sabato 21 agosto 2010

BARCELLONA: I SERVIZI SOCIALI FUNZIONANO...LO DICE L'ASSESSORE AL RAMO




I servizi funzionano: parola d'assessore.
Questa sarebbe la risposta che l'assessore comunale Santi Calderone - sicuramente persona attiva e consapevole del compito affidatogli - ha dato a chi, in concomitanza del drammatico ritrovamento della donna morta otto giorni prima in solitudine, aveva fatto notare che a Barcellona esiste un settore riservato ai servizi sociali non del tutto efficiente.
Senza dubbio i servizi funzionano, ma bisogna vedere quali servizi e quanto bene funzionano.
Se càpitano casi di completo abbandono, di solitudine, di bisogno, sono efficacemente monitorati e seguiti per alleviare tali difficoltà?
E da chi, e quando, e come e con quanti mezzi finanziari sono sostenuti?
I servizi funzionano?
Si potrebbe ricorrere alla ormai consueta domanda: "Come i servizi igienici di questa città? Che se ti scappa di fare il bisognino te lo puoi fare addosso!"
Ma si tratterebbe soltanto di celia, mentre c'è tanto da dire di più consistente.
Intanto qualcosa ce lo dice il consigliere Calamuneri in questo suo comunicato:
"In merito all’ennesimo caso di morte di persona anziana “sola” sono costretto a precisare che dopo l’identica cosa avvenuta in Via Scinà e in Via De Pretis, avevo proposto in una riunione di Consiglio Comunale che i Servizi Sociali si attivassero per monitorare tutti i casi di persone anziane che vivono da sole, e per questo basta consultare l’Ufficio Anagrafe, al di là del servizio giornaliero che non tutti usufruiscono, in modo di avere la situazione sotto controllo. Ma è stato fiato perso. Dobbiamo constatare con amarezza che manca a questa Amministrazione Comunale di Destra la cultura della solidarietà con le persone più deboli, i più emarginati, i più poveri. E le associazioni di volontariato che fanno conferenze e programmi, si sono posti questo problema? E le parrocchie (Padre Coppolino a queste cose era attento), la società civile di cosa si occupa? Siamo una società inumana, egoista, incivile. Purtroppo i casi come quello di Nasari nella nostra città ora sono diventati troppi, occorre prevenire l’evento. Ma qui occorre una politica diversa che metta al primo posto la persona umana la più debole la più indifesa che non sono virtù di questa Amministrazione Comunale. Basta vedere l’indifferenza (odioso) verso chi non ha una casa (nessun progetto per case popolari) verso chi soffre e muore di fame (purtroppo c’è pure questo). In molti casi i vicini di casa all’ora di pranzo girano con i piatti per aiutare i più sfortunati. E chi se ne deve occupare fa il burocrate, senza rimboccarsi le maniche. E nessuno si dimette. Spero che almeno la città riscopra la sua umanità e la sua coscienza e reagisca.
Orazio Calamuneri


Se questo non basta, in seguito troveremo altro "materiale" per far sì che i soliti "sostenitori ad oltranza" si rendano conto che gli spot non hanno niente a che vedere con la realtà.

Francesco Cilona

venerdì 20 agosto 2010

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: SCONCERTO E RABBIA PER LO STATO D'ABBANDONO IN CUI VERSANO MOLTI BISOGNOSI IN QUESTA CITTA'




LA SCOPERTA DEL CADAVERE D'UNA ANZIANA DONNA, AVVENUTA DOPO OTTO GIORNI DAL DECESSO, FA ACCENDERE I FARI SULLA PRECARIA ASSISTEZA PUBBLICA CHE NON PUO' LIMITARSI NELLA CONCESSIONE DELLA TESSERA AST DI LIBERA CIRCOLAZIONE
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.................../CHIOFALO/
Ha avuto la sua eco, il post di ieri, in cui ho espresso le mie amare considerazioni sulla morte dell'anziana rimasta sola, prendendo l'abbrivio da alcuni punti, all'odg nel prossimo
consiglio comunale, dove da quasi un anno figurano mozioni e proposte a favore dei "vecchi", che solo per ipocrita facciata vengono chiamati anziani.

