sabato 9 aprile 2011

UN BASTIONE DI PUTRIDI RIFIUTI ASSEDIA LA SCUOLA MEDIA D'ALCONTRES DI BARCELLONA



Sconcertante, nauseante, insidioso indecoroso. Tutti questi attributi messi insieme non bastano per dare l'dea esatta della intollerabile permanenza di una catena di rifiuti che s'è finora lasciata ammassare a ridosso della recinzione della scuola Media pubblica Stagno D'Alcontres, sul lato che costeggia la via Kennedy, proprio di fronte alla stazione di rifornimento Esso.
Per potere scattare un paio di foto - e non ero il solo a farlo, perchè accanto a me un altro signore stava facendo lo stesso: si trattava probabilmente del genitore di qualche alunno frequentante quella scuola - per scattare, dicevo, queste foto sono stato costretto a riparare naso e bocca col fazzoletto, tanto fetore emana da quel putridume.
E pensare che, a un metro da quella ringhiera si aprono le finestre di un plesso scolastico con all'interno centinaia di ragazzi, costretti a respirare quell'aria malsana, a difendersi dall'invasione di insetti e mosconi e a temere il pericolo della proliferazione di ratti.
Ci è stato detto che, purtroppo, quelle finestre, difficilmente vengono aperte, ma non basta questa costrizione come utile precauzione.
Da ieri, attraverso la stampa, tra tanto fetore circola la notizia "rassicurante" che, finalmente, in risposta alla protesta dei sindaci, il Commissario regionale all'emergenza rifiuti s'è deciso di sbottonare per tutti i 38 Comuni del defunto ATO ME 2 una somma che dovrebbe coprire l'operazione ripulitura per un mese.
Fino al momento in cui scrivo, tale operazione non è iniziata, probabilmente per ragioni dettate dai tempi tecnici.
In attesa di tale avvio, la situazione che sopra ho descritto m'impone di ricordare, al signor sindaco di Barcellona, - che oltre a essere medico è responsabile della salute pubblica - l'impellente necessità di qualche operazione preliminare per l'irrorazione d'appositi disinfettanti sulle montagne di rifiuti più putrescenti, qual è quello appunto sopra menzionato.
Intanto, vale la pena qui ricordare i pericoli cui si può andare incontro quando i rifiuti umidi per la lunga permanenza in loco imputridiscono:

"Northampton University ha condotto uno studio sulla raccolta quindicinale della spazzatura, rilevando un aumento di dieci volte dei livelli di batteri quando la spazzatura è stata lasciata a marcire per due settimane invece di una. Oltre a causare un accumulo di batteri, i rifiuti possono anche attirare le mosche e parassiti, quali topi e ratti, che possono aumentare il rischio di infezioni.
Quali sono i pericoli potenziali per la salute? E. coli - Ci sono vari differenti ceppi di E. coli che può causare disturbi di stomaco. Alcuni ceppi, tra cui 0.157 E.coli può anche essere fatale. Yersinia - Questo è un tipo di batteri che proviene dalla stessa famiglia di batteri come la Peste Nera. Listeria - Lo studio effettuato da Northampton University ha anche evidenziato alti livelli di listeria nei rifiuti. Listeria può innescare vomito e nausea. Salmonella - Salmonella è stata rilevata nel corso delle prove effettuate da Northampton University. La Salmonella può causare gravi disturbi di stomaco.
Funghi -La decomposizione dei rifiuti è un terreno fertile per le spore dei funghi che possono causare difficoltà di respirazione. Leptospirosi - Questo causa la malattia di Weil, che è una malattia simil-influenzale che può causare insufficienza renale ed essere fatale se non trattata correttamente. Questo bug può essere trasmesso all'uomo attraverso la gestione dei rifiuti urinati da topi. Rat-Bite Fever - Come suggerisce il nome di Rat-Bite Fever è composto da ratto, e da graffio (bite). Come per la malattia di Weil può causare sintomi di tipo influenzale che può essere fatale se non viene trattata adeguatamente. Hantavirus - Questo è anche portato da ratti e possono causare infezioni polmonari e febbri. Normalmente viene catturato attraverso gli escrementi e l'urina di ratto, ma può anche essere preso inalando le particelle del virus.
Questo quanto dicono i ricercatori: noi speriamo invece di potere scansare ogni rischio del genere convinti che la protezione rischiesta ci sarà garantita.

