviluppo in barba al rispetto della natura, della sicurezza alla pubblica incolumità e allo sviluppo eco-compatibile, ora ne paghiamo le amare conseguenze.

La zona di Giampilieri e di Messina Sud, San Fratello e i Nebrodi, le comunità tutte, resteranno per sempre nel racconto di una provincia e di una terra umiliata e mortificata con una classe politica di governo, locale e nazionale, che ha poco rispetto per le vittime innocenti delle alluvioni che hanno devastato i rispettivi territori da due anni a questa parte.

Mi chiedo e chiedo a chi ha responsabilità di governo della cosa pubblica, a cosa giova indignarsi o intristirsi a fronte della sberla, appena subita, con l’inganno, circa i fondi promessi e poi depredati di 190 milioni di € da destinare alla messa in sicurezza del territorio più vulnerabile se poi non si ha il coraggio di sobbalzare e rivendicare rispetto della dignità dei propri cittadini amministrati. Mi chiedo ancora: cos’altro si aspetta di subire per convocare con la massima urgenza, sul tema, i consigli Comunali e il consiglio provinciale, per assumere tutta la nostra indignazione e chiedere al governo nazionale di riparare ed assegnare in tempi celeri le risorse economiche necessarie, anche se colpevolmente tardive, da destinare al risanamento e alla ricostruzione per ritornare alla vita normale e soprattutto per dare nell’immediato un tetto alle migliaia di sfollati?. Sono domande che Sinistra Ecologia e Libertà rispettosamente rivolge ai rappresentanti dei rispettivi civici consessi di Comuni e Provincia Regionale quali massima rappresentanza dei cittadini amministrati, e interrogarsi, con rispettoso riguardo e senza invidia, per le popolazioni del centro Nord che in questo momento lottano contro il fango e le inondazioni, perché queste disparità di trattamento posto che in pochissimi giorni quelle popolazioni hanno avuto assegnate considerevoli risorse per uscire dall’emergenza?.

Salvatore Chiofalo –Coordinatore Provinciale SEL.

GIURO CHE COMPRERO' ALMENO 1000 EURO DI BTP SE ENTRO UNA SETTIMANA IL GOVERNO BERLUSCONI ANDRA' A CASA


CHI SI SENTE DI FARE QUESTA PROMESSA SOTTO GIURAMENTO?

Ieri sera, durante la trasmissione "Otto e mezzo", condotta da Lilli Gruber, su La 7, la brillante giornalista s'è collegata con un cittadino che definirei eccezionale - nel senso letterale di chi fa eccezione - tale Giuliano Melani, il quale in un appello a pagamento sul Corriere della Sera ha annunciato che lunedì prossimo comprerà Btp per 20 mila euro.
Scopo di questa sua informazione, su una pagina pagata "un botto", esortare con l'esempio i cittadini italiani a sostenere con i propri risparmi i titoli di Stato nella bufera.
In maniera da toglierli dalle mani degli speculatori o di altri Stati.
Melani ragiona così: il debito pubblico pesa su ogni Italiano, e prima o poi saremo tutti noi a doverlo pagare, ragion per cui ci conviene prevenire cercando di impedire che esso aumenti, così come sta avvenendo in questo brutto frangente.
Scrive testualmente Melani: "Facciamo uno sforzo compriamo il nostro debito. Chi più ne ha più ne metta. Rechiamoci in banca, mandiamo a ruba i nostri titoli di Stato. Compriamoli al tasso d'interesse più basso possibile. Compriamoli anche a tasso zero... Vi giuro che ci conviene. Negli ultimi due anni sono state poste in essere manovre per circa 200 miliardi. Sono andati tutti perduti perchè nel frattempo sono saliti i tassi d'interesse sul debito. Così succederà ancora. Paghiamo denaro che verrà bruciato il giorno dopo... Così ci uccidiamo. Certo, ce ne sono di cose da fare. Ma adesso ce n'è una sola - conclude il cittadino Melani - Comprarci il debito".
Melani ha concluso il collegamento con Lilli Gruber dicendo: "Ho pagato la pagina sul Corriere della Sera per il mio annuncio più di 20 mila euro"."Mio figlio avrebbe preferito che gli comprassi l'auto nuova, ma io ho prerito fare questo. Chi lunedì comprerà i titoli di Stato dovrebbe inviare la ricevuta del pagamento ai principali quotidiani, a loro scelta, perché questo aiuterebbe ad aumentare il flusso" .

