sabato 15 maggio 2010

CONCLUSO IN GRANDE STILE IL 12° CONCORSO NAZIONALE CITTA' DI BARCELLONA P.G. "PREMIO PLACIDO MANDANICI"

TUTTI I NOMI DEI PREMIATI
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::FOTO: Antero Arena=>


S'è concluso stasera, con il classico "Concerto di Premiazione", il 12° Concorso Musicale Nazionale "Citta' di Barcellona P.G. " Premio Placido Mandanici, organizzato all'Oasi di Barcellona dall'Associazione Musicale "P.Mandanici" : ( presidente Teresa Salvato, direttori artistici Maria Assunta Munafò e Antero Arena).
I concorrenti, tutti i giovani musicisti di nazionalità italiana o europea, come ogni anno, durante la decorsa settimana si erano esibiti davanti a specifiche commissioni giudicatrici, componenti la giuria dal cui insindacabile giudizio sono stati qualificati i seguenti vincitori del primo premio:
GIOVANI SOLISTI:
Ilenia Musso (fisarmonica Cat. A1); Iole Rodolico (Pianoforte Cat.A2); Marcello Enna (Violino - Archi Cat.2); Massimo Piazza (Chitarra Cat. A2); Mirea Zuccaro (Pianiforte Cat. A2); Marco Mazzamuto (Violino - Archi Cat.B1); Salvatore Pino (Fisarmonica Cat.B1); Lucio Brancati (Clarinetto - Fiati Cat.B1); Guglielmo Alex (Chitarra Cat. B2); Roberta Trentuno (Obe - Fiati Cat. C2); Diana Buscemi (Pianoforte Cat. C2); Francesco Mazzei (Fisarmonica Cat.C2); Andrea Fallico (Clarinetto - Fiati Cat.D); Tiziano Magnano (Trombone - Fiati Cat.D); Simona Bonanno ( Violoncello - Archi Cat. C1);
DUO / MUSICA DA CAMERA:
Giuffrida-Ciancio (Violino e pianoforte Sez.J); Gemelle Palazzolo ( Arpe Sez J); Bonanno-Zanghì (Violoncello e pianoforte Sez.J); Pennisi-Lentini (Violoncello e pianoforte sez.A);
COMPLESSI:- MUSICA DA CAMERA
Quartetto Omnia Sax ( Sez.B)
Carmelo Coglitore Dangerous Open Orchestra (Sez. C).
La serata clou, a conclusione della quale è avvenuta la premiazione dei vincitori, è stata caratterizzata da esibizioni individuali e di gruppo e da un concerto eseguito dai premiati.

LASCIAMOLI PARLARE: PRIMA FINI E POI BONDI


«Chi pensa che il gruppo di parlamentari che si riconosce attorno alle questioni che io pongo possa avere come obiettivo quello di far cadere il governo, di tendere imboscate, di rendere più difficile l'azione di governo, non ha capito assolutamente niente». Gianfranco Fini ribadisce la propria posizione e quella dei parlamentari a lui vicini nel giorno in cui viene pubblicato on-line il Comitato nazionale di "Generazione Italia", l'associazione interna al Pdl che si riconosce nelle posizioni del Presidente della Camera.


«Leggo anche oggi sulle pagine di un quotidiano il mio nome associato a inchieste in corso, di cui non ho alcuna notizia, con tanto di riferimenti a supposte informative della Guardia di Finanza». Lo afferma Sandro Bondi, ministro dei beni Culturali in una nota. «Sono esposto in questo modo - prosegue Bondi - da circa una settimana, e chissà quanto ancora continuerà questo incivile e violento trattamento, ad ogni genere di supposizioni, di sospetti e di diffamazioni».

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Appalti, anche Bondi torna nel mirino - LASTAMPA.it

MARTEDì PROSSIMO SI RINNOVA L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE BAMBINA





Martedì prossimo, 18 maggio, nell'aula consiliare di Palazzo Longano, saranno proclamati i trenta componenti del nuovo Consiglio Comunale Ragazzi, eletti nei giorni scorsi nelle sede degli istituti scolastici di Barcellona Pozzo di Gotto.
Subito dopo i neo "consiglierini" eleggeranno il Sindaco e i quattro Assessori previsti dal regolamento.
Hanno avuto diritto al voto gli alunni degl'istituti scolastici "Luigi Capuana", "Nino Pino Balotta", "Nino Bixio", "Militi", "I.C. Ugo Foscolo", "I.C. Bastiano Genovese".
Ad organizzare l'apparato provvede l'Assessorato Comunale alla Pubblica Istruzione, per intervento diretto del titolare prof.Antonietta Amoroso.

Il consiglio comunale dei bambini, secondo quanto abbiamo appreso, è nato per costituire momenti di confronto tra gli amministratori comunali e le scuole impegnate a svolgere progetti di educazione alla cittadinanza, alla legalità, alla sostenibilità e alla partecipazione attiva.
Quali esiti abbia avuto questo genere di confronto tra "amministratori" piccini e grandi, durante il passato consiglio dei bambini, testè scaduto, non è stato finora reso noto.
Che da parte dei giovanissimi "amministratori" (sindaco, assessori e consiglieri) ci siano stati argomenti e proposte rivolte all'Amministrazione adulta nessuno intende dubitare.
Esiste però il sospetto che eventuali idee suggerite e richieste avanzate a favore della città possano essere cadute nel vuoto.


CON QUEL CUOCO TUTTO FA BRODO


E' AUSPICABILE CHE PRESTO SI SAPPIA COSA BOLLE IN PENTOLA

Anche il governatore della Sardegna Ugo Cappellacci risulterebbe indagato nell'inchiesta della Procura di Roma sulla presunta corruzione per l'aggiudicazione degli appalti dell'energia eolica in Sardegna. Lo riferiscono oggi 'La Repubblica' e il 'Corriere della Sera'. Secondo quanto riportano i due quotidiani, l'accusa sarebbe di corruzione e abuso di ufficio. Il nome di Cappellacci sarebbe contenuto in diverse intercettazioni telefoniche tra l'imprenditore Flavio Carboni e il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini, già indagati.

