sabato 26 febbraio 2011

TROVATA MORTA YARA, L'ADOLESCENTE SCOMPARSA TRE MESI FA A BREMBATE



IL SUO CORPO ERA TRA LA VEGETAZIONE DI UN CAMPO INCOLTO

A tre mesi dalla scomparsa il corpo di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa lo scorso 26 novembre da Brembate sopra, nel Bergamasco, è stato trovato questo pomeriggio. La scoperta è stata fatta da un uomo che si trovava per caso nella zona, che ha individuato il corpo della giovane tra la fitta vegetazione di un campo incolto vicino a un fiume ed immediatamente ha dato l'allarme.
Gli investigatori, intervenuti sul luogo del ritrovamento, hanno identificato Yara grazie ai vestiti, gli stessi che indossava la sera della scomparsa. Fonte LA VOCE

La Voce - Trovato il corpo di Yara Gambirasio

Un testimone: "Il corpo non può essere lì da tre mesi" - Cronaca Italiana - L'Unione Sarda

OGGI, ALLA CORDA FRATRES PRESENTAZIONE DEL LIBRO "LA NAZIONE CHE NON FU"


Oggi, sabato, alle ore 17, nel salone della Corda Fratres, in vista delle prossime celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, si terrà una conferenza-dibattito sul libro "La nazione che non fu" di Salvatore Natoli e Maria Teresa De Stefano Natoli.
Saranno relatori gli autori - padre e figlia - presentati per l'occasione dal presidente del sodalizio ospite, Giuseppe Soraci.

ELECTROSMOG O FUMUS PERSECUTORIO?



Più d'una volta ho avuto modo di scrivere sul rischio che si corre, nel nostro territorio, a causa della presenza diffusa di antenne per la telefonia mobile e di tralicci sottendenti cavi per la conduzione d'energia elettrica ad alta tensione.
L'ho fatto confortato - a volte - dalla presentazione di interrogazioni consiliari, suggerite dalla preoccupazione degli abitanti di qualche quartiere maggiormente soggetto alla presenza di antenne, altre volte per avere personalmente notato il permanere da anni di qualche grosso traliccio, in prossimità di scuole e di altre strutture molto frequentate, quale quello esistente nella zona di Santa Venera, tra il palAlberti e i plessi dell' istituto tecnico commerciale e della scuola elementare.
Tutte le volte è stato invocato che almeno l'autorità locale s'interessasse per un monitoraggio periodico delle aree circostanti tali congegni, ma in effetti ho sempre avuto la netta sensazioine che le giuste richieste fossero decisamente cadute nel vuoto.
Si parla di inquinamento elettromagnetico, o elettrosmog, quando i livelli di campo elettrico e/o magnetico superano quelli del fondo naturale.
Infatti, ai campi elettromagnetici naturali si sono sommati, con l'inizio dell'era industriale, quelli artificiali strettamente connessi con lo sviluppo scientifico e tecnologico (produzione, trasporto e distribuzione dell'energia elettrica, telecomunicazioni, apparecchiature elettroniche…).
In alcuni settori, come quello delle telecomunicazioni si è assistito a uno sviluppo tale che, in numerose aree del globo, si sono superati i livelli del fondo naturale di milioni fino anche a miliardi di volte, inducendo così preoccupazioni anche nella comunità scientifica internazionale, che ha avviato moltissimi studi per valutare i possibili effetti sulla salute di questa nuova forma di inquinamento.
Misurare con precisione il livello di campo elettrico e/o magnetico a cui siamo esposti giornalmente, a casa o a lavoro, permette di valutare i rischi e di prendere le necessarie precauzioni per salvaguardare la nostra salute.

Ma chi provvede a ciò, in questa città?