BENE, mi pare convincente la sfida di Melani.
A questo punto anch'io avrei una proposta: Fare na promessa con giuramento. Così, per esempio: "M'impegno sotto giuramento di comprare almeno mille euro di BTP, se entro una settimana berlusconi si dimetterà".

Che ve ne pare? Sto sognando?

venerdì 4 novembre 2011

IL PUNTEROLO ROSSO HA GIA' COMINCIATO A FARE STRAGE TRA LE PALME DI BARCELLONA




URGE UN INTERVENTO SPECIALIZZATO PER SALVARE LE PREZIOSE PIANTE ESOTICHE
E SOLTANTO IL COMUNE PUO' E DEVE PROGRAMMARLO
Chi percorre l'A 2o, particolarmente nel tratto compreso tra Barcellona e Milazzo, ha modo di notare che la bellissima spalliera di verde che costeggia le corsie si sta deteriorando in maniera irreversibile, per carenza della indispensabile cura delle piante che la compongono.
In modo particolare, a soffrire maggiormente, sono le preziose palme che, ormai assalite dal famigerato punterolo rosso, sembrano destinate a deperimento e morte.
Il tristo Rhynchophorus ferrugineus - così si chiama l'affamato animaletto le cui larve divorano le palme - probabilmente percorrrendo l'autostrada nel suo trasloco alla ricerca di nuovo cibo, ha già trovato facile dimora a Barcellona, dove le palme ad esso congeniali non mancano, e sta facendo "carneficina" di esse.
Già in post precedenti (del 21 e 22 febbraio 2o11), barcellonablog ha avuto modo di segnalare il suo accertato arrivo in zona. Oggi, all'accennata preoccupante presenza lungo l'autostrada di questo genere d'infestazione, che un deputato del Pdl - l'on. Germanà - ha pure lui rilevato e vanamente denunciato al CAS - si ha purtroppo l'opportunità di segnalare altri casi notati proprio al centro di Barcellona, da aggiungere con sommo rammarico, agli altri già ravvisati in precedenza. Le foto che pubblichiamo ritraggono il verde di via Gianani, dove già un paio di palme, assalite dal punterolo rosso, sono in grave sofferenza, ed altre a rischio. Nella foto più grande, la palma in primo piano, già colpita dalle larve del punterolo, è stata in parte "rimondata" e trattata da un volmtario, ma è chiaro che interventi sporadici come questo non potranno mai essere risolutivi, essendo necessario un trattamento programmato e generale, per avere la garanzia dell'efficacia.
E questo programma soltanto dal Comune può essere attuato, ricorrendo senza perdere ulteriore tempo ad un'impresa specializzata. C'è da sperarlo? La mano su fuoco non ce la metterei.

DALLA COLLINA RETROSTANTE LE CASE POPOLARI DI VIA ISONZO LA PIOGGIA TRASCINA IN BASSO ZOLLE


LO SEGNALA, IN UNA LETTERA AL SINDACO, CARMEN FASOLO

CANDELORO NANIA RISPONDE IMMEDIATAMENTE CHE
LUNEDI' PROSSIMO DARA' INCARICO PER UN CONTROLLO


Chi alla TV assiste allo scempio che le piogge stanno compiendo in Liguria ed ha ancora negli occhi le immagini catastrofiche dell'analogo disastro che ha interessato la nostra Sicilia, non può non guardare con sospettosa preoccupazione quando s'accorge che da qualche nostra collina, nonostante la non eccessiva carica della pioggia, il suolo dà segni di cedimento e un po' della sua terra viene trascinata a valle.
Potrebbe trattarsi di giustificato timore, ed è per tale ragione che riferisco in questo post le preoccupazioni espresse dalla collega Carmen Fasolo in una lettera inviata al sindaco Nania
"relativamente ad un potenziale (quindi non certo) problema nel quartiere di Santa Venera", nel quale vive.
La mittente informa il capo dell'Amministrazione comunale che "dalla collina che sorge alle spalle delle Case Popolari di Via Isonzo ogni volta che piove in maniera importante, cedono alcune zolle di terra".
E chiede se ciò potrebbe risultare pericoloso per gli edifici a ridosso.
Essendo la sua preoccupazione legata all'incolumità, come abitante, Carmen vorrebbe capire se si tratta di preoccupazione infondata oppure se è necessario controllare gli argini della collina.
"I media - conclude la lettera - quasi ogni giorno ci parlano di frane, smottamenti, etc. La prego, per la carica istituzionale che rappresenta, di avere cura di incaricare chi di competenza al controllo, anche solo per dare serenità a qualsiasi preoccupazione".
Con ulteriore comunicazione, la collega Carmen Fasolo informa :
" il Sindaco ha risposto subito alla mia osservazione sottolineando che lunedì provvederà a far effettuare un controllo". E allega foto sulla situazione segnalata.