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Appalti, De Magistris: "Una cloaca con gli stessi nomi di Why Not" | Agenzia DIRE

venerdì 14 maggio 2010

MEDICI SENZA FRONTIERE, IN PRIMA LINEA NELLE EMERGENZE COL NOSTRO AIUTO



E' passato solo qualche mese dal terremoto di Haiti, eppure molti se ne sono già dimenticati.
I giornali sono tornati ad occuparsi di scandali e partiti, i rotocalchi di gossip, in tv si alternano fiction e reality con i loro drammi senza conseguenze.
Il mondo ha la memoria corta. Ma l'emergenza non è finita, la situazione rimane critica, gli interventi più che mai necessari.
Essenziale in situasioni così gravi è la presenza di Medici Senza Frontiere, le cui equipes sono state le prime ad intervenire e sono sul posto a fornire cure e assistenza medica, acqua pulita, cibo e servizi igienico sanitari.
L'organizzazione, presente in tutto il mondo dove c'è gente che ha bisogno di tutto, ha per questo bisogno di tutti noi.

CLICCA QUI:

Medici Senza Frontiere


GIANFRANCO MICCICHE' RACCONTA NEL SUO BLOG L'INCONTRO CON BERLUSCONI


Qui si riporta la parte essenziale, che contrasta nettamente con quanto vorrebbero fare i suoi rivali lealisti

"Berlusconi mi ha chiesto di assumermi la responsabilità della riunificazione del partito in Sicilia, sottolineando come ritenga di fondamentale importanza il fatto di mantenere unito il partito. Io ho dato la mia disponibilità, ma sono rimasto irremovibile nel difendere il patto elettorale, da noi stretto con i siciliani attorno alla figura di Raffaele Lombardo, che il Pdl, più d’ogni altro partito della coalizione, ha contribuito a far eleggere governatore della Sicilia. Il maggior partito della coalizione di governo non può rendersi responsabile di ribaltoni, non può, cioè, determinare il sovvertimento di quella volontà popolare, che esso stesso ha indirizzato verso una scelta ben precisa".

"Cosa avrebbe fatto Lei – gli ho chiesto – se si fosse trovato nella stessa situazione, se un suo alleato avesse votato contro il Suo governo? Non lo avrebbe, forse, tacciato di ribaltonismo?" Pertanto, ho ribadito a Berlusconi la ferma volontà di non arretrare di fronte al dovere di rispettare e preservare la volontà dei siciliani, che non può, non deve essere il prezzo della, sia pur auspicata, riunificazione.

"Quanto al Partito del Sud, ho illustrato, ancora una volta, le ragioni politiche a supporto del progetto, che ancora sento fortemente mio, insistendo sulla necessità che quest’idea continui a maturare nelle sensibilità e nelle coscienze politiche di chi opera al Sud. Tuttavia, gli ho detto che per il momemto ritengo opportuno, non abbandonare il progetto, ma dare priorità alla situazione siciliana, su cui intendo concentrare tutti i miei sforzi".

I TITOLI DI OGGI (venerdì 14 maggio 2010)


SANITA', BUCO IN 4 REGIONI


(Sono:Lazio, Campania, Calabria e Molise)

Fortunatamente è "salva" la Sicilia, perché l'assessore Massimo Russo ha già fatto il "bucato" alla nostra sanità: Cutroni-Zodda docet.



CANTIER
I, AL SETACCIO IL SISTEMA ANEMONE

Una "passata" di pomi d'oro, all'italiana






BERLUSCONI: "CHI HA SBAGLIATO DOVRA'
PAGARE E USCIRE DAL GOVERNO "

Questa è la tangente sui tangentaroli






TOSI (sindaco leghista):LA LEGA SI ASPETTA PULIZIA VERA NEL PDL

Niente più, adesso, connivenza con la pulizia falsa




LA NUOVA STRATEGIA DEL CAVALIERE
"TROPPI SI SONO ARRICCHITI ALLE MIE SPALLE"

Ovviamente le "sue" spalle sono le spalle degli Italiani.

giovedì 13 maggio 2010

LE FAVOLE DI PSEUDESOPO


IL MULO E IL PADRONE
Enrico Letta, che è nipote del sottosegretario alla presidenza Gianni Letta, è uno dei più seri e moderati uomini del centrosinistra. Dovendosi scegliere la giusta strategia per creare un'alternativa all'attuale governo, egli ha suggerito: "Basta schiaffi al leader, ora scelte forti!"
E cioè?
Calci del...mulo, fino a fargli veder le stelle???

IL LUPO L'AGNELLO E LA VOLPE SCONOCCHIANTE
Berlusconi, a giudizio di Carlo De Benedetti, "è un gran bugiardo capace di distruggere la democrazia".
Mentre Bersani è stato "un eccellente ministro, ma come leader è totalmente inadeguato".
E ancora: De Benedetti pensa che D'Alema abbia fatto tantissimi errori e non capisca più la sua gente. Lui e quelli come lui non hanno fatto niente. Stanno ammazzando il Pd.

IL PULEDRO IMBIZZARRITO E LA MACCHINETTA CONSOLATORIA
Il giovane sindaco di Firenze, Matteo Renzi, colto in flagranza per eccesso di velocità dall'autovelox, dovendo ora pagare una multa di 155 euro, si consola constatando che "quelle feroci macchinette funzionano davvero e che la spesa per acquistarle è valsa la pena".

