domenica 2 ottobre 2011

SI' AL DIRITTO ALL'AUTODETERMINAZIONE DELLE NAZIONI ABROGATE E DEI POPOLI.

In una lunga nota , sottoscritta dal presidente Fns Corrado Mirto e dal segretario nazionale Giuseppe Scianò, il Fronte Nazionale Siciliano coglie l'occasione per stigmatizzare chi starebbe, in questi giorni, tirando in ballo la Costituzione della Repubblica Italiana, non sempre nella sua interezza e nel suo spirito.
Ritenendo che "le libertà di pensiero, di associazione, di far politica, siano sottovalutate a favore, di volta in volta, del pensiero unico di questo o di quel Partito politico italiano", FNS sostiene che"libertà di pensiero significa anche che ogni cittadino può rimettere in discussione tutto, anche il modello dell'Italia che è stato ridisegnato nel 1946-47 e sancito dalla Costituzione del 1948".
"Ciò vale a proposito dell'ordinamento centralista, federalista, regionalista o confederalista. E dei modi pacifici, legittimi, costituzionali nei quali questi obiettivi possono raggiungersi".
La nota procede asserendo che sarebbe da "ridiscutere e smentire anche l'assioma, secondo il quale l'Italia sarebbe costituita da un solo Popolo e da una sola Nazione, che, peraltro (proprio per l'Italia!) non è stato mai storicamente e giuridicamente fondato. E che viene smentito quotidianamente anche da chi vorrebbe che l'Italia fosse uno Stato pluri-etnico, riferendosi però ai Popoli Extraeuropei. E ignorando che l'ITALIA è già uno "STATO" PLURIETNICO e PLURINAZIONALE (oltre che Plurilinguistico) sin dalla sua nascita e cioè dal 1861".

Certamente, - si afferma nella nota - la cultura ufficiale preferisce confondere le acque e le idee, giocando con la realtà di piccole MINORANZE etniche o linguistiche (massimo rispetto da parte nostra). e fingendo di dimenticare le NAZIONI ABROGATE o le NAZIONI SENZA STATO. O le Nazioni, come la NAPOLITANIA e la SICILIANA ed anche la SARDA, che sono diventate colonie interne dello Stato Italiano. Nazione e Popoli che sono vivi e vegeti e rivendicano il loro diritto alla esistenza".
"La Repubblica Italiana è sempre stata plurietnica, plurilinguistica e plurinazionale. Ancor di più lo era il Regno d'Italia nato nel 1861. Si pensi ai "vari" Cavour, ai "vari" Vittorio Emanuele e compagnia suonata. E allo stesso Garibaldi che, nei momenti più drammatici, si esprimeva in FRANCESE. E - diciamolo francamente - anche se abbiamo pochissime affinità ideologiche e anche se può non piacerci - la NAZIONE PADANA esiste da molti secoli, ancor prima di quella ITALIANA. E Cavour, fino al 1859, ne voleva fare il REGNO dell'ALTA ITALIA. Furono gli INGLESI a dare il taglio UNITARIO al Risorgimento"
Il documento conclude "Ci pare doveroso, infine, che sia rispettato il DIRITTO ALL'AUTODETERMINAZIONE che oggi anima e nobilita la funzione dell'ONU e che è trionfante nella GIURISPRUDENZA del Diritto Internazionale contemporaneo".



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