lunedì 5 dicembre 2011

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: SI CONTINUA A RIPULIRE LA CITTA'; NOTEVOLE IL CONTRIBUTO DEL VOLONTARIATO

GRAVE IL PERICOLO DELLE RESIDUE POLVERI SOTTILI: NECESSARIO UN INTERVENTO PER TALE EMERGENZA




A Barcellona, mentre si continua a operare instancabilmente per restituire la normalità alla città - lavoro intenso e pur lontano dalla sua conclusione - si cerca di anticipare almeno sul piano della suggestione tale desiderato ritorno. E così avviene che l'associazione U.C.A.T. (Union Commercio Artigianato e Turismo), in un comumunicato apparso su Facebook, si dice " lieta di comunicare la riapertura del mercato settimanale del comune di Barcellona Pozzo di Gotto, per promessa fatta dal Sindaco Dott. Candeloro NAnia, con inizio dal 10 Dicembre 2011". Da parte loro i commercianti danneggiati dall'alluvione hanno deciso di preparare con l'aiuto di volontari, uno straordinario mercatino natalizio per la vendita delle merci strappate agli effetti dell'esondazione. L'ubicazione dovrebbe essere all'interno dell'Oasi, dove generalmente si tiene il mercatino dell'antiquariato. L'iniziativa dovrebbe svolgersi dal 10 dicembre al 6 gennaio. Intanto, dicevamo, si cerca di ripulire e riassestare strade ed edifici disastrati, mentre si procede al monitoraggio del territorio e si pensa di avviare uno studio articolato sulla sua stabilità oltre che sulle molteplici cause che hanno contribuito all'aggravamento del fenomeno idrogeologico che tanto danno ha arrecato alla città. A conferma di quanto riferito da barcellonablog in riferimento al molto che resta ancora da fare, si aggiunge oggi la testimonianza sulla Gazzetta del Sud del corrispondente Leonardo Orlando: "Il fango - annota il collega - sembra non finire mai. Gli auto espurgo di nuova generazione, impegnati nella rimozione dei detriti dagli scantinati e dai garage dei grandi condomini, non si sono fermati nemmeno nella giornata festiva di ieri e con essi le macchine aspiratrici adibite alla pulizia delle strade dove il fango solidificato rende l'atmosfera surreale e l'ambiente insalubre per la dispersione delle polveri sottili sollevate dai mezzi che transitano lungo le strade della città. C'è ancora tanto da fare soprattutto in via tenente Genovese, dove sono stati fatti evacuare, 48 ore dopo l'alluvione dello scorso 22 novembre, palazzo Navarra e il condominio "Orchidea bianca". Ed è una fortuna che non vengono meno le risorse umane del volontariato, visto che "Ai tanti giovani di Barcellona e dell'hinterland che continuano a prestare la lodevole opera, ieri per tutta la giornata si sono aggiunti oltre 150 scout dell'associazione italiana guide e Scout d'Europa cattolici, tutti ospiti dei Salesiani". Purtroppo permane - fortemente pericoloso - il fenomeno collaterale delle polveri sottili, sollevate in stagnante nembo, dalla circolazuione automobilistica nelle strade che ancora non è stato possibile liberare dalla coltre di terriccio lasciato dall'invasione della fanghiglia. Qua oltre al problema del disagio economico, catapultato dall'immane diluvio, va tenuto in grandissimno conto quello ancora più importante della salute fisica, per il quale purtroppo non abbiamo finora potuto individuare alcun interessamento da parte dell'ASP di Messina e dell'assessore regionale alla salute Massimo Russo, di colui cioè che con tanta cura sembra abbia influito sul depotenziamento del "Cutroni Zodda" di Barcellona Pozzo di Gotto.

1 commento:

FRANZ ha detto...

Aggiornamento : la situazione di via roma ,309 resta quella segnalata il 3 dic. u.s., con queste modifiche:

- circa 3/4 cm di acqua fangosa sparsa su 160 M2 di piano cantinato;

- circa 4 Mc di fango solido ,trasportato, nella mattinata del sabato u.s., dal giardino nel garage(quindi in giardino rimangono ancora circa 46 Mc di fango,secondo calcoli personali non da esperto).

Si capisce che questa è,per noi, una situazione ancora di emergenza,che ci impedisce di usare il piano cantinato il garage il giardino .Mentre il sindaco ha dichiarato che l’emergenza sarebbe finita oggi,lunedì 5 dic.

Siamo preoccupati,perché temiamo che ci possiate abbandonare come è successo,fatte le dovute proporzioni, con L’Aquila, che è ancora piena di macerie.



In questo caso,al danno materiale si aggiungerebbe il danno morale il disagio la privazione di diritti vari.



Per poter ultimare i lavori sevono i seguenti mezzi:

-una cariola cingolata;

-un bobkart;

-un camion su cui caricare il fango per portarlo via ,anziché buttarlo nella strada;

-n.3 operai della forestale,in cooperazione con i suddetti mezzi;

-una pompa per aspirare l’acqua bassa dal piano cantinato.

Si ritiene,vista l’esperienza fatta,che con la suddetta organizzazione la situazione in via roma 309 si potrebbe normalizzare in 1-2 gg.(rimarrebbe soltanto la sostituzione della botola fognatura a centro strada).



Con speranza,franzsidoti

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