sabato 22 maggio 2010

L'ON. CARMELO BRIGUGLIO SCONSIGLIA IL RICORSO AL VOTO DI FIDUCIA SULLA LEGGE PER LE INTERCETTAZIONI


Berlusconi sta rischiando grosso.
La sua ennesima tentazione di imporre al ParLamento la sua volontà ricorrendo al voto di fiducia, anche per l'approvazione della legge sulle intercettazioni, potrebbe fargli, stavolta, un brutto scherzo.

Già è nota la distanza presa da Fini su un eventuale colpo di mano del premier, e appare confermata tale contrarietà se si legge quanto un suo fidatissimo - Carmelo Briguglio, vicepresidente dei deputati Pdl - ha firmato oggi per 'Generazione Italia', la creatura politica fondata da Italo Bocchino con la benedizione di Fini.

"E' tangibile il rischio dell'espatrio delle notizie dall'Italia su giornali e tv straniere" scrive allarmato Briguglio "Cosa accadrebbe se cio' che dovesse essere vietato al Corriere della sera, a Repubblica o ai telegiornali Rai e Mediaset dovesse trovare ampia ospitalità su Le Monde, sul Times o sui grandi media internazionali a cominciare dal network di mr. Murdoch? Che faremo dinanzi al fenomeno inedito dell'espatrio della notizia? Grideremo al complotto?". "Secondo noi - avverte - va evitato un altro grave errore politico che si chiama voto di fiducia. Lo diciamo con chiarezza e per tempo. La legge sulle intercettazioni, per sua natura, deve avere un percorso squisitamente parlamentare, tormentato quanto si vuole, ma senza rischio di interventi liquidatori e ultimativi da parte del governo". "Si conceda al Parlamento, all'opposizione ma anche alla maggioranza, alle categorie interessate, ai cittadini tutto il tempo necessario per discutere e trovare mediazioni sul testo. Non è - aggiunge - una settimana di dibattito in più che può vanificare l'esito finale". "Siamo particolarmente esposti come Paese a particolari attenzioni da parte dell'alleato americano, Putin, Gheddafi e dintorni. Certe nostre relazioni non incontrano il massimo gradimento. La voce critica verso la nuova normativa di un esponente del governo americano in visita in Italia - suggerisce il finiano messinese - costituisca motivo di seria riflessione. La legge sulle intercettazioni ha bisogno di altri correttivi. Basta un granello di buon senso. Il Pdl deve adoperarlo".

Fonte:AGI .

BERSANI SCURRILE AVREBBE FATTO BENE A SPIEGARSI MEGLIO




L'ESPRESSIONE DEL SEGRETARIO NAZIONALE DEL PD E' STATA COMUNQUE BIASIMEVOLE

«Io sono per fare uscire da questa assemblea una figura eroica, i veri eroi moderni, gli insegnanti che inseguono il disagio sociale in periferia, lottano contro la dispersione mentre la Gelmini gli rompe i c...». l'ha detto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, dal palco dell'assemblea del partito, presentando l'impegno dei democratici per la scuola. E ha aggiunto: «Ci sono insegnanti che vanno nei quartieri periferici delle grandi città, nei piccoli comuni, nei luoghi in cui si annida il degrado ed è più forte la dispersione scolastica. Si tratta di insegnanti che seguono uno ad uno i ragazzi, facendo enormi sacrifici. Questi, per noi, sono degli eroi dei tempi moderni».

Il vice capogruppo del Pdl alla Camera, Italo Bocchino, non appena ha appreso ciò, ha ribattuto
: «Qualcuno spieghi a Bersani che lo scontro politico non esime dall'essere educati, soprattutto quando si critica un ministro donna come la Gelmini. Il nostro ministro dell'istruzione non 'rompe', ma cerca di riparare il disastro che dal '68 a oggi la sinistra ha procurato alla scuola italiana, facendone uno stipendificio e mortificando il merito e la qualità. Auspichiamo che Bersani chieda scusa alla Gelmini per il tono usato».

A parte il fatto che da Bersani non ci saremmo atteso un linguaggio scurrile, e male ha fatto il segretario del PD ad usarlo, anche se non mancano esempi di autorevoli personaggi politici sboccati.
Una considerazione tuttavia vale la pena di fare a margine, per far notare a Bocchino che il suo sdegno è un po' esagerato, se si pensa che ormai tutti chiamano solo pro forma "Gelmini" la legge paravento prodotta da Tremonti, che coi suoi colpi di scure sta facendo spezzatino della scuola pubblica.
A pensarci bene, il Ministro Maria Stella Gelmini avrà prestato a detta legge il proprio nome.

Sarebbe comunque difficile non ammettere che il provvedimento fortemente voluto dal Ministro dell'Economia abbia rotto davvero...e continui a rompere.