TAG utili per saperne di più

elettrosmog inquinamento elettromagnetico da antenne e da elettrodotti

SALUTE

IL "MAGNA-MAGNA" DEI GRANDI FINANZIERI VA OLTRE OGNI "BUNGA BUNGA"



Altro che Bunga-Bunga: c'è di meglio: non c'è crisi che non avvantaggi i pescecani del traffico finanziario. E il premier d'Italia guazza bene in questo mare in continuo sommovimento. Io di economia non m'intendo affatto, ed è forse per questo che mi meraviglio, quando sento dire da Berlusconi che la crisi non esiste, che bisogna essere ottimisti: anche se poi succede il finimondo che con angoscia stiamo verificando.
E' di oggi la notizia che traggo da "il Sole 24 Ore" e di cui do un primo assaggio:
"Un assegno da 174,5 milioni alla famiglia, di cui 127,5 milioni a Silvio Berlusconi. Ma anche la diversificazione dei figli Barbara, Eleonora e Luigi nel business delle fiere e delle polizze online e lo «stipendio» di 290mila euro al fedelissimo Giuseppe Spinelli, tesoriere di fiducia del premier, per le cariche ricoperte all'interno delle società della galassia. C'è un po' di tutto nelle oltre 200 pagine di bilanci delle sette holding a capo della Fininvest anticipate da Radiocor-Il Sole24 Ore. Un rendiconto annuale voluminoso che, nella sostanza, sancisce un principio di base: la crisi non ha scalfito i forzieri di Arcore". Per leggere tutto l'articolo - veramente illuminante - basta cliccare su:Berlusconi incassa cedole per 127 milioni - Il Sole 24 ORE

venerdì 25 febbraio 2011

Indagato Amantino Mancini «Violenza sessuale su una brasiliana»


L'ex calciatore di Roma e Inter è nei guai perché denunciato di violenza sessuale a a danno di una Brasiliana di 30 anni.
Lui però nega sostenendo che la donna era consenziente.
Il fattaccio sarebbe avvenuto durante un party organizzato da Ronaldinho.


Per leggere tutto clicca qui:
«Violenza sessuale su una brasiliana» - Corriere della Sera

SI SGRETOLA IL MURO DI SOSTEGNO DEL REGIME LIBICO


MINISTRI E QUALCHE FIGLIO DI MUAMMAR GHEDDAFI NON TOLLERANO IL BAGNO DI SANGUE VOLUTO DAL RAISS PER REPRIMERE L'INSURREZIONE POPOLARE


Secondo l'agenzia ufficiale iraniana Irna, il figlio minore del leader libico, Saif al Arab, si sarebbe unito ai rivoltosi e starebbe combattendo contro le truppe che difendono il padre a Bengasi. Il giovane era stato inviato Gheddafi nella zona orientale del Paese per unirsi alle forze di sicurezza libiche e contrastare la rivolta. Un altro dei sette figli del leader libico sarebbe invece fuggito in Venezuela, nell'isola Margarita. .
Kadhaf al-Dam, cugino e stretto consigliere del leader libico Muammar Gheddafi, si è dimesso ieri «da tutti i suoi incarichi in seno al regime per protestare contro la gestione della crisi» in atto nel Paese. Lo ha fatto sapere tramite un comunicato diffuso oggi dal suo ufficio al Cairo e riportato dall'agenzia di stampa egiziana Mena. Kadhaf al-Dam, responsabile delle relazioni tra Egitto e Libia, residente al Cairo, ha lasciato la Libia una settimana fa, stando a quanto si precisa nella nota. Nel presentare le sue dimissioni, il cugino di Gheddafi ha lanciato un appello perchè si metta fine "al bagno di sangue e si torni alla ragione per garantire l'unità e il futuro della Libia".
Ma se i familiari lo abbandonano Gheddafi incassa la solidarietà di un altro dittatore africano
Robert Mugabe. Il presidente dello Zimbabwe avrebbe inviato dei combattenti per dare man forte al colonnello Gheddafi che tenta disperatamente di reprimere la rivolta popolare in Libia. Un aereo di fabbricazione russa con a bordo truppe dell'unità di commando dello Zimbabwe sarebbe decollato martedì con destinazione Libia, secondo lo "Zimbabwe Mail", che cita fonti dei servizi segreti. Mugabe avrebbe anche offerto ospitalità al dittatore libico.

