sabato 13 agosto 2011

MANOVRA TREMONTIANA: I TAGLI ALLA POLITICA CONTINUANO AD ESSERE UNA PRESA IN GIRO


Non avrei mai creduto che sarebbe arrivato il momento in cui avrei condiviso - parola per parola- un articolo di Mario Giordano, per giunta scritto in Rubriche TG Com.
Perchè tale inimmaginabile momento arrivasse, è dovuto accadere ciò che è accaduto ieri, quando il Consiglio dei ministri, all'unanimità, ha approvato la nuova manovra finanziaria.
Nel suo editoriale di oggi,infatti, Mario Giordano ha formulato, sul contenuto e sui possibili effetti delle scelte operate dall'ormai precario connubio Tremonti-Berlusconi, una serie di giudizi talmente plausibili che mi sembrano usciti da questa tastiera: nel senso cioè che coincidono con la mia convinzione che tale manovra si rivelerà una fregatura per tutti noi.
Una vera presa per i fondelli, che non il cuore ma qualche altro posto rischia di farci sanguinare.

CLICCA per leggere l'articolo di Mario Giordano

"Tagli alla politica? La gente chiede di più". Manovra, il commento di Mario Giordano - Rubriche - Tgcom

BERLUSCONI-TREMONTI: UNA MANOVRA FINANZIARIA CHE SPEZZA IL CUORE AL CAVALIERE




Fino a ieri, s'era detto che Giulio Tremonti aveva in mente di accorpare le tre festività civili - 25 aprile, primo maggio e 2 giugno - con le successive domeniche, adesso il "superministrone" ha mostrato un attimo di resipiscenza e, su suggerimento o imposizione del Governo dei sogni perduti, ha deciso di far scivolare le festività, anzicché nelle domeniche, nei successivi lunedì, tutto ciò perché si pensa di potere salvare la faccia eliminando tre possibili ponti tra la domenica e la vicina festività.
L'improvviso rancore verso i ponti tuttavia sembra che strida, oltre che con l'interesse di albergatori e agenzie che vivono di viaggi e turismo, adirittura con la caparbia volontà di Berlusconi e del suo governo, di difendere la costruzione del più dispendioso dei ponti: il tanto contestato ponte sullo Stretto di Messina.
Comunque, il cavaliere trova lo stesso il modo per giustificare quanto di strano si stia facendo con la manovra finanziaria, lamentandosi che il suo "cuore gronda sangue" per questa stessa manovra, che gli fa mettere le mani nelle tasche degli Italiani, cosa - dice lui - che non aveva mai fatto prima.
E' probabile che questa sua espressione sia sincera, ma che lo sia per giustificarsi con gli amici ricconi, ai quali - obtorto collo - sarà imposto qualche lieve sacrificio con un eventuale prelievo al di sopra dei 90.000 euro.
Lo comprendano e lo scusino gli amici, perché proprio per questo gli piange il cuore.

Francesco Cilona


CLICCA PER SAPERNE DI PIU'
Berlusconi: "Una manovra chiesta dalla Bce aggrediti costi politica, via 50 mila poltrone" - Repubblica.it

Abolite 37 province, in Sicilia "saltano" Enna e Caltanissetta- gds.it



venerdì 12 agosto 2011

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: LE STRANEZZE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE SONO DA "GUINNESS DEI PRIMATI"


Del nuovo (e già liso) piano regolatore generale di Barcellona non vorrei più dire niente.
Troppo ho scritto delle sue peripezie da quando ne venne affidata la redazione all'architetto prof. Giuseppe Gangemi, che ormai mi viene la nausea persino a sfiorarne l'argomento.
Troppe frenate, troppe dimenticanze, troppi rinculi hanno segnato e continuano a segnare - dopo trent'anni dall'affidamento - il suo iter, tanto da renderlo più tortuoso del complicato percorso del gioco dell'oca.
Un'avanti e indrè cantato a più voci, che pare si abbia la voglia di continuare ad intonare, in una città che non disdegna il fai da te.
Pensate che, nonostante duri da tanti anni la sua gestazione, ancora il principale strumento urbanistico di Barcellona non riesce ad avere dignità legale mediante la sua pubblicazione, a causa della mancata presa d'atto, a coronamento della lunghissima fatica per la sua attuazione.