TUTTO OK: ARRIVERA' IL "DEUS EX MACHINA" PER LIBERARCI DAI RIFIUTI


Per risolvere l'emergenza rifiuti a Palermo serve un inceneritore.
A sostenerlo è il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il premier ha affrontato l'argomento durante il Consiglio dei ministri: "Mi hanno detto che la situazione è preoccupante, occorre intervenire subito magari rifacendo lo stesso lavoro compiuto a Napoli".(La Repubblica)

Il premier in Cdm avrebbe chiesto interventi urgenti per la discarica di Bellolampo, la Prestigiacomo incaricata di trovare una soluzione rapida per la costruzione di un termovalorizzatore in Sicilia.
Il Pd attacca: “Si vuole creare il caso ad arte per riproporre il grande affare degli inceneritori”. Blitz notturno dell’assessore Russo per ripulire la città alla vigilia delle commemorazioni per la strage di Capaci
(Lasicilia.it)

Più che una promessa, sembra una minaccia. Sollecitato dall’eco avuto dalle forti critiche ricevute dal mondo ambientalista, più che dall’emergenza in corso, il presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi ha annunciato la strategia del Governo per fronteggiare la crisi rifiuti siciliana: farà come a Napoli.

CLICCA QUI.

Rifiuti Sicilia, Berlusconi: "a Palermo faremo come a Napoli"

venerdì 21 maggio 2010

L A GIORNALISTA MARIA LUISA BUSI PER PROTESTA RINUNCIA ALLA CONDUZIONE DEL tg1


LA DECISIONE DELLA CONDUTTRICE PROVOCATA DAL COMPORTAMENTO DEL DIRETTORE MINZOLINI

Maria Luisa Busi, la nota conduttrice del TG1 sa mostrare le unghie.
La dimostrazione l'ha data affrontando di petto il Minzolini di Rai 1 che, sulla scorta di un suo programma, sta rivoluzionando la rete principale della RAI.
Con una lettera, che stamani ha affisso nella bacheca della redazione, la Busi ha annunciato che non intende più condurre il TG1. In tre cartelle spiega il motivo della sua decisione: non si riconosce più nella testata e, in quanto giornalista, asserisce che ,come unico strumento per difendere le proprie prerogative professionali, anzicché togliere la propria firma, un conduttore può solo togliere la sua faccia. Così ha deciso di fare lei e abbandona la conduzione del Tg1 delle 20.
La decisione arriva dopo una serie di scontri con il direttore della testata Augusto Minzolini.

USIGRAI: «Minzolini ha rotto il patto sul quale si fondava un grande giornale come il Tg1, ha spaccato la redazione, e quello della Busi è uno dei tanti esempi, ma è soprattutto un nobile grido che serve ad attrarre ancora una volta l'attenzione degli italiani sulla rete ammiraglia del loro servizio pubblico». Lo afferma in una nota il segretario dell'Usigrai, Carlo Verna. «Maria Luisa Busi - rileva Verna- rinuncia a un suo ruolo rilevante per affermare un diritto che è di tutti, quello di non riconoscersi nel Tg1 di Augusto Minzolini. Prima di lei hanno rinunciato al ruolo di spettatori tantissimi italiani. Dopo di lei non vorremmo che altri rinunciassero. Il Tg1 che Maria Luisa descrive nella sua appassionata lettera non è solo un ricordo perchè quei protagonisti non ci sono più, era il telegiornale che 'dava voce a tutte le voci. Ma in Rai - conclude- c'è un vertice aziendale?».

Maria Luisa Busi, 46 anni, laureata in psicologia ed iscritta all'albo dei giornalisti professionisti dal 1989, è entrata in RAI dopo aver lavorato in emittenti private a Cagliari.
Nel 1991 è entrata al TG1 di Roma conducendo il giornale di Uno mattina (Raiuno) per poi passare all'edizione principale delle 20 diventandone uno dei conduttori dell'edizione. Nel 1998 ha recitato la parte di sé stessa nel film Gallo cedrone di Carlo Verdone. Dopo l'ingresso alla direzione di Augusto Minzolini, nello scorso mese di marzo ha concesso un'intervista a La Repubblica in cui ha preso posizione contro l'allontamento deciso dal direttore del TG1 Augusto Minzolini dei suoi colleghi Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio, Piero Damosso e Massimo De Strobel: al quotidiano la Busi ha parlato di "rappresaglia" e di "clima irrespirabile" che fa perdere ascolti al telegiornale. Minzolini ha replicato inviando alla Busi una lettera di contestazione formale per non aver chiesto l'autorizzazione all'intervista e contestando il presunto calo dell'auditel affermato dalla Busi. Già a febbraio la giornalista si era scontrata con il suo direttore, affermando in una diretta di un servizio del TG1 come inviata che a suo giudizio la situazione all'Aquila era più grave di quanto era stato presentato dal TG1 e dagli altri telegiornali. Alla Busi, in quanto membro del Consiglio nazionale della Federazione della Stampa, è comunque garantita la facoltà di esprimere opinioni nell'esercizio delle sue funzioni di sindacalista, oltreché il rilascio di interviste senza preventiva autorizzazione. (Fonte Wikipedia)

TEATRO MANDANICI: COME CI PIANGE IL CUORE!