Intanto cresce la preoccupazione per le possibili mosse del dittatore. Un ex ministro ha messo in guardia che Gheddafi ha «armi chimico-batteriologiche e non esiterà ad usarle» per reprimere la rivolta in Libia. Lo scrive il sito inglese di Al Jazira sintetizzando dichiarazioni fatte alla stessa tv araba da Mustafa Abdel Galil. L'ex ministro della Giustizia ha parlato in questi termini a margine di un incontro di capi tribali e rappresentanti della Libia orientale a Baida.
All'incontro hanno partecipato anche comandanti militari che si sono rifiutati di sparare sui rivoltosi. «Vogliamo un paese unito. Non c'è alcun emirato o Al Qaida da nessuna parte», ha detto Galil aggiungendo che «il nostro unico scopo è liberare la Libia da questo regime e poi il popolo deciderà il governo che vuole»

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: CHIUSO DA MESI IL PARCO "PRIMO LEVI" PER CONSENTIRE I LAVORI NEL NUOVO TEATRO MANDANICI


Sinceramente devo confessare che ignoravo da quanto tempo il parco di via Rimembranze - per intenderci la villa intitolata al grande Primo Levi - rimane chiusa.
Lo è in effetti dallo scorso mese di settembre e rimarrà inaccessibile al pubblico - precisamente vietata ai non addetti al lavoro - per almeno tutto il 2011.
Ciò perché - mi ha spiegato un addetto alla ristrutturazioine e completamento del nuovo teatro Mandanici - tali lavori in via d'esecuzione si protrarranno a lungo, con l'auspicio che nel prossimo anno la struttura completamente agibile sia inaugurata.
Cosa ovviamente che si spera possa avvenire in tempo perché sia inquadrata nella prossima campagna elettorale amministrativa.
Sarebbe uno dei fiori all'occhiello da esibire con orgoglio da parte della classe politica dominante a Barcellona e dintorni....

"SI NON MI VANTU IEU....., DICI U CALABRISI....

Stamattina, nel consultare eventuali commenti da confermare, me n'è capitato uno anonimo riferito ad un post da me scritto il 12 settembre 2008. Intitolato L'opera pia della ministra Garfagna.
Incuriosito, ho rintracciato quell'articolo e, poiché m'è parso per nulla scaduto, ho deciso di riportarlo intregalmente oggi, e non per riempitivo, ma perché sinceramente devo dire che m'é piaciuto.

Eccolo:

Mi trovavo a Roma, dove, superato il concorso per l'insegnamento, m'era stata assegnata la classe, come maestro unico, in una scuola di via Casilina.

Un giorno, mentre mi recavo alla stazione Termini - allora molto più tranquilla e meno disordinata di adesso - m'imbattei in una "signora" ...di strada, assai pienotta e un po' matura che, fumando svogliatamente una sigaretta, s'era appostata all'angolo del marciapiedi. "Che famo! nnamo?" mi disse con voce rauca. Ed io, che siciliano ero (e sugnu) e, per giunta, con pochi spiccioli in tasca, piccolo residuo del modesto stipendio di maestro elementare (60.000 lire e non certamente euro), risposi con flebil voce:" nenti picciuli". E scossi la mano con pollice ed indice aV, per essere più chiaro, nel caso in cui la buona donna non avesse inteso cosa significasse per noi la parola picciuli."Ma tutti 'na stessa cosa me dite", ribattè la battona e sconsolata tirò una boccata dalla sigaretta. Era, quella, per me la prima volta che colloquiavo con un'autogestrice - ancorchè modesta e travagliata - del più antico mestiere della terra.
Quella donna, che probabilmente aveva speso il fiore dei suoi anni in una di quelle case chiuse che un giorno la legge Merlin avrebbe definitivamente chiuso, rimasta senza più prospettive di lavoro "regolare" o di una sia pur modesta pensione, stava cercando di arrabattarsi con un posto fisso sul marcipaiede. Forse senza rendersi conto che quello era l'inizio di una nuova era: oggi degenerata, tanto degenerata da suggerire alla Carfagna - o a chi per lei - di dire stop alla prostituzione,facendo arrestare lucciole e clienti sorpresi a far sesso all'aperto. E siccome il meretricio non si può estirpare, cercherà di nasconderlo sotto il tappeto (come fanno per la mondezza certe pigre donne di casa) relegando il "futtisterio" in appartamenti privati. Non più chiuso in case di tolleranza legalmente riconosciute,qual erano i bordelli dell'antemerlin, ma disseminato in ville, casupole e condomini privati, con gran sollazzo, in quest'ultimo caso, per i vicini di casa.
Sarà davvero un'opera pia, quella avviata dalla ministra Carfagna.

Francesco Cilona

Questi i commenti :

4 commenti:


Anonimo ha detto

Questo blog sta diventando interessante ogni giorno di più.
Mi è piaciuto il termine "futtisterio".
Bravo!