venerdì 8 aprile 2011

EMERGENZA RIFIUTI: LA REGIONE INTERVIENE IN VIA STRAORDINARIA PER IMPEDIRE IL RISCHIO D'EPIDEMIE


S'INTRECCIA UNA POLEMICA TRA SINDACI E PRESIDENZA DELLA REGIONE

Mentre viene confermato che - dopo l'alzata di scudi dei sindaci dei 38 Comuni del territorio ATO ME 2 - la Regione, cosi' come previsto dall' apposita ordinanza e dalle norme di settore, interverra' in maniera sostitutiva e straordinaria per la soluzione dell'emergenza rifiuti, consentendo il riallaccio colle aziende appaltatrici e la ripresa dell'attività lavorativa delle maestranze, dal 31 marzo rimaste inoperose, una coda polemica resta materializzata in un comunicato emesso dai sindaci che, com'è noto, si sono riuniti in occupazione permanente nell'aula consiliare della Provincia Regionale.
In tale documento, si rintuzza quanto diffuso dalla Presidenza della Regione, che in una propria comunicazione aveva sottolineato l'inadempienza dei Comuni in questa gravissima circostanza.

LA NOTA DEI 38
«Riteniamo - scrivono i sindaci- che sia totalmente infondata l’affermazione contenuta nella nota circa le presunte inadempienze addebitate ai Comuni, in quanto la norma invocata relativamente all’obbligo, da parte degli stessi di coprire l’intero costo del servizio, fa riferimento ad una previsione della legge regionale 9/2010 in larga parte non ancora attuata per esclusivi ritardi della stessa Regione Sicilia e non di certo per responsabilità dei Comuni che, fra l’altro, già da due anni hanno anticipato cospicue risorse finanziarie; infatti, la Regione, con circolare del 14 marzo u.s., è stata costretta a prorogare di un altro anno i poteri dell’ATO non essendo riuscita ad emanare il regolamento attuativo della legge 9/2010.
In tale legge, inoltre, risulta inadeguatamente regolamentata la fase transitoria sia dal punto di vista gestionale, sia dal punto di vista finanziario.
La responsabilità dell’attuale grave emergenza che interessa l’intero territorio dell’ATO Messina 2 è, dunque, da imputare all’Ufficio Commissariale che, dal luglio 2010, non ha saputo porre in essere quelle necessarie ed urgenti azioni per accelerare l’entrata in vigore della legge regionale 9/2010 e gestire efficacemente ed efficientemente la difficile fase transitoria. Tale Ufficio Commissariale, infatti, non solo, come detto, non è stato capace né di far entrare a regime la legge 9/2010 né di gestire la fase transitoria, ma non ha voluto nemmeno aderire alla richiesta dei Comuni che, come extrema ratio, avevano chiesto di passare temporaneamente ad una forma di gestione diretta (servizi, riscossione, etc….) al fine di superare l’attuale grave emergenza»”.


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giovedì 7 aprile 2011

SPETTACOLARE INCIDENTE SULLA SS113, PRESSO IL PONTE TERMINI

UN AUTOBUS DI LINEA E' PRECIPITATO SU UNA STRADELLA SOTTOSTANTE CHE CONDUCE AL TORRENTE TERMINI

Un grave incidente è avvenuto intorno alle 13 sulla Statale 113, al confine tra Barcellona e Terme Vigliatore.
Un autobus dell'Ast in servizio da Castroreale a Barcellona, a causa di un presumibile guasto ai freni, è precipitato nella stradella sottostante, a margine del ponte Termini, che porta al torrente omonimo: esattamente di fronte alla via che in salita conduce a Portosalvo.
Secondo il primo bilancio non ci sono morti ma soltanto una decina di feriti. Data la spettacolarità dell'episodio c'erano da temere maggiori danni alle persone. I mezzi di soccorso e le forze dell'ordine sono rimasti a lungo sul posto per i rilievi del caso.