Ho aperto questo post con le stesse considerazioni, prese pisulu pisulu nell'abbrivio di un altro articolo da me scritto venerdì 20 maggio 2011, alla notizia che il nuovo piano regolatore della città, già invecchiato prima di nascere, stava per l'ennesima volta inciampando in un ostacolo.
E nauseato quindi dello scompiglio, preferisco rinunciare a raccontare le ulteriori peripezie, anche perché c'è chi più puntuale di me - il collega e amico Leonardo Orlando - riesce ad occuparsi di ciò, con dovizia di particolari nell'odierna corrispondenza, sulla Gazzetta del Sud:

Scrive Orlando:

"Doccia fredda sul tormentato iter del Piano regolatore, approvato definitivamente l'8 febbraio del 2007 e in scadenza fra sei mesi. Da Palazzo Longano si sono diffuse ieri notizie negative a causa dello sforamento dei parametri fissati dal "patto di stabilità". Le restrizioni economiche previste dal Governo nazionale per i Comuni che non sono rientrati nei parametri non consentirebbero di mantenere in piedi il rapporto professionale creato tra il Comune e il neo dirigente del settore tecnico unificato, l'ing. Orazio Mazzeo. Ancora una volta ci si dovrà rassegnare perché l'agognata "presa d'atto" dello strumento urbanistico, dopo una estenuante attesa di più di quattro anni, non sarà adottata e le prescrizioni, con le osservazioni accolte avanzate a suo tempo dai cittadini, resteranno ancora nella zona "grigia" degli elaborati, compromettendo definitivamente lo sviluppo e il riordino urbanistico di Barcellona.
La settimana che volge al termine era stata annunciata come decisiva per la presa d'atto. Il lavoro propedeutico per l'aggiornamento delle tavole, con l'inserimento delle prescrizioni dettate dalla Regione sulle aree a rischio alluvionale, era stato ultimato dopo un incontro che il capo del pool dei progettisti, prof. Giuseppe Gangemi, aveva avuto con il neo dirigente Mazzeo. Nelle tavole aggiornate era stato inserito il Pai, la mappa di rischio idrogeologico del bacino di Barcellona. Si attendeva soltanto la firma sulla determina dirigenziale con la quale l'ing. Mazzeo s'era impegnato a promuovere definitivamente lo strumento urbanistico. Così non sarà, perché il ministero delle Finanze, a cui il sindaco Candeloro Nania aveva fatto notificare la determina di nomina del nuovo dirigente, ha espresso ufficialmente riserve ritenendo illegittima la nomina stessa perché in contrasto con le limitazioni di spesa imposte ai Comuni che non hanno rispettato il "patto di stabilità". Il Prg resta ancora sospeso, così come lo è stato negli ultimi quattro anni, con zone grigie che non consentono di dare una lettura chiara del territorio, col rischio della costruzione di intere colonie edilizie in prossimità delle aree a rischio alluvionale"....(continua)

GAZZETTA DEL SUD - ONLINE - Messina - Lo sforamento del patto di stabilità frena il nuovo Piano regolatore

I TAGLI DI TREMONTI: STAVOLTA TOCCA ALLE FESTIVITA' CIVILI


FINANZIARIA: TAGLIATA LA FESTA GABBATA L'ITALIA

Tremonti, l'intelligente superministro fautore della "finanza creativa" (di guai per tutti noi), adesso esce dal luninoso suo cervello un'altra proposta, da includere nella grande manovra della finanziaria, che dovrebbe salvare l'Italia dalla bancarotta.
Al fine di sollecitare la produttività in Italia, adotterà un modo tutto europeo, raggranellando tre giorni lavorativi annui in più, grazie alla eliminazione di altrettante festività civili, da accorpare alle domeniche successive.
E saranno il 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno, che non cadranno più in giorno feriale, perché saranno accorpati alle domeniche.
Così Tremonti - stavolta europeista convinto - salverebbe l'Italia dallo sfascio imminente.

Che cosa si aspetta per innalzare un monumento a tanto cervello, ancora non è dato sapere.