12 settembre 2008


M'è sembrato il sostantivo più adatto, in un momento in cui,grazie al cavaliere, "cu futti futti , berlusca pirduna a tutti". Peccato che non si possa fare all'aperto, ma soltanto con furbi sotterfugi, alla maniera d'Arcore.

12 settembre 2008
Anonimo ha detto...

Troppo forte !

12 settembre 2008
Anonimo ha detto...

Cu futti e cu non futti...u Signuri perduna a tutti!!! A dimostrazione che la clemenza non è solo un dono esclusivi di Berlusconi...!

24 febbraio 2011

giovedì 24 febbraio 2011

SIAMO ANCORA AGLI ESORDI DELLA TRASMIGRAZIONE E GIA' SI ENTRA IN CONFUSIONE




L'improvvisa ribellione di popoli, che sta sconvolgendo gli assetti socio-politici nell'intera fascia mediterranea dell'Africa Settentrionale, pur sperando che possa aprire la strada verso la democrazia, rischia tuttavia di abbattersi con gravi conseguenze in Italia e, particolarmente, nella nostra Isola.

Un tale pericolo, annunciato già dall'improvviso rinnovarsi di sbarchi d'immigrati, ha praticamente trovato impreparate le istituzioni ministeriali, che fino alla vigilia delle prime sommosse a tutto credevano di dover pensare tranne che ad eventualità così scabrose : confortate com'erano dalla cecità dei servizi segreti, che nulla di anomalo erano stati in grado di percepire sull'altra sponda del Mediterraneo.

Da qui l'inevitabile instaurarsi di incertezze e confusione nel momento di doversi organizzare per affrontare quanto d'inatteso sta adesso accadendo. Almeno per dare una prima sistemazione all'afflusso di gente stremata, come questa che ha cominciato ad affollare l'isola di Pantelleria.

Ad alzare la prima polvere confusionaria è stata l'imponderata proposta di utilizzare il villaggio "Residence degli aranci" di Mineo (Catania)- che ospitava i soldati Usa - destinandolo a famiglie d'immigrati, in maniera da lasciare spazio per la collocazione provvisoria dei nuovi arrivati.

"In questa vicenda - sostiene il presidente della nostra Regione, Raffaele Lombardo - io lamento il fatto che le autorità governative non hanno ritenuto di coinvolgere le istituzioni locali. Il governo centrale, in tutte le sue articolazioni, ritiene di poter fare tutto da solo".

"L’ho anche scritto al ministro Maroni - aggiunge Lombardo - come si può pensare di portare 5 o 6 mila persone a Mineo, in un’area che è la più depressa sotto il profilo economico-sociale e dove i livelli di disoccupazione sono i più alti e quelli di reddito i più bassi? 5 o 6 mila persone portate lì che non possono certo essere sorvegliate a vista dai militari, anche perché non sono delinquenti, in un posto dove vivevano 1400 americani. Grandi condizioni di disagio, ammassamento di persone, ricerca di una integrazione che il territorio non offre".

"Io sono per l’accoglienza e la solidarietà. Accogliere vuol dire che non bisogna sicuramente sparargli addosso come qualcuno ha ipotizzato. Però sistemiamoli in un territorio e in un ambiente nel quale ci sono opportunità di lavoro come la Lombardia o il Veneto. E’ assurdo metterli in Sicilia. Si può avere qualunque tipo di concezione razzistica contro la Sicilia, ma qui di sicuro tutto si può fare tranne che la integrazione in un tessuto lavorativo, economico e sociale tra i più deboli del nostro paese".

VIZI BIPARTISAN :CONCUSSIONE, CORRUZIONE, ABUSO E FRODE - ECCO COSA SAPREBBERO FARE TALUNI UOMINI POLITICI


Bari - (Adnkronos) La Procura della Repubblica di Bari ha chiesto l'arresto in carcere dell'ex assessore alla sanità della Regione Puglia, Alberto Tedesco, attualmente senatore del Partito Democratico. L'inchiesta, una di quelle sul settore della sanità regionale, è condotta dal pm Desiree Digeronimo. In questi casi è prevista una richiesta alla giunta per le autorizzazioni del Senato.
Nell'ambito della stessa inchiesta è stato arrestato il segretario particolare di Tedesco, Mario Malcangi, e sono stati posti agli arresti domiciliari anche Guido Scoditti, direttore generale dell'Asl di Lecce, Diego Rana e Giovanni Garofoli, imprenditori di Bisceglie, e Paolo Albanese, poliziotto, del servizio scorte della Questura di Bari addetto alla tutela del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.