CONTINUA LA FACCIA DI BRONZO DI CHI IMPONE NUOVE ACCISE SUI CARBURANTI NON CURANDOSI DI TOGLIERE QUELLE REMOTE ORMAI INGIUSTIFICATE



"Aumenta l'aliquota d'accisa sui carburanti per finanziare gli interventi di emergenza a seguito delle alluvioni in Liguria e Toscana. Lo rende noto l'Agenzia delle dogane. A partire dal primo novembre e fino al 31 dicembre 2011, l'accisa su benzine e gasolio usato come carburante aumenta di 8,90 euro per mille litri, cioè 0,89 centesimi di euro (poco meno di un centesimo) al litro, a cui va aggiunta l'Iva al 21%. Dall'aumento sono esclusi i consumi del settore dell'autotrasporto commerciale".

Questa notizia, riportata da Sole 24Ore, per quanto pesante ormai non sbalordisce più nessuno, considerate le eterne contraddizioni di questo Governo che promette di non mettere le mani nelle nostre tasche, mentre in realtà le infila così frequentemente e pesantemente da sfondarci anche i fondelli oltre le saccoce.
A parte la solidarietà verso i nostri fratelli di Liguria e Toscana colpiti dall'alluvione, che non può assolutamente mancare, come non dovrebbe mancare l'interessamento dello Stato per tutti, compresi gli alluvionati della nostra provincia, a parte tutto ciò, non si riesce a capire perchè tutti noi dobbiamo continuare a pagare numerose vecchie accise, ormai scadute perché imposte in occasione di eventi remoti e remotissimi.
Ed è qui che devo dare ragione a chi - in face Book - così si esprime a tale proposito:

"Era davvero l'unica cosa da fare?!? Ci appioppano 1,0769 centesimi/litro di aumento promettendoci che l'accisa durerà fino a dicembre. Vogliamo scommettere che questa accisa farà la fine di tutte le altre miriadi di accise che ancora paghiamo e che non hanno più senso di esistere??
Giusto per rinfrescare la memoria:L'elenco completo comprende le seguenti accise:
1,90 lire per il finanziamento della guerra di Etiopia del 193514 lire per il finanziamento della crisi di Suez del 1956;
10 lire per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963;
10 lire per il finanziamento dell'alluvione di Firenze del 1966;
10 lire per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968;
99 lire per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976;
75 lire per il finanziamento del terremoto dell'Irpinia del 1980;
205 lire per il finanziamento della guerra del Libano del 1983;
22 lire per il finanziamento della missione UNMIBH in Bosnia Erzegovina del 1996"




giovedì 3 novembre 2011

ANCHE QUEST'ANNO, MICHELE GIAMBOI SARA' RICORDATO CON UN CONCERTO MUSICALE




Ogni tanto, a Barcellona, fa capolino la bella musica da camera.
Anche quest'anno, in memoria dell'indimenticabile amico dott. Michele Giamboi, nell'anniversario della nascita, la Famiglia, tramite l'Associazione Musicale Placido Mandanici, offre alla città un intrattenimento musicale d'alto pregio.
Domenica 13 novembre, l'Associazione presenterà un concerto - violoncello e pianoforte - del duo Waccher- Mirabella, con inizio alle ore 18,30.
Nella sala convegni dell'ex Monte di Pietà saranno eseguite musiche di Beethoven, Cassadò, Sollima, Paganini e Marau.
La sala, come sempre, è aperta al pubblico.

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: ECLATANTE MANIFESTAZIONE DI PROTESTA DEGLI STUDENTI DEL LICEO SCIENTIFICO "ENRICO MEDI"





Erano novecento, erano giovani e forti e sono...insorti.

