sabato 2 ottobre 2010

INAUGURATA LA XVII ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D'ARTE "ARTISTI PER L'EPICENTRO"













Nino Abbate, con la sua creatura - il Museo Epicentro - frutto di un temerario disegno mirato a onorare l'antico splendore di Gala con l'esaltazione del nuovo, è giunto alla diciassettesima presentazione della sua caparbietà.
E solo un caparbio qual è lui, ha potuto fare del villaggio in cui è nato la più bella, grande, crescente raccolta di mattonelle d'arte.
Stasera infatti, alla presenza del sindaco, di rappresentanti dell'arte e della stampa, è stata inaugurata, negli ospitali locali del Museo, la XVII Esposizione Internazionale d’Arte “Artisti per Epicentro“ .
Apertura, sobriamente presentata dal critico d'arte Andrea Italiano, che s'è soffermato sulla qualità delle nuove opere esposte in quest'occasione, non mancando di sottolneare la capacità del fondatore del museo di calamitare, per l'ennesima volta, l'interessamento ed il contributo di artisti italiani e stranieri affermati e di giovani leve.
Nino Abbate è intervenuto per ringraziare quanti sono stati presenti nel sostenere il suo notevole impegno, che l'ha fatto muovere nel mondo dell'arte per scovare, invitare, rendere partecipi alla costruzione di un museo ambizioso artisti d'ogni luogo e d'ogni tendenza.
E l'Epicentro ne è testimonianza.
E' intervenuto pure il sindaco Candeloro Nania, che senza volere togliere meriti ad altri istituti cittadini, ha definito l'Epicenro il più importante museo della città. Pur comprendendo che la risposta sarebbe stata negativa ha lanciato una proposta , affermando di essere "lieto di potere offrire ad Abbate locali nel centro urbano, in grado di consentire una maggiore visibilità al Museo".
E poiche la risposta negativa era scontata, ne è seguita un'altra, accettabile: che si possa fruire della presenza di un numero di mattonelle da esporre nelle strutture centrali, quali l'auditotium di San Vito e la villa Liberty, di cui si prospetta l'apertura.


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barcellonablog: NUOVA INTERESSANTE ESPOSIZIONE PRESSO L'EPICENTRO DI GALA

venerdì 1 ottobre 2010

IL CONSIGLIERE ORAZIO CALAMUNERI CON UN'INTERROGAZIONE AL SINDACO CHIEDE IL POTENZIAMENTO DEL VII SETTORE PER UN MAGGIORE INCREMENTO DELL'EDILIZIA



Il Consigliere Comunale Orazio Calamunerisi si "vede costretto a reiterare un'interrogazione sul settore tecnico del nostro Comune: in particolare il VII Settore che ultimamente lavora con il freno a mano, oberato com’è da un forte arretrato nell’edilizia privata, nel ramo di sanatoria e nell’abusivismo, tutto semiparalizzato, frenando così l’attività pulsante del settore edilizio cioè il 70% circa dell’industria barcellonese". A giudizio del consigliere del Pd, "frenare l’attività edilizia in questa città produce pure forti ricadute negative sul fronte delle entrate per l’ente e di questi tempi e tutt’altro che positivo". Calamuneri ribadisce "la necessità improcrastinabile di potenziare il VII settore, dove occorre come il pane almeno un funzionario direttivo" reperibile con nome e cognome all'interno del palazzo. "Inoltre ci sono vari geometri addetti al VII settore, utilizzati per poche ore al mese e basterebbe aumentare loro il monte ore di lavoro per smaltire "più lavoro nonché più produzione e quindi più entrate per l’ente."

"Pertanto con un altro funzionario direttivo e con l’aumento del monte ore agli attuali addetti, - si legge nell'interrogazione - il VII settore potrebbe volare, con un grosso beneficio a favore del settore edile e dei vari addetti, dai lavoratori edili ai tecnici, vedi ingegneri, architetti e geometri che adesso sono avviliti da questa situazione di stallo. Con il descritto potenziamento tirerebbero il fiato pure gli attuali funzionari del VII settore adesso oberatissimi di lavoro, al punto che se qualche funzionario si ammala non si può nemmeno assentare per curarsi".

