mercoledì 2 marzo 2011

ATO SI', ATO NO? E INTANTO CHIUDE LA DISCARICA, SI AGITANO I NETTURBINI E LA GENTE SUBISCE ANCORA L'EMERGENZA RIFIUTI


E' proprio il caso di dirlo: dalle nostre parti "la pentola in comune non bolle mai".
La prova lampante ce l'hanno spiattellata ieri i sindaci dei Comuni soci in ATO ME 2 che, riunitisi a Barcellona su richiesta del sindaco di Milazzo per affrontare la reiterata emergenza rifiuti, provocata dal divieto di accesso nella discarica di Mazzarrà Sant'Andrea ai compattatori provenienti dal territorio di questo Ambito Territoriale, non sono riusciti a mettersi d'accordo per tentare d'uscire da questo sconcio stato d'inpasse, da loro stessi determinato.
Anzicché cercare di tagliare la testa al toro, accordandosi sulla necessità di organizzarsi in maniera da superare quell'elefantiasi che ha reso mostruosa la gestione ATO, hanno piuttosto preferito continuare a elemosinare tamponamenti finanziari alla Regione e alla Serit, perpetuando così il ripetersi di difficoltà e di ricadute, a tutto discapito dell'igiene pubblica.
Il primo passo in questo senso lo farà domani il commissario ATO Salvatore Re che s'incontrerà col direttore generale della Serit, nella speranza di spremere qualche anticipo sul ricavato delle bollette conguaglio, il cui servizio di riscossione è stato affidato appunto a tale Agenzia.
Ma poiché quanto sarà richiesto alla Serit - se sarà concesso - dovrà servire per pagare le mensilità arretrate alle maestranze, non si capisce con quale espediente si potrà fare riaprire i cancelli della discarica di Mazzarrà.
Un esempio di come si dovrebbe operare per uscire da questo miserevole stato, potrebbe venire dall'iniziativa intrapresa dal sindaco di Milazzo, Carmelo Pino che, avviando la gestione diretta della riscossione per il servizio di nettezza urbana prestato nella sua città, ha già fatto un primo passo concreto verso la porta d'uscita d'un Ato ormai cadavere.
Ciò intanto gli consente una certa disponibilità di denaro con cui far fronte alle esigenze più impellenti: questo primo tentativo ha convinto il sindaco di Barcellona a seguirne l'esempio, tanto da fargli annunciare che dal prossimo mese d'aprile il Comune di Barcellona riscuoterà direttamente i tributi rsu.
Tale intenzione, però, non piace a tutti i sindaci, tanto che nella riunione di ieri ce ne sono stati alcuni che, contestandola energicamente, hanno asserito di volere mantenere l'affidamento del servizio all'ATO.
L'incontro che avrebbe dovuto portare ad un'amalgama di intenzioni s'è invece concluso con un intrecciarsi di contestazioni e affermazioni poco rasserenanti, tanto da confermare che la pentola ATO non riuscirà mai a bollire, nonostante i bollori dei suoi attizzatori.

Francesco Cilona

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