EMERGENZA RIFIUTI: LA REGIONE COMUNICA IL PROPRIO INTERVENTO URGENTE, DOPO L'OCCUPAZIONE DEI SINDACI A PALAZZO DEI LEONI


RESTA LA CODA DI UN INCOMPRENSIBILE SCARICABARILE

Stamattina i sindaci dei Comuni soci di ATO ME 2, come annunciato nella riunione tenuta ieri a Barcellona, si sono presentati a Palazzo dei Leoni ed hanno occupato l'aula consiliare della Provincia Regionale, con l'intento di destare l'attenzione della Regione sulla gravità del problema rifiuti.
La risposta non è mancata, perché stamani è stato comunicato dall'Ufficio regionale per l'Energia e i Servizi di pubblica utilità che la Regione non si fa indietro per affrontare lo stato d'emergenza, così come prescritto dall'ordinanza per l'emergenza rifiuti e dalle norme del settore: sarà sin da oggi un intervento sostitutivo e straordinario nei confronti di Comuni inadempienti, che in quanto tali hanno l'obbligo di coprirel'intero costro del servizio.
Contemporaneamente l'assessorato regionale per l'Energia e i servizi di Pubblica utilità sta cercando di mettere l'Ato in condizione di ottenere un'anticipazione da un istituto di credito per riprendere il normale servizio di raccolta rifiuti e giungere con tranquillità alla costituzione della nuova Srr, la Societa' di regolamentazione del servizio di raccolta.
Sarebbero pertanto - secondo la Regione - del tutto incomprensibili e ingiustificate le proteste dei sindaci interessati che, in quanto soci dell'Ato, avrebbero dovuto provvedere direttamente al pagamento del costo del servizio e, non avendolo fatto, si devono ritenere responsabili della situazione che si e' determinata. Sempre su consiglio dela Regione si deve porre maggiore attenzione da parte di tutti a migliorare il livello di riscossione della Tarsu o della Tia per evitare il riproporsi di simili situazioni emergenziali.
In attesa di tale intervento, che per quanto promesso come immediato difficilmente risulterà tale, il sindaco di Milazzo, al fine di liberare immediatamente la città dall'eccessiva carica di rifiuti, con ordinanza urgente ha stabilito di affidare alla ditta Multiecoplast di Torrenova, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti giacenti da giorni dentro e fuori i cassonetti.
L'affidamento decorre da oggi per la durata di 10 giorni, con una previsione di spesa complessiva di 154 mila euro che il Comune poi intende farsi rimborsare dall'’Ato Me 2, che è titolare del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ma che per i noti problemi economici dal 1 aprile ha sospeso la raccolta non avendo rinnovato l’incarico alle ditte.
Ma l'ATO da quali soci è stato finora composto?

SINDACI ALLA RISCOSSA PER LA MONDEZZA


Trentotto Comuni soffocano tra i miasmi dei cumuli di spazzatura che riempiono le loro strade, e finora le proteste dei cittadini che vivono nell'incombente rischio per la loro salute non è valsa a nulla: visto che giorno dopo giorno la situazione s'aggrava.
Ed è talmente pesante il rischio igienico sanitario che, ieri, i sindaci di tutto il territorio mal servito dall'ATO ME 2 si sono riuniti nella sede di tale Associazione d'Ambito, a Barecllona, per lanciare il loro grido...d'allarme e stabilire in che modo reagire per farsi sentire dal presidente della Regione, Raffaele
Lombardo, che nella qualità di commissario per l'emergenza rifiuti, avrebbe il compito di affrontare e risolvere il gravissimo stato d'emergenza divenuto - purtroppo - paragonabile a quello napoletano.
I sindaci, che in questa circostanza si ritengono vittime e non protagonisti di tanto disastro, puntano il dito contro l'insensibilità della Regione che, non tenendo conto del fatto che i Comuni non hanno le possibilità economiche, nè gli strumenti amministrativi per aggredire una situazione così anomala, non s'è spesa per niente al fine di facilitare la concessione di un anticipo finanziario richiesto alla Serit-Sicilia, incaricata per la riscossione delle bollette ATO.
Nella riunione, alla quale era presente anche il commissario liquidatore dell'ATO ME 2 ing.Salvatore Re, tutti si sono detti pronti ad una prova di forza, mediante l'occupazione del Palazzo della Provincia Regionale, nella speranza che venga così ascoltata la preoccupazione espressa in una lettera dei sindaci a Lombardo e si tenga conto che «in mancanza dell'adempimento dell'Autorità regionale e della sussistenza delle attuali condizioni di gravità igienico sanitarie si ritiene necessario avere indicazioni specifiche e risolutive non solo per affrontare temporaneamente l'immanente situazione emergenziale, ma per determinare una azione di programmazione seria da porsi a tutela della salute pubblica e dell'ambiente».
D'altronde, scrivono i sindaci, «detti provvedimenti si ritengono talmente necessari ed improcrastinabili da non consentire all'on.le Presidente della Regione Siciliana, in quanto commissario delegato per il superamento della situazione di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti urbani nella regione siciliana ai sensi dell'Ordinanza del presidente del consiglio del 9 luglio 2010 n. 3887, di potersi sottrarre agli interventi previsti».
Nella lettera sindaci fanno inoltre rilevare il gravissimo stato di disagio e di malcontento determinato dalla perdita del lavoro di 280 addetti ai servizi di igiene urbana licenziati dal datore di lavoro, pur vantando essi crediti per almeno tre mensilità, oltre alle somme dovute a seguito della cessazione del rapporto di lavoro».
I sindaci riferiscono inoltre che, più volte sollecitati dalle istituzioni scolastiche per gli edifici sempre più assediati dai rifiuti con rischio per la salute di alunni e docenti, temono «tensioni sociali i cui effetti allo stato attuale non sono prevedibili».