"Signor Sindaco - conclude Calamuneri - intervenga perché la situazione si è fatta molto ma molto critica. Accusiamo pesanti ritardi persino nell’edilizia cimiteriale con pesanti critiche dei cittadini".

L'ENNESIMA MINESTRA RISCALDATA SULLA SORTE DEL "CUTRONI ZODDA" DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO E DINTORNI


Si ricomincia da tre: un po' come il film di Massimo Troisi.
1)Consiglio comunale aperto, 2)manifestazione pubblica con corteo,3) comitato al lavoro per un incontro con il vertice Asp.
Un film già visto, una specie di minestra riscaldata, con cui per l'ennesima volta si crede di potere affrontare decisamente il problema della spoliazione del "Cutroni-Zodda" e sventare il conseguente rischio della sua chiusura.
Non è la prima volta che gli amministratori di Palazzo Longano sostengono di "essere di fronte alla volontà di chiudere l'ospedale di Barcellona"; è l'ennesima volta che si declama che tale nosocomio è indispensabile per servire un territorio con popolazione di oltre centomila persone; decine di volte è stato ribadito dal sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto d'avere trovato chiusa la porta alla Regione.
Ora c'è da chiedere, perchè mai solo a Barcellona si chiude la porta in faccia? Per tenerla aperta a Milazzo?
E c'è pure da domandarsi:" se i Comuni interessati alla salvezza del Cutroni Zodda, sono tredici, come mai in incontri così specifici quale quello di ieri a Palazzo Longano, promosso da un comitato specifico in difesa del Cutroni Zodda, se ne sono presentati soltanto quattro, oltre al sindaco Nania?
E' probabile che tutto ciò che si cerca di reiterare - incontri, proclami, gustificazioni, manifestazioni di piazza - non a tutti i responsabili comunali interessati al problema, sembrano efficaci.
Potrebbero anche a loro apparire la solita minestra ripetutamente riscaldata.

Ma se Raffaele Lombardo e Massimo Russo - e con essi le appendici dell'ASP - hanno in testa di continuare a fare di testa loro, non vi sembra che bisogna cambiare strategia per cercare di ottenere ciò che effettivamente ci attende?
Purtroppo c'è la politica di mezzo che, mischiata alla retorica, diventa una miscela esplosiva e forse soltanto l'elettore potrebbe disinnescarla.
Ma anche questo che sto dicendo rischia di apparire semplice....teoria.


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giovedì 30 settembre 2010

IL SONNO DEL GIUSTO.....

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Foto E Berlusconi si addormenta in Senato - Repubblica.it

CHI CI LIBERERA' DAL FETORE?


Dopo l'ondata di fetore di stanotte, che malauguratamente potrebbe ripetersi - speriamo di no! - abbiamo cercato di effettuare un rapido sondaggio parlando con gente delle vicinanze, per renderci conto della natura dello sconcertante fenomeno, o per lo meno per farci un'idea accettabile, tramite il parere di chi come noi ha dovuto sopportare quell'aria maleodorante.
Qualcuno s'è detto convinto che si era trattato di un'ondata occasionale, proveniente dal depuratore, e per darne conferma ci ha fatto sapere che alcuni parenti, che dimorano nella zona di S.Antonio, sono costretti a respirare costantemente questo stesso fetore.
Qualche altro ha invece espressa la preoccupazione che tale picco fetido possa provenire dalle fogne, inadeguate e obsolete; mentre invece una persona ha addirittura avanzato l'atroce sospetto che qualcuno sia talmente incosciente da "scassare" qualche tratto di fogna per irrigare.
Un sospetto talmente orribile e maligno che non avrebbe mai sfiorato il nostro cervello e che non intendiamo considerare verosimile.
Non tanto perché un'operazione così sporca ci sembra difficile ad attuarsi, ma perché non potremmo mai ammettere che si possa arrivare a tanta abberrazione.

mercoledì 29 settembre 2010

AHIME' CHE PUZZA, AHIME' CHE SCHIFO!!!


Ore 22, improvvisamente sembra aprirsi la "cloaca massima" di questa città abbandonata a sè stessa: nell'aria fresco-umida notturna si spande un intenso nauseabondo puzzo di merda.
Da ogni apertura, entra prepotente nelle case: è rivoltante come può essere soltanto lo spurgo di cento pozzi neri, e se pure corri a serrare tutte le imposte, ormai non hai più scampo e te lo devi sorbire.
Cos'è mai questo sconcertante improvviso schifo che inonda mezza città?