Ogni tanto ci ricordiamo che esisteva a Barcellona un teatro comunale, intitolato al nostro rispettabilissimo musicista Placido Mandanici, e ci sovviene pure che è trascorso tantissimo tempo da quando, a causa di un incendio, fu demolito per dar posto prima a degli sconcissimi pseudoportici e poi all'attuale giardino dell'Oasi.
In compenso - questo ce lo ricordiamo pure - si cercò di architettare il modo per compensare la "grande"perdita dell'unica struttura degnamente adibita a rappresentazioni sceniche mediante la costruzione di un nuovo teatro, con ubicazione meno centrale, e si scelse un angolo argilloso all'interno del dismesso campo sportivo "Longano" , a ridosso della via delle Rimembranze.
Fu redatto il progetto - si disse d'avanguardia, visto che l'edificio doveva avere la forma di una scatola di biscotti - e s'iniziarono i lavori d'edificazione con un prossimo finanziamento d'un miliardo di lire, raccattato attraverso la Cassa Depositi e Prestiti.
A spizzica e bocconi, si appaltarono i successivi lavori per portare a compimento la struttura, e prima ancora che ciò avvenisse - credendo che già si fosse prossimi al traguardo - addirittura si ebbe il coraggio di mettere in scena una rappresentazione nell'ancora rustica platea.
Passati tanti anni da quello strano evento, ancora il teatro attende di essere completato. Lasciato in stato d'abbandono, è diventato oggetto di vandalismi, di discussioni, di promesse, di ulteriori appalti e spese, di inutili attese.
E ancora attendiamo che venga ristrutturato e ultimato.
Placido Mandanici, amico caro, scusaci tanto, ma i tuoi compaesani siamo fatti così...

CLICCA:
PLACIDO MADANICI: MUSICISTA APPREZZATO NELLA PRIMA META’ DELL’ ‘800

PREVISTA PER GIOVEDI' 27 MAGGIO UNA ENERGICA MANIFESTAZIONE DI PIAZZA DEI PRECARI COMUNALI

L'Organizzazione Sindacale Cgil di Barcellona P.G ha chiesto alle compretenti autorità l’autorizzazione per tenere una pubblica manifestazione dei lavoratori precari operanti alle dipendenze di questo Comune e dei Comuni della zona per protestare e a sostegno della vertenza riguardante il superamento del precariato con l’ottenimento del tempo pieno e a tempo indeterminato. La manifestazione è prevista per Giovedì 27/Maggio/2010 con inizio alle ore 16,30 secondo il seguente programma:-0re 16,30 concentramento dei manifestanti davanti alla sede del Palazzo Municipale;
-ore 16,45 muoverà il corteo verso Via Longano
A giustificazione dell'iniziativa la Camera del Lavoro rende nota la
"Piattaforma Rivendicativa dei Lavoratori Precari dipendenti dal Comune di Barcellona Pozzo di Gotto"