La reazione è stata vivace.
E non poteva essere diversamente, anche se non è mancato chi per difendere la tiepidezza del pubblico potere ha cercato lo scaricabarile.
L'indignazione comunque ha avuto il sopravvento. Ed è logico che a trovarsi tra gl'indignati ci sia stato un rappresentante sindacale.
Parlo del dirigente della locale Camera del Lavoro, Salvatore Chiofalo, che ha ritenuto la scoperta del cadavere della donna, dopo otto giorni dal decesso, un evento purtroppo atteso. Il classico dramma annunciato.
Chiofalo fa sapere che poche settimane fa il sindacato aveva tentato di intavolare un discorso con gli amministratori di Palazzo Longano, senza tuttavia riuscirci. «Abbiamo ottenuto solo lo stanziamento di appena 10 mila euro - confessa il dirigente CGIL - per aprire in una delle frazioni un centro di aggregazione per gli anziani. Sul resto nulla, l'Ammnistratzione comunale è sorda alle necessità reali della popolazione anziana. Abbiamo tentato di mettere al centro la persona, consci, come nel passato, dei drammi che si sono verificati a causa dell'assenza di una politica sociale rivolta ai reali bisogni della persona. Non è accettabile che una anziana che vive da sola, non possa contare su un minimo di assistenza – anche di semplice vigilanza con visite domiciliari – e ciò per creare un sistema di sicurezza sociale che rassicuri l'intera popolazione».
Chiofalo parla anche del mancato confronto nel corso della predisposizione del bilancio preventivo di Palazzo Longano sulle politiche sociali. «Siamo stati convocati solo dopo che tutto era già stato predisposto e non prima. Si sconoscono le più elementari norme della programmazione economica che passa anche attraverso il confronto con le parti sociali. Assistiamo, come già nel passato, alla scoperta di persone anziane morte in solitudine e ciò non cambia la politica sociale di questa città. Manca la necessaria sensibilità verso i bisogni degli anziani».
Eppure, all'inizio dell'estate, ho avuto la sorpresa di trovare, in distribuzione gratuita, nella sala d'attesa d'un medico di base un opuscoletto, in elegante veste grafica, in cui sindaco e assessore competente hanno sottoscritto una serie di disposizioni per l'assistenza nei confronti dei bisognosi e degli anziani, che a leggerle facevano intendere che in questo Comune esistesse un vero e proprio eden assistenziale.
Un vero e proprio libello in grado d'insultare la verità, paragonabile soltanto ai classici spot elettorali ammannitici finora da Berlusconi e dai suoi epigoni barcellonesi.

Francesco Cilona

giovedì 19 agosto 2010

LEGGO I PRIMI PUNTI DELL'ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE E IL MIO PENSIERO VA ALLA POVERA VECCHIA MORTA IN SOLITUDINE



Stamattina, mentre trascrivevo il comunicato riguardante la prossima convocazione del consiglio comunale di Barcellona, m'è venuto spontaneo riflettere sulle mozioni poste nei primi due punti dell'ordine del giorno, che riguardano gli anziani della città.
Si tratta di due proposte che non so da quanto tempo sono state avanzate da un gruppo di coniglieri e inseriti per essere discussi nei numerosi ordini del giorno apparsi in aula consiliare.
Se dette mozioni, nonostante sia trascorso parecchio tempo dalla presentazione, ancora attendono d'essere affrontate, pur trovandosi da sempre collocate nei primi posti della lista, è ovvio che venga da pensare che: o si tratta di proposte di scarsa importanza e tutte le volte devono cedere il passo ad altri argomenti più validi e urgenti, oppure sono artatamente ritenute tali, perché non si ha intenzione neppure di discuterle.
Intanto ripeto che si tratta di argomenti riguardanti gli anziani, cioè persone appartenenti ad una delle due fasce più deboli della nostra comunità ( l'altra è l'infanzia) , e vorrei escludere la seconda ipotesi - quella della cattiva volontà -
per non accanirmi su sospetti d'insensibilità umana che potrebbero vigere nel Palazzo.
Sarebbe davvero enorme se si dovesse trattare di trascuratezza o d'incapacità di amministrare correttamente - sia pure con parsimonia - la cura verso una parte della popolazione particolarmente bisognosa.
E questo dico, in un momento in cui con grande dispiacere e sconcerto, ho dovuto apprendere la notizia della scoperta, in una modesta abitazione di via Barcellona-Castroreale, a pochi metri della Chiesa di San Rocco, del corpo in decomposizione di una ottuagenaria, deceduta da oltre una settimana, senza che nessuno se ne accorgesse.
Uno dei peggiori drammi della vita al suo finire: quello della solitudine e dell'abbandono.