Intanto, vorrei avanzare una proposta allo scultore e amico Pippo Messina: "Te lo vuoi assumere tu, questo onorato compito?"
"Se sì, batti un colpo!" "In tal caso, Ti pregherei di scolpirlo - come d'altronde sai fare tu - talmente somigliante da sembrare che parli. Perchè il suo modo di esprimersi è davvero delizioso".

giovedì 11 agosto 2011

GLI INDIPENDENTISTI MESSINESI DEL FNS DICONO “NO ” ALL’ABOLIZIONE DELLA PROVINCIA REGIONALE

Gli Indipendentisti di lu CUMITATU MISSINISI du FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU “SICILIA INDIPINNENTI”considerano l’attacco condotto da più parti ( e non ultimo anche dal Governo Regionale) contro le “PROVINCE REGIONALI” un vero e proprio “CORTO CIRCUITO” Logico, Politico, Istituzionale ed Amministrativo. Si corre concretamente, così, il rischio, anche in riferimento alla particolare conformazione geografica del Messinese, di ridurre e danneggiare i diritti dei Cittadini che vivono ed operano nei suoi 108 comuni. La ventilata “scomparsa” di un ENTE INTERMEDIO e MEDITATORE quale la PROVINCIA REGIONALE espressione della “ratio” contenuta nell’ART.15 dello STATUTO SPECIALE DI AUTONOMIA PER LA REGIONE SICILIANA danneggerà, infatti, principalmente i Cittadini. Pensiamo ai disagi che si determineranno per i Comprensori geograficamente più complessi come, ad esempio, quello Nebroideo. Non ci convince per nulla poi la “spiegazione” secondo la quale la cancellazione delle PROVINCE REGIONALI segnerebbe la riduzione di spese e sprechi. E’ davvero una scusa che regge poco, dato che è facile, facilissimo smontarla anche alla luce di certe recenti dichiarazioni politiche rilasciate recentemente alla stampa da taluni sostenitori dell’ipotesi . Ciò che nessuno dice, tranne F.N.S. è che le “PROVINCE REGIONALI” sono cosa istituzionalmente, diversa, diversissima dalle PROVINCE CONTINENTALI ITALIANE. Esse sono frutto di un adempimento statutario ottemperato dalla Regione Siciliana nel 1986. Non solo non è questa la strada, per risparmiare e/o riformare gli “scialacquamenti” ma si tratta come spesso accaduto nella storia di certa “POLITICA POLITICATA” in Sicilia e nel Messinese del tentativo di assecondare un certo afflato qualunquista badando poco alla realtà dei fatti e ai reali bisogni della gente. SI VUOLE DISTRUGGERE PER NON COSTRUIRE E PER NON CAMBIARE NELLA SOSTANZA NULLA! Se davvero si vuole valorizzare l’autonomia delle REALTÀ COMUNALI SICILIANE, si può e si deve farlo ma senza intaccare servizi essenziali e la loro organizzazione logistico-amministrativa. Occorrono, dunque, vere scelte politiche ed etiche di alto profilo. Si pensi anzitutto, ad esempio, a tenere fuori, ad ogni livello, dalle Istituzioni la mafia, le varie forme di malaffare. Senza le PROVINCE REGIONALI regaleremmo i Comprensori Siciliani, i Comprensori Messinesi al CAOS. Disordine in cui si sà proliferano, la mafia ed il malaffare. Senza le PROVINCE REGIONALI