mercoledì 6 aprile 2011

VENERDI' PROSSIMO, INAUGURAZIONE DEL REPARTO AUTONOMO DI CUSTODIA ATTENUATA DESTINATO AD UNA COMUNITA DI 15 RICOVERATI DELL'OPG



IL REPARTO DI CUSTODIA ATTENUATA E' INTITOLATO ALLA VICE DIRETTRICE DELLO "OPG" "CARMEN SALPIETRO" PREMATURAMENTE SCOMPARSA

Venerdì, 8 aprile, alle ore 11, sarà inaugurato il reparto a custodia attenuata "Carmen Salpieto", costituito per l'attuazione d'un esperimento pilota coinvolgente un gruppo di ricoverati che, nell'Opg di Barcellona Pozzo di Gotto, vivono in regime di proroga della misura di sicurezza.
La struttura, di proprietà del Comune, è sita in contrada Oreto di Barcellona Pozzo di Gotto (di rimpetto al Centro di Riabilitazione dell'ASL - Via Statale Oreto), e ospiterà 15 soggetti destinati a costituire una comunità in grado di gestirsi autonamente, senza la presenza diretta degli "angeli cutodi" che garantiscono la sicurezza all'interno dell'Opg, ma coordinati e assistiti in caso di necessità da un equipe di operatori sociali e specialisti.
L'edificio, composto di un salone-soggiorno, cucina, camere da letto e servizi igienici, è dotato all'esterno d'un ampio giardino, in parte destinato a dare spazio ad alcuni prefabbricati ritenuti necessari per lo svolgimento di attività d'apprendimento.
La struttura era stata costruita dal Comune, con fondi recepiti dieci anni fa, per essere destinata a soggetti con handicap, ma poi per tale finalità non se n'è fatto nulla. Per cui è stato deciso di utilizzarla per questo nuovo benefico esperimento.

L'ACQUA E' UN BENE PUBBLICO: E PER LA POPOLAZIONE DEL LONGANO DEVE RIMANERE UN BENE PUBBLICO TUTTO BARCELLONESE

CI MANCHEREBBE ALTRO: FINORA, L'ACQUA E' L'UNICA NOSTRA RISORSA DI CUI POSSIAMO VANTARCI..................................................L'ON.GRACOLICI

Capita a volte che si svolgano incontri ai quali si preclude l'ingresso alla stampa e a gente competente, forse per dare ad intendere che l'argomento da trattare è così importante da consigliare di togliere il disturbo degli...intrusi.
Una cosa del genere sarebbe avvenuta ieri a Palazzo Longano, dove ad "una riunione, poco partecipata, erano rappresentati i Comuni di Barcellona, Castroreale, Mazzarrà, Milazzo, Rodì Milici e Terme Vigliatore.
A fare gli onori di casa l'assessore Domenico Scolaro e il responsabile del Servizio Ambiente del Comune, Carmelo Perdichizzi, il quale ha ritenuto opportuno precludere - è qui il nocciolo - l'incontro non solo al pubblico degli addetti ai lavori, ma anche ai giornalisti, nonostante l'ufficio stampa del presidente dell'ente d'ambito, Giovanni Cesare Ricevuto, avesse espressamente emesso un apposito comunicato. All'ordine del giorno era previsto anche il punto sullo stato del "Progetto Conoscenza", propedeutico all'aggiornamento del piano d'ambito".
Non s'intende, qui, entrare nel merito della finalità della seduta, che praticamente avrebbe dovuto cominciare a fotografare la situazione idrica territoriale nella prospettiva che finalmente vengano riformati gli esistenti ATO idrici siciliani, pochi in verità e quasi tutti inefficienti.
Degli ATO, sia idrico, sia rifiuti, purtroppo la popolazione ne ha piene le scatole e sarebbe quindi il momento giusto per mandarli entrambi definitivamente allo sfascio.
Daltronde, è già dal 7 marzo del 2010 che la Camera dei deputati ha approvato la loro soppressione, attraverso un emendamento, il “comma quinquies all’art.1” del decreto legge n°2 del 25 gennaio 2010, votato con l’ennesima fiducia, titolato “interventi urgenti per enti locali e regioni”.
Ma torniamo al servizio idrico integrato in Sicilia : in seguito alla sopra ricordata operazione del parlamento di Roma, c'è stato lo scorso anno, in alcuni deputati della Regione, uno scatto d'entusiasmo che gli ha fatto credere si fosse giunti al momento opportuno per una decisiva presa di posizione all’ARS sull'importante argomento.
Alcuni deputati de PD, con in testa l’On. Cracolici, hanno fatto sì che la Commissione Bilancio approvasse un emendamento a firma Cracolici-Lupo per la ripubblicizzazione in Sicilia dell’acqua.
Secondo questo emendamento, se non andiamo errati, dovrebbero cessare di esistere entro quest'anno gli ATO idrici e, per un sopravvenuto motivo di pubblico interesse, essere revocati anche gli affidamenti in corso ai gestori privati , “previo esame delle condizioni di sussistenza di tale revoca”.
A questo punto devo però dire che - data l'esperienza che si ha dell'altalenante politica regionale - non ci sentiamo di mettere la mano sul fuoco per garantire che, dalla scorsa primavera ad oggi le cose nella fattispecie siano procedute regolarmente. E quasi quasi chiederemmo all'on. Cracolici che ci informasse meglio, nel caso in cui la nostra ricostruzione dovesse peccare per errore o incompletezza.