Sarà per caso nuovamente scattato l'abusivo utilizzo della rete fognante pubblica, o sta accadendo che tutta la città s'è data contemporaneo appuntamento con le latrine?

IOLE ALIQUO' NON C'E' PIU': ADESSO E' NELLE BRACCIA DEL SIGNORE


Ieri sera, dopo il calar del sole, dopo avere lottato contro l'accanimento d'un male inesorabile, Iole Aliquò se n'è andata.
Anima gentile, generosa, cordiale, donna intelligente sensibile all'arte, s'era distinta brillantemente in quella teatrale, dando un notevole contributo personale al successo dell' ASSOCIAZIONE TEATRO, ARTE E CULTURA - SALVATORE CATTAFI.
I migliori ritagli liberi della sua vita li aveva dedicato all'Oratorio Salesiano, dove tutti le volevano bene, la stimavano, e molti dal suo comportamento e dal suo stile prendevano esempio.
Adesso, nonostante le cure affettuose dei suoi cari, non ce l'ha fatta, e lascia, pur nello strazio per la scomparsa, un vivissimo ricordo della sua notevole presenza in questa sua città.
Ai suoi cari e a quanti l'hanno circondata del loro amore, vada il profondo cordoglio mio e della mia famiglia.

martedì 28 settembre 2010

2 OTTOBRE. AD UN ANNO DALL'ALLUVIONE IL MOVIMENTO CONTRO IL PONTE TORNA IN PIAZZA



I SOLDI DELLA GRANDE OPERA VADANO ALLA TUTELA DEL TERRITORIO

Il popolo del NoPonte, dopo la partecipata manifestazione del 28 agosto a Torre Faro, tornerà in piazza, per le strade di Messina, sabato, 2 ottobre a riconfermare l’assoluta contrarietà all’avvio dei cantieri e a chiedere con forza di intervenire per le vere priorità:
"Il 75% del patrimonio abitativo messinese - si legge in un comunicato - non è a norma contro il rischio sismico
; gran parte delle scuole non ha nemmeno l’agibilità e versano in drammatiche condizioni igieniche e ambientali, mentre oltre l’80% dei comuni della provincia è a rischio idrogeologico. Inoltre, sulla sponda calabrese dello Stretto, la Costa Viola e tutta l’area di Villa San Giovanni-Cannitello sono a forte rischio sismico ed idrogeologico". "Con meno della metà di quanto la Società dello Stretto ha ingoiato in 20 anni (circa 500 milioni di euro spesi in “studi e progetti”) si calcola che si potrebbero riqualificare case, scuole, ospedali e dare lavoro ad oltre 3.000 operai".Dalla manifestazione nazionale, svoltasi a Cannitello, il 19 dicembre 2009 - prosegue la nota - restano sempre attuali le principali priorità: 1) messa in sicurezza del territorio (sicurezza, d’altronde, era stata la parola più usata in campagna elettorale dagli stessi componenti del Governo, che hanno, però, ignorato gli allarmi lanciati dagli esperti e dagli abitanti); 2) ammodernamento del sistema viario; 3) potenziamento e ammodernamento della flotta marittima; 4) rifacimento delle condotte dell’acqua e gestione pubblica come bene comune non alienabile; 5) allestimento dei servizi essenziali fondamentali in ogni territorio, a partire da quelli sanitari".

"Il nostro non sarà un corteo di commemorazione, ma una giornata di lotta: facciamo appello ai comitati locali, ai lavoratori, ai precari, ai disoccupati e ai cittadini tutti perché portino in questa manifestazione tutta la loro rabbia contro l’assurdo spreco di risorse pubbliche, mentre l’area dello Stretto sprofonda in una devastante crisi economica e ambientali".

"Pretendiamo che i soldi destinati al Ponte vengano immediatamente utilizzati per mettere in sicurezza sismica ed idrogeologica i nostri territori perché i tragici eventi che hanno colpito Giampilieri, Scaletta e gli altri paesi della riviera Jonica non possano più ripetersi".