Le accuse sono, a vario titolo di concussione, corruzione, abuso e frode. L'inchiesta riguarderebbe le nomine di alcuni dirigenti delle Asl. Misure interdittive per due mesi sono state applicate all'attuale direttore sanitario della Asl di Bari Alessandro Calasso e al primario di Oculistica dell'Ospedale di Terlizzi, Antonio Acquaviva.

GENIUS LOCI E “Le vie della cultura" = La via Garibaldi


foto: Bernardo Dell'Aglio Presidente Genius Loci

Serata dedicata al Risorgimento e ai 150 anni dell’Unità d’Italia.

Barcellona P.G., Sabato 5 marzo 2011

Con questa nuova iniziativa della Genius Loci si vuole dare attuazione al progetto “Il Pozzo e l’Aquila”, riguardante gli itinerari turistico-culturali nel centro urbano della città, ponendo l’attenzione su alcune vie e zone di Barcellona.

Per cominciare è stata scelta la via Garibaldi, storica arteria cittadina, legandola al prossimo anniversario dell’Unità d’Italia in modo da coniugare l’iniziativa con il Risorgimento e con il ruolo assunto dalla città di Barcellona Pozzo di Gotto durante l’epopea Garibaldina e nella Battaglia di Milazzo.

Si comincia alle 17,00 con la “Passeggiata Garibaldina” dei ragazzi degli Istituti “Bastiano Genovese” e “Luigi Capuana”, con visite guidate alle lapidi dedicate a Mazzini, Garibaldi e Giuseppina Bolognani meglio nota come “Peppa a Cannunera”. L’attenzione sulle lapidi sarà focalizzata anche attraverso dei pannelli illustrativi riportanti testi ingranditi tratti dalle storie municipali di Nello Cassata e Filippo Rossitto, quest’ultimo protagonista e testimone oculare del Risorgimento barcellonese, in quanto nel 1848 rivestì il ruolo di segretario del Comitato insurrezionale e nel 1860 fu segretario del nuovo Comitato insurrezionale.

Si prosegue alle 18,30 all’ex Monte di Pietà con la “Conferenza sui Moti Risorgimentali”, con interventi di Saverio di Bella, dell’Università di Messina, di Patrizia Zangla, docente al Liceo Luigi Valli di Barcellona, e interventi di Antonietta Amoroso, assessore alla P.I. del Comune di Barcellona, Andrea Italiano, Franco Caliri e Marcello Crinò. Le relazioni saranno intercalate dalla lettura, di Claudia Soraci, di pagine tratte dalla storia di Filippo Rossitto, dall’arrivo di Garibaldi a Barcellona il 19 luglio fino all’elogio di Garibaldi ai barcellonesi dopo la battaglia di Milazzo.

Lungo la via Garibaldi saranno collocate le immagini di alcuni “Genii Loci Barcellonesi”, e alle 22,00 in Piazza Duomo, attorno al busto del musicista barcellonese Placido Mandanici, saranno eseguite musiche risorgimentali dal quartetto a plettro “Vincenso De Bonis” (Roberto Raneri, Christian Raneri, Maria Grazia Caffarelli e Giuseppe Garufi). Mandanici nel 1848 si trovava a Milano, testimone delle cinque giornate, e per l’occasione compose la musica per il Canto di vittoria per le cinque giornate di Milano, dedicato ai “valorosi lombardi”. Nel testo, scritto da un mai identificato A.C., si inneggiava a Milano, a Pio IX, all’Italia e si gridava morte a Radetzky. E proprio a seguito del ritorno di Radetzky, Mandanici sarà costretto a lasciare la città, trasferendosi a Genova, dove morirà nel 1852, a soli 53 anni.

Lungo la via Garibaldi, via Roma e nei giardini dell’Oasi si svolgeranno altre iniziative: L’angolo della storia (a cura del Museo Cassata); Siparietti Risorgimentali (a cura dell’Antiquariato Anima Mundi), lettura “Anita Garibaldi” (a cura della Biblioteca Comunale Oasi); esposizione di libri sul Risorgimento (libreria Gutenberg).