Premesso che: · Dal 1989 sono precari e lavorano presso il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, in 140, dopo aver superato la selezione proposta dall’art. 23 L. 88 n 67 e lavoratori cassaintegrati. · Con l’arrivo degli anni 2000 sono aumentati diventando n. 261; · In tutti questi anni tra varie promesse e impegni posti in essere da tutti i Governi regionali e da taluni funzionari dei rispettivi Assessorati che dagli scranni di Palazzo delle Aquile di Palermo sono volati al Parlamento nazionale dopo aver millantato il voto alla moltitudine di precari, di ogni genere, per tanti anni; proprio abili prestigiatori; · Da quando, a metà anni 90, sono impegnati come supporto agli Uffici e tanti altri presso i servizi esterni dell’Ente, erano i soli tranne qualche caso sporadico a saper usare l’automazione informatica; · E’ risaputo e condiviso anche dagli Amministratori Comunali, già da anni, che senza l’impegno e il lavoro dei Lavoratori precari, storici e non, l’attività e tutti i servizi resi alla collettività resterebbero paralizzati; · Nel corso degli anni, invano e ripetutamente è stato chiesto che il rapporto di lavoro da part.time si trasformasse a tempo pieno e indeterminato; · nel corso degli anni, incoraggiati dalle infrante promesse della piena occupazione, la stragrande maggioranza hanno formato famiglia pur percependo il modesto salario che si aggira tra i cinquecento e i seicento € al mese; · negli anni in tanti avendo raggiunto l’età pensionabile sono andati forzatamente in quiescenza senza contributi e senza diritti ed ancora peggio con un importo pensionistico al minimo, pari ad € 450,00 al Mese; · A nulla sono giovate le iniziative di mobilitazione e di lotta, per chiedere il tempo pieno, promosse da tutti i precari unitamente alle Organizzazioni Sindacali CGIL-CISL E UIL e gli incontri tenuti a tutti i livelli Istituzionali; · Da e soprattutto negli ultimi anni sostenuti dal Sindacato CGIL si sono tenute, tra l’altro, numerosi incontri con il Sig. Sindaco e con gli Assessori e i dirigenti dei medesimi assessorati ispirati ad ottenere gli impegni assunti in ordine al superamento dello status di precari; · A nulla sono servite le richieste inoltrate dall’amministrazione comunale ai vari Assessorati regionali e al Ministero per avere le necessarie risorse finanziarie. Per quanto premesso Fp/CGIL e Lavoratori precari chiedono: a) alla deputazione regionale di promuovere ogni utile iniziativa presso l’assemblea regionale e il Governo Regionale ispirata a reperire le risorse finanziarie e le necessarie modifiche normative per consentire all’Ente locale di non incorrere, in taluni casi, nelle sanzioni di Legge; b) al Governo nazionale di impinguare le somme necessarie occorrenti per dare esecutività alla normativa ed ai provvedimenti, per il superamento del precariato, di cui alla Legge finanziaria/2008 n. 244/2007 art.2 commi 550 e 551 e dell’art. 1 – commi 519 e 558 della legge n. 296/2006, finanziarie 2007; c) al Sig. Sindaco di sostenere la presente vertenza anche con atti deliberativi del C.C. e con la personale presenza presso le Istituzioni superiori a cui Sindacato e precari chiederanno di incontrarsi; d) a tutti i dipendenti del Comune di associarsi e di partecipare alla protesta dei precari e del Sindacato al fine di porre fine alla grande iniquità e disparità di trattamento di lavoro; e) ancora, al sig. Sindaco e a tutta l’amministrazione Comunale di avvalersi della collaborazione dei lavoratori contrattisti e L.S.U. per l’espletamento dei servizi esternalizzati resi a favore dei cittadini, mettendo a disposizione le risorse finanziarie per integrare il salario dei medesimi lavoratori; f) Al Presidente del Consiglio dei Ministri di emettere analogo provvedimento emanato a favore dei precari del Comune di Catania e Palermo ( D.P.C.M. n. 388/2008) per reperire le necessarie risorse finanziarie da destinare per il superamento del precariato del Comune di Barcellona P.G.

giovedì 20 maggio 2010

OTTIMO RECITAL IN LINGUA INGLESE DEL GRUPPO STUDENTESCO DEL LICEO VALLI DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO


Sono i ragazzi del Liceo Classico "Luigi Valli" di Barcellona, mentre recitano in lingua inglese, davanti ad un pubblico attento e deliziato.
L'originale recital s'è svolto oggi, nel salone-teatro dell'istituto, in maniera brillante e convincente.
Anche se non tutti gli spettatori hanno potuto comprendere le battute, gli applausi sono stati pieni e frequenti, perchè i giovani attori hanno saputo sbrogliarsi in maniera egregia, mostrando oltre a buone capacità recitative, ottima padronanza della lingua inglese, non solo per la pronuncia, ma anche per la particolare cadenza espressiva.
Dieci e lode quindi alla bella "compagnia" e a chi l'ha preparata in aula e sulla scena.

IMPORTANTE INCONTRO-SEMINARIO A OLIVARELLA PER UNA NUOVA STRATEGIA ANTIRIFIUTI

Si terrà Sabato 22 Maggio p.v. alle ore 10,00 presso l’oratorio Giovanni Paolo II, via A. De Gasperi, 27 Olivarella - San Filippo del Mela, un incontro-seminario sull’attualissimo tema dei rifiuti fra amministratori dei comuni soci dell’ATO Messina 2 spa e l’associazione Rete Rifiuti Zero Messina. Lo scopo dell’incontro è quello di illustrare la Strategia Rifiuti Zero (il cui massimo propugnatore è il prof. Paul Connett) agli amministratori, e dimostrare che essa è possibile all'estero (S. Francisco), è possibile in Italia (Capànnori), è possibile anche in Sicilia (Kalatambiente), e può creare risparmi, addirittura entrate, per gli asfittici bilanci comunali, ma soprattutto può creare grandi occasioni di lavoro per i giovani ed una imprenditoria creativa. In particolare si illustreranno proposte e suggerimenti sostenibili per affrontare l’emergenza rifiuti che attanaglia questa fascia della provincia messinese, nonché per affrontare gli adempimenti previsti dal nuovo DDL regionale su “Gestione integrata dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati”.

N:B:
Abbiate un po' di pazienza e visitate tutti i video che oltre a questo saranno presentati a corredo sul riciclaggio dei rifiuti: ne vedrete di veramente sbalorditivi......