RAFFAELE LOMBARDO ED IL SUO GOVERNO TRA L'INCUDINE ED IL MARTELLO

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::Procuratore V. D'AGATA

Il solito anonimo, commentando la smentita del Procuratore di Catania alla notizia data da "La Repubblica" su una richiesta d'arresto per Lombardo, scrive;"quando i giornali invece di fare informazione fanno politica...".
Che "La Repubblica" sia un giornale politicamente orientato non è una novità, solo che non sempre le notizie date da un quotidiano del genere devono essere considerate politicamente strumentalizzate.
Sul caso di ieri, per quanto smentito dal procuratore della Repubblica di Catania, io credo che si debba parlare piuttosto d'inchiesta non superficiale su avvenimenti che potrebbero proiettarsi negativamente sulla politica regionale; cosa completamente diversa dalla mera strumentalizzazione politica. A confermare quanto sto dicendo, soccorre il fatto che, pur riportando la dichiarazione del Procuratore D'Agata, l' edizione odierna dello stesso quotidiano , sempre nelle pagine di Palermo, con le firme di Francesco Viviano e Alessandra Ziniti, così scrive: "Il procuratore smentisce di averla firmata, ma la richiesta di custodia cautelare per il presidente della Regione Raffaele Lombardo, per suo fratello Angelo e per gli altri tre politici coinvolti nell'inchiesta più scottante della Dda di Catania è sul suo tavolo. Il pool di magistrati coordinati dall'aggiunto Giuseppe Gennaro, ovviamente dopo lungo ed elaborato confronto con il capo dell'ufficio, ha concluso il suo lavoro e redatto il provvedimento a carico dei politici, così come già fatto qualche giorno fa con l'altra richiesta di custodia cautelare, quella a carico di buona parte dei 70 indagati, già protocollata e sul tavolo del gip Luigi Baroni"... E l'articolo continua facendo riferimento a differenze di valutazione, in Procura, sulle posizioni dei due fratelli Lombardo e ad altri particolari che, chi vuole, può andare a leggerseli su "Repubblica".
Ieri, il procuratore della Repubblica di Catania, Vincenzo D'Agata, nel corso di una lunga intervista rilasciata al collega Rino Piccione su "Tirreno Sat", nel confermare la smentita dell'avvenuta firma nella richiesta di custodia cautelare a carico di Raffaele Lombardo, ha assicurato l'esistenza di un ottimo rapporto coi suoi collaboratori, anticipando - forse inavvertitamente - un ulteriore diniego, stavolta nei confronti di una presunta "spaccatura nella procura di Catania", fatta balenare nell'inchiesta odierna di "Repubblica".
Tra annunci e smentite, fioccano ovviamente i commenti, qualcuno dei quali abbastanza drastico, come quello di Claudio Fava, secondo cui "su un'inchiesta così lunga servono parole chiare non rituali smentite".
Insomma si chiede chiarezza e al più presto, come d'altronde sostiene Giuseppe Lupo, segretario regionale del Pd, partito che ha tutto l'interesse di sapere se si può continuare a collaborare tranquillamente, sia pure dall'esterno, con il Governo regionale in carica.
Di tutt'altro tenore è invece la reazione dei lealisti Pdl, che ribadiscono la loro contrarietà a Raffaele Lombardo e lo invitano a dimettersi subito, ancor prima di qualsiasi chiarimento.

fra' Galdino

mercoledì 12 maggio 2010

IL NUOVO LODO ALFANO - DEFINITO COSTITUZIONALE - PRONTO PER PROTEGGERE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, QUELLO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E I MINISTRI



DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE RECANTE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SOSPENSIONE DEL PROCESSO PENALE NEI CONFRONTI DELLE ALTE CARICHE DELLO STATO


Art. 1.
1. Al di fuori dei casi previsti dall’articolo 90 della Costituzione, quando l’autorità
giudiziaria esercita l’azione penale nei confronti del Presidente della Repubblica,
anche in relazione a fatti antecedenti alla assunzione della carica, ne dà immediata
comunicazione al Senato della Repubblica, trasmettendo gli atti del procedimento.
Entro il termine di novanta giorni dalla comunicazione, nel corso dei quali il
procedimento è sospeso, il Parlamento in seduta comune dei suoi membri può
disporre la sospensione del processo.
2. Al di fuori dei casi previsti dall’articolo 96 della Costituzione, quando l’autorità
giudiziaria esercita l’azione penale nei confronti del Presidente del Consiglio dei
ministri e dei ministri, ne dà immediata comunicazione alla Camera di appartenenza,
trasmettendo gli atti del procedimento. La comunicazione è data al Senato della
Repubblica se si deve procedere nei confronti di soggetti che non sono membri delle
Camere. Entro il termine di novanta giorni dalla comunicazione, nel corso dei quali il
procedimento è sospeso, la Camera di appartenenza o il Senato della Repubblica
possono disporre la sospensione del processo.
3. La sospensione del processo opera per l'intera durata della carica o della funzione e
si applicano le disposizioni dell'articolo 159 del codice penale.
4 La sospensione non impedisce al giudice, ove ne ricorrano i presupposti, di
provvedere ai sensi degli articoli 392 e 467 del codice di procedura penale per
l'assunzione delle prove non rinviabili.
5. In casi di sospensione del processo, non si applica la disposizione dell'articolo 75,
comma 3, del codice di procedura penale. Quando la parte civile trasferisce l'azione
in sede civile, i termini per comparire, di cui all'articolo 163-bis del codice di
procedura civile, sono ridotti alla metà, e il giudice fissa l'ordine di trattazione
delle cause dando precedenza al processo relativo all'azione trasferita.


Art. 2
1. La disposizioni della presente legge si applicano ai processi in corso alla data della
sua entrata in vigore.
2. Nei casi di cui al comma 1, il giudice ne dà immediata comunicazione alla Camera
di appartenenza o al Senato della Repubblica, trasmettendo gli atti ad essi relativi.
Entro il termine di novanta giorni dalla comunicazione, nel corso dei quali il processo
è sospeso, la Camera di appartenenza, il Senato della Repubblica o il Parlamento in
seduta comune dei suoi membri decidono se disporre la sospensione del processo per
la durata della carica o del mandato.


Art. 3
(Entrata in vigore).
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

LA FEDERAZIONE DEI LIBERALI IRONIZZA SULLA REAZIONE DI TALUNI MASS MEDIA ITALIANI ALL'ACCORDO PER LA FORMAZIONE DEL GOVERNO BRITANNICO

In una nota diffusa oggi, la Federazione dei liberali afferma che non stupisce la reazione di gran parte dei mass media italiani, che parlano di "disagio e scetticismo" riferendosi all'accordo di Londra tra Cameron e Clegg. "L'accordo - si legge nel comunicato - ha violato più aspetti del conformismo imperante da noi. Nello smentire la favola che esisterebbe solo il bipartitismo. Nel far vedere che i governi si fanno in 72 ore anche senza premi di maggioranza al primo partito e senza rompere il rapporto territoriale tra eletti ed elettori. Nel mostrare che le idee politiche liberali sono più di un'inutile testimonianza. Nel provare che per dar regole alla convivenza non occorre essere identici su Europa o su riforma elettorale ma concordare un compromesso chiaro e alla luce del sole per scelte concrete. Nel ribadire che si governa per il paese e non per il partito".
"Certo - conclude la nota - in Inghilterra non è diversa solo la politica. Sono diversi anche i mezzi di comunicazione che diffondono le idee politiche e non solo le diatribe dei potenti".

