lunedì 14 marzo 2011

EMERGENZA RIFIUTI: E' GIUNTO IL MOMENTO CHE I SINDACI CONCORDINO INIZIATIVE DRASTICHE PER TUTELARE LA SALUTE PUBBLICA


Siamo arrivati a livelli d'emergenza ormai intollerabili: montagne di rifiuti in continua crescita marciscono per le strade, l’aria diventa irrespirabile e i cittadini preoccupati si appellano soprattutto agli amministratori comunali, non potendosi più appellare all'ATO che, pur essendo il maggiore artefice del disastro, è in via di fallimento.
E allora la gente non può che rivolgersi al proprio sindaco, che è il rappresentante di tutti i cittadini e ha respondabilità politiche oltre che morali sui provvedimenti che emette o evita d'emettere.
Nei casi d'emergenza - qual è in effetti questa dei rifiuti - la legge attribuisce al sindaco strumenti specifici tra cui le ordinanze, utili a sbloccare le situazioni o a vederci chiaro.
Per casi come quello attualmente esploso nel vasto territorio di ATO ME2, la Giurisprudenza ci offre massime significative.
Ne riportiamo una che fa capo ad una sentenza del Consiglio di Stato che addirittura, specificamente per l'emergenza rifiuti arriva al punto di dichiarare legittima la rimozione del sindaco che non la contrasta con "impegno eccezionale".

LA MASSIMA
Rimozione del sindaco per inosservanza di obblighi legati all’emergenza smaltimento dei rifiuti - Condizioni.
"L’eccezionalità della situazione determinatasi nei Comuni della Regione Campania nel ciclo dei rifiuti non consente di valutare in termini tradizionali la colpa soggettiva del singolo soggetto sindaco preposto all’amministrazione locale, ma impone la valutazione su un parametro diverso e più rigoroso, non potendosi ritenere tutelata a sufficienza la salute pubblica mediante risposte ordinarie del Sindaco, quali mere convocazioni di riunioni, conferenze di servizi, o sollecitazioni alle aziende municipalizzate e/o alle società incaricate dell’espletamento del servizio o indizioni di gare per l’individuazione di incaricati del servizio.
In tale situazione è esigibile dall’Ente locale una condotta ulteriore, che sia espressiva di un impegno eccezionale all’altezza della situazione concreta da affrontare, comportante ad esempio l’uso dei poteri eccezionali di ordinanza conferiti al sindaco ed esercitabili per ragioni di salute pubblica....."
Consiglio di Stato - Sezione VI - Sentenza 30-31 marzo 2010 n. 1825
Presidente Barbagallo - Relatore Montedoro

FRA' GALDINO

P.S. Il riferimento al nocciolo di tale massima non deve apparire allusione a possibilità che, nel nostro territorio, siano riscontrabili casi di sindaci che non si stiano impegnando a fondo, decisi a ricorrere a drastiche misure per contrastare l'emergenza: tanto è vero che rimaniamo fiduciosi in una sollecita soluzione del gravissimo problema.

5 commenti:

Giovanni ha detto...

Il problema diventa sempre più serio e i rifiuti sono ormai ovunque. La gente è stanca di respirare aria maleodorante e di dover fare lo slalom per uscire dalla porta di casa. E' vergognoso non poter passare sui marciapiedi perchè pieni di spazzatura. Per il bene di tutti speriamo che finisca presto questo grande schifo.

Luciano ha detto...

I nostri Politici.Si sono aumentati lo stipendio per il 2011 di 1.135,00 EURO al mese all'UNANIMITA' e senza astenuti. Questa è vera spazzatura!!!! Fanno sch.............Non bisogna andare a v..............

Luciano ha detto...

Barcellonesi, altra spazzatura: ecco quello che volevamo sentire Giuliano Ferrara per il suo nuovo programma Qui Radio Londra che andrà in onda in Rai dal 14 marzo e che ha una durata di qualche minuto, tipo 5 minuti, prenderà come cachet circa 1 milione e mezzo di euro. Ovvero 3MILA euro a puntata ovvero 600 euro al minuto ovvero 10 euro al secondo. Se non ho sbagliato i conti.
Tranquilli: ci sarà per per centinaia di serate, sino al 2013 di certo. Forse fino al 2014. Questo si chiama !!!!!!!!!!!!

federico ha detto...

Ance oggi, immondizia. A Barcellona centro e dintorni non è cambiato niente. Montagne di munnizza , cassonetti arsi, ancora una volta fanno da scenografia alle strade della città, dove l’emergenza è lungi da risolversi . Anche se l’emergenza, quando è costante, non è più tale. Ma diventa una consuetudine. Parole, parole belle parole ma noi vogliamo i fatti cioè vedere la città pulita.

Giovanni ha detto...

Ma è mai possibile che abitiamo in una città "morta" sotto tutti i punti di vista? Politica zero, voglia di ribellarsi zero, voglia di protestare zero. La colpa non è di nessuno ovviamente, se succede a Palermo e Napoli perchè non deve succedere a Barcellona...?

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