sabato 14 agosto 2010

CU POTI E NON FACI CAMPA SCUNTENTU


Oh, Fini! Perché mai ti sei impelagato andando ad acquistare una cucina assieme alla tua compagna? Non avresti fatto meglio a insinuarti in qualche Banca dove potere produrre un vero...conflitto d'interesse? Pare che qualcuno, non meno importante di te, l'abbia fatto senza suscitare - almeno per i giornali del tuo ex amico domineddio - nessuno scandalo.

Senti questa:

ROMA (14 agosto) - Gli accertamenti ispettivi condotti dalla Banca d'Italia presso il Credito cooperativo fiorentino (Ccf) dal 25 febbraio al 21 maggio scorsi - la cui conseguenza è stata l'amministrazione straordinaria dell'istituto a lungo presieduto dall'on. Denis Verdini - hanno evidenziato «gravi carenze» degli organi aziendali, con «totale accentramento dei poteri» sulla figura dell'allora presidente Denis Verdini (coordinatore nazionale del Pdl) ed «estesi profili» di potenziale «conflitto di interessi» dello stesso Verdini con quelli della banca, per affidamenti pari a 60,5 milioni di euro. E' quanto scrive Bankitalia nella delibera 553 del 20 luglio scorso inviata al ministro dell'Economia e alla segreteria del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio (Cicr), con la quale è stata proposta - e poi disposta con decreto del 27 luglio dal ministro Giulio Tremonti - l'amministrazione straordinaria della banca fiorentina, finita anche nell'inchiesta sulla P3. Pd: se confermato, quadro grave, Tremonti e Verdini chiariscano. Se quanto scrivono gli ispettori di Bankitalia sulla banca Ccf «dovesse trovare pieno riscontro, ci troveremmo di fronte ad un fatto gravissimo. E' indispensabile che l'onorevole Verdini da un lato e dall'altro il ministro Tremonti, che ha seguito indirettamente le procedure della commissione di controllo con Bankitalia, spieghino cosa sia successo»: è quanto afferma in una nota Francesco Boccia, coordinatore della commissione economica del Pd alla Camera.(fonte: Il Messaggero)

IL FRONTE NAZIONALE SICILIANO "SICILIA INDIPENDENTE" REAGISCE ASPRAMENTE AD UN SERVIZIO DELLA GIORNALISTA MARINA VALENZISE

SICILIA SPEZZATINO


"NELL’INTERVISTA AL “FOGLIO”, secondo FNS, "CONFERMATA L’INTENZIONE DI ALCUNI NOTABILI DI DIVIDERE LA SICILIA IN DUE REGIONICCHIE. E PROBABILMENTE ANCHE IN TRE"