Si parla , qui, degli studenti del liceo scientifico "E.Medi"di Barcellona, che stamani anzicché presentarsi nei cinque sparpagliati locali (stoltamente definiti scolastici) in cui vengono segregati dalla Provincia, si sono radunati in massa nel cortile dell'edificio stoltamente definito "sede centrale dell'istituto", per protestare contro chi ancora ritiene di doverli "abbindolare" con promesse ingannevoli sulla costruzione del tanto atteso plesso unico, per la cui attuazione non mancherebbero progetto ed area pianificata.
I ragazzi, dopo la simbolica occupazione dei giorni scorsi, si sono dati convegno sotto la sede della Presidenza per stabilire il da farsi, e là, tra il clamore degli slogan, hanno deciso di trasferirsi in corteo fino al Palazzo Municipale.
Al Municipio, una delegazione s'è fatta ricevere dal sindaco Candeloro Nania, con l'intento di ottenere, tramite l'Amministratore della Città, la possibilità di contattare il capo dellìamministrazione provinciale, Nanni Ricevuto.
Il sindaco s'è impegnato a organizzare un appuntamento col presidente della Provincia, al fine di consentire ad una delegazione degli studenti di ribadire direttamente i disagi che assillano gli studenti del "Medi".
I quali sono decisi ad effetuare una sortita in massa nel capoluogo, in occasione dello sperato appuntamento.
Per matenere alta la visibilità, gli studenti hanno stabilito di confluire domani davanti alla Basilica di San Sebastiano, per partecipare, con l'aiuto dei docenti, a lezioni in piazza.

mercoledì 2 novembre 2011

ADESSO SI SPERA CHE SIA LA MAGISTRATURA A SALVARE IL CUTRONI ZODDA CHIARENDO IL PERCHE' DI TANTI TAGLI E TRASFERIMENTI


"L’art. 32 della Costituzione Italiana, nel sancire la tutela della salute come ”diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”, di fatto obbliga lo Stato a promuovere ogni opportuna iniziativa e ad adottare precisi comportamenti finalizzati alla migliore tutela possibile della salute in termini di generalità e di globalità..."
Lo scrive l'amico Giuseppe nel sito FB del gruppo aperto "Salviamo l'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto".
Se quanto detto è sacrosanto, è logico che, di fronte alla gravità della situazione che sta avvilendo la capacità operativa nel "Curoni Zodda", si dovesse arrivare, dopo tante lagnanze e proteste, all'intervento della Magistratura. Anche se a causare lo stato di disagio e d'insofferenza sia stato il comportamento della Regione Siciliana.
Ed ecco che, finalmente giunge la notizia di un'inchiesta giudiziaria avviata dalla Procura di Barcellona su quella che giuridicamente viene definita ipotesi di una interruzione di pubblico servizio, causata dalla soppressione di reparti, appunto nell'ospedale Cutroni Zodda.
E che nella generale opinione piuttosto che presunta sarebbe reale.
Effettivamente, tra i cittadini del vasto comprensorio sanitario afferenti al presidio ospedaliero di Barcellona, si è sempre avuta la sgradita sensazione d'un continuo stillicidio mirato a svuotare il potenziale di tale nosocomio.
Non sto qui a rivangare i continui pretestuosi tagli e trasferimenti che un po' alla volta hanno monconizzato reparti, con annullamento di servizi e riduzione di personale e posti letto.
Servirebbe soltanto per farci dire ahime, che scempio!
E allora ben venga l'avvio d'un'inchiesta giudiziaria, che possa fare ufficialmente luce
su ciò che la gente, stanca di sopportare, denuncia.
"Già stamani - scrive la Gazzetta del Sud - saranno interrogati, come persone informate, i primi medici ospedalieri." Sono gli stessi sanitari che, in occasione del trasferimento all'ospedale di Milazzo della divisione di ortopedia e traumatologia, avevano presentato esposti alla Magistratura e che a partire da oggi saranno sentiti dai Carabinieri, all'uopo delegati dalla Magistratura.
Era l'ora, che dalle parole si passasse ai fatti.

martedì 1 novembre 2011

MAGNIFICA CERIMONIA RELIGIOSA IN BASILICA PER L'INSEDIAMENTO DEL NUOVO PARROCO


ASSIEME A PADRE TINDARO E A TUTTI I SACERDOTI DELLA ZONA, L'ARCIVESCOVO ARCHIMANDRITA MONS LA PIANA HA CONCELEBRATO LA SANTA MESSA SOLENNE
IN UNA CHIESA GREMITISSIMA
DI FEDELI