INCONTRO SONDAGGIO TRA BERLUSCONI E MICCICHE'


Gianfranco Miccichè, dopo tanto attendere, finalmente stamani ha avuto la possibilità d'incontrare Berlusconi. Il colloquo s'è protratto per un paio d'ore e pare che, oltre a questioni riguardanti l'incarico governativo di Micciche - è sottosegretario con deleghe al CIPE - si sia toccato lo scabroso argomento della situazione creatasi in Sicilia con la frattura in seno al gruppo PDL regionale.
Lasciando Palazzo Grazioli Micciché si è limitato a dire che con Berlusconi “si è parlato di tutto e che torneranno ad incontrarsi venerdì prossimo".
Successivamente, il premier ha riunito a pranzo, a palazzo Grazioli, il ministro della Giustizia Angelino Alfano, e i coordinatori Pdl per la Sicilia Domenico Nania e Giuseppe Castiglione, Anche in questa circostanza si sarebbe parlato della questione dei separati in casa, alla Regione siciliana. Scopo di questi incontri sarebbe il ripristino dell'unità in seno al Pdl siciliano, reso difficile dalle posizioni di partenza, molto distanti: coi lealisti contrari a Lombardo, e Miccichè e i suoi invece a favore del suo Governo, convinti che così rispettano il patto elettorale con colui che è stato eletto presidente della Regione dal popolo siciliano.

CI STIAMO PROPRIO FACENDO IL CALLO A QUESTO MARCIUME CHE CI CIRCONDA?

Tra anticipazioni eclatanti, trapelamenti, smentite, conferme, l'Italia continua a muoversi come se nulla stesse succedendo.
Si parla di corruzione e, un giorno dopo l'altro, ne "sbombicano" sempre nuove, con intrecci che c'è chi definisce inverosimili e chi invece sostiene averne avuto contezza certa.
Si parla di nuova tangentopoli, anzi di qualcosa di peggio; perché - si dice - tangentopoli aveva una sola finalità: la corruzione cioè aveva come utilizzatori ultimi i singoli partiti. Mentre invece il fenomeno attuale ha tanti, tantissimi utilizzatori, molti dei quali sono quegli stessi politicanti che ci imboniscono di promesse, quando li votiamo. E poi ovviamente ciascuno di loro provvede "pro domo sua": ed è proprio il caso di dirlo, visto che le case adesso si usa regalargliele all'insaputa.
E noi sapete perché, tra smentite e conferme, tra sconcertanti prove di corruzione rimaste impunite ed altre minacciate dal capestro, sapete perché non ci scandalizziamo più, ci sdegniamo dentro (forse), ma non reagiamo?
Sì, che lo sapete, questo benedetto perché. Solo che non lo volete dire.
Perchè - secondo me - questa nostra povera Italia naviga nel marciume non da oggi, ma sin da quando il vecchio Dante "sbarruato" gridò: "Ahi, serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincia ma bordello"

Fra' Galdino

MIMMO NANIA A RAINEWS24: “L’IDEA CHE L’ONESTÀ IN POLITICA SIA ROBA DA IMBECILLI È DA BATTERE”

Fra' Galdino in barcellonablog: "Sono da battere gli imbecilli che danno il loro voto credendo che "l'onestà in politica possa essere roba di tutti".

Catania, la Procura smentisce "La Repubblica": "Nessuna richiesta di arresto per Lombardo"

In una nota emessa dalla Procura distrettuale di Catania si legge: "Con riferimento a notizie pubblicate sull'edizione odierna del quotidiano La Repubblica al fine di evitare inopportune strumentalizzazioni delle attività dell'ufficio, in vista di finalità che gli sono assolutamente estranee e alle quali non intende prestarsi, la Procura distrettuale di Catania precisa quanto segue: l'ufficio non ha avanzato alcuna richiesta nei confronti del governatore Lombardo o di altri politici; ogni differente notizia al riguardo, comunque diffusa e a qualsiasi personaggio politico riferita è pertanto del tutto priva di ogni fondamento". "La Procura distrettuale non interloquirà più in alcun modo sull'argomento".

La nota si rifrerisce a due articoli pubblicati oggi nelle pagine II e III della Repubblica - Palermo, edizione odierna

IL CALVARIO DEGLI EX ARTICOLISTI DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO


Riceviamo e pubblichiamo
Caro direttore le allego una fiaba che si svolge tutti giorni al comune di Barcellona P.G..

Spero che la pubblichi su Barcellonablog Cordiali saluti e grazie

Ex articolisti a Barcellona, quale futuro?

Tiziano (sebastianopuliafito@tin.it)
11 maggio 2010
Venti anni or sono ebbe inizio il nostro calvario, eravamo un esercito di trentacinquemila in tutta la Sicilia e ci chiamavano giovani articolisti perché eravamo tutti giovanissimi, pieni di belle speranze ed ancora fiduciosi nella società… adesso qualcuno è andato in cielo, qualche altro e’ dovuto emigrare al nord, e quelli rimasti sono tutti sposati con famiglie a carico, costretti da questa società a vivere sull’orlo della povertà, lottando giornalmente contro la fame e la disperazione, costretti ad ignorare il futuro anche prossimo… appesi al filo della disperazione! Dopo anni di sofferenze Gli articolisti di quasi tutte le città Siciliane hanno trovato occupazione grazie agli enti in cui prestavano gratuito servizio, per loro fortuna anche alcuni articolisti Barcellonesi hanno coronato il loro sogno di essere chiamati lavoratori ed hanno potuto iniziare a versare i contributi per la pensione, mentre noi articolisti e soprattutto lavoratori insostituibili nel Comune di Barcellona P.G., siamo diventati impiegati comunali con tanto di tesserino da timbrare, ma senza adeguato salario e peggio ancora con contributi ridotti per la pensione di vecchiaia che per noi sicuramente rimarrà un vero Miraggio! Nel 2003 eravamo centosettantanove (110) articolisti, ma qualcuno nel tempo, ha pensato bene di aggiungerci altro precariato sul precariato (ex cassintegrati,ex lpu) ed ora ci siamo quasi raddoppiati… infatti siamo 261, un Fritto misto di precariato con diverse qualifiche, con diverse esperienze e soprattutto con diverse storie…! Si, storie…storie… ed ora proprio di questo vorrei parlare, della storia degli ex articolisti, solo per fare un po’ di chiarezza, per delucidare tutte quelle persone che parlano senza prima collegare il cervello, ignorando la storia dell’ art. 23 e dei loro sfortunati protagonisti…Cari Amministratori locali, Cari Dirigenti ed impiegati del Comune, Cari Barcellonesi, noi ex articolisti prendiamo il nome proprio dall’ art 23 L.R. del 1988, infatti proprio questo articolo ci ha battezzati e ci ha condotto in un cammino che ancora oggi percorriamo. All’epoca dei fatti, all’ufficio di Collocamento (UPLMO) venivano affisse tutte le chiamate di lavoro, i bandi, la ricerca e la selezione del personale… e proprio lì..c’erano quelle benedette domande da compilare per essere avviati al lavoro. L’ufficio di collocamento raccoglieva le domande ed effettuava la graduatoria per ordine di anzianità di disoccupazione e per titoli posseduti. All’ epoca dei fatti, Terminato l’iter procedurale, vagliati e verificati i ricorsi, in ordine di punteggio, si attingeva il personale dalle graduatorie e si procedeva allo smistamento in cooperative accreditate dalla Regione Siciliana al fine di far espletare ‘ai fortunati vincitori di concorso‘ dei lavori socialmente utili. Nel 1995 la Regione convertiva in legge un altro decreto, tutti gli enti locali di tutto il territorio Siciliano che avevano vuoti e carenze di personale in organico, potevano fare richiesta di personale attingendo dal bacino degli articolisti, specificando il numero e le varie figure professionali di cui avevano assoluto e documentato bisogno per garantire un servizio adeguato e consono alla cittadinanza di appartenenza. Un’ altra graduatoria all’UPLMO ci aspettava… Anzianità di disoccupazione, titolo di studio ed età erano i criteri per stilare un’ennesima graduatoria. In base all’ordine della suddetta graduatoria l’UPLMO chiamava gli articolisti ed ognuno di essi, in base alla qualifica ed ai posti che man mano rimanevano liberi, era tenuto a scegliere, dalla lista degli Enti che avevano fatto apposita richiesta di personale… Quasi 110 articolisti optarono (purtroppo) per il Comune di Barcellona P.G. che già all’epoca dei fatti aveva vuoti e carenze d’organico… figuriamoci ora, dopo 20 anni… fra pensionamenti e decessi… Quel magnifico ed indimenticabile anno era il 1996….Da allora espletiamo giornalmente il nostro servizio all’interno del Comune e per il Comune di Barcellona P.G. immagazzinando e conservando nel nostro bagaglio culturale una notevole professionalità acquisita che viene sfruttata dal Comune quasi gratuitamente senza che nessuno mai si prenda ‘seriamente’ cura del nostro ormai striminzito futuro, neanche adesso che ci sono le leggi che lo consentono…