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: PER FINE AGOSTO ADUNANZA CONSILIARE A PALAZZO LONGANO



La prossima seduta del Consiglio Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto si terrà, nell’aula delle adunanze il 30.8.2010, alle ore 19.00

ORDINE DEL GIORNO

1.Mozione presentata dal consigliere Munafò ed altri avente ad oggetto: Istituzione del regolamento per la realizzazione di orti sociali a favore degli anziani;

2. Mozione presentata dal consigliere Puliafito avente ad oggetto: Modifica del regolamento che disciplina l'attività lavorativa anziani;

3. Approvazione regolamento per la gestione e l'uso degli impianti sportivi e delle aree attrezzatre per lo sport;

4. Modifica ed integrazione del Regolamento per l'assegnazione e concessione lotti in diritto di superficie e di proprietà nella zona artigianale;

5. Relazione del Difensore Civico. Primo e Secondo semestre 2009;

6. Piano di lottizzazione dei terreni siti in c.da Cicerata e ricadente in zona C.3.2 – zona di residenza stagionale costiera di progetto. Ditta G. Costruzioni srl – Raimondo Antonino e Rugolo Salvatore Tindaro (oggi eredi Cucuccio Graziella Rugolo Carmela Alessandra, Rugolo Roberta);

7. Riconoscimento debiti fuori bilancio. Ditta A.M.I.A. S.p.A. (Sentenza n. 2723/09 Tribunale di Palermo;

8. Riconoscimento debiti fuori bilancio ditta Calabrese Giuseppe + 1 n.q. (sentenza n.612/09 Giudice di Pace);

9. Riconoscimento debiti fuori bilancio sentenza n. 1251/09 Corte di Appello di Messina Sezione Lavoro;

10.Riconoscimento debiti fuori bilancio sentenza n. 1234/09 Corte Appello di Messina Sezione Lavoro;

11 Riconoscimento debiti fuori bilancio ditta Bruno Antonina Grazia (sentenza 595/09 Giudice di Pace di Barcellona P.G.);

12. Variante planivolumetrica al piano di lottizzazione dei terreni in c.da Laghinazzi – Ditta: Pantè Maria, Cicala Valerio, Raimondo Domenico, Soraci Clelia, Giorgianni Giacomo e Pizzino Michelangelo;

13. Variante per la realizzazione di quattro corpi di fabbrica, anziché cinque come previsto in sede massima dal piano di lottizzazione convenzionato di terreni in c.da Spinesante. Ditta: Mazzeo Mario;