Tra ieri e oggi, l'Arcivescovo Archimandri
ta di Messina, mons. Calogero La Piana, deve avere affrontato un quasi tour de force, essendo stato impegnato per la nomina dei tre Parroci in avvicendamento nelle Chiese di San Giovanni e San Sebastiano di Barcellona e Santo Stefano di Milazzo.
L'ultima solenne cerimonia d'insediamento è stata quella di stasera, nella gremita Basilica Minore di San Sebastiano Martire, dove il presule ha decretato la nomina di padre Tindaro Iannello, proveniente dalla Parrocchia di San Giovanni Battista.
E' stata una cerimonia commovente, durante la quale mons. La Piana, dopo aver fatto leggere ad un notaio il decreto di nomina, ha confermato l'insediamento con la formula di rito per poi procedere alla concelebrazione della Santa Messa, con la partecipazione del clero delle parrocchie del circondario.
Presenti in prima fila autorità civili e militari. Numerosi i fedeli appartenenti alla Parrocchia di San Giovanni Battista, dove per vent'anni padre Tindaro ha svolto la sua proficua attività pastorale.

PERDINDIRINDINA, STAVOLTA IL CAVALIERE REAGIRA' AL CROLLO DEI MERCATI CON CONSAPEVOLEZZA RIGORE E TEMPESTIVITA'




SOLO CHE I PINCHI E I PALLINI DUBITANO MOLTO

Pinco = Ciao Pallino, hai saputo del nuovo crollo...
Pallino = E' crollato qualche palazzo?
Pinco = Niente crolli d'edifici. Mi riferisco al disastroso crollo dei nostri titoli di Stato,
Pallino = Ah, il crollo delle borse, all'annuncio che la Grecia vuole indire un referendum sulle misure anticrisi...
Pinco = E lo sai che Berlusconi è convinto che è proprio questa decisione soltanto la causa di tutto lo scatafascio...
Pallino: Mentre lui non c'entra affatto, no? E' la solita solfa del cavaliere: che tutto va male per colpa degli altri...
Pinco = Mentre la vittima è lui, per colpa della magistratura, delle sinistre e dei giornali.
Pallino: Stavolta se la prende con quei poveracci dei greci, che protestano per le severe misure conseguenti all'aiuto della Banca europea.
Pinco : Ma c'è di più, non solo lui non c'entra assolutamente con le reazioni dei mercati, ma addirittura sta studiando il modo per far conoscere le contromisure di fronte a tanto sfacelo.
Pallino:= Ma davvero me lo dici?
Pinco = Poco fa il cavaliere ha fatto diffondere la notizia che è in costante contatto con Gianni Letta e Giulio Tremonti per preparare con "consapevolezza, rigore e tempestività" le misure coerenti con la lettera presentata al Consiglio Ue del 28 ottobre e da presentare al G20 che si terrà a Cannes giovedì e venerdì prossimi, 3 e 4 novembre.
Pallino = Hai detto con "consapevolezza, rigore e tempestività" ? Ho capito bene? Con la stessa consapevolezza, lo stesso rigore e la stessa tempestività usati finora per la finanziaria e per tutti gli altri problemi nazionali?
Per dindiridina...!!!


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lunedì 31 ottobre 2011

FORTE MANIFESTAZIONE DI PROTESTA PER LA CARENZA DI CASE


ORGANIZZATA DALLA FEDERCASA DI BARCELLONA SI E' SVOLTA CON CORTEO E COMIZIO












Si è svolta, con notevole partecipazione, l'annunciata manifestazione di protesta per la mancata costruzione di case popolari
Circa 400 famiglie con i bambini hanno sfilato i per le vie della città, in corteo vivace accompagnato da musiche, conclusosi con un comizio del segretario Federcasa Orazio Calamuneri, il quale ha sottolineato la gravità del danno provocato alla città dall’immobilismo edilizio popolare.
Venti anni senza edilizia economica e popolare hanno penalizzato generazioni di giovani coppie, costringendole a pagare spese insostenibili per l’affitto o imbarcarsi nell’avventura dell’acquisto con mutui spesso andati male a causa di una economia - quella barcellonese - che non sorregge queste spese.
"L’economia di questa città - ha precisato Calamuneri - costringe il 40% della popolazione a non poter fare a meno di case popolari, pena gli sfratti o un profondo peggioramento della qualità della vita, che poi si ripercuote nella stessa economia generale: minori acquisti nei negozi e meno incassi per i commercianti2.
Poiché l’edilizia economica e popolare (che darebbe lavoro pure agli edili, ora disoccupati) a Barcellona P.G. è indispensabile, è ovvio che occorre una inversione di tendenza.
Stando così le cose, Calamuneri ha annunciato che "il comitato di lotta formato soprattutto da donne molto combattive, sul tema della casa non mollerà e si preannunciano nuove e più clamorose proteste".