CIMITERO:MEGLIO TARDI CHE MAI -- MEGLIO POCO CHE NIENTE

Trentotto feretri ancora in attesa di tumulazione

Saverio Vasta
Barcellona
Incredibile ma vero: sono ancora in attesa di tumulazione i 38 feretri dissotterrati dalle macerie del nubifragio del 12 dicembre 2008.....

E' questo l'incipit di un breve articolo sulla strana storia dei morti esumati per la ricostruzione di un muro crollato nel Cimitero Sant'Anna di Barcellona.
Scritto dal corrispondente della Gazzetta del Sud, Saverio Vasta, il trafiletto è stato pubblicato oggi nella pagina provinciale del giornale messinese.

Finalmente un collega s'è accorto della sconcertante situazione creata nel Cimitero di Barcellona: sulla quale barcellonablog ha tanto insistito, da mesi, decumentando l'inverosimile comportamento tenuto a Palazzo Longano. Con una serie di post, corredati di foto, e persino con una lettera aperta, indirizzata al sindaco, ci siamo più volte pronunciati sull'intollerabile fatto e sul mutismo dell'ufficio cimiteriale.
Dopo tanta insistenza, c'è stato assicurato da due consiglieri d'opposizione che avrebbbero presentato circostanziate interrogazioni per chiarimenti sulle sorti delle salme dissepolte. Tuttavia mai sulla carta stampata, tranne che nell'edizione odierna della Gazzetta del Sud, s'è avuto sentore di un fatto così importante. E' davvero "incredibile", come giustamente ha scritto Saverio Vasta.

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i:
barcellonablog: Risultati di ricerca per cimitero

lunedì 27 settembre 2010

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: OGNI SERVIZIO OGGI POSSIAMO CHIAMARLO "DISSERVIZIO"

Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! – Dante Alighieri – Purgatorio – Canto VI ...

"I nostri operatori sono momentaneamente occupati, rimanga in linea per mantenere la priorità acquisita". E' questo generalmente il ritornello che - a volte addiritture all'infinito - può capitarci di dovere sopportare allorchè, per la richiesta d'un servizio pubblico o di qualche informazione, tentiamo di contattare un qualsiasi ente pubblico, tramite numero verde.
Stamattina, mi sono imbattuto in un caso del genere, telefonando al n.800111555 della Rai per la segnalazione di un guasto tecnico, presumibilmente dipendente dal ripetitore di Milazzo, a causa del quale sul terzo programma analogico le immagini dello schermo appaiono distorte: precisamente allungate.
Un difetto che invece non si presenta nel digitale e nel satellitare.
Quella tiritera dei "nostri operatori momentaneamente occupati..." l'ho sopportata per 25 minuti, ma non volendo bloccare ulteriormente il mio teleofono fisso, alla fine ho dovuto desistere, mandando a quel paese il servizio Rai, perché inservibile, in tutte le sue salse, come d'altronde ci capita per molti altri pubblici "pubblici disservizi".
E qui cade a fagiolo un altro piccolo particolare, registrato sempre stamattina, un'ora prima che m'avventurassi con il "disservizio" Rai.
Avevo da smaltire alcune pile scariche, e per essere ligio alle esigenze ecologiche del caso, sono andato presso un negozio di materiale elettrico, dove avevo notato tempo fa la presenza di un raccoglitore di batterie.
Il contenitore non c'era più ed essendomi meravigliato di ciò ho cercato d'informarmi dove avrei potuto trovarne uno.
"Qui -
ci è stato detto - l'abbiamo tenuto per tanto tempo, non per obbligo ma per semplice cortesia verso il cliente, però una volta pieno nessuno veniva a ritirarsi il contenuto. Ultimamrente era stato collocato accanto ai cassonetti della spazzatura: potrebbe trovarlo là".
E invece là non c'era, e neppure si trovava accanto ad alcune campane per la raccolta differenziata, allocate poco lontano nella stessa strada e colme all'inverosimile di plastica, carta e cartone.
Chissà da quanto tempo.