14. Nuovo stabile da adibire a caserma della compagnia di carabinieri di Barcellona Pozzodi Gotto. Variante urbanistica;

15. Istituzione commissione d'indagine sul depuratore comunale e problematiche connesse all'inquinamento ambientale.

mercoledì 18 agosto 2010

LA QUARTA LETTERA DI COSSIGA

Dopo quelle divulgate ieri e indirizzate al presidente della Repubblica, del Senato e della Camera, questa sera viene resa pubblica la lettera che il presidente emerito, Francesco Cossiga, ha inviato al capo del Governo.
La lettera contiene precise indicazioni sulle ultime volonta' riguardo alle esequie e per questo motivo, viene fatto presente in ambienti di Palazzo Chigi, si e' preferito non renderla nota prima.
Anche questa datata "18 settembre 2007 A.D.", la lettera vede Cossiga precisare subito di "avere disposto che le mie esequie abbiano del tutto carattere privato, con esclusione, in quella sede, di ogni pubblica onoranza e senza partecipazione di alcuna Pubblica Autorita"'.
"Qualora dopo il mio seppellimento le Autorita' competenti dello Stato decidessero una qualche forma di onoranza pubblica - che peraltro io riterrei piu' opportuno non avesse luogo - e' mio desiderio: che in essa trovi posto un momento religioso, secondo i riti della Santa Chiesa cattolica; che il catafalco sia ornato dalla bandiera italiana e da quella tradizionale sarda; che nella rappresentanza armata siano compresi: per l'Esercito elementi dei Granatieri di Sardegna, per la Marina elementi del Comsubin, per l'Arma dei Carabinieri e per la Polizia di Stato elementi rispettivamente del Gis e di Nocs, corpi da me fondati".
Continua Cossiga: "sarebbe inoltre mio desiderio che alle eventuali cerimonie fossero invitati il presidente della Regione della Sardegna, il presidente del Consiglio regionale sardo nonche' i sindaci di Sassari, Chiaramonti, Bonorva e Siligo.
Ho dispensato, salvo loro diversa decisione, i miei familiari dal partecipare a queste onoranze e prego lei, il presidente del Senato della Repubblica e qualunque altra Autorita' non di voler fare premura alcuna, ancor che certamente cortese, nei loro confronti".
Il presidente emerito della Repubblica, cosi' come fatto anche nelle altre lettere indirizzate alle alte cariche dello Stato, conclude sottolineando che "fu per me un grande onore e immeritato privilegio servire la Repubblica nel Governo, da sottosegretario di Stato, da ministro e da presidente del Consiglio dei ministri: e questi miei sentimenti la prego di voler partecipare ai suoi eminenti colleghi del Consiglio dei ministri unitamente alla mia ferma conferma di fede civile nella Repubblica, nella Nazione e nella Patria. Che Iddio protegga l'Italia"

LETTERE DI COSSIGA AI VERTICI DELLO STATO


Le quattro lettere che Cossiga ha destinato alle massime cariche dello Stato, non sono personali, in quanto scritte nel settembre di tre anni fa con l'intenzione del mittente che fossero aperte alla sua morte.
Sono una specie d testamento politico che Cossiga ha inteso trasmettere tramite i quattro presidenti, che in quella data, tranne Napolitano, non erano gli stessi di quelli attuali.
Delle quattro missivie finora sono state rese pubbliche le seguenti:


LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Signor Presidente della Repubblica Italiana,
Le confermo i miei sentimenti di fedeltà alla Repubblica, di devozione alla Nazione, di amore alla Patria, di predilezione della Sardegna, mia nobile Terra di origine. Fu per me un grande onore servire immeritatamente e con tanta modestia, ma con animo religioso, con sincera passione civile e con dedizione assoluta, lo Stato italiano e la nostra Patria, nell’ufficio di Presidente della Repubblica. A Lei, quale Capo dello Stato e Rappresentante dell’Unità Nazionale, rivolgo il mio saluto deferente e formulo gli auguri più fervidi di una lunga missione al servizio dell’amato Popolo italiano.
Con viva, cordiale e deferente amicizia


---------------------------------------------------------------------------------------------------------------- LETTERA AL PRESIDENTE DELLA CAMERA

Signor Presidente
nel momento in cui nella fede cristiana lascio questa vita, il mio pensiero va alla Camera dei deputati, nella quale, per voto del popolo sardo, entrai nel 1958 e fui confermato fino al 1983, anno in cui fui eletto senatore. Fu per me un grandissimo e distinto privilegio far parte del Parlamento nazionale e servire in esso il Popolo, sovrano della nostra Repubblica.
Professo la mia fede nel Parlamento espressione rappresentativa della sovranità popolare, che è la volontà dei cittadini che nessun limite ha se non nella legge naturale, nei principi democratici, nella tutela delle minoranze religiose, nazionali, linguistiche e politiche. Professo la mia fede repubblicana e democratica, da liberaldemocratico, cristianodemocratico, autonomista-riformista per uno Stato costituzionale e di diritto. Ringrazio i parlamentari tutti per il concorso che in tutti questi anni hanno dato con l’adesione o con l’opposizione, con l’approvazione o con la critica alla mia opera di politica. A tutti i deputati e a Lei, Signor Presidente l’augurio di un impegnato lavoro al servizio della libertà, della pace, del progresso del popolo italiano.
Dio protegga l’Italia.
Con cordiale amicizia