PRECISAZIONI DEL DOTT. COSTA SULLA CASA VENDUTA DELL'ON. NINO PINO BALOTTA


RICEVIAMO UNA MAIL DAL DOTT. NINO COSTA PRESIDENTE PRO TEMPORE DEL Comitato "Pro Nino Pino Balotta", FACENTE RIFERIMENTO ALLA VENDITA DI PARTE DELL'EDIFICIO LASCIATO IN EREDITA' AL PCI DALL'ON.NINO PINO BALOTTA

"Gentile prof. Cilona, la ringrazio per avere pubblicato il documento che il Comitato pro Nino Pino Balotta nel Centenario della Nascita spedì ai Tesorieri DS di Roma e di Messina, avendo ricevuto dal Tesoriere DS, Angelo Libetti, il Comunicato, inviato anche alla Gazzetta del Sud, col quale si smentiva l'esistenza di una trattativa di compravendita.
Come Lei sa Il Comitato per il centenario della nascita dell'On. Nino Pino Balotta, come tutti i Comitati simili, ha un inizio ed una fine avendo esaurito il suo compito. Quindi si può dire, oggi 31 ottobre 2011, che il Comitato ha finito di esistere alla fine delle sue attività: Maggio 2010.
Avendo avuto l'onore di Presiedere il suddetto Comitato non potevo da tempo intervenire più a nome dello stesso nè lo potrei fare oggi.
Mi sento in obbligo di dire che ho avuto modo, agli inizi di questo anno, di esprimere il nostro dolore ed il rammarico per l'azione, che ci ha colti di sorpresa, decisa dai tesorieri nazionale, regionale e provinciale, di vendere una parte dell'immobile, lasciando in proprietà per un uso da definire solo il piano terra, ma Lei sa che si devono amministrare crediti e debiti per chiudere la fondazione DS, si immagini cosa significa avere già venduto Botteghe Oscure simbolo nazionale del PCI prima e dei DS poi.
Se avessimo potuto fare una raccolta fondi ci saremmo cimentati volentieri; purtroppo le chiacchiere non si possono trasformare in moneta contante.
La presente perchè leggo notizie imprecise e comunicazioni concepite più per la propaganda che per la soluzione dei problemi da risolvere in base esclusivamente al diritto e alla legittimità.
Per questo le chiedo di pubblicare a titolo personale quanto sopra promettendomi di dare ulteriori elementi di giudizio e rivelazioni in occasione della presentazione del recente libro su Nino Pino Balotta scritto dal prof. Giuseppe Alibrandi con documenti da noi forniti.
Colgo l'occasione per inviarle i miei saluti.
Nino Costa"

BISOGNA SOTTOLINEARE CHE LA STILETTATA RIGUARDANTE NOTIZIE IMPRECISE NON E' RIFERITA A QUANTO SCRITTO DA "barcellonablog"(NDR)

SI PARLA DI TERRORISMO MENTRE S'IGNORA CIO' CHE EFFETTIVAMENTE TERRORIZZA I CITTADINI


"Ho paura, ma non per me, perchè io sono protetto, bensì per le persone che potrebbero non essere protette e diventare bersaglio di violenza politica che nel nostro Paese non si è del tutto estinta".
Lo ha detto il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, evocando poco responsabilmente il rischio d'un risveglio del "terrorismo".