SI E' VERO, SI VUOLE - COLA' DOVE SI PUOTE - CHE SI BRANCOLI NEL BUIO



MUORE LA TRASPARENZA: TUTTO SI STA FACENDO PERCHE' SI OCCULTI LA VERITA'

Stamattina, aprendo un libriccino che per me è importante, m'è capitato di leggere questo piccolo brano: "Nessuno accende una lucerna e la copre con un vaso o la pone sotto il letto, ma la mette su un lampadario, perché chi entra veda la luce. Non c'è niente di occulto, nulla di segreto che non sarà portato alla luce"....

Non è la prima volta che leggo questa grandissima Verità, uscita dalla bocca di Gesù, ma mai m'aveva colpito quanto oggi, alla
"sinistra luce" - è il caso di dirlo - di quanto sta accadendo in mezzo a noi: a noi Italiani, e persino a noi semplici Barcellonesi.
E qui intendo parlare, in primis, del gravissimo tentativo che, in un momento bisognoso della massima trasparenza, si sta mettendo in atto nel Parlamento, mediante l'approvazione di una legge capestro - il cosiddetto decreto intercettazioni - imposta per non farci più scoprire il marcio che - come s'è potuto constatare - sta disfacendo la nostra nazione.
Pene severe saranno previste contro chi sa e, avendone il dovere di far sapere, cerca di accendere una lucerna e metterla in vista.
Pene severe se non si porrà la lucerna sotto un vaso o sotto il letto.
E ne vedremo di belle - nonostante il buio voluto dal regime - grazie a questo decreto, se sarà approvato così come sta uscendo dalla Commissione del Senato.
In secundis (anche se non vale la pena, ne parlo lo stesso):in questa città, effettivamente brancoliamo nel buio. Direi è ormai buio pesto, nel presente e purtroppo forse per tanti anni a venire.
A Palazzo Longano, come spesso il generale ha lamentato, s'ignora che cosa possa essere il rapporto tra Amministrazione e cittadini, ed io dico che ciò avviene non solo perchè la lucerna non è stata posta sul lampadario - come ha insegnato il Redentore - ma anche addirittura perchè a volte non si è voluto o saputo accenderla.
Ed è per questo che si brancola nel buio, in quel buio fitto che rende o
rmai la gente diffidente o sonnolenta.
Secondo il carattere o gli interessi personali...


Francesco Cilona

CLICCA :
Canale TV - Rainews24

Il giro di vite sulle intercettazioni: - LASTAMPA.it


mercoledì 19 maggio 2010

TOGHE ROSSE PER TE....TORNA IL RITORNELLO CONTRO LA MAGISTRATURA



Nell'affair Anemone, c'è un collaboratore di Giustizia. E' l'architetto Angelo Zampolini, collaboratore del costruttore Diego Anemone, che per non finire in carcere ha scelto di vuotare il sacco, ammettendo d'essersi prestato ad aiutare l'imprenditore romano , finito in manette per essere ritenuto il presunto corruttore di importanti uomini di governo, tra cui Bertolaso e Scajola, per il quale - " senza che questi lo sapesse" - avrebbe contribuito con 900.000 euro, nell'acquisto di una casa che si affaccia sul Colosseo.
Una questione ormai arcinota, che ha indotto il ministro dello sviluppo a dimettersi "per difendersi meglio" o come ingenuamente ha dichiarato la moglie "per non compromettere altri molto più su di lui".
Un'ingenuità che l'ex ministro Scajola s'è premurato di correggere, smentendo che in lui ci fosse alcun proposito di protezione nei confronti di chicchesia.
Comunque gli accenni sfuggiti alla moglie dell’ex-ministro, incappata in una intervista, devono avere fatto sobbalzare parecchi a Palazzo Chigi.
E forse questo spiega perché, Scajola, che in seguito alle dimissioni era apparso tenuto a distanza da Berlusconi e dai suoi discepoli, in questi giorni è stato riagganciato, tanto da essere stato invitato a cena con il premier a villa d'Arcore.
" Fatto in sé significativo.- si legge su La Stampa - Chi inviterebbe nel proprio salotto un personaggio del quale dubita sul piano morale? Vuol dire che questi dubbi, se mai erano esistiti, ora non sussistono più (tesi accreditata nel giro di Scajola)".
Mentre rifà capolino un altro sospetto: che si stia continuando a tramare contro il Pdl e il suo fondatore e che, in questo complotto, ci sia sempre lo zampino delle toghe rosse...