"Dal recente servizio di Marina VALENSISE su IL FOGLIO del 10-08-2010, si legge in una nota FNS , ricaviamo una pessima impressione (l’ennesima) di quelli che sono lo stile, il livello, l’etica, la volgarità delle barzellette (riciclate e di pessimo gusto) e le gravissime carenze morali e culturali che caratterizzano numerosi, importanti esponenti della classe politica e pseudo-dirigente, - questa volta in versione “catanese”, - dominanti in Sicilia.
Tralasciamo l’incitamento al campanilismo sciovinista, esasperato, comprensivo di meschinità e di razzismo; CAMPANILISMO ANTISTORICO che qualifica chi lo pratica e che, per la verità, non viene condiviso né dai Catanesi né dai Palermitani. I quali, peraltro, sono l’OGGETTO delle strumentalizzazioni, in senso anti-siciliano, in corso.
Si tratta di posizioni politiche e di manovre provenienti da lontano, che tendono a minare alla base il Sicilianismo. Quello vero, s’intende.
Ci pare, invece, doveroso evidenziare il fatto che, nella foga delle dichiarazioni a ruota libera e senza alcun contraddittorio, è emersa una verità inquietante. La “trama”, cioè, - anche questa non originale, - (anche questa ANTI-SICILIANA, anche questa basata sull’infame principio del “DIVIDE ET IMPERA”, anche questa al servizio dei potentati locali, strumento di POTERI FORTI, estranei e contrastanti con gli interessi del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana), - di dividere l’unica vera Sicilia in due REGIONICCHIE ed anche in tre, se si prende in considerazione l’altrettanto infame “manovra” di creare la regionicchia dello STRETTO, scorporando la nobile Città di Messina ed il suo territorio dalla PATRIA SICILIANA.
Insomma: due o tre REGIONICCHIE, due o tre piccole e MALU-CUMMINATI “SICILIE”, non fanno l’UNICA, GRANDE, VERA SICILIA. Che è quella che vuole, che deve e che può risorgere, nonostante il fatto che gli sciacalli e gli avvoltoi di casa nostra remino contro.
La VERA SICILIA che deve rioccupare al più presto in EUROPA, nel MEDITERRANEO e nel MONDO il posto di STATO LIBERO E SOVRANO che le spetta, anche per riabbracciare gli altri Popoli del Mondo e per dare un contributo diretto all’amicizia, alla pace, al progresso dell’Umanità.
Che ne pensano il Governo LOMBARDO e le maggioranze assembleari e tecniche che lo sorreggono, del tentativo di SQUARTARE la SICILIA in due o tre REGIONICCHIE?
Che ne pensano, a loro volta, i Partiti, i Partitini, i Movimenti SEDICENTI SICILIANISTI o INDIPENDENTISTI, o le tante SIGLE “PARLANTI” su INTERNET, (quelle, però, che si muovono nell’area politica dei personaggi in questione), di questi pugnali piantati nel petto e nelle spalle della Sicilia e di queste trame diaboliche ed anti-siciliane?"

PDL ALLA DERIVA? LA COLPA E' DEL COMUNISTA ALLOGGIATO AL QUIRINALE...


Si stanno rompendo le ossa tra di loro, eppure addebitano lo sfascio al Presidente della Repubblica, ridivenuto improvvisamente il solito comunista mangiabambini, per avere ricordato a chi spetta intervenire nel caso in cui venga a mancare la maggioranza in Parlamento.
La precisazione di Napolitano non è andata giù a Berlusconi, che sempre s'è ritenuto l'intangibile eletto dal popolo.
Cosicché i suoi "aficionados" - aficionados direi più allo scanno anzicché a lui che gliel'ha procurato - ora si scagliano contro il vero garante della Costituzione, addossandogli l'aggravante di avere espresso il suo monito in un'intervista all'Unità, che non solo è "giornale di partito", ma addirittura del "suo" partito.
Questo è il ragionamento dei berluscones che, poverini, di "giornali" dalla loro parte non ne riconoscono neppure uno, visto che "Libero" "Il Giornale", "Il Tempo" "Panorama" e tanti quotidiani regionali e provinciali ( e qui ci metto i tre nostrani) sono accaniti antiberlusconiani.
Dicevo che nel centrodestra se le stanno dicendo e dando di "santa" ragione, facendo a gara a chi debba intervenire prima per rompere le corna a coloro con cui sono stati, per una dozzina e oltre d'anni, assieme e complici nel fare il bello e il cattivo tempo sull'Italia: più cattivo - in verità - che bello.
Forse il bello ( o il peggio?) viene adesso che le corna se le stanno rompendo tra di loro: per cui consiglierei di lasciargli almeno la consolazione di comportarsi come il bue della favola che disse cornuto all'asino.
Anche se ignorano che l'asino - nonostante tutte le inique denigrazioni a suo carico - è sempre stato un gran lavoratore e, quindi, creatura "nobile" .
Non si dice che "Labor nobilitat asinum"?

FRA' GALDINO

venerdì 13 agosto 2010

BARCELLONA POZZO DI GOTTO:TRAFFICO INFERNALE E VIGILI IN...PARADISO


Ormai, a Barcellona, non si può più circolare. Il traffico nelle strade interne non è più tale, ma caos infernale, senza alcun controllo, neppure nei punti cruciali.
O se controllo esiste è quello che alcune pattuglie di carabinieri operano nei punti strategici per bloccare qualche utente della strada non in regola. Ma di vigilanza per far scorrere meglio la circolazione neppure l'ombra. E' come se i vigili della nostra città fossero uguali ai semafori di Barcellona: inesistenti o spenti.