inoltre saremmo vittime, anche nel Messinese, di un antico morbo: il MUNICIPALISMO. CAMPANILISMO AUTOREFERENZIALE che finirebbe per favorire non i Cittadini ma solo( l’esperienza insegna!) i non pochi gruppi di potere oggi operanti. Il fatto poi che si facciano “PALADINI” di un siffatto smembramento politico- istituzionale della Sicilia personaggi e raggruppamenti politici che si autodefiniscono autonomisti e/o sicilianisti nonché – ahi noi! – addirittura indipendentisti e/o federalisti! … la dice lunga sulla TRASVERSALITÀ del tentativo. In questa chiave di lettura la “ABOLIZIONE” delle PROVINCE REGIONALI rientra, a pieno, in una STRATEGIA ANTISICILIANA, più ampia ed articolata, che si esprime anche attraverso il tentativo di DISARTICOLARE la stessa UNITA’ POLITICA E GEOGRAFICA DELLA SICILIA attraverso la creazione di due o tre “REGIONICCHIE”, si pensi all’artificialissima “REGIONICCHIA DELLO STRETTO” che si vuole innaturalmente imporre ai Messinesi, Siciliani tra i Siciliani e con essi ai Calabresi. Siamo noi Messinesi in prima linea quasi travolti da questi “tentativi”. Vediamo, infatti, pendere sulle nostre teste IATTURE come l’irragionevole Moloch del PONTE SULLO STRETTO o ancora il già attivo ma non meno irragionevole AEROPORTO DELLO STRETTO. C’è chi mira a “PRIVARE” Messina della Sua SICILIANITA’ che equivale a sottrarle ANIMA e PROSPETTIVE. Come Indipendentisti democratici e Cittadini Siciliani del Messinese INVITIAMO il Presidente della Provincia di Messina, il Consiglio Provinciale tutto a MOBILITARSI e a ben riflettere sulla complessiva dannosità di una prospettiva che nega la PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA e che, in concreto, finirà per aggredire le stesse GUARENTIGIE POLITICHE DEI MESSINESI. Se noi invece accettassimo di fare passare sulle nostre teste la “nuova/vecchia” LOGICA MUNICIPALISTA saremmo, in breve, preda di un letale CAOS politico ed amministrativo e abbandoneremmo Noi stessi ed i nostri figli alle sfrenate ambizioni di tutti e di ogni satrapo municipalista e dei suoi sodali. NOI INDIPENDENTISTI du CUMITATU MISSINISI DEL F.N.S. DICIAMO CHIARAMENTE “NO” A TUTTO CIO’! E sproniamo il Presidente della Provincia di Messina, il Consiglio Provinciale tutto, LE FORZE SOCIALI E POLITICHE MESSINESI e con esse il PARLAMENTO SICILIANO, a non cadere vittime di questi “falsi feticci . Sarebbe assurdo, del resto, farlo in un momento storico-politico come l’attuale in cui torna fondamentale la centralità geopolitica del Mediterraneo e della Sicilia. Il Popolo Siciliano, la Nazione Siciliana non possono rinunciare alla loro Identità e centralità, come non possono rinunciarvi i Messinesi, che sono parte centrale ed ineludibile della Realtà Siciliana e che hanno bisogno, per essere sempre più e meglio tali, anche dei servizi ( migliorabili, migliorabilissimi) del LIBERO CONSORZIO DI COMUNI detto PROVINCIA REGIONALE. Messina, 11/08/2011