Contenti per i nostri colleghi articolisti di altre realtà Siciliane, ma con tantissima invidia, ci guardiamo intorno e soffriamo perché ci accorgiamo che forse per nascere abbiamo sbagliato città, ci accorgiamo che in altri posti, distanti anche pochi chilometri, applicare la legge è nella normalità delle cose: Ragusa, Vittoria, Palermo, Catania, Comiso, Scicli, Enna, Menfi, Acireale, Caltagirone, Trapani….. Tutti questi comuni hanno a cuore gli articolisti e per essi si fanno in 4 perché li hanno voluti richiesti ed ottenuti nel 1995 mentre altre realtà si apprestano velocemente a farlo, prima che non sia piu’ possibile, prima che la finanziaria 2010 cancelli gli articolisti rilegandoli alla storia!

ps: sognando la pensione si rimane in attesa di risposte!

martedì 11 maggio 2010

PALAZZO LONGANO SANIFICA LA CITTA' DEMUSCANDOLA




L'Ufficio Ambiente del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto rende pubblico il calendario degli interventi di "sanificazione" sul territorio comunale

"Si comunica che nei giorni 10 - 11 e 12 maggio 2010, durante le ore notturne, verrà effettuato il primo intervento demuscante su tutto il territorio comunale. Il secondo intervento è previsto nei giorni 7 - 8 e 9 giugno 2010 sempre durante le ore notturne".


E' l'ormai stantio comunicato che, all'approsimarsi della stagione calda, l'Amministrazione di Palazzo Longano diffonde, per avvertire la popolazione che, in quelle determinate notti segnalate, non deve lasciare nel balcone o nel terrazzino il classico uccellino, i gattino o il cagnolino, perché la disinfestazione potrebbe risultare nociva agli animali domestici. Ed inoltre di non domire con le imposte esterne aperte, per evitare eventuali reazioni alla persona fisica.
Ma a ben pensare, l'ormai tradizionale demuscazione non vi sembra inadeguata alle reali esigenze di una città, ormai condannata per trascuratezza ad essere schifata dalla ormai cronica presenza di montagne di rifiuti in putrescenza, invasa da nuvoli di moscerini che, proprio in questi giorni, affliggono la gente, e peggio ancora dall'imminente arrivo di orde di zanzare, assetate del sangue di grandi e piccini?
La demuscazione - la parola stessa lo dice - è un intervento antilarvare che interessa soltanto le mosche, e sinceramente bisogna dire che questi insetti noiosi ormai non sono più inavasivi quanto erano anni fa. Ma solo questo specifico effetto può avere, mentre non ne ha nessuno nei confronti di altri pappataci fastidiosi e pericolosi quale la zanzara tigre.
Parlare di sanificazione, rebus sic stantibus, diventa quindi una presa in giro....

D'ALEMA SBOCCATO A BALLARO' SARA' PROCESSATO DALL'ORDINE DEI GIORNALISTI

L'ALGIDO D'ALEMA NON AVEVA RESISTITO ALLE PROVOCAZIONI DEL FOCOSO SALLUSTI

Il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti del Lazio ha deciso l'apertura del procedimento disciplinare nei confronti di Massimo D'Alema per "le frasi offensive espresse durante la trasmissione Ballarò del 4 maggio scorso". In quell'occasione l'ex premier disse "Vada a farsi fottere" al vicedirettore de Il Giornale, Alessandro Sallusti.

Castroreale - Limitazione al transito della Sp 85: nuove disposizioni

Il dirigente del IV dipartimento – Difesa Suolo e Protezione civile, Viabilità 1° Distretto – Giuseppe Celi, con ordinanza n. 60 del 10 maggio 2010 dispone, con decorrenza immediata e per un periodo indeterminato, nuove modifiche relative al transito della S.P. 85, dal km. 7+100 al km. 7+300, ricadente nel Comune di Castroreale.

Si trasmettono, in dettaglio, le nuove disposizioni dirigenziali in merito alle limitazioni al transito, a modifica delle prescrizioni dettate dalla precedente ordinanza n. 58 del 2010.

Con decorrenza dal 10.05.2010 e per un periodo indeterminato si ordina quanto segue:

· la limitazione al transito per i veicoli di massa a pieno carico superiore a 5,5 tonnellate la cui segnalazione sarà collocata da questo Ente nel tratto di proprio interesse.