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LA LETTERA AL PRESIDENTE DEL SENATO

Onorevole Presidente del Senato della Repubblica,
nel momento in cui il giudizio sulla mia vita è misurato da Dio Onnipotente sulle verità in cui ho creduto e che ho testimoniato e sulla giustizia e carità che ho praticato, professo la mia Fede Religiosa nella Santa Chiesa Cattolica e confermo la mia fede civile nella Repubblica, comunità di liberi ed uguali e nella Nazione italiana che in essa ha realizzato la sua libertà e la sua unità.
Fu per me un onore grande servire la Repubblica a cui sempre sono stato fedele; e sempre tenni per fermo onorare la Nazione ed amare la Patria. Fu per me un privilegio altissimo: rappresentare il Popolo Sovrano nella Camera dei Deputati prima, del Senato della Repubblica quale Senatore elettivo, Senatore di diritto e vita e Presidente di esso; e privilegio altissimo fu altresì servire lo Stato nel Governo della Repubblica quale membro di esso e poi Presidente del Consiglio dei Ministri ed infine nell’ufficio di Presidente della Repubblica. Nel mio testamento, ho disposto che le mie esequie abbiano carattere del tutto privato con esclusione di ogni pubblica onoranza e senza la partecipazione di alcuna autorità.
Per quanto attiene le onoranze che i costumi e gli usi riservano di solito ai membri ed ex-Presidenti del Senato, agli ex-Presidenti del Consiglio dei Ministri ed agli ex-Presidenti della Repubblica, qualora Ella ed il Governo della Repubblica decidessero di darne luogo, è mia preghiera che ciò avvenga dopo le mie esequie, con le modalità, nei luoghi e nei tempi ritenuti opportuni.
Voglia porgere ai valorosi ed illustri Senatori il mio ultimo saluto ed il mio augurio più fervido di ben servire la Nazione e di ben governare la Repubblica al servizio del Popolo, unico sovrano del nostro Stato democratico.
Che Iddio protegga l’Italia!

IERI SERA SAN ROCCO HA FATTO LA SUA PASSEGGIATA SUL BEL TIRRENO E I "FEDELI" LE LORO SCORPACCIATE SULLE SPIAGGE.



Ieri all'imbrunire, come era avvenuto in anni precedenti, tanto per onorare la tradizione o forse per semplice curiosità, ho assistito alla spettacolare manifestazione che il 17 agosto ormai da decenni si svolge a Calderà, in onore di San Rocco, protettore della nota località marina barcellonese.
Ho detto spettacolare manifestazione, perchè con questa espressione intendo coinvolgere alla processione a mare - che di per sè può essere uno spettacolo - l'ancor più vistoso spettacolo che, anche quest'anno, s'è presentato lungo il chilometrico litorale, dalla spiaggia di Caldà, a quelle di Cicerata, Calderà, Spinesante, Cantoni, sui quali arenili s'è potuto vedere di tutto:dagli attendamenti, ai falò, dalle filiere di foconi e bracieri per la salsicciata, alla gara dei fuochi artificiali: a chi li sparasse più grossi. Non mancavano neppure i rumorosi infernali gruppi elettrogeni, per illuminare le improvvisate sbafate, come se non bastassero i falò.
Tutto in grande, uno spettacolo da non dimenticare.
E chissà, stamani, dopo tutta quella euforia, cosa sarà rimasto in tutto l'arenile.

CABIBBO CHI ERA COSTUI?


Ieri, i giornali ne hanno parlato: si chiamava Nicola Cabibbo ed era morto il giorno prima a Roma all'età di 75 anni.

Al momento della morte era professore ordinario di fisica delle particelle elementari all'Università la Sapienza di Roma, città in cui viveva e conduceva le sue ricerche.Fisico italiano noto per l'introduzione nella fisica delle particelle dell'angolo di Cabibbo. I suoi studi sull'interazione debole, nati per spiegare il comportamento delle particelle strane, hanno permesso, grazie all'ampliamento dell'idea originaria da lui proposta nel 1963, di formulare l'ipotesi dell'esistenza di almeno tre famiglie di quark. Questa ipotesi fu utilizzata per spiegare, grazie all'introduzione della Matrice CKM, la violazione della simmetria CP. Sono tutte espressioni difficili e sarà per questo motivo che saranno risultate incomprensibili e ostiche a tanti giornali, che hanno preferito sbizzarrirsi sulla vita del picconatore.

