giovedì 11 agosto 2011

GLI INDIPENDENTISTI MESSINESI DEL FNS DICONO “NO ” ALL’ABOLIZIONE DELLA PROVINCIA REGIONALE

Gli Indipendentisti di lu CUMITATU MISSINISI du FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU “SICILIA INDIPINNENTI”considerano l’attacco condotto da più parti ( e non ultimo anche dal Governo Regionale) contro le “PROVINCE REGIONALI” un vero e proprio “CORTO CIRCUITO” Logico, Politico, Istituzionale ed Amministrativo. Si corre concretamente, così, il rischio, anche in riferimento alla particolare conformazione geografica del Messinese, di ridurre e danneggiare i diritti dei Cittadini che vivono ed operano nei suoi 108 comuni. La ventilata “scomparsa” di un ENTE INTERMEDIO e MEDITATORE quale la PROVINCIA REGIONALE espressione della “ratio” contenuta nell’ART.15 dello STATUTO SPECIALE DI AUTONOMIA PER LA REGIONE SICILIANA danneggerà, infatti, principalmente i Cittadini. Pensiamo ai disagi che si determineranno per i Comprensori geograficamente più complessi come, ad esempio, quello Nebroideo. Non ci convince per nulla poi la “spiegazione” secondo la quale la cancellazione delle PROVINCE REGIONALI segnerebbe la riduzione di spese e sprechi. E’ davvero una scusa che regge poco, dato che è facile, facilissimo smontarla anche alla luce di certe recenti dichiarazioni politiche rilasciate recentemente alla stampa da taluni sostenitori dell’ipotesi . Ciò che nessuno dice, tranne F.N.S. è che le “PROVINCE REGIONALI” sono cosa istituzionalmente, diversa, diversissima dalle PROVINCE CONTINENTALI ITALIANE. Esse sono frutto di un adempimento statutario ottemperato dalla Regione Siciliana nel 1986. Non solo non è questa la strada, per risparmiare e/o riformare gli “scialacquamenti” ma si tratta come spesso accaduto nella storia di certa “POLITICA POLITICATA” in Sicilia e nel Messinese del tentativo di assecondare un certo afflato qualunquista badando poco alla realtà dei fatti e ai reali bisogni della gente. SI VUOLE DISTRUGGERE PER NON COSTRUIRE E PER NON CAMBIARE NELLA SOSTANZA NULLA! Se davvero si vuole valorizzare l’autonomia delle REALTÀ COMUNALI SICILIANE, si può e si deve farlo ma senza intaccare servizi essenziali e la loro organizzazione logistico-amministrativa. Occorrono, dunque, vere scelte politiche ed etiche di alto profilo. Si pensi anzitutto, ad esempio, a tenere fuori, ad ogni livello, dalle Istituzioni la mafia, le varie forme di malaffare. Senza le PROVINCE REGIONALI regaleremmo i Comprensori Siciliani, i Comprensori Messinesi al CAOS. Disordine in cui si sà proliferano, la mafia ed il malaffare. Senza le PROVINCE REGIONALI inoltre saremmo vittime, anche nel Messinese, di un antico morbo: il MUNICIPALISMO. CAMPANILISMO AUTOREFERENZIALE che finirebbe per favorire non i Cittadini ma solo( l’esperienza insegna!) i non pochi gruppi di potere oggi operanti. Il fatto poi che si facciano “PALADINI” di un siffatto smembramento politico- istituzionale della Sicilia personaggi e raggruppamenti politici che si autodefiniscono autonomisti e/o sicilianisti nonché – ahi noi! – addirittura indipendentisti e/o federalisti! … la dice lunga sulla TRASVERSALITÀ del tentativo. In questa chiave di lettura la “ABOLIZIONE” delle PROVINCE REGIONALI rientra, a pieno, in una STRATEGIA ANTISICILIANA, più ampia ed articolata, che si esprime anche attraverso il tentativo di DISARTICOLARE la stessa UNITA’ POLITICA E GEOGRAFICA DELLA SICILIA attraverso la creazione di due o tre “REGIONICCHIE”, si pensi all’artificialissima “REGIONICCHIA DELLO STRETTO” che si vuole innaturalmente imporre ai Messinesi, Siciliani tra i Siciliani e con essi ai Calabresi. Siamo noi Messinesi in prima linea quasi travolti da questi “tentativi”. Vediamo, infatti, pendere sulle nostre teste IATTURE come l’irragionevole Moloch del PONTE SULLO STRETTO o ancora il già attivo ma non meno irragionevole AEROPORTO DELLO STRETTO. C’è chi mira a “PRIVARE” Messina della Sua SICILIANITA’ che equivale a sottrarle ANIMA e PROSPETTIVE. Come Indipendentisti democratici e Cittadini Siciliani del Messinese INVITIAMO il Presidente della Provincia di Messina, il Consiglio Provinciale tutto a MOBILITARSI e a ben riflettere sulla complessiva dannosità di una prospettiva che nega la PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA e che, in concreto, finirà per aggredire le stesse GUARENTIGIE POLITICHE DEI MESSINESI. Se noi invece accettassimo di fare passare sulle nostre teste la “nuova/vecchia” LOGICA MUNICIPALISTA saremmo, in breve, preda di un letale CAOS politico ed amministrativo e abbandoneremmo Noi stessi ed i nostri figli alle sfrenate ambizioni di tutti e di ogni satrapo municipalista e dei suoi sodali. NOI INDIPENDENTISTI du CUMITATU MISSINISI DEL F.N.S. DICIAMO CHIARAMENTE “NO” A TUTTO CIO’! E sproniamo il Presidente della Provincia di Messina, il Consiglio Provinciale tutto, LE FORZE SOCIALI E POLITICHE MESSINESI e con esse il PARLAMENTO SICILIANO, a non cadere vittime di questi “falsi feticci . Sarebbe assurdo, del resto, farlo in un momento storico-politico come l’attuale in cui torna fondamentale la centralità geopolitica del Mediterraneo e della Sicilia. Il Popolo Siciliano, la Nazione Siciliana non possono rinunciare alla loro Identità e centralità, come non possono rinunciarvi i Messinesi, che sono parte centrale ed ineludibile della Realtà Siciliana e che hanno bisogno, per essere sempre più e meglio tali, anche dei servizi ( migliorabili, migliorabilissimi) del LIBERO CONSORZIO DI COMUNI detto PROVINCIA REGIONALE. Messina, 11/08/2011

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