mercoledì 10 agosto 2011

ORAZIO CALAMUNERI, CON UNA SUA NOTA, ESORTA IL PD AD AFFRONTARE LA STRADA DELLE CONSULTAZIONI SENZA FARSI CONDIZIONARE DA CERTE SIRENE



PER IL CONSIGLIERE CALAMUNERI LA LINEA SEGUITA DAL PD ALLA REGIONE SAREBBE QUELLA GIUSTA

Quanto si sta facend0, nella città del Longano , in preparazione alle elezioni amministrative, che gli elettori del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto affronteranno nella prossima primavera, resta ancora un rebus. Soprattutto, nel settore che dovrebbe concentrare le proprie forze in opposizione alla destra che da nove anni amministra col sindaco Candeloro Nania, per quanto si registri un forte risveglio propositivo, caratterizzato dalla voglia di smantellare il fortino naniano, ancora non sembra che si sia giunti a quello stato di coordinamento, utile per un'intesa che renda chiara la strategia da adottare nella prossima campagna elettorale, capendo tra l'altro quale debba essere la priorità nella scelta del programma e del personaggio da candidare a sindaco. Di fronte alla fluidità delle posizioni dei partiti che intendono ingaggiare la battaglia elettorale per offrire alla città una alternativa al decennale intorpidimento politico-amministrativo, c'è chi , fruendo della propria esperienza, crede di potere offrire dei suggerimenti o, per lo meno, parole d'incoraggiamento. Significative, in tal senso, sembrano essere le dichiarazioni di uno dei più incalliti consiglieri comunali, Orazio Calamuneri, attualmente delPD, ma con un passato a lungo rosso, concluso però con un burrascoso distacco che alla fine l'ha fatto approdare nella posizione attuale. "In merito alle prese di posizione di alcuni partiti di opposizione collocati a sinistra - dichiara Orazio Calamuneri - è necessario precisare che la partita questa volta va giocata per vincere e non per partecipare. Se a Milazzo avessimo ascoltato l’Italia dei valori di Monforte e Scilipoti (che poi si sono astenuti) avrebbe vinto facilmente la “banda” Nania. Invece grazie ad una politica realistica portata avanti dal P.D. insieme alle altre forze, stufe dello strapotere Nania, e desiderose di aprire una pagina nuova in Provincia di Messina, a Milazzo l’operazione è riuscita. A Barcellona si sta tentando sul nascere di uccidere o respingere quanti vogliono dire basta al potere dei Nania, cioè di respingere i dissidenti di Nania, paradossalmente evitando così di indebolirlo e farlo vincere ancora. “L’estremismo” diceva una volta Lenin è la malattia infantile del comunismo, e a distanza di quasi 100 anni è sempre d’attualità. Il Partito Democratico, vero partito di centro sinistra (dove si racchiudono democristiani socialisti e comunisti) deve essere l’asse centrale dell’impalcatura che deve sconfiggere un potere di 10 anni dei Nania, senza dare spazio a spinte “infantili”. Si deve creare una coalizione forte e determinata per spazzare l’attuale potere, senza creare steccati e discriminare nessuna persona o partito che vuole contribuire a tale progetto. E non sentiremo nessun Scilipoti di turno. La battaglia è dura e si fa con chi ci sta a voltare pagina. Barcellona P.G. deve rinascere, non ci possiamo permettere altri 5 anni di strapotere Nania. Barcellona P.G. non se lo può permettere. Del resto chi fà la scelta di Campo di combattere l’attuale potere non solo non va respinto ma va elogiato. Non si va a una sfilata di bellezza dove devono partecipare i più belli del Reame, si va ad una guerra dove si combatte anche all’arma bianca, ma per vincere nell’interesse superiore di Barcellona P.G. Pertanto piena solidarietà al gruppo dirigente del P.D.: che vada avanti con coraggio sulla via intrapresa delle consultazioni senza pregiudizio, senza farsi condizionare da nessuno, in linea con la politica portata avanti alla Regione Sicilia. I Barcellonesi del resto sono in grossa difficoltà, manca il lavoro, la casa, la gente non guadagna e non spende. L’economia è paralizzata occorre una svolta e per questo si devono rimboccare le maniche senza dare peso a chi fa politica per sport. Le nostre responsabilità sono diverse".

CANI RANDAGI E CANI INCUSTODITI: UN PROBLEMA IN PIU' DI STAGIONE



Il problema dei cani randagi - e non - ogni estate si acuisce:
sia perché esistono persone che in occasione delle vacanze estive, andando in villeggiatura, usano la maniera sconsiderata di liberarsi dell'amico dell'uomo, abbandonandolo nella strada;
sia perché ce ne sono altre che, portandoselo dietro, se non lo abbandonano tuttavia non usano le dovute precauzioni per evitare eventuali rischi.
Come fa certa gente che, portando a spasso o al mare grossi cani, li lascia slegati dal guinzaglio, che solo pro forma vien tenuto in mano.
Chi controlla questa gente, quale preventiva azione di controllo precauzionale esiste?
E' una domanda che ci tocca fare, e che dovrebbe essere ascoltata da chi ne ha competenza, affinché si possa limitare l'esigenza di seguire un consiglio come questo apparso su internet:

"Se vedete un cane abbandonato in autostrada o in strade statali contattate:
> Abbandoni su autostrade: 3341051030 ( 1000 volontari pronti a intervenire) > Abbandoni su strade statali/città: 3478883546
> Carabinieri (abbandoni): 800253608
> Carabinieri (abbandoni)2: 800088211
> Denuncia abbandono (se lo beccate): 064461325