IL FALLIMENTO DEGLI AMBITI TERRITORIALI POSTULA UN SERIO REALE INTERVENTO DELLA REGIONE


Da ieri, i rifiuti di Modica, Scicli, Ispica e Pozzallo sono conferiti nella discarica di Mazzarrà Sant’Andrea.
Ciò avviene con i mezzi delle amministrazioni comunali interessate. L'ha stabilito il Collegio dei Revisori dei Conti dell’Ato Ambiente Ragusa, adducendo che l'ATO non è in grado di sostenere i costi del trasporto, nel messinese, dei rifiuti solidi urbani. Dall'inizio di questa settimana, pertanto, i cancelli, quasi sempre chiusi per l'ATO MESSINA DUE, sono spalancati per fare entrare i compattatori di quattro paesi della provincia di Ragusa, i cui amministratori hanno dovuto fare buon viso a cattivo gioco di fronte alla necessità di provvedere alla pesante spesa per trasferte molto lunghe e costosissime.
Come si può notare, la gestione in quasi tutti gli ambiti territoriali della nostra isola s'è rivelata catastrofica, e i motivi sono evidenti, visto che, per quanto si sia trattato di società per azione, tutti o quasi tutti gli Ato si sono comportati da carrozzoni politici, su ruote unte con pubblico denaro, malgovernato.
Doveva trattarsi di Ambiti Territoriali Ottimali, ma è stato evidente che lo sono stati solo di nome, perchè di fatto sono risultati "pessimi".
A ciò va aggiunto il grande sbaglio d'avere mantenuto una modalità di raccolta e smaltimento
sbagliata, con prelievo indiscriminato dei rifiuti e smaltimento mediante trasferimento in discariche, con oneri pesantissimi.
Non va dimenticato inoltre l'errore commesso nell'applicazione delle tariffe che, creando contenziosi, ha determinato evasioni nel pagamento delle bollette da parte di molti utenti, con conseguenti difficoltà finanziarie e indebitamenti per i gestori Ato e per gli stessi Comuni soci.

A questo punto, se la Regione non dovesse intervenire per sanare la pesante situazione, le conseguenze sarebbero sicuramente drammatiche, in più di un senso: tra cui quello dell'igiene e della salute pubblica, già insidiate dall'esistenza di eterni cumuli putrescenti in tutti gli angoli della Sicilia.

Francesco Cilona

UNA PIANTA FIORITA E' SEGNO DI VITA.....



Anche una pianta spinosa, nata e cresciuta in un humus arido, riesce a produrre i suoi fiori, belli a vedersi, ma di vita breve.
La foto è stata scattata pochi minuti fa, l'immagine rimarrà, anche se l'inflorescenza tra qualche giorno sarà appassita.
E', questo, il ciclo di una vita che, per quanto breve, avrà avuto il suo significato, avrà suscitato sensazioni, avrà fatto dimenticare le spine in mezzo alle quali essa è sorta.
Non c'è vita - breve o lunga che sia - che non sia caduca, come non c'è caducità se non c'è vita.

martedì 18 maggio 2010

TREMONTI PROMETTE OBBEDIENZA ALL'UE : NIENTE STRAVOLGIMENTI SULLE PENSIONI



Bruxelles, 18-05-2010

L'Italia intende rispettare gli impegni presi sul piano del deficit con l'Ue. Lo dice il ministro all'Economia Giulio Tremonti.'L'Italia - spiega a margine della riunione dell'Ecofin a Bruxelles - ha ricevuto nel dicembre scorso indicazioni dall'Ue per la correzione dei propri conti pubblici. Noi intendiamo rispettare quegli impegni e quei numeri. Non ci e' stato chiesto nient' altro'.

Nessuno stravolgimento sulle pensioni
"Se lei mi chiede se stiamo stravolgendo il sistema pensionistico le dico di no, perche' funziona bene": cosi' il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha risposto in conferenza stampa sull'ipotesi di eventuali interventi sul sistema pensionistico all'interno della manovra a cui sta lavorando il Tesoro. "Abbiamo il sistema previdenziale piu' stabile d'Europa", ha aggiunto il ministro".

Tagli del 5% ai politici? Solo aperitivo
"Ho sentito parlare di tagli agli stipendi dei parlamentari dell'ordine del 5%. Mi viene da sorridere. Per me e' solo un aperitivo". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, al termine della conferenza stampa seguita alla riunione dell'Ecofin.

FONTE RAI NEWS

lunedì 17 maggio 2010

VAGABONDI D'iTALIA

Fasciato di bende
i fianchi rotondi
ormai vaga Bondi.

Nella testa feconda
pensieri tremendi
gli fanno la ronda.



Chè fatti nefandi

si stanno scoprendo
nel torbido mondo.

Ma lui non sa quando
verrà posta al bando,
la cricca immonda,
cui ha fatto da sponda

chi sempre fruendo
di grasse prebende
ci lascia in mutande
spendendo e spandendo.

fra' Galdino

FETIDO LETAME SCARICATO DAVANTI ALLA SEDE ROMANA DEL PDL


Peccato che ancora il progresso tecnico non è riuscito a fare "riprendere" gli odori: se così fosse stato, questa foto ammorberebbe il lettore per il fetore del letame fotografato, che mani ignote hanno buttato davanti all'ingresso del Pdl di Roma. Un gesto non certamente gentile che, nella sua crudezza, ha inteso rimarcare la puzzolente putredine che sta appestando la nostra società, grazie al disfacimento di ogni etica politica e imprenditoriale. E' il lezzo intollerabile d'una inondante corruttela che non potrà mai essere minimizzata come semplice"microcriminalità imputabile a qualche individualità prenditoriale".