giovedì 12 agosto 2010

GLI OPERATORI ECOLOGICI CONFERMANO LO STATO D'AGITAZIONE


RIUNITISI IN ASSEMBLEA PERMANENTE HANNO STABILITO NUOVI TERMINI SULL'ORARIO DI LAVORO E AVANZATO RICHIESTE PER L'ADEGUAMENTO DEL SERVIZIO RSU ALLE EFFETTIVE ESIGENZE DELLA COMUNITA'

Gli operatori ecologici, alle dipendenze della Impresa che gestisce nella nostra città il servizio di nettezza urbana per conto di ATO ME 2, sono in stato di agitazione. Stamattina, organizzati dai sindacati Cgi, Cisl, Uil si sono riuniti in assemblea nel salone dei ricevimenti della nuova stazione ferroviaria di Barcellona, dove hanno ribadito di restare in autoconvocazione assembleare e quindi in stato di agitazione.
In una lettera indirizzata alla MULTIECOPLAST SRL, e per conoscenza ad ATO ME 2 e al sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, l'assemblea comunica di avere stabilito quanto segue:

"1) dalla data odierna i lavoratori inizieranno a lavorare alle ore 6,00, in turno unico;

2) non effettueranno lavoro domenicale e straordinario lavorativo;

3) Per la pulizia del Mercato settimanale: si chiede il raddoppio della manodopera utilizzata e una maggiore vigilanza degli Organi competenti per il rispetto dell’igiene.

Inoltre, qualsiasi modifica all’orario di lavoro dovrà essere concordata con le RR.SS.AA., così come previsto dal vigente C.C.N.L.

Si ribadisce lo stato di agitazione e l’assemblea resta autoconvocata in attesa di verificare gli sviluppi della situazione attuale."

ELICOTTERO PRECIPITA MENTRE DECOLLA DALLA PISTA A GIAMMORO: PERDONO LA VITA LE QUATTRO PERSONE A BORDO



IL PILOTA ERA IL BARCELLONESE DOMENICO MESSINA

AGI) - Messina, 12 ago. - Era diretto a Salina, una delle isole delle Eolie, l'elicottero precipitato questa mattina a Giammoro (Messina) con quattro persone a bordo, tutte morte carbonizzate tra le fiamme scoppiate dopo lo schianto al suolo. Risulta dal piano di volo, secondo cui il decollo era previsto alle 8 di stamani dall'elipista che si trova all'interno della Nuova Cometra, un'industria di profilati metalicci della zona industriale di Giammoro, a una trentina di chilometri da Messina. L'atterraggio era previsto per 8.30 nell'elipista di Malfa, una frazione di Salina. L'incidente e' avvenuto subito dopo il decollo. L'elicottero e' caduto nello stesso piazzale da dove si era levato in volo, all'interno dello stabilimento Nuova Cometra e subito dopo l'impatto si e' incendiato. I carabinieri hanno accertato che l'elicottero era di proprieta' di una societa', che l'aveva dato in noleggio. Ancora non si conosce l'identita' di tutte le vittime: erano a bordo due uomini e forse due donne. Si sa pero' che il pilota era Domenico Messina, 38 anni di Barcellona Pozzo di Gotto. .

Sull'incidente la Procura di Barcellona ha aperto un'inchiesta. Sul posto è giunto il sostituto procuratore Michele Martorelli.

PER LA TESSERA SANITARIA BASTA RIVOLGERSI ALLA SEGRETERIA DEL DISTRETTO ASP DI BARCELLONA

INFORMAZIONE PER UN VISITATORE DI BARCELLONABLOG E PER CHI NE AVESSE DI BISOGNO



Ho ricevuto un e-mail da un lettore, il quale mi ha chiesto quanto segue:


"buongiorno,
ho letto il suo blog inerente la tessera sanitaria,
siccome per un errore non risulto censito all'anagrafe sanitaria,
potrebbe cortesemente rendermi edotto qual'è in quel di barcellona, l'ufficio asl competente, ovvero la sua ubicazione,
in quanto non sono riuscito a contattare telefonicamente i vari uffici de quo.
ringraziandola" A.F. (LETTERA FIRMATA)