martedì 9 agosto 2011

SI AVVICINA FERRAGOSTO, MA I LAVORATORI CANTIERISTI SONO COSTRETTI A PROTESTARE PERCHE' NON PAGATI E A RISCHIO DI BLOCCO



Nella scorsa primavera s'era battagliato tanto per ottenere che si desse ai numerosi disoccupati di Barcellona - in gran parte giovani - una boccata d'ossigeno mediante la loro assunzione nei cantieri di lavoro regionali - non da tutti in verità visti di buon occhio -, ed ora si deve constatare che ciò che s'era finalmente ottenuto rischia di andare in fumo. In quel fumo, purtroppo, che ormai ha invaso Palazzo Longano, dove non si capisce più come orientarsi per venire incontro alle reali esigenze della città.
Ciò che sta succedendo ai sette cantieri, aperti a Barcellona per dare una parvenza di lavoro a 160 operai disoccupati modestamente retribuiti, è l'emblema di ciò che si riesce a fare a Barcellona in favore della città.
A parte il fatto che i cantieristi ancora attendono la diaria dell'intero mese di luglio per tardato approntamento delle buste paga, quel che fa specie è lo scaricabarile in giustificazione del ritardo, secondo cui la colpa di ciò sarebbe dell'agenzia privata (?) incaricata ad espletare tale lavoro, come se, nelle recondite stanze degli uffici comunali, non esistesse nessuno in grado di fare quel lavoro.
Ma c'è di peggio: i cantieri rischiano di essere bloccati, perché essendo destinati all'esecuzione di lavori in cui è indispensabile l'apporto di operai specializzati, mancano appunto di tale supporto.

Il segretario dellla locale Camera del Lavoro, Salvatore Chiofalo, di fronte ad un caso così sconcertante parla di stranezza, e si domanda "come mai sia stato possibile non provvedere per tempo e in anticipo al reclutamento delle figure professionali mancanti e inoltre perché mai, per ben sette cantieri con un numero elevato di lavoratori, sia stato nominato un solo Rup, responsabile unico del procedimento che deve provvedere a tutto.
Mentre -
sempre secondo Chiofalo - a Palazzo Longano ci sono numerose figure professionali a cui si potevano delegare le stesse responsabilità suddividendo i cantieri. Ma ciò non è stato fatto, con grave pregiudizio per i lavoratori che adesso hanno un solo interlocutore che decide per tutto e per tutti".
Per questo, per iniziativa della Cgil, incombe la minaccia di una reazione drastica dei lavoratori:
occupare l'aula consiliare del Comune ed informare il presidente della Regione dei motivi che avranno provocato tale manifestazione.

CAVE CANEM, MA SOPRATTUTTO GUARDATI DALL'UOMO CHE NON LO SA CUSTODIRE


E' ormai scontato il detto secondo cui "il cane che morde l'uomo" non fa notizia.
Però se capita il caso che sono due cani di razza rottweiler che, azzannando due bambini, li fanno finire in ospedale, come la mettiamo?
Il fattaccio è successo ieri, e sapete dove?
Nella stessa spiaggia dove altri due "amici dell'uomo" - erano pastori tedeschi - hanno aggredito me, facendomi litigare con il padrone che li aveva lasciati liberi a scorazzare.
Qualcuno ricorderà che cosa ho scritto a tal proposito in un post datato 12 luglio 2011.
Per chi non l'avesse letto riporto qui il link:
barcellonablog: NELLE NOSTRE SPIAGGE, ANCHE I CANI HANNO DIRITTO DI SCORAZZARE LIBERAMENTE:
E adesso fatemi raccontare ciò che è accaduto ieri.
Verso le 18, improvvisamente nella strada che porta al complesso La Tuille, arriva a sirena spiegata un'autambulanza, che si ferma in prossimità del Lido Moby Dick.
Subito dopo la raggiunge un'auto dei Carabinieri.
Qualcosa di grave dev'essere accaduto, perché lungo la stessa strada c'è parecchia gente che accorre verso la spiaggia.
Si apprende allora che cosa è successo: nella vicina spiaggia di Saiatine, due grossi cani hanno aggredito e azzannato due fratellini: un maschietto e una femminuccia, che assieme ai genitori stavano godendosi mare e sole in quel tratto.
Il resoconto lo farà oggi, sul giornale, il collega Leonardo Orlando:
"Due cani di razza Rottweiler, lasciati liberi di scorrazzare in maniera sconsiderata sulla spiaggia di Saiatine di Furnari- riferisce il corrispondente della Gazzeta del Sud - hanno azzannato gli arti inferiori di due bambini, fratello e sorella, figli una coppia di villeggianti romani in vacanza nella baia di Tindari. I bimbi, un maschietto di 8 anni e una femminuccia di 6, dopo aver subito sull'arenile di contrada Saiatine l'attacco dei cani, sono stati sottratti alla furia dei due animali solo grazie al coraggio del padre, che ha avuto la forza e la capacità di scagliarsi contro quelli che di certo non erano cani randagi, perché ben curati e con tanto di collare.
Soccorsi e trasportati con un'ambulanza del 118 all'ospedale Barone Romeo di Patti, il bambino di 8 anni ha dovuto subire ben 10 punti sutura per rimarginare le lacerazioni provocate agli arti inferiori dai morsi ripetuti dei due cani, liberati dai proprietari sull'affollata spiaggia di Saiatine. La bimba di 6 anni, pur ferita dalle zanne di uno dei due animali, è stata medicata ed i sanitari del pronto soccorso dell'ospedale di Patti hanno ritenuto di non dover procedere alla sutura delle ferite che non presentavano le stesse profonde lacerazioni subite dal fratellino. I medici hanno indicato una prognosi di 10 giorni per il bimbo e una di 4 per la guarigione della bambina".