BLACK OUT IN UN QUARTIERE PER LAVORI ALLA RETE ELETTRICA

FOTO: Via Longo ieri e oggi

L'EROGAZIONE ELETTRICA, BLOCCATA ALLE 9, SI RIATTIVA UN'ORA PRIMA DEL PREVISTO

LAVORI ALLA PESCHERIA DI VIA LONGO




Stamattina, verso le nove, in un intero rione è improvvisamente mancata l'erogazione dell'energia elettrica.

Il black out ha interessato le vie Madia, Gianani e Cambria, ed è stata un'interruzione a sorpresa che, se non ha causato blocchi d'ascensore ed altro inconveniente del genere, sarà stato un caso fortunato.
Abbiamo cercato d'informarci, telefonando al numero verde Enel, e immediatamente abbiamo potuto apprendere che, nella zona indicata, si stava procedendo a lavori di riparazione e ristrutturazione che, presumibilmente, si sarebbero protratti fino alle 15,30.

Telefonicamente, a black out in atto, l'informazione è stata data immediatamente, mentre invece - caso insolito - nessun preavviso su tale intervento era stato dato alla popolazione.

Altre volte, Barcellonablog, mediante consultazione del sito del Comune, dove il preavviso veniva notificato, era stato in grado d'informare i cittadini residenti nelle località interessate a tale genere d'interruzione, invece stavolta - che tra l'altro il black out ha colpito la zona in cui i nostri computer operano - s'è dovuta subire la sorpresa d'un fastidio fuori programma.
Pazienza.

Cercheremo di adattarci, almeno per la scrittura, ricorrendo al portatile, ovviamente finché la batteria sarà carica, attendendo il pomeriggio per potere "affidare" al server almeno un servizio.

************************************************************************************
Che stavolta è breve, e riguarda la via Longo, quella che comunemente chiamavamo strada della pescheria, per l'esistenza colà d'una struttura commerciale, adibita alla rivendita del pesce.
Da tempo, la via Longo, che anni fa pullulava di botteghe, macellerie e fruttivendoli, è rimasta completamente "evacuata" e ultimamente è stata chiusa al traffico, essendo stato attivato, là dove sorgeva il mercato polifunzionale con la pescheria, un cantiere per la costruzione di una grande struttura pubblica, che il Comune ha fatto progettare per la creazione di sedi di accoglienza e di attività sociali e culturali, che dovrebbero essere meglio specificate, una volta completati i lavori.
Lavori che, iniziati con solerzia, adesso sono giunti alla ultimazione della scheletratura in ferrocemento, com'è possibile notare nella foto.
Sarebbe, questa, la prima fase di un'opera interessante, che la città auspica possa essere inaugurata e utilizzata in tempi ragionevoli, come previsto dalla gara d'appalto e richiesto dal buon senso.


domenica 16 maggio 2010

LA BEFFA E IL DANNO PER I RAGAZZI DEL CIRCOLO "OTTOBRE ROSSO"

saranno comunisti ma non si mangiano i bambini


La prenotazione perduta



QUESTO E' UN EPISODIO CHE HO LETTO SUL SITO DEI GIOVANI DI "OTTOBRE ROSSO"


Mi sembra doveroso riportarlo integralmente, come l'ha raccontato Pasquale, intanto per esprimere tutta la solidarietà di Barcellonablog nei confronti dei protagonisti - sicuramente giovani - che dal Comune sono stati trattati come pezze da piedi, mentre sarebbe stato doveroso andare loro incontro per il duplice motivo che sono cittadini e per giunta giovani, ed hanno il diritto di non essere turlupinati.
Dico a questi ragazzi, che hanno subito un vergognoso sopruso, di non scoraggiarsi, perché prima o dopo la ragionevolezza tornerà nel Palazzo di città, forse addirittura più prima che dopo, perché ormai in quell'ambiente s'è superata ogni misura nell'allentamento del rapporto con la Città, e i cittadini hanno finalmente capito che il declino di Barcellona Pozzo di Gotto dipende soprattuto da siffatto comportamento.
Pasquale, hai fatto bene a rendere noto questo indegno episodio, ma sappi che non è il solo che si potrebbe, anzi dovrebbe, raccontare.