Per questa particolare serata commemorativa, di identità nazionale, i cittadini sono invitati a partecipare esponendo bandiere tricolori. Saranno tenute aperte le attività commerciali e saranno proposte degustazioni “Garibaldine"

Il Presidente Bernardo Dell’Aglio

mercoledì 23 febbraio 2011

BARCELLONA POZZO DI GOTTO HA BISOGNO DI CRESCERE CULTURALMENTE E PUO' FARLO ANCHE TRAMITE IL RINNOVAMENTO DELLA SUA PRO LOCO



C'è stato un anno in cui la Rai si è degnata di mandare una troupe televisiva per riprendere la mirabile manifestazione delle Varette.
Ormai è trascorso tanto tempo e non tutti possono avere presente la portata di tale "evento".
L'accoppiata fotografica rimane un documento storico per questa città dimenticata...
Quelli erano tempi in cui veramente si trovava, a Roma, qualcuno che - avendo amore per la propria città - stimava necessario valorizzare quanto di bello e positivo ci fosse nella tradizione locale, ed era orgoglioso di farlo conoscere fuori del perimetro locale.
Cosa che raramente sta invece accadendo nei nostri giorni, nonostante il sacrificio e lo sforzo di qualche associazione culturale che - per quanto è possibile - cerca di dare una mano all'anchilosata Pro Loco.
Poichè la speranza è l'ultima a morire, speriamo che la passione dei pochi diventi lievito e che, prevalendo sull'apatia dei molti, riesca a far crescere l'attaccamento ai valori locali e la voglia di farli apprezzare.
Anche perchè non è davvero piacevole che si parli e si scriva di questa città soltanto quando è malamente etichettata.

UNA BATTUTA ALLUSIVA DI ENRICO MENTANA



IL DIRETTORE DI LA 7 CREDE DI POTER FARE CONCORRENZA AL CAVALIERE CON UNA BATTUTA INOPPORTUNA


Questo è un aneddoto fresco (quasi di giornata) : il direttore del TG La7, Enrico Mentana, s'incontra per caso con il cavaliere Berlusconi che, sull'auto blindata, è appena uscito da palazzo Grazioli.
Il giornalista è con i figli - due femmine e un maschio - e porta la più piccola in caricasella ( cioè sulle spalle).
Il Cavaliere fa fermare l'auto, scende, si avvicina alla famigliola, saluta, scherza un attimo con la piccina e stringe la mano al maschio di Mentana.
Ma ecco che arriva il momento clou:
Mentana presenta la figlia maggiore e "con voce scherzosa dice: «Anche lei è mia figlia, ma è maggiorenne...». E ride della sua battuta, ma Berlusconi no: anzi, è calato un momento di imbarazzato silenzio che Mentana ha cercato di rompere chiedendo al Cavaliere se fosse diretto ad Arcore. «Si vado ad Arcore», ha risposto Berlusconi, che per cambiare argomento è tornato a giocare e a scherzare con la figlia più piccola del giornalista".
Fonte virgolettato: Corriere della Sera

martedì 22 febbraio 2011

LE LARVE DEL PUNTEROLO ROSSO SONO UN PERICOLO INCOMBENTE PER LE NOSTRE PALME


Questa che vediamo a sinistra è una delle palme che, assalite dalle larve del punteruolo rosso, sembra ormai destinata a morire.
A meno che non si riesca ad intervenire in maniera adeguata, come pare sia avvenuto per un'altra sua simile, all'interno del chiostro del convento di Sant'Antonino.
Così ci ha segnalato un nostro "visitatore" nel precedente post.
L'esigenza di un attento monitoraggio per la rilevazione del numero di palme in sofferenza, a causa del dannoso coleottero, diventa impellente se si considera che nel nostro territorio esiste un numero considerevole di palme ancora giovani e per questo... allettanti.
Nella foto in alto a destra - scattata nel giardino dell'Oasi di Piazza San Sebastiano - s'intravede un filare di palme che sarebbe un delitto se si lasciasse assalire dal Rhynchophorus ferrugineus, capace di farne decretare la morte dalle proprie fameliche larve.
E di questi casi ce ne potrebbero essere parecchi, vista la notevole presenza di tali bellissime piante nell'area di Barcellona e dintorni.
A conferma dell'urgenza che caratterizza tale problema, se volete, potete cliccare sui due "video", molto istruttivi a tale proposito:
CLICCA


BARCELLONA POZZO DI GOTTO: GIA' SI PENSA AL NUOVO SINDACO?