Adesso, il dramma è dei genitori di quei due ragazzini, i quali hanno tutto l'interesse di conoscere di chi sono quei due cani e l'effettiva condizione di salute dei due animali.
Che esista questa impellente necessità lo dimostra il fatto che - come conclude Orlando nella sua corrispondenza - "con l'intervento in forza dei carabinieri della stazione di Furnari al comando del maresciallo Antonino Gringeri e con l'ausilio dei vigili urbani, sono scattate le ricerche dei due esemplari e ciò per evitare altri pericoli di aggressioni e per identificare grazie al microchip i proprietari che non hanno adeguatamente custodito gli animali. Le ricerche sono proseguite fino a tarda sera ma senza esito positivo".

Se ancora l'esito non è arrivato, è giusto che chi è in grado di dare notizie lo faccia al più presto, per restituire la necessaria tranquillità alla famiglia colpita dall'incuria di chi ha lasciato liberi quei due animali.

lunedì 8 agosto 2011

CHI EVADE LE TASSE E' UN PARASSITA: MA QUANTI PARASSITI SI PENTIRANNO DOPO LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA DELLO STATO?



«Stop a chi vive a spese d'altri». Oppure: «Chi evade le tasse è un parassita sociale».
Due spot televisivi, e due comunicati radio.
Più le affissioni nelle principali stazioni ferroviarie del Paese e negli aeroporti di Milano e Roma.
È la campagna organizzata dalla Agenzia delle Entrate e dal Ministero dell'Economia (e sviluppata dall’agenzia pubblicitaria Saatchi & Saatchi) contro l'evasione fiscale.
Partirà dal 9 agosto e proseguirà per tutto il mese di settembre.
L'obiettivo della campagna è chiaro: ridurre il fenomeno anche grazie ai comportamenti attivi dei cittadini e renderli consapevoli che senza entrate, non è possibile fornire servizi pubblici.
In sintesi: chi non paga le tasse, vive alle spese degli altri e danneggia tutti.
(Corriere della Sera.it)

COMMENTIAMOLO

Sicuramente, perché passino questi spot pubblicitari, ci sarà una spesa, che dovrebbe gravare sul bilancio del Ministero del'Economia.
Quanto possa essere efficiente l'iniziativa non è dato sapere, anche se chi l'ha ideata si dice convinto che potrebbe portare alle casse dello Stato miliardi di euro, grattati agli evasori...pentiti.
Una cosa comunque è certa: che per coloro che finora non hanno evaso - sia per principio sia per inevitabilità - questi clamorosi spot saranno inutili, anche perché essi sono i primi ad essere convinti che "chi evade lo fa a spese di chi paga le tasse, e per questo è un parassita sociale".
Stando così le cose, l'annunziata pubblicità dovrebbe scalfire quindi l'insensibilità di quanti - per abitudine inveterata - evadono, e convincerli che se le pagheranno non saranno più "parassiti", visto che anche loro contribuiranno a migliorare i servizi pubblici.
Ma quanti saranno i pentiti, tra i milioni di parassiti abituali?

clicca
«Evasore parassita», lo spot delle Entrate - Corriere della Sera


IL SINDACO DI MESSINA, GIUSEPPE BUZZANCA, S'INFORTUNA MENTRE BARCHEGGIA NEL MARE DI VULCANO

Il sindaco di Messina, Peppino Buzzanca, è stato davvero sfortunato.
Mentre era in barca, nel nostro bel Tirreno, in prossimità delle isole Eolie, di fronte a Vulcano, nel tentativo di trasferirsi in un altro natante, è scivolato sbattendo contro il fianco dell'imbarcazione. Un dolore lancinante ad un fianco l'ha indotto a farsi trasportare al vicino ospedale di Lipari, dove gli è stata diagnosticata la lesione di una costola e un lieve versamento pleurico.
Trasportato in elicottero all'ospedale Papardo, è stato ricoverato nel reparto di Chirurgia toracica.
Fortunatamente non si tratta di danno grave, e sarà sufficiente un po' di riposo e... un consiglio: di non andare a Vulcano, simbolo di fuoco, bensì a Salina: in certi casi è meglio premunirsi con un bel pacco di sale...
Auguri sinceri, di pronta guarigione, davvero sinceri.