II percorso alternativo per i veicoli con massa a pieno carico superiore al limite sopra indicato permane quello già individuato, lungo la S. P. 83 di Acquaficara, con la precedente ordinanza n. 7/2010­.

E’ fatto obbligo, a chiunque spetti, osservare e farne osservare la presente ordinanza che dovrà essere segnalata (con adeguata segnaletica) – da parte del Comune di Castroreale – nelle strade comunali che interferiscono con la viabilità provinciale.

La precedente ordinanza aveva disposto la chiusura temporanea al transito, con effetto immediato, della Strada provinciale 85 dal km. 7+100 al km. 7+300, ricadente nel Comune di Castroreale.

Il provvedimento dirigenziale si era reso necessario per evitare rischi e pericoli per la pubblica incolumità a persone e/o cose, a seguito del movimento franoso che aveva interessato la sede stradale del tratto su indicato.

Il percorso alternativo era e resta lungo la S.P. 83 di Acquaficara in direzione Castroreale e viceversa.


IL COMMISSARIO DI STATO IMPUGNA 27 ARTICOLI DELLA FINANZIARIA RECENTEMENTE APPROVATA DALL'A.R.S.



PALERMO (ITALPRESS) - Il Commissario dello Stato per la Regione Siciliana Michele Lepri Gallerano ha impugnato dinanzi alla Corte Costituzionale numerose norme della Finanziaria approvata dall'Assemblea regionale il primo maggio. Il provvedimento riguarda le seguenti norme: art. 4, comma 11; art. 6; art. 8; art. 9; art. 16, comma 7; art. 21, comma 2 ultimo periodo; art. 36; art. 38; art. 44; art. 48, comma 1; art. 49, commi 1 secondo periodo, 3 ultimo periodo e 4; art.51, commi 4 e 5; art. 53, commi 1 e 4; art. 55, comma 4; art. 56, comma 1; art. 57; art. 58, comma 1; art. 59, comma 4 secondo e terzo periodo, comma 5; art. 60, commi 1 e 3; art. 61 commi 1, 2 e 4; art. 75; art. 87; art. 89; art. 104; art. 125, comma 1 ultimo periodo; art. 126; art. 127, comma 14.
Per ulteriori chiarimenti ckicca qui:
Scure del commissario dello Stato sulla Finanziaria regionale.

lunedì 10 maggio 2010

BERLUSCONI, SE DOVESSE COSTRINGERE MICCICHE' A MOLLARE LOMBARDO, POTREBBE APRIRE IL PASSO ALL'UDC DISPOSTO AD UN GOVERNO ISTITUZIONALE IN SICILIA


Mentre Bersani, a Roma, risponde picche alla proposta di Casini di "salvare l'Italia" mediante un Governo di salute pubblica, il Pd siciliano, a Palermo, sponsorizza il rientro dell'Udc...di Casini ( non di Cuffaro, per carità), nel governo presieduto da Lombardo. Il motivo che spingerebbe il partito democratico nostrano a favore di un "Lombardo quarter istituzionale" - cioè con l'ingresso dell'Udc - potrebbe ricercarsi nel sospetto che, essendo Miccichè, nel prossimo incontro con Berlusconi, costretto a sciogliere il Pdl-Sicilia, chiedendo scusa al "padrozzo", l'attuale Governo Lombardo ter rischierebbe di cadere, per l'amputazione di una "gamba": quella appunto del gruppo miccicheano. Sarebbe allora giocoforza, per non cadere, il trapianto della "gamba" Udc. Già pronta e disponibile sul tavolo anatomico della politica siciliana. Che - secondo tradizione ormai rafforzata - è il tavolo sul quale si sperimenta la politica nazionale. .

Fra' Galdino

COMMISSARIATA, DALLA GIUNTA NAZIONALE, LA SEZIONE AIAS DI BARCELLONA, PER INADEMPIENZE


DECISO DAL VERTICE LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE DOPO DUE ISPEZIONI NELLA SEZIONE DI MILAZZO

La Giunta nazionale dell’Aias ha deciso il commissariamento per la sezione di Barcellona Pozzo di Gotto, che gestisce il centro di riabilitazione per disabili di via Gramsci a Milazzo.

La decisione, adottata nell’ultima seduta del 23 aprile, è scaturita dall'esito di due verifiche ispettive condotte negli ultimi anni sullo stato della sezione Aias e sui provvedimenti adottati dai vertici locali.

Nel corso di tali ispezioni sarebbero state evidenziate gravi inadempienze e pesanti condizioni, in cui versa la sezione di Milazzo, a partire dai circa 50 dipendenti che non vengono pagati dal mese di gennaio. Il commissariamento comporta la decadenza immediata del consiglio direttivo dell’Aias di Barcellona, composto dal consiglio d’amministrazione e guidato dal presidente, Luigi La Rosa.

Compito dei Commissari: provvedere al ripristino delle regole e delle condizioni di base per poter garantire innanzitutto la prosecuzione dell’attività di riabilitazione per gli oltre 700 utenti disabili, nonché le retribuzioni ai dipendenti e l'adeguamento dei loro contratti di lavoro.

L'Aias è una associazione onlus, fondata nel 1954 a Roma, da un gruppo di genitori di disabili per garantire la riabilitazione e le attività di integrazione sociale. Oggi conta circa 110 sezioni in tutta Italia.

Il centro di riabilitazione di Milazzo opera attività di riabilitazione in regime ambulatoriale e domiciliare

Il presidente del consiglio d'amministrazione, Luigi La Rosa, intervistato da Antenna del Mediterraneo, contesta la validità del provvedimento disciplinare dell'Aias nazionale, rimarcando tra l'altro che non è vero che il il ritardo del pagamento delle retribuzioni ai dipendenti risale al mese di gennaio. Nè avrebbero reale consistenza le presunte inadempienze rilevate durante ispezioni avvenute negli ultimi anni.