Parabola significa che il servizio di raccolta differenziata, che qualche anno fa sembrava volesse partire, adesso è diventato una chimera.
Questo per dire che siamo nella merda in tutti i sensi e non vogliamo rendercene conto.

domenica 26 settembre 2010

NUOVA INTERESSANTE ESPOSIZIONE PRESSO L'EPICENTRO DI GALA

Sarà inaugurata sabato 2 ottobre 2010 alla ore 18.00, presso il Museo Epicentro a Gala di Barcellona Pozzo di Gotto, la XVII Esposizione Internazionale d’Arte “Artisti per Epicentro“ . L’esposizione a cura di Nino Abbate, introduzione di Andrea Italiano, si avvale dei testi critici in catalogo di Franco Batacchi e Giovanni Cirino, con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura della Provincia Regionale di Messina e del Comune di Barcellona P.G. Vede come nelle precedenti edizioni 24 artisti italiani e stranieri affermati in Italia e all’estero dal secondo dopoguerra a oggi, presenti nelle principali esposizioni internazionali d’arte contemporanea come la (Biennale di Venezia, Documenta Kassel in Germania, e la Quadriennale di Roma), con le loro testimonianze sulle mattonelle in cotto che sono il supporto per accogliere il loro linguaggio d’arte espresso con qualsiasi tecnica, colori e materiali, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla ceramica d‘arte. Sono presenti gli artisti: Giorgio Dario Paolucci (Castelfranco Veneto, 1924). Con la sua pittura caratterizzata da una figurazione attenta al realismo. Seguono: Paolo Schiavocampo (Palermo, 1924), Federico Brook (Buenos Aires, Argentina, 1933), Giuseppe Pirozzi (Casalnuovo, Napoli, 1934), Giampaolo Poggiali Berlinghieri (Firenze, 1936), Natalino Zullo (Isernia,1939). Indagano nella scultura nuove possibilità di esperienze attraverso un lavoro di ricerca che spazia tra figurazione e astrazione, usando diversi tipi di materiali. Clara Garesio (Torino,1938). Conduce la sua ricerca nella ceramica d’arte. Carmine Rezzuti (Napoli,1944), Quintino Scolavino (Bagnoli Irpino1945), Uccio Biondi (Ceglie Messapica, Brindisi (1946). Operano tra pittura e scultura, mettendo all’attenzione, fatti sociali, forme d’arte e soluzioni plastiche neopop e concettuali. Enzo Cacciola (Arenzano, Genova, 1945). Conduce una ricerca analitica con la sperimentazione di nuovi materiali. Jaume Rocamora (Tortosa, Spagna, 1946). Elabora certe idee progettuali di Neocostruttivismo. Vittorio Corsini (Cecina, Livorno, 1956). Estranea la sua opera da forme già viste. Silvia Levenson (Buenos, Aires, Argentina, 1957), e Karin Andersen (Burghausen, Germania,1966). Denunciano la nostra fragilità e indagano il rapporto degli umani con l’idea del diverso. Lithian Ricci (Roma, 1958). Rappresenta immagini che sfociano in una pittura surrealista. Marco Petrus (Rimini,1960). La città e il suo tema preferito che riduce in una figurazione minimale. Gulia Lusikova (Minsk, Bielorussia,1967) e Karolina Lusikova (Minsk, Bielorussia, 1987). La loro è una creatività in coppia con imprevedibili soluzioni espressive. Beatriz Hidalgo De la Garza (Città del Messico, 1967). La sua figurazione ricca di colori è legata alla cultura della sua terra. Maria Carla Mattii (Fermo, Ascoli Piceno, 1971). Le sue opere, ci consegnano un paesaggio botanico fantasioso e colorato. Sarah Bowyer (Eastbourn, Gran Bretagna, 1974). Le sue figure rispecchiano un mondo interiore ricco di profondi significati. Silvia Jorio (Roma, 1977). Coniuga arte e scienza.Daniela Perego (Firenze, 1961). Racconta una fragilità femminile disperata e violenta. Sarah Ciraci (Grottaglie, 1972). Attraverso la manipolazione di fotografie crea ambienti ostili alla vita umana. Michela Pozzi (Repubblica di San Marino, 1980). Ci conduce dentro i luoghi in cui inscena le proprie visioni fotografiche. L’esposizione si può visitare presso il Museo Epicentro, tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 19, fino al 28 novembre 2010

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