Rispondo con i dati che oggi ho ricevuto dall'ufficio competente: cioè la segreteria del distretto Asp di Barcellona (tel.090.9751521- 090.9751791), che è ubicata al primo piano dell'edificio accorpato al nuovo Ospedale Cutroni Zodda, in fondo al corridoio a sinistra. Evidentemente questo ufficio non è stato trasferito nel ristrutturato ospedale vecchio e rimane nello stesso posto che il 15 aprile 2008 ci aveva indicato, Rosalia, una simpatica lettrice, in un commento che trascrivo:

Salve! Finalmente, dopo due anni di attesa e tre richieste, la tessera sanitaria mi è arrivata!!!
A questo punto posso dirvi che la strada giusta è quella di richiederla alla ASL di competenza.
Io sono andata alla ASL di Barcellona P.G. (per intenderci l'edificio dove si paga il ticket), sono salita al primo piano e ho chiesto in quale ufficio potevo richiedere la tessera e mi hanno indirizzato nell'ufficio giusto (non mi ricordo esattamente quale); lì un dipendente ha inserito i miei dati nel computer, mi ha rilasciato una ricevuta e mi ha detto che non mi restava che aspettare...ho aspettato e questa volta la mia attesa non è stata vana!!! Buona giornata a tutti!

mercoledì 11 agosto 2010

UNA PICCOLA-GRANDE IRENE COSTRUISCE UNA PICCOLA BARCELLONA

Oggetto: Video-Messaggio di Irene, 8 anni. A: Sindaco Candeloro Nania

"Buongiorno, mi chiamo irene fasolo, ho 8 anni, vivo a torino, ma vengo in sicilia ogni anno a trovare mia nonna, le mie zie e mio cugino poffilo (anche se è un gatto, è mio cugino). insieme al mio amico cubano asnel ho costruito un piccolissimo paesaggio con la spazzatura che ho trovato nella spiaggia:

asnel non mi ha fatto prendere tutto, perché alcune cose erano pericolose come il vetro, le lamiere e altre cose. il mio desiderio, sig. sindaco, è che il prossimo anno quando torno in sicilia mi piacerebbe trovare una spiaggia pulita. esaudisci il mio desiderio".

SIAMO IN UNA PALUDE DI CACCA, MA NON VOGLIAMO RESTARCI


«Dobbiamo andare al più presto alle elezioni, siamo in una palude»
L'ha detto il senatur, convinto che cavalcando il porco - l'attuale legge elettorale - Berlusconi tornerà a vincere e, assieme a lui, potrà completare in tutta tranquillità il disfacimento dell'Italia.
S'è finalmente accorto, il "mago" padano, che siamo in una palude, ma non s'è reso conto di un piccolo particolare: che la palude è colma d'escrementi umani: e da essa si può uscire soltanto grondanti di merda.
E che figura ci faranno B & B così conciati?
Basteranno le cinque servili tv a far credere alla gente che B & B grondano cioccolato e non lurida cacca?
Se ci riusciranno, vorrà dire che siamo davvero un popolo cui piace troppo quella deliziosa qualità di...cioccolato.

martedì 10 agosto 2010

OPG DI BARCELLONA ALL'ASL: ASPETTA E DISPERA CHE' L'ORA PIU' NON S'AVVICINA....