IL FUTURO DEI NEBRODI

Riceviamo e pubblichiamo

COMUNICATO F.N.S.
U CUMITATU MISSINISI F.N.S.
FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU "SICILIA INDIPINNENTI"
FRONTE NAZIONALE SICILIANO "SICILIA INDIPENDENTE"


Il prossimo Lunedì 10 maggio 2010 nella bella cittadina di Tortorici sisvolgerà una giornata di approfondimento sulle tematiche legate allasicurezza del territorio e delle comunità dei Nebrodi.
La giornata è organizzata dal PD dei Nebrodi, insieme ad altri soggetti Istituzionali e no, e vedrà infatti l’intervento di personalità del calibro dell’ on. Francesco Calanna, dell’On. Beppe Lumia oltre che, ovviamente, del Primo
Cittadino di Tortorici, Dott. Carmelo Rizzo Nervo.
Si tratta, quindi, di un ampio e qualificato parterre e la giornata, infine, culminerà in un comizio nella Piazza Faranda della città nebroidea.
Ciò che qui come Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti” ci preme sottolineare non è solo o tanto la nostra evidente lontananza ideale e politica dal PD come anche, del resto, dai variPDL(lealisti e no) o MPA e UDC , rispetto a tutti i quali siamo egualmente EQUILONTANI quanto affermare il nostro punto di vista sui temi che si tratteranno e che offriamo al pubblico e agli stessi relatori come occasione per spunti e ulteriori riflessioni, senza peraltro chiedere loro di essere Noi ma credendo sì che tutti possono cambiare idea.
E’ ovvio, e chi ci segue lo sa, che le posizioni degli Indipendentisti Progressisti du FNS per i Nebrodi sono peculiari.
Noi du Cumitatu Missinisi du FNS abbiamo, infatti, le nostre idee per risolvere la questione dei collegamenti e della marginalità, dello spopolamento e dell’abbandono nei Nebrodi che ad essi sono correlati.
Ciò che ci differenzia, distanzia dalle altre posizioni politiche è l’idea che il tema dello sviluppo dei Nebrodi richieda , senza più tentennamenti, una soluzione di cambiamento e/o rottura.
Ci riferiamo alla proposta, da Noi e da pochi altri oggi perorata ( tra cui alcune personalità socialiste ) di creare la Provincia Regionale dei Nebrodi.
Ovvero noi crediamo che i tanti diversi temi non escluso anche quello appunto della Protezione Civile nel territorio e della messa in sicurezza del comprensorio nebroideo richiedano una soluzione coordinata e vocata.
Tutto il resto le soluzioni parziali o comunque legate a diversi livelli di responsabilita’ o competenze rischiano di essere meri palliativi, poco più che “pannicelli caldi”, che servono al massimo a perpetuare un sistema di relazioni politico-burocratiche vigenti dove i gruppi, le cordate prevalgono sempre sull’interesse collettivo nebroideo e siciliano diluendo in troppi rivoli le responsabilità ed impedendone di fatto così l’accertamento.
Chiarito ciò speriamo che seppure da ottiche diverse anche gli organizzatori della giornata di Tortorici possano giungere a conclusioni analoghe alle nostre e non limitare pur lecitamente l’occasione di lunedì ad una mera occasione di
parte e/o partito.
"Nella lotta che abbiamo iniziato che sarà dura perché – certamente – i corruttori ed i corrotti scaglieranno tutto il loro livore contro di noi, saremo sorretti dalla collaborazione degli uomini onesti.
Il nostro cammino sarà lungo, ma la vittoria non potrà non arriderci. L’indipendenza della Sicilia, diritto indiscutibile del nostro Popolo, sarà il punto di arrivo della nostra azione ma, nel contempo, costituirà il punto iniziale dell’elevazione economica morale e sociale della Sicilia tutta".
Antonino Scalisi

I SINDACATI RIBADISCONO LA NECESSITA' D'INTERVENTI PER UN'ADEGUATA SISTEMAZIONE DELL'ORGANICO DI POLIZIA PENITENZIARIA OPERANTE NELL'OPG "V. MADIA"

La polizia penitenziaria operante presso l'OPG di Barcellona continua ad essere in stato di comprensibile preoccupazione per il silenzio opposto da parte delle competenti autorità ministeriali alle proprie istanze, più volte espresse, anche con manifestazioni di piazza. A causa di tale stato d'incertezza, infatti "le OO. SS. SAPPE, OSAPP, UIL PA, UGL, FIMMG-AMAPI, CISL E CNPP, attive presso l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario - si legge in un comunicato emesso in questi giorni - hanno unitariamente manifestato in due successive circostanze (con un convegno nazionale in data 18/03/2010 ed un sit-in dinnanzi al palazzo comunale di Barcellona P.G. in data 23/04/2010) onde rappresentare la situazione del Reparto di Polizia Penitenziaria di stanza c/o il suaccennato istituto". "La carenza d’organico - continua il documento - derivata dal venir meno di 40 unità negli ultimi anni (per raggiunti limiti di età lavorativa) ha prodotto una crisi nel sistema organizzativo intramoeniale tale da pregiudicare il raggiungimento dello stesso mandato istituzionale di questa gloriosa realtà penitenziaria ove si consideri che, nel frattempo, il numero dei ricoverati ha superato le 330 presenze e si è in attesa, dell’arrivo per sovrapprezzo, di un gruppo (circa venti) di ricoverate proveniente dall’O.P.G. di Castiglione delle Stiviere. E’ necessario ed improcrastinabile, dunque, porre mano ad una rivisitazione radicale del modello organizzativo che, nell’immediato, veda l’implementazione di quanto segue: Il progetto da tempo approntato dalla direzione dell’O.P.G. che prevede una diversa finalizzazione funzionale delle sezioni dell’istituto con l’istituzione, per un verso, di reparti interamente sanitarizzati (destinati ai soggetti prosciolti sottoposti a misura di sicurezza: gli “internati” propriamente detti) affidati in ampia prevalenza a medici e paramedici; e per altro verso settori detentivi dove la componente della Polizia Penitenziaria possa svolgere, nelle forme e nella misura più adeguata ed efficace, il proprio compito istituzionale, oggi divenuto, come detto, estremamente gravoso e rischioso; Avvio della trasformazione dell’istituto barcellonese in struttura penitenziaria acarattere polifunzionale, rivolta ad una popolazione detenuta a medio - basso livello di pericolosità e caratterizzata da disagio psichico e difficoltà adattamentali ma gestibili negli ambiti penali ordinari. La grave crisi in cui si dibatte il sistema penitenziario italiano necessita di nuovi ambiti rapidamente disponibili e fruibili onde contribuire e decongestionare gli istituti siciliani, ormai al collasso per un sovraffollamento divenuto assolutamente intollerabile". "Ebbene l’O.P.G. di Barcellona P.G. - affermano i sindacati - è configurato in modo da consentire risposte adeguate a necessità spesso radicalmente diverse tra loro e che derivano dalla presenza di tipologie giuridiche, profili personologici, attitudini comportamentali, aspetti etnici notoriamente complessi e variegati quanto, ormai, tipici degli istituti penitenziari italiani. Il “piano carceri” nazionale , che sta prendendo il suo avvio sulla base di finanziamenti di ragguardevole entità, può e deve, nel giudizio delle OO. SS., tener in primo piano conto di una realtà quale quella barcellonese che ben si presta ad un utilizzo, come detto, multifunzionale avendo, per altro, alle viste anche in Sicilia -regione a statuto speciale- il recepimento del DPCM del 01/04/2008, che , come noto, prevede il superamento degli OO. PP. GG. , imponendo, a maggior ragione, per la realtà barcellonese una sollecita riconversione di funzioni. Il Sindaco della città di Barcellona P.G., poi, ha partecipato, alle OO. SS. ed alle Autorità presenti, a nome dell’Amministrazione comunale, la proposta di reimpostazione del mandato istituzionale dell’attuale O.P.G. comunicando, contestualmente, che è in via di realizzazione la cosiddetta “cittadella giudiziaria” della città del Longano che sorgerà proprio nelle adiacenze dell’Istituto psichiatrico giudiziario e che comprenderà anche il Tribunale e, più in generale, tutti gli uffici giudiziari. In virtù della menzionata istituente cittadella giudiziaria le OO. SS. chiedono alle Autorità Ministeriali in indirizzo di non sottovalutare la conversione dei padiglioni attuali, e successivamente, edificare una nuova Casa Circondariale sulla vasta area già dell’Amministrazione Penitenziaria in uso all’OPG e sul terreno di proprietà della stessa; una nuova Casa Circondariale che sarebbe il massimo obiettivo onde risolvere tutti i drammatici problemi della Provincia che soprattutto riguardano il sovraffollamento degli Istituti Penitenziari di Messina e Mistretta e la ricettività dei neo–arrestati" .