Ciccio Cilona

domenica 7 agosto 2011

FRATELLI D'ITALIA, L'ITALIA S'E' .....

Carlos Slim, il re delle telecomunicazioni, l'imprenditore supermilionario al numero 1 nella lista di Forbes degli uomini più ricchi del pianeta, ha perso 6,7 miliardi di dollari, l'equivalente di circa 4,7 miliardi di euro, in quattro giorni. Tutta colpa della bufera che ha travolto le borse mondiali. Il patrimonio del miliardario messicano, patron di Telmex e América Móvil, è sceso da 71,1 miliardi fino a quota 64,4 miliardi di dollari.


TRIK= Ma sai dirmi quanto ha perso in borsa il cavaliere?

TRAK= Il cavaliere non ha perso nulla: soltanto l'Italia si sta perdendo.

TANIA BAMBACI, SI AFFERMERA' NEL MONDO CON LA SUA PROROMPENTE BELLEZZA?



GLIELO AUGURIAMO DI CUORE, PERCHE' LO MERITA


Tania Bambaci, siciliana di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) è la Miss Italy World ovvero la rappresentante dell'Italia alla Finale Mondiale di MISS WORLD 2011, per la 61esima edizione del CONCORSO DI BELEZZA più Prestigioso e seguito in tutto il mondo, la quale finale si terrà il 6 Novembre 2011 a Londra, Inghilterra. Tania Bambaci è alta ben 183 centimetri, ha i capelli castano corti, gli occhi castani/nocciola e studia lingue e letterature straniere nell'università di Pisa.

Miss World Italy 2011: Tania Bambaci from Sicily (Barcellona Pozzo di Gotto,Messina) she's represents Italy in the mondial final of 61th "Miss World", on 6 November at London, England. Tania is tall 1.83cm (6'0'') and she has brown hair and hazel/brown eyes.

E SE LA COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INDAGINE SULL'OPG SI INTERESSASSE ANCHE UN PO' DEL CUTRONI-ZODDA?




Non siamo in pochi ad esserci accorti e quindi dispiaciuti di quanto danno si sia arrecato e si continui a procurare ai cittadini che, in caso di necessità, devono ricorrere alle cure e all'assistenza presso l'ospedale Cutroni Zodda di Barcellona.
La continua progressiva riduzione di reparti, servizi, posti letto, personale nell'importante nosocomio, la cui posizione in un territorio di circa centomila abitanti è strategica, dovrebbe essere nota anche a chi, sul piano politico e amministrativo, ha il dovere di preservarne l'essenziale funzionamento.
Per questo, abbiamo ritenuto opportuno rivolgere al sen. Ignazio Marino, un appello perché, se sarà possibile, faccia in modo che - in concomitanza con le indagini sull'OPG - la Commissione parlamentare d'indagine sanitaria, di cui è presidente, dia un'occhiata alla situazione che si sta determinando nel vicino ospedale civile "Cutroni-Zodda".



Caro Senatore, questo è l'ospedale Civico di Barcellona Pozzo di Gotto, in parte rimasto allo stato rustico. Invece di completarlo si sta facendo di tutto per declassare la struttura funzionante, privandola in crescendo dei servizi e dei reparti di cui era dotata. Nel progetto dell'ospedale (nuovo Cutroni-Zodda) era previsto un padiglione per il reparto di psichiatria, presumibilmente ritenuto opportuno a causa dell'esistenza di un OPG in questa città. Che cosa si sia fatto in questo settore bisognerebbe saperlo.

Chiedo, al Senatore Marino, se sia possibile che la Commissione d'indagine, di cui è presidente, che tanto sta facendo per fare normalizzare l'OPG di Barcellona Pozzo di Gotto, s'interessi del caso riguardante l'ospedale civico "Cutroni-Zodda", nato per supportare anche le esigenze sanitarie dell'OPG, tanto che è stato progettato un padiglione ad hoc..

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