martedì 5 aprile 2011

TRA MONTAGNE DI RIFIUTI E SOSTE SELVAGGE DI MACCHINE LA CITTA' CREPA NEL CAOS E NELL'INDIFFERENZA



Siamo giunti al caos completo: in tutto e per tutto. I rifiuti ci stanno divorando la città e quel che di essa rimane viene ingoiato dal traffico disordinato, con ingorghi ed incidenti causati spesso dalla selvaggia sosta a doppia e tripla fila.
Tutto ciò con l'ovvia assoluta assenza della sia pur minima vigilanza, per cui è possibile assistere ad ogni specie di abuso con autovetture parcheggiate nei divieti di sosta e sopra i marciapiedi, che in definitiva sono i posti maggiormente "fottuti": visto che sono divenuti sedi improprie d'immondizie e di macchine. Povera città mia come t'hanno ridotta...
Il traffico cittadino è ormai al collasso.
Ma nessuno sembra accorgersene, visto che si continua a lasciare la circolazione stradale priva di qualsiasi intervento riparatorio.

Non diciamo che si debba ricorrere a operazioni di riprogrammazione, considerando la precarietà della rete viaria interna interminabili, ma che almeno si cerchi di rattoppare con una presenza più mirata del personale di polizia urbana diponibile , nei punti strategici della città. I quali sono, specificatamente, non soltanto Piazza San Sebastiano o l'ingresso cittadino, ma anche e soprattutto gli incroci sulle vie principali, compresi i crocevia della via Roma con le vie Operai e Marconi. Chi non impreca in certi ingorghi nella via Umberto primo o agli incroci sulla via San Giovanni Bosco, evidentemente è un santo. Non si parli poi dell'ormai famigerato budello fra Piazza Stazione Vecchia e via Umberto primo, quella specie di forca caudina, continuamente percorsa in doppio senso da mezzi d'ogni specie. Per quanto riguarda la via Ugo di Sant'Onofrio, le cose vanno ancora peggio, perché pur avendo una certa ampiezza, tale strada è continuamente soffocata dal traffico che stenta a svolgersi per l'abuso di soste a doppia e tripla fila.

FRA' GALDINO

lunedì 4 aprile 2011

MEDITATE GENTE: LA MONDEZZA ENTRA PERSINO IN CHIESA

Tornerà il tempo della pulizia, così evidente in questa foto della Chiesa di Furnari?