Di lui, i giornali ne hanno parlato ieri, mentre oggi pochissimi cenni si possono leggere in pagine specializzate.

Nonostante la sua grande importanza e notorietà, la sua presenza sulla stampa, all'atto della morte, è stata "oscurata" dall'eccesso di attenzione dimostrato dai media nei confronti dell'altro "grande" defunto: l'emerito presidente Francesco Cossiga, che ha polarizzato in maniera direi esclusiva l'attenzione della stampa.

Per quanto grande e stimatissimo per le teorie legate alle sue ricerche il prof Cabibbo, anche in vita è stato attenzionato meno di quanto meritasse in onorificenze pubbliche: avrebbe meritato il premio Nobel, ma anzicché a lui è stato assegnato ad altri che hanno sviluppato le sue teorie.

PER SAPERNE DI PIU' CLICCA

Cabibbo: il fisico che strappo' segreti al mondo delle particelle -

martedì 17 agosto 2010

È MORTO FRANCESCO COSSIGA. SUE LETTERE A VERTICI DELLO STATO


E' morto Francesco Cossiga. Aveva compiuto 82 anni il 26 luglio. Il presidente emerito della Repubblica era ricoverato da lunedi' della scorsa settimana al policlinico Gemelli.Francesco Cossiga è stato uno degli uomini politici italiani più longevi, controversi e prestigiosi. Nato il 26 luglio 1928 a Sassari, 'enfant prodige' della Democrazia Cristiana del dopoguerra, ha ricoperto tutti gli incarichi di governo possibili, da ministro dell'Interno a presidente del Consiglio. E' stato presidente del Senato ed il più giovane e votato presidente della Repubblica.


LETTERE PER LE AUTORITÀ IN UN PLICO SIGILLATO Il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga ha lasciato un testamento con le sue ultime volontà e tre lettere personali e riservate ai vertici delle istituzioni. Le lettere dell'ex capo dello Stato sono indirizzate al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al presidente del Senato Renato Schifani al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

fonte:LEGGO

Le lettere secondo le altre fonti sono quattro, in quanto una di esse è stata pure inviata al presidente della Camera dei Deputat, Gianfranco Fini:

Non si conosce il contenuto: è stato reso noto soltanto che in una delle lettere Cossiga ha espresso la sua volontà che i funerali saranno strettamente privati, senza la presenza di autorità.



LE CONFESSIONI DI UN SICILIANO



SI CHIAMA CARMELO BRIGUGLIO, NOTO FINIANO, CORDIALE ANTAGONISTA DI NANIA, A DIFFERENZA DEL QUALE, FINALMENTE RICONOSCE L'ESISTENZA DEL CONFLITTO D'INTERESSE CHE GRAVA SUL CAVALIERE E SENTE ODORE DI BRUSCO NEI...SERVIZI

Il finiano Briguglio: "Le inchieste di Feltri? Solo polpette avvelenate. La destra ha sottovalutato il conflitto di interessi" “Una volta, per vendere giornali, esisteva la religione delle “tre esse”, Sesso, Sangue e Sport. Oggi ne aggiungerei una quarta, quella di Servizi… ”. Parola di Carmelo Briguglio, finiano e membro del Copasir.