O COL MINISTRO O COL GOVERNATORE NULLA CAMBIA SE NON CAMBIANO LE TESTE


Questo post fa riferimento alle recenti polemiche, suscitate dalla sconcertante dichiarazione del senatore Ignazio Marino, fatta dopo che la Commissione parlamentare da lui guidata ha visitato l'OPG di Barcellona Pozzo di Gotto.
Come si ricorderà, tali polemiche hanno portato al solito scaricabarile tra Stato e Regione, per la mancata assunzione del trasferimento di gestione all'Asl regionale, che avrebbe dovuto avvenire in attuazione del decreto legislativo 230/99.
Le gravissime carenze riscontrate nel nosocomio di via Madia, sarebbero quindi conseguenti alla solita inerzia della Regione che, come spesso accade, traduce, con ritardo, in proprie le innovazioni legislative statali.
Recentemente, questo è stato il leit motiv sull'argomento ripetuto dai segretari della Fp Cgil, Clara Crocè, e della Camera del Lavoro di Messina, Lillo Oceano, secondo cui la responsabilità di quanto emerso è da ascriversi all'inerzia della Regione Sicilia, appunto per non avere ancora provveduto a fare propria la legge del passaggio dell'Opg all'Asl.
Tralasciamo la risposta dell'Assessore Regionale alla ...Salute, Massimo Russo, che ha scaricato sul Governo nazionale la mancata attuazione della prassi del confronto tra Stato Regione che prelude il passaggio delle competenze, perchè a nostro modesto parere, il difetto non sta nella mancata assunzione regionale, bensì nel complessivo modo di gestire ogni cosa in questa nostra Nazione.
Se così non fosse non si comprenderebbe ciò che all'inizio di quest'anno ha denunciato, in un comunicato stampa, datato 13 gennaio 2010, il sindacalista
Fabrizio Fratini, che guarda caso, è il Segretario Nazionale Fp Cgil Sanità ...
E, guarda ancora il caso, Fratini dice tutto il contrario di ciò che viene detto in Sicilia sulla responsabilità che ricadrebbe tutta sul servizio sanitario e quindi, nel nostro caso, sulla Regione Siciliana.

"Prima di sperimentarsi, per l'ennesima volta, in un Piano carceri che, comunque sia, si rivelerà un fallimento - spiega il sindacalista della Cgil - il Governo restituisca ciò che ha maltolto al Servizio Sanitario Nazionale sul tema dell'assistenza sanitaria in carcere".
"Sono ormai quasi due anni che i Servizi Sanitari Regionali e le ASL hanno assunto la funzione di assistenza sanitaria per le persone momentaneamente private della libertà personale senza che a ciò sia corrisposto un solo euro in più nei loro bilanci".Ovviamente il riferimento non è alle ASL di Sicilia
"Degli oltre 320 milioni di euro previsti dalla legge di riforma per il 2008 e 2009 - aggiunge Frattini -sono solo 32 quelli che ad oggi sono stati trasferiti nei bilanci delle ASL; i restanti sono ancora nelle mani del Ministro dell'Economia che continua a trattenerli illegittimamente".
"E ciò a fronte, oltretutto, del considerevole aumento della popolazione detenuta registratosi negli ultimi 24 mesi". "Come è ulteriormente sostenibile una situazione che vede le ASL aver assunto questa nuova e delicatissima attività senza quelle risorse che lo stesso legislatore aveva ritenuto necessario per il passaggio delle funzioni di assistenza dal Ministero della Giustizia al Servizio Sanitario Nazionale?" si chiede Fratini.
"All'insostenibilità di questa situazione si aggiungono gli effetti assurdi che questo ritardo sta provocando". "Il primo è che tantissimi Servizi Sanitari Regionali si sono trovati costretti comunque ad investire le già scarse risorse esistenti per l'assistenza ai cittadini liberi per ammodernare e rimettere in sicurezza le obsolete e pericolose strumentazioni sanitarie che il Ministero della Giustizia ha "offerto" in dote al Servizio Sanitario Nazionale". "La seconda è che quello stanziamento, definito da una legge dello Stato per l'esercizio di una specifica funzione di assistenza sanitaria in carcere, rischia di essere risucchiato nelle logiche perverse degli equilibri di bilancio e dei piani di rientro". "C'è bisogno, quindi, di una decisione immediata del Governo che restituisca alle ASL i soldi indebitamente sottratti e di una specifica destinazione di quelle risorse per l'assistenza in carcere, a prescindere dallo "stato di salute" economico finanziario dei servizi sanitari regionali". "Non si può rischiare, così come è già successo in alcune importantissime realtà regionali, che quei soldi, una volta sbloccati, vadano a riempire buchi di bilancio o a sostenere piani di rientro: l'assistenza sanitaria in carcere va garantita a prescindere". "Piano carceri o no. "
NON POTREBBE DARSI CHE LA REGIONE SICILIA intende guardarsi le spalle consapevolmente, ritardando di accollare all'ASL la gestione sanitaria dei penitenziari e dell'OPG?