Il condivisibile gesto di protesta del giovane Arciprete di Furnari, che di fronte all'ineludibile stato di disagio provocato dall'accumulo di rifiuti davanti alla Chiesa, non ha consentito ai fedeli del simpatico paese collinare di partecipare ieri alla Santa Messa , è altamente indicativo delle intollerabili condizioni ambientali in cui ci hanno trascinato gl'inidonei amministratori dei Comuni aderenti all'ormai famigerato ATO ME 2.
A parte il fatto che è assurdo che si fosse permessa la collocazione di un contenitore per la raccolta dei rifiuti proprio addossato al prospetto di una chiesa - l'arciprete solo per questo avrebbe fatto bene a protestare prima -, ma ci rendiamo conto che ormai - un po' dovunque - in questa nostra bella terra del Sole non esiste più nè re e nè regno?
L'assuefazione ad uno stato di cose così deprimente, sarebbe davvero il peggior male possibile per tutti.
Allego il link dell'articolo dell'amico Leonardo Orlando: cliccate e leggete e, se possibile, meditate...

G.D.S. La chiesa madre accerchiata dai rifiuti Il giovane arciprete sospende le messe

domenica 3 aprile 2011

QUALI RISCHI CORRE LA SALUTE DEI CITTADINI CON L'ACCUMULO DEI RIFIUTI?



Ci è stato segnalato un link che, pur riguardando un articolo riferito alla raccolta della spazzatura in Inghilterra, una volta cliccato ci ha consentito di riflettere sui rischi che potrebbe comportare l'accumularsi dei rifiuti, per settimane, nelle nostre strade.
Dell'interessante servizio ne abbiamo riportato qui una parte essenziale, la cui traduzione dall'inglese abbiamo creduto opportuno perfezionare.
Per chi volesse leggere l'intero "pezzo" originale, sotto abbiamo segnato il link da cliccare.

"Northampton University ha condotto uno studio sulla raccolta quindicinale della spazzatura, rilevando un aumento di dieci volte dei livelli di batteri quando la spazzatura è stata lasciata a marcire per due settimane invece di una. Oltre a causare un accumulo di batteri, i rifiuti possono anche attirare le mosche e parassiti, quali topi e ratti, che possono aumentare il rischio di infezioni. Quali sono i pericoli potenziali per la salute? E. coli - Ci sono vari differenti ceppi di E. coli che può causare disturbi di stomaco. Alcuni ceppi, tra cui 0.157 E.coli può anche essere fatale. Yersinia - Questo è un tipo di batteri che proviene dalla stessa famiglia di batteri come la Peste Nera. Listeria - Lo studio effettuato da Northampton University ha anche evidenziato alti livelli di listeria nei rifiuti. Listeria può innescare vomito e nausea. Salmonella - Salmonella è stata rilevata nel corso delle prove effettuate da Northampton University. La Salmonella può causare gravi disturbi di stomaco.a
Funghi -La decomposizione dei rifiuti è un terreno fertile per le spore dei funghi che possono causare difficoltà di respirazione. Leptospirosi - Questo causa la malattia di Weil, che è una malattia simil-influenzale che può causare insufficienza renale ed essere fatale se non trattata correttamente. Questo bug può essere trasmesso all'uomo attraverso la gestione dei rifiuti urinati da topi. Rat-Bite Fever - Come suggerisce il nome di Rat-Bite Fever è composto da ratto, e da graffio (bite). Comeper la malattia di Weil può causare sintomi di tipo influenzale che può essere fatale se non viene trattata adeguatamente. Hantavirus - Questo è anche portato da ratti e possono causare infezioni polmonari e febbri. Normalmente viene catturato attraverso gli escrementi e l'urina di ratto, ma può anche essere preso inalando le particelle del virus. Cosa si può fare per ridurre al minimo il potenziale rischio? Quando si legge la lista dei potenziali bug che potrebbero essere in agguato dentro il bidone, è comprensibile perché tante persone sono contrari alla raccolta quindicinale della spazzatura. Tuttavia ci sono molti accorgienti che possono essere adottati per ridurre al minimo i rischi potenziali. Per esempio: Ridurre al minimo la quantità di rifiuti da smaltire riciclando quanto più possibile. Evitare che le moshe siano in grado di entrare nel bidone e deporre le uova, mantenendo il coperchio del bidone chiuso in ogni momento. Qualche spruzzo di aceto nel bidone aiuterà a neutralizzare eventuali odori. Mettendo i rifiuti alimentari nella borsa, prima di sigillare il sacchetto, rimuovere la maggior quantità di aria possibile. Questo rallenterà la decomposizione generale dei rifiuti. Pulire il bidone dei rifiuti su base regolare. Ciò contribuirà ad evitare bug e aiuterà anche a neutralizzare qualsiasi odore. Porre qualche giornale in fondo il bidone per assorbire eventuali residui dei rifiuti. Mantenere il bidone della spazzatura in una zona ombreggiata per evitare che, riscaldandosi possa aumentare l'odore e attirare le mosche".
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