Onorevole, ci sta dicendo che dietro gli scoop del Giornale ci sarebbe una “manina”?
Ma quelli non sono scoop! Hanno preso una toppa incredibile, esibiscono le fatture sbagliate, non sono mobili per la casa di Montecarlo e se ne accorgeranno anche loro. Si tratta dell’ennesimo infortunio professionale – chiamamolo così – di Vittorio Feltri e penso che l’Ordine dei giornalisti dovrà prenderne atto e mandarlo a casa. È la seconda parte del caso Boffo, anche qui dovrà chiedere scusa. Dico soltanto che negli ultimi anni la politica, dalla telefonata Fassino-Consorte al caso Boffo, ma l’elenco è lungo, è stata inquinata. Tutti, da destra a sinistra, devono capire che utilizzare apparati dello Stato – o pezzi deviati – per colpire avversari politici è un boomerang.
Ma allora ha ragione Paolo Guzzanti quando parla di “polpette avvelenate contro Fini”?
Ho letto con attenzione l’intervista al Fatto di Guzzanti e mi ha molto colpito. Lui è un battitore libero e soprattutto ha una grande “esperienza” in materia, come presidente della Commissione Mitrokhin e come ex vice direttore del Giornale. Le sue parole vanno prese con la massima attenzione. Chi fa politica, a maggior ragione se ricopre incarichi istituzionali, deve tenersi alla larga da certe cose…

Di chi stiamo parlando?
Un po’ di tutti, è non dare spago a chi offre dossier e cose simili. Una visione garantista in senso etico della politica significa anche che la lotta politica deve svolgersi ad armi pari, senza “aiutini”. E poi si sa, queste cose girano 360 gradi, un giorno colpiscono da una parte, il giorno dopo dall’altra, si rischia di diventare soggetti passivi, vedi le ville…

Quindi risponderete con gli stessi metodi di B.?
No, io sto parlando di fatti alla luce del sole, non dossier. Non so quanto sia convenuto a Berlusconi aprire questi fronti, anche se – a quanto si dice – è molto soddisfatto. Nel momento in cui si parla di immobili acquistati in maniera poco chiara, sappiamo tutti come B. sia entrato in possesso di Villa San Martino ad Arcore. Se poi dietro questi immobili si ventila la costituzione di società off-shore, sappiamo tutti che le società off-shore sono state – e sono tuttora – un cardine dell’impero economico del presidente del Consiglio. Sono fatti noti, diciamo che non hanno avuto l’eco politica e mediatica che avrebbero meritato…

Non ci dica che scopre adesso il conflitto d’interessi!

Sì, purtroppo è così, accetto la critica. La destra ha sottovalutato il conflitto d’interessi. Le dirò di più, penso che sia arrivato il momento di rivedere la legge Gasparri. Nel momento in cui si permette al proprietario di televisioni di possedere – tramite suoi stretti familiari o collaboratori – anche testate giornalistiche, c’è qualcosa che non va. Ci vogliono norme più severe sui legami familiari e il controllo dei mezzi di comunicazione. In questi giorni il giornale del fratello del presidente del consiglio sta raccogliendo firme per costringere alle dimissioni la terza carica dello stato, una forzatura costituzionale enorme che – dato l’assetto proprietario – diventa uno strumento politico che genera un conflitto istituzionale colossale. Berlusconi prenda le distanze, spieghi come ha fatto Fini. O scoprirà, come ho già detto, che sta maneggiando un boomerang. Il suo direttore ha preso una strada senza uscita, questo presunto scoop farà la fine di quello su Di Pietro e gli immobili dell’Italia dei Valori: condanna per diffamazione e 240 milioni di euro di risarcimento.

Da Il Fatto Quotidiano del 15 agosto 2010

CLICCA:
Copasir, D’Alema vuole convocare Berlusconi

lunedì 16 agosto 2010

Peppe e le diavolesse


Con due diavolette del genere converrebbe andare all'inferno?

INTENSA SCOSSA DI TERREMOTO NEL GOLFO DI PATTI E DI MILAZZO

Una forte scossa di terremoto è stata registrata alle 14,54 nella fascia tirrenica compresa tra Sant'Agata di Militello e Messina e nell'arcipelago eoliano.
Dai primi rilievi, data l'intensità del fenomeno, la magnitudo sarebbe di 4,5 gradi sulla scala Richter.
Il sisma è stato sentito dalla popolazione, che si è riversata in strada, in numerosi Comuni, dove molte persone sono corse all'aperto, temendo la replica. L'epicentro del terremoto è stato registrato in alto mare, a sei chilometri circa dall'isola di Lipari, ad una profondità di 19 chilometri.
Secondo alcune testimonianze, ci sarebbero state frane nel territorio dell'isola di Vulcano e a Lipari.
Sul posto si stanno recando le motovedette della Guardia costiera, ma anche la Protezione civile per seguire da vicino la situazione.