lunedì 9 agosto 2010

L'INEVITABILE BOOMERANG D'UNA NOVELLA CAMPAGNA DENIGRATORIA



Tutto ciò che "IL GIORNALE" della famiglia Berlusconi sta "sbombicando" sul caso della casa di AN , che secondo le accuse, Fini avrebbe strumentalizzata interessatamente, mi fa capire più di una cosa.
Intanto che il "fattaccio" - se di fattaccio si tratta - è stato tenuto in stand by finché Fini era compare di Berlusconi; mentre adesso viene sbandierato su decine di pagine berlusconiane dimenticando che - se veramente c'è stato -ha fatto comunella con tutti gli altri fattacci della cricca interna e adiacente al Pdl, per cui la sua marcata evidenza aggrava il comportamento del partito dei due cofondatori , divenuto adesso tutto di proprietà del padrone delle ferriere.
Il che significa che l'avere tardivamente scoperchiato la pentola non va sicuramente a vanto di chi per la scoperta gioisce.
Cosicchè devo dire che stavolta io e Giuliano Ferrara la pensiamo alla stessa maniera.

STAVOLTA L'ELEFANTINO LA PENSA COME ME

«Capisco anche troppo bene la gioia infinita che si prova nel vedere il nemico o l'amico degenerato in nemico a terra, nella polvere, ma se poi nel suo volto sfregiato si riflette il nostro volto

DA QUALE PULPITO VIENE LA PREDICA:
«Una mobilitazione permanente è necessaria per contrastare i disfattismi e i personalismi di chi antepone i propri particolari interessi al bene di tutti, al bene del Paese»:l'ha scritto Silvio Berlusconi in una lettera ai Club della libertà.

LA GRANDE INGENUITA' DI UN MINISTRO CHE NON DOVREBBE IGNORARE I SEGRETI ...DI STATO
Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa sostiene di non aver saputo «assolutamente nulla», all'epoca, di una vicenda che segue «con tristezza»: l'essere stato «tenuto all'oscuro di una cosa tanto banale» che gli lascia «ancora qualche dubbio». Quell'operazione immobiliare gli fu completamente taciuta.Lui questa storia l'avrebbe appresa dal Giornale e gli è sembrata talmente stravagante che all'inizio ha pensato a un errore.

CAPEZZONE NON SI RACAPEZZA PIU' E CREDE DI CHIAMARSI FINI

«Se Gianfranco Fini vuole compiere un atto di dignità e non di viltà politica, deve rassegnare le dimissioni da presidente della Camera - lo dice Daniele Capezzone, portavoce del Pdl - Almeno, ci risparmi lo spettacolo di vedere il solito politico aggrappato alla sua poltrona fino all'ultimo momento possibile».

CU L'HA PRUVATU SUPRA I SO' CARNI SI RENDI CUNTU
DI COSI COMU SUNNU
«Scoprire oggi che una proprietà del partito è stata sfilata a quel modo non è accettabile. E' oggettivamente imbarazzante - dice il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli -
«Immagino - dice - le difficoltà che avrà Fini d'ora in poi nell'occupare un ruolo di garanzia che richiede assoluta obiettività e serenità. Ad ogni passo gli contesteranno questa storia».