ROBERTO MATERIA E ROSARIO CATALFAMO
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::DOMENICO NANIA

"Alle nuove elezioni provinciali manca ancora parecchio ma c’è già chi, tra gli attuali consiglieri e amministratori, pensa già a nuovi obiettivi politici da raggiungere anche prima della prossima tornata a palazzo dei Leoni. Iniziamo con gli assessori, dove in pole per una candidatura da sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto (elezioni 2012) c’è Rosario Catalfamo, attuale assessore allo Sport. Esponente dell’area Nania-Formica, medico dermatologo ed ex consigliere provinciale, sarebbe stato individuato come candidato per il centrodestra “classico” targato PdL. L’alternativa al suo nome è quello di Roberto Materia, attuale presidente dell’Esa (Ente Sviluppo Agricolo)".
Bastano queste indiscrezioni - o supposizioni - lette su Tempostretto, per convincersi che il senatore Domenico Nania, deus ex machina della politica di destra in Barcellona Pozzo di Gotto, abbia già cominciato ad azionare il motore di ricerca per l'imposizione a Palazzo Longano di un suo preferito?
Tutto è possibile, quando accade che c'è un Mimmo il quale, in tal genere di operazioni preparatorie, è maestro e che esistono elementi a lui attaccati con l'aderenza d'un francobollo. Penso che si tratti di cosa risaputa, come arcinota è la sclerotica realtà d'una città che non riesce ad uscire dai vecchi schemi d'una destra dominante per inerzia altrui.
Un po' come accade per quelle squadre che vincono sempre per demerito dell'avversario.
Per cui potremmo anche convincerci che un Catalfamo (o un Materia) possa essere già tra i "preferiti": un segnalibro da utilizzare per aprire la pagina delle elezioni del 2012, quando Candeloro Nania dovrà giocoforza - a causa della doppia legislatura - lasciare la poltrona maxima di palazzo Longano, per tentare il salto di qualità.....probabilmente.

lunedì 21 febbraio 2011

FORSE ANCHE A BARCELLONA E' ARRIVATO IL FAMIGERATO PUNTEROLO ROSSO

Dovevamo aspettarcelo.
Anzi dico meglio: avrebbero dovuto aspettarsi che prima o poi il feroce Rhynchophorus ferrugineus si sarebbe fatto viivo anche tra le nostre palme.
Sto parlando del famigerato coleottero, volgarmente conosciuto come punterolo rosso, che ha già fatto strage di palme soprattutto nei giardini pale
rmitani e che ha cominciato ad estendere la sua malaugurata presenza lungo la riviera tirrenica dell'Isola, fino a dare una capatina nel nostro territorio.
Che si tratti di prime avvisaglie, con danni ancora marginali, non siamo in grado di dirlo.
Però lo speriamo, come ci auguriamo che di esse si accorgano in tempo i nostri responsabili municipali, in maniera che si possano mettere in sintonia con l'esistenti disposizioni di legge, intese ad impedire l'introduzione e la diffusione del Rhynchophorus ferrugineus nel territorio, mediante una campagna antiparassitaria obbligatoria.
Che l'affamato animaletto armato di penetrante proboscide abbia riempito il pancino con qualcuna delle palme barcellonesi non ci sarebbero dubbi: alcune segnalazioni, giunteci di recente, indicano l'ubicazione di una mezza dozzina di palme, ormai vittime del punterolo rosso e...defunte: una sarebbe ai margini di via del Mare in prossimità del Papiedo; un paio nel giardino retrostante l'Agenzia 2 del già Banco di Sicilia; alcune nelle vicinanze della nuova arteria che unisce il rione Bartolella con quello di Sant'Adrea: la via - per intenderci - che è stata inaugurata qualche settimana fa dal sindaco di Barcellona, il quale sicuramente conosce il decreto, emesso il 9 novembre 2007 dal Ministro delle Politiche Agricole, che definisce obbligatoria la lotta contro l'insetto Rhynchophorus ferrugineus, al fine di contrastarne l'insediamento e la diffusione.
Per cui pensiamo che valga la pena accertarsi se le prime segnalazioni rispondano al vero , per rendersi conto della necessità o meno di fare qualcosa in difesa delle palme esistenti nel nostro territorio.

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barcellona pg, messina, Italy
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