SISMA - Il sisma è stato avvertito distintamente dalla popolazione. A Lipari la gente si è riversata in strada. Sull'isola ci sono state frane e smottamenti di terreno nella zona e sulla spiaggia di Vallemura. Il sindaco dell'isola Mario Bruno ha istituito un'unità di crisi. Segnalati crolli anche a Quattrocchi e a Vulcano.

Secondo quanto si apprende da fonti dei soccorritori sull'isola maggiore ci sarebbero state alcune frane che avrebbero investito alcune persone. Sono ancora in corso le verifiche dei vigili del fuoco per accertare l'effettivo numero di persone coinvolte e ulteriori danni.
Non ci sarebbero stati feriti. Il terremoto è stato giudicato d'origine tettonivca e non vulcanica.
"Rientra nella normale attivita' sismica della zona, il terremoto di magnitudo 4,6 avvenuto oggi nelle isole Eolie": lo ha riferito il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Enzo Boschi. "Non e' stato un terremoto particolarmente forte'' e le frane che ha provocato si devono, secondo Boschi, ''soprattutto alla scarsa manutenzione del territorio".

PRIMA O POI DOVEVA PUR CAPITARE





Finchè la barca andava
la cricca s'abbuffava.
Or che la barca è rotta

e papi non l'aggiusta più

la sorte è capovolta

e il castello crolla giù.

domenica 15 agosto 2010

BASTA UN GINOCCHIO PER GUIDARE L'ALISCAFO


Spesso basta una gonnella corta per fare diventare scemo ed irresponsabile l'uomo!
Ce lo dimostra il comportamento di un capitano di ...corto cervello che, sollazzandosi in risate, ha addestrato una ragazza alla guida dell'aliscafo in linea per Capri, come si può vedere in questo video you tube:


CLICCA:La passeggera pilota l'aliscafo per Capri: video su YouTube

MEZZAGOSTO DI FUOCO E D'IMMONDIZIA














Stamattina, ore sette di mezzagosto - giornata dedicata dalla Chiesa all'Assunzione di Maria - altro inizio di giornata calda, avvolta da un velo di scirocco.
Scendo sul litorale per la consueta passeggiata mattutina lungo la battigia.
Il mare è calmo, la battigia impercorribile.
Vado avanti un po' discosto, lungo una spiaggia sporca a pelle di leopardo e, stamattina, sparsa di...umanità ancora dormiente o in procinto di risveglio.
C'è gente che ha cercato di sfuggire all'afa notturna rifugiandosi sulla spiaggia.
Due tre gruppetti, ancora avvolti in coperte, continuano a dormire.
M'avanzo verso il solito "capolinea", dove generalmente - dopo una breve sosta per ammirare la bellezza del promontorio di Tindari e del golfo che mi sta di fronte - imbocco il cammino per il ritorno, e che vedo?
Sorti come funghi, raggruppamenti di tende, veri e propri accampamenti, dove la gente sicuramente stanotte avrà dormito meglio di me.
Almeno così penso.
Lungo la spiaggia, tornando al punto di partenza, noto la solita sporcizia, con l'aggiunta del residuo d'un bivacco notturno, dove ancora tizzoni ardono tra la cenere, e incontro per l'ennesima volta un grosso tank (o bidone che dir si voglia) recintato dai vigili del fuoco, perché si dice conterrebbe rifiuti speciali o meglio inconfessabili. E' là, protetto per modo di dire, da parecchi giorni: l'avrebbe gettato il mare sulla spiaggia e la spiaggia inconsapevole continua ad ospitarlo.
Tanto il segnale di percolosità ancora resiste, è un po' scompigliato dal vento, ma non fa niente. Il bidone può restare ancora, potrà servire da banco su cui posare una bottglia vuota di birra.
La spiaggia, come in tanti altri posti di questa bella riviera era già sporca ieri, l'è rimasta oggi: come sarà domani quando gli avventori del momento leveranno le loro tende?
Ci viene un sospetto....
Meglio non dirlo....BUON FERRAGOSTO!!!!!

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barcellona pg, messina, Italy
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