Vivere a Barcellona non è facile, e questo lo sapevamo. Ma non pensavamo di doverci trovare di fronte a meraviglie incredibili anche per prenotare l’uso di una struttura pubblica. Ebbene, oggi, 14 maggio, il Circolo Prc “Ottobre Rosso” aveva in programma una mostra su Peppino Impastato alla sala convegni della Vecchia Stazione di Barcellona. Per andare sul sicuro avevamo prenotato addirittura più di un mese fà, il 2 aprile. Al Comune, firmati i permessi, registrati, prenotazione compiuta, ci dissero semplicemente di andare il giorno prima dell’iniziativa (ovvero ieri) a ritirare la chiave dell’ingresso dell’edificio. Così abbiamo fatto – ci hanno dato la chiave! L’evento era stato ampiamente pubblicizzato, i compagni avevano trasportato i pannelli su cui c’erano le illustrazioni, ma arrivati lì ci siamo accorti che qualcosa non andava. Sul tavolo dei relatori c’erano delle targhe con dei nomi, sul muro erano affissi dei manifesti col programma di un convegno (di cui non specifichiamo il nome perchè non riteniamo che gli organizzatori abbiano particolari colpe), cui partecipava addirittura il sindaco, e che era previsto per ieri ed oggi, dunque quando dovevamo utilizzarla noi. Abbiamo deciso di vederci chiaro e siamo andati oggi, in mattinata, al Comune a chiedere spiegazioni. Nell’imbarazzo generale, gli addetti ai lavori hanno controllato e verificato che effettivamente le autorizzazioni c’erano regolarmente, ma la nostra prenotazione era stata cancellata col correttore! e sostituita con questo convegno di cui abbiamo detto. Così hanno cercato di fornirci delle alternative, impossibili perchè tutte le strutture erano occupate. L’ultimo ridicolo tentativo di riparare il danno. Evidentemente l’utilizzo di strutture “pubbliche” non è uguale per tutti. C’è chi segue la via dei comuni mortali (come noi), fa la fila, firma e controfirma fogli vari, sta appresso a tutti i passaggi burocratici su cui nessuno sa darti delucidazioni, per poi vedersi scavalcato da qualcun altro, magari perchè c’è il sindaco o perchè se n’è interessato il tale assessore. Le cose a Barcellona funzionano così. Se hai conoscenze ti è concesso tutto. Altrimenti perdi i tuoi diritti all’uso del pubblico. E’ una cosa gravissima, e la nostra amministrazione dovrebbe solo vergognarsi dell’ennesimo episodio di malcostume di cui è protagonista.

IL GOVERNO DEL FARE /. MA CHE "FARE"?


Avanti con il ''Governo del fare'', capace di rendere ''l'Italia protagonista in Europa'' perché ''gli italiani si fidano di noi''. E' all'insegna dell'ottimismo il messaggio che il premier Silvio Berlusconi ha inviato al senatore Pdl Carlo Vizzini per la manifestazione 'Il Pdl per l'Italia del futuro' che si è tenuto a Palermo.

''Gli italiani si fidano di noi, di un governo che raccoglie la loro esigenza di sviluppo e di libertà - dice il premier - e che rende l'Italia protagonista in Europa contro l'avanzata della speculazione sull'euro''. Avanti, dunque. ''Siamo il governo del fare -ha aggiunto - e continueremo a lavorare con il profondo amore per il paese che guida ogni nostra iniziativa''.

Dopo aver rivendicato i ''grandi risultati'' raggiunti dall'esecutivo, Berlusconi sottolinea che ora ''abbiamo innanzi a noi altre importantissime sfide da vincere, per far diventare l'Italia un paese moderno ed efficiente. Una di queste è, senz'altro, il rilancio del nostro Mezzogiorno, attraverso quel Piano che porterà il Sud verso una nuova rinascita economica e culturale''

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Dalle nostre parti - nel sud - se non erro, fare significa "andare di corpo" "defecare" "fare cioè un bisognino", per non dire la parola più volgare che comincia con la c:
Ora potremmo dire che il governo di Berlusconi - stando alle "imprese" che stanno venendo a galla - è davvero il governo del fare, nel senso di cui sopra: un po' tutti di loro se la stanno facendo adosso.
Se poi riusciranno a farsela con amore, quella sì che è una bella hahàta: a dirlo alla toscana con la c aspirata.

Informazioni personali

La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
Questo blog non va considerato testata giornalistica: poichè i suoi post non vengono aggiornati con cadenza periodica e preordinata, non può costituire prodotto editoriale, ai sensi della legge n.62 del 7.3.2001. L'autore si dichiara non responsabile per i commenti ai vari post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non vanno addebitati all'autore, neppure quando vengono formulati da anonimi o criptati. Le immagini pubblicate, quando non sono di proprietà dell'autore, sono procurate con licenza di pubblico dominio o prese liberamente dalla rete. Nell’eventualità che qualcuna violasse i diritti di produzione, si pregano gli interessati di darne comunicazione a questo blog perché si provveda prontamente alla cancellazione.