lunedì 31 gennaio 2011

MONTA LA POLEMICA SULLE UNDICI DETERMINE DI CANDELORO NANIA

FOTO: UNO DEI CAMPETTI DA CATASTARE

Cresce la polemica suscitata dal consigliere comunale dell'UDC Trifilò in merito alle determinazioni firmate dal sindaco di Barcellona, Candeloro Nania, mirate all'assunzione di undici professionisti esterni per la catastazione di sessanta immobili comunali: operazione che impegna ad una spesa di circa 150mila euro.
A dare man forte alla protesta del consigliere barcellonese, interviene il segretario generale della Cisl Fp, Calogero Emanuele, con dichiarazioni di fuoco, tra l'altro espresse in una lettera-denuncia inviata al sindaco e p.c. alla Procura della Corte dei Conti di Palermo.
Secondo lo scrivente, si sta operando con uno spreco di denaro pubblico ignorando l'esistenza, in seno al Municipio di Barcellona Pozzo di Gotto, di personale professionalmente capace di "procedere alla catastazione di 60 unità immobiliari comunali".
Quella del sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto - a giudizio del sindacalista - è una scelta inconcepibile ed è paradossale "che gli stessi dirigenti comunali dichiarino di non avere personale disponibile, nè di essere in grado di poter eseguire tali attività. Un paradosso, proprio perché i dirigenti percepiscono lauti compensi per attività gestionali, oltre quelli dovuti per progettazioni interne ed è certo che ci sono le giuste professionalità interne, basti pensare che le figure a cui è stato conferito l’incarico sono geometri, architetti e ingegneri. Non è pensabile che in un grande Ente non esistano tali figure. La stessa legislazione vigente – spiega Calogero Emanuele - giustifica gli incarichi esterni solo nel caso in cui non vengono rinvenute le figure necessarie all’interno. Purtroppo non è la prima volta che il Comune di Barcellona ricorre ad affidamenti esterni pur avendo personale in servizio a tempo indeterminato ed a tempo determinato, oltre che ai numerosi lavoratori LSU ex cassaintegrati”.

2 commenti:

salvatore ha detto...

a pensar male si fa peccato ma molte volte si indovina....
se internanemte al comune non c'è personale qualificato (!!!) allora mandiamo via tutti quelli che occupano posti che sulla carta dovrebbero occuparsi di queste cose...assumendo gente qualificata!!!
Se io richiedessi una licenza edilizia, non essendoci nessuna persona qualificata, chi analizzerebbe tale richiesta????
Chi sarebbe questo supe-professionista che darebbe l'OK al progetto??? per non parlare delle opere pubbliche..
Si afferma che l'ufficio tecnico del comune non è in grado di procedere all'accatastamento (non costruzione di grattacieli) di 60 unità immobiliari.
60 unità ed 11 professionisti: 5,45 unità per professionista; 2400€per pratica; ed in comune non c'è nessuno..lo faccio io gratis o meglio il signor sindaco faccia eseuire questi lavori a tutti gli aventi diritto ripagando almeno le spese che attualmente sono disoccupati: diamo l'occasione loro di fare esperienza con l'articolato mondo burocratico.
D'altronde non ci sono nemmeno i vigili ma solo sulla strada perchè devono stare tutti negli uffici..anche lì non puoi fare il vigile perchè non puoi stare in strada allora vai a casa..ti pago per fare il vigile che significa anche stare in strada.

AGAPITO ha detto...

In questo caso si parla di sessanta unità immbiliari in maniera impropria, anche perchè questo termine per il catasto è un po' vago.In italiano è un termine tecnico generico che indica un edificio o una porzione di edificio che è autonomamente adatto ad un uso specifico (abitativo, magazzino, garage, ecc) e per questo capace di produrre un reddito (anche solo teorico).
Nel caso del Comune, il lavoro di identificazione, misurazione ed altro va fatto pure nei campi sportivi, di tennis, palazzetto sport, eccetera, eventualmente non ancora catastati. Non si tratterebbe comunque di un'operazione dell'altro mondo per cui si debba reputare necessario e impellente il repereimento d'un plotone di rinforzo.

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