Tutto ciò - conclude il comunicato - rappresenta un abbrivio importante ed un’occasione da non perdere in un territorio come quello barcellonese assetato di legalità e di opportunità di lavoro onestamente prestato".

domenica 9 maggio 2010

IL PD DI BARCELLONA CERCA IL COMPATTAMENTO DELLE FORZE D'OPPOSIZIONE: "FUSSI CHI FUSSI LA VOTA BONA"

Nelle foto: Rinaldi, Picciolo, Russo, Panarello




Dopo il primo approccio delle forze di centro-sinistra alla ricerca di un dialogo
d'intesa, avvenuto lunedì scorso, con un forum tenuto nella sala d'ascolto dell'Oasi, a Barcellona si comincia a parlare della necessità di compattare le forze politiche d'opposizione per la creazione d'un'alternativa politica all'attuale amministrazione di destra.
I gruppi di centrosinistra, che finora hanno condotta attività politica sparpagliata, sembrano intenzionati ad associarsi per dare vita, anche a Barcellona, ad una forza comune da opporre all'attuale preponderanza naniana, ormai da diversi anni al governo della città del Longano.
Va pertanto letta in tal senso l'iniziativa del segretario di sezione del Pd di Barcellona, Francesco Russo, che ieri ha ospitato, nella sede di via Roma,alcuni principali rappresentanti del partito democratico, per concertare ed esporre pubblicamente - mediante una conferenza stampa - un programma inteso a radicare maggiormente nel territorio cittadino il maggior partito d'opposizione, in maniera che possa agire come polo d'attrazione per una positiva convergenza delle forze minoritarie della città, su cui basare un'alleanza in grado di contrastare
efficacemente l'attuale governo a Palazzo Longano.
Un possibile avvio sarebbe intanto intanto il raggruppamento in consiglio comunale delle diverse rappresentanze minoritarie.
All'incontro di ieri erano presenti, oltre al nuovo segretario provinciale del Pd, Francesco Gallo,i deputati regionali Giuseppe Picciolo, Filippo Panarello e Franco Rinaldi (che si sono impegnati ad una più assidua attenzione verso i problemi di Barcellona), nonchè i due consiglieri comunali Mario Presti e Orazio Calamuneri ed altri rappresentanti di partito.
E sono stati tutti concordi nell'attribuire il degrado della città alla carente gestione politico-amministrativa di un sindaco, da sette anni a Palazzo Longano.
Il tutto detto a viva voce, con argomenti ormai evidenti, come quelli del fallimento ATO, delle strade nel caos, dei marciapiedi intransitabili, dell'ospedale svuotato, del precariato abbandonato, dei servizi sociali ridotti al lumicino.
Carenze note, dette senza peli sulla lingua dal segretario Francesco Russo, mentre forse, nell'intimo suo e di tutti gli altri presenti, ci sarà stato pure un accenno di "mea culpa", di corresponsabilità anche minima, per non avere mai tentato di fare ciò che adesso si sta proponendo: cercare cioè di unire le forze d'opposizione, dall'Udc al Pd, dall'MpA ai diversi gruppi minori di sinistra.

Francesco Cilona

LA CHIESA FESTEGGIA, CON UN VASTO PROGRAMMA CULMINANTE NELLA PROCESSIONE DELL'IMMAGINE DELLA MADONNA, IL 93° ANNIVERSARIO DELLE APPARIZIONI DI FATIMA


Giovedì 13 maggio sarà festeggiato a Barcellona il 93° anniversario delle apparizioni della Madonna a Fatima.
La Parrocchia di San Sebastiano, cui fa parte la Chiesa dedicata alla Madonna di Fatima, anche quest'anno commemora l'eccezionale evento celeste con un programma religioso che si conclude il giorno dell'anniversario, con la processione dell'immagine di Maria Santissima nelle vie cittadine ed una sosta del fercolo nell'Ospedale Psichiatrico Giudziario di via Madia. Durante tutto il mese una statuetta della Madonna di Fatima viene ospitata di casa in casa nel rione circostante la Chiesa.
Oggi pomeriggio, alle 17, organizzato dall'Avulss, nella Chiesa di Fatima, si terrà un concerto musicale in occasione della premiazione a cittadini che si sono distinti nell'azione di volontariato.
La processione di giovedì prossimo inizierà alle ore 18 e, dopo un percorso fino alla Chiesa Madre, dove si celebrerà la Santa Messa, rientrerà al punto di partenza, dove si spareranno i tradizionali fuochi d'artificio e si sorteggerà una statuetta della Madonna di Fatima.

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