Un'evocazione che, anche se dovesse avere un fondamento, il ministro avrebbe fatto bene a non pubblicizzare.
Di terrorismo, caso mai, si dovrebbe parlare, constatando ciò che accade in fatto di igiene ed ecologia pubblica.
C'è, per esempio, da terrorizzarsi di fronte al costante rinnovarsi del pericolo per la salute di noi cittadini, che pur avendo pagato fatture tardivamente ritenute erronee, siamo continuamente costretti a subire lo sconcio di reiterate emergenze per l'accumulo di rifiuti in ogni angolo della nostra città.
Da domani entra in funzione operativa l'appalto con "Dusty", l'impresa alla quale è stato affidato il servizio nel comprensorio di ATO ME 2, e si dovrebbe porre speranza su un rovesciamento della situazione, in considerazione del fatto che l'azienda si presenta con una reputazione positiva.

Ciononostante, il cittadino, rimane sulle spine, consapevole del decorso incerto che sta facendo la cosiddetta riforma degli ATO.
E si domanda
se debba durare ancora l'agonia dell'AmbitoTerritoriale nostrano, soggetto a commissariamento ormai da oltre un anno e tuttavia ingarbugliato, oltre che in irrisolti debiti, nella questione di lana caprina sorta dopo l'invio di fatture sbagliate, su cui riflettere.
P
er fare ciò, il Commissario Salvatore Re ha chiesto cinque mesi di tempo, con conseguente sospensione del pagamento per chi ancora non aveva ottemperato. Ma per chi ha già versato se errori risulteranno, come si compenserà?
Su questo il commissario, ing. Re, dovrebbe dare una risposta chiarificatrice.

domenica 30 ottobre 2011

TORTORE A JOSA, IN QUESTA CITTA' SENZA CONTROLLO











































Sono le 16,30 ora solare.
Sui fili del telefono che scorrono sull'aranceto dietro casa mia, prima ancora che il sole tramonti, hanno già cominciato a radunarsi le tortorelle che ormai hanno prepotentemente "fissato dimora" tra i rami dei pini del mio giardino.
Nella foto accanto se ne possono contare 21, ma nel filo resta ancora spazio per tante altre che giungeranno tra poco.
All'imbrunire saranno pronte, per spiccare il volo e raggiungere i loro nidi, tra i rami dei pini e di qualche altro grosso albero del giardino.
Sono tortore domestiche e adesso sono diventate fin troppe.
Nel giro di quattro-cinque anni si sono riprodotte in maniera sbalorditiva. dopo che - si dice - alcune coppie allevate da un signore, erano state lasciate libere, in seguto alla sua morte..


PARROCI CHE SI AVVICENDANO E COMMOSSI COMMIATI COI FEDELI



<= Padre Turrisi.........padre Iannello=>


Il cambiamento dell'ora mi ha consentito stamattina di andare ad ascoltare la Santa Messa nell'antica artistica Chiesa di San Giovanni.
E - guarda caso - è stata l'occasione per assistere al commiato di padre Tindaro Iannello ai suoi fedeli, che egli lascia dopo vent'anni di cura parrocchiale, per avvicendamento disposto dalla Curia.
E' stato infatti trasferito alla Arcipretura di San Sebastiano, il Santo Patrono di Barcellona.
A conclusione della cerimonia eucaristica, don Tindaro, dopo avere ricordato che domani, alla presenza del Vescovo, sarà inaugurata la riapertura della Chiesa del SS. Crocifisso, rimasta chiusa per lavori di restauro, ha salutato i presenti con parole sobrie - com'è il suo stile - ma visibilmente commosso.
Padre Tindaro Iannello, che nella Parrocchia di San Giovanni lascia un ricordo indelebile, per quanto amorevolmente e con sagacia ha fatto nella sua lunga permanenza, ha anche il merito di essersi occupato instancabilmente per restituire al culto la vicina Chiesa del SS. Crocifisso, tradizionalmente cara ai fedeli di Barcellona.
Nella Parrocchia di San Giovanni, a sostituirlo, è stato designato padre Giuseppe Turrisi, da tredici anni parroco dell'arcipretura di Santa Maria Assunta, di Castroreale.
Il nuovo parroco di San Giovanni ha celebrato in quel duomo l'ultima Messa domenica scorsa, in vista del detto avvicendamento, congedandosi anche lui dal suo "popolo" con parole commosse.
Della lunga permanenza di padre Giuseppe a Castroreale, come per quella di padre Tindaro a San Giovanni, resterà un ottimo ricordo per la cura pastorale e il notevole apporto per il restauro di diverse chiese chiuse o in attesa di restauro da decenni.
Al suo posto è stato designato padre Antonio Alfieri, proveniente da Camaro.

Informazioni personali

La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
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