12 AGOSTO TRISTE RICORDO D'UN MICIDIALE BOMBARDAMENTO A BARCELLONA








12 agosto 1943 .............12 agosto 2010


L'Amministrazione Comunale, come negli anni precedenti, invita i cittadini a partecipare alla "breve" cerimonia commemorativa che, alle ore 11 del prossimo 12 agosto ( giovedì) si svolgerà presso il Monumento ai Caduti, in memoria dei duecento concittadini vittime del micidiale bombardamento aereo, che il 12 agosto 1943 ha quasi distrutto Barcellona Pozzo di Gotto.
I nomi dei caduti, in quella luttuosa giornata, sono riportati in una lapide collocata proprio accanto al monumento di via delle Rimembranze.
A quel tragico bombardamento che, per quanto inutile, seminò lutti e persino sconvolse il nostro monumentale Cimitero, dovrebbe essere legato in maniera meno episodica la Memoria di questa nostra Città, dove ormai sembra più facile ignorare che cercare di conoscere o ricordare.
Ovviamente secondo l'età.
Sono pochissimi, forse si potrebbero contare sulle dita della mano, i ragazzi e le ragazze che hanno avuto sentore di quante sofferenze, anche in casa loro, la seconda guerra mondiale ha portato.
Chi scrive queste poche righe, appena adolescente in quel miserando periodo, ha ancora vivo il ricordo di momenti ed episodi ad esso legati.
Il bombardamento del 12 Agosto - ricordo - ci ha sorpreso mentre eravamo sfollati nel vicino villaggio di Santa Venera.
In mattinata, però, mio padre assieme ad uno dei miei fratelli, era "sceso" a Barcellona per procurare qualcosa da portare a pranzo.
Entrambi si trovavano in via Umberto Primo, proprio davanti all'abitazione di mia nonna, quando furono sorpresi dalla tempesta americana; cercarono rifugio sotto la "volta" che dalla via Umberto Primo porta in vico Pensabene, e ben per loro che si sono raggomitolati in un angolo di quel piccolo tunnel.
Una bomba centrò una casa adiacente a quella della nonna, distruggendola e danneggiandone altre, e lo spostamento d'aria fece saltare dalla volta calcinacci che s'abbatterono sugli atterriti rifugiati.
Quelli che eravamo rimasti a Santa Venera, assistendo timorosi ed in ansia al tuonare delle bombe, già piangevamo i nostri cari, pur ignorando la gravità degli effetti di quella inumana scorribanda aerea, non dissimile da quelle di Milazzo e di Messina già sperimentate.
Passò qualche ora ed avevamo la morte nel cuore.
Di quei momenti ricordo la grande apprensione e la paura provata al rintronare delle bombe, che persino m'aveva fatto perdere ciò che, al primo impatto, tenevo nelle mani: un grosso bcchiere di limonata che chissà come ero riuscito ad addolcire con dello zucchero
, alimento raro e quindi doppiamente caro.
Ad un tratto, mentre attendevamo all'aperto chi temevamo non tornasse, essi, inzaccherati dal bianco dei calcinacci, ci apparvero in fondo alla strada: erano loro, i nostri cari, sembravano fantasmi tanto erano bianchi, ma fortunatamente erano sani e salvi.
Molti invece purtroppo non ebbero la loro fortuna, e furono circa duecento, tra cui alcuni dichiarati dispersi: i loro resti non sono stati mai trovati.

Francesco Cilona

domenica 8 agosto 2010

ANCORA LAMENTELE SULLE CONDIZIONI IGIENICHE DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO.


Più di una volta, l'amico Sebastiano Bruno, che abita nella via Nino Pino Balotta, adiacente alla grande piazza Mercato di S.Andrea, è costretto a intervenire per esporre al Sindaco e alla Magistratura lo stato di disagio e d'indecenza procurato, ogni fine settimana, dal tardivo intervento di pulizia, nella zona in cui opera il mercato settimanale.

Espone, tra l'altro Bruno, che è persona vigile in tutti i sensi, questo:

"in occasione del mercato settimanale del 07/08/2010, il servizio di spazzamento del parcheggio e della strada adiacente NON E’ STATA ESEGUITO, lasciando sui luoghi rifiuti di ogni genere , determinando oltre al disagio veicolare anche un degrado ambientale per la cittadinanza, nonchè una intollerabile e grave situazione igienico-sanitaria per i residenti"
Ciò l'induce a richiedere che vengano attuati "con la massima sollecitudine, tutti i provvedimenti necessari alla eliminazione dei gravi disagi sopra lamentati".

E' veramente sconcertante che, così spesso, si debba muovere il cittadino per sollecitare chi ci amministra a rendersi conto dello stato di abbandono in cui viene lasciata la città, quella
"mia amata città", che il capo della nostra Amministrazione, gonfio di pathos, sente di amare.
Se l'amore declamato non è retorica, or dunque, si faccia in modo di concretizzarlo con atti d'effettiva sollecitudine.
Mia nonna diceva: "Sullicitudini è capu di ricchizza", ed è certo che parlava della vera ricchezza: quella della volontà, che col cuore dev'essere un tutt'uno se si vuole parlare d'amore.

Informazioni personali

La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
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