sabato 24 aprile 2010

BERLUSCONI: L'UNICO PER ECCELLENZA


Una cosa è certa: che Berlusconi è unico, inconfondibile e irripetibile.
Non c'è sua azione, non c'è sua battuta, non c'è sua smentita che si possa pensare possano appartenere ad altri, se non a Berlusconi.

Roma, 24-04-2010

"Io sono sempre uguale, non ho mai litigato con nessuno. Per litigare bisogna essere in due, e io non sono mai stato uno dei due e non lo sono".
Questa è l'ultima affermazione, dopo la grande litigata con Fini, che il premier Silvio Berlusconi, uscendo dal teatro alla Scala, ha fatto ieri sera ai cronisti che l'hanno aspettato al "passo", per intervistarlo.
Ed è una frase che dice tutto di lui.
Può essere una smentita, una delle tante smentite a lui congeniali, proprie di chi ha incarnato il "qui lo dico e qui lo nego".
Può darsi che sia, invece, un'affermazione sincera, in quanto quella litigata non era altro che una sceneggiata mediatica - un colpo di scena? - anch'essa a lui perfettamente congeniale.
Ma potrebbe darsi che, durante quella litigata, il premier fosse talmente preso di sè da ignorare completamente il suo interlocutore.
E ciò spiegherebbe perché in quel battibrecco ci fosse una sola persona: Lui.
L'unico per eccellenza....
Ma lui dice che nel litigare non è mai stato uno dei due?
E allora si tratta proprio di Berlusconi: il mago delle smentite che smentisce persino la sua presenza, perché così gli conviene..

fra' Galdino

ORAZIO CALAMUNERI PIANGE SULLA MALASORTE DI QUESTA CITTA'

Di fronte allo stato negletto in cui viene tenuta la città dl Longano, nonostante i molti voti dati dal suo elettorato a questi governi (nazionale, regionale e provinciale) il consigliere comunale del Pd, Orazio Calamuneri, uno dei più "anziani" del Consiglio Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, di estrazione sindacalista, sente la necessità di esternare la preoccupazione propria e quella dei cittadini che l'hanno eletto per puntualizzare il rincrescimento per tale situazione.

"La città di Barcellona Pozzo di Gotto - scrive in una nota Calamuneri - nello scacchiere politico attuale conta veramente poco. Non si spiega diversamente. Il fatto che l’ospedale subisce un ridimensionamento, che la Serit vuole abbandonare questa città, che la stazione ferroviaria, nuova per giunta (prima vero polmone economico con i ripetuti carichi di agrumi e bestiame) sia ridotta all’osso, che i danni alluvionali non vengono risarciti, che il servizio di smaltimento rifiuti soffra pesantemente e i lavoratori addetti non ricevono salario, la dice lunga. Tutto ciò non avviene per caso o pura coincidenza. Nelle sedi dove si prendono queste decisioni Barcellona P.G. non pesa nulla, la deputazione eletta in questa città pesa quanto una piuma e a fronte di tanta distruzione c’è pure il silenzio (non c’è reazione a tutto questo) o peggio la complicità. Ma quanto descritto è solo una parte dei problemi di questa città. C’è di peggio. Infatti la gente è senza lavoro, si cerca disperatamente una giornata di lavoro per soddisfare le “primarie esigenze” che in primis è l’alimentazione messa a repentaglio, e la casa dove ogni mese i pensionati devono pagare metà di pensione per l’alloggio. E le giovani coppie sono nel dramma casa. Certi sindacati si preoccupano “solo” per i servizi, ma della povera gente, senza lavoro senza casa e senza prospettive dal momento che non si muove foglia chi se ne deve occupare!? Per questo occorre una conferenza su questa città sui temi: servizi, ma pure su lavoro e casa. Dobbiamo capire la fine che deve fare questa città un tempo operosa, città di commercio per eccellenza, di agricoltura e derivati e di edilizia. Questi i bastioni economici ,nonché tanto artigianato presente in tutti i settori. Se ritornano i nostri avi diranno :m"Ma che avete fatto a questa nostra città!".

Consigliere Comunale

Orazio Calamuneri

TRE AMMINISTRATORI DEL COMUNE DI MESSINA - DEPUTATI REGIONALI - PER SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE DEVONO DIMETTERSI DA UNO DEI DUE INCARICHI

BUZZANCA (PDL), ARDIZZONE (UDC) , ROMANO(MPA) SONO IN SITUAZIONE D'INCOMPATIBILITA'


I deputati dell'assemblea regionale siciliana non possono contemporaneamente assumere l'incarico di sindaco e assessore di un Comune, compreso nel territorio della regione, con popolazione superiore a ventimila abitanti. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale che ha così dichiarato in parte illegittima la legge sulle elezioni dei deputati dell'Ars così come modificata, sotto il profilo delle incompatibilità e delle ineleggibilità, dalla legge regionale n.22 del 2007, La Consulta, con la sentenza n.143 scritta dal vicepresidente Ugo De Siervo, ha pertanto accolto la questione sollevata dal Tribunale di Palermo.
Nel Comune di Messina, sarebbero tre i personaggi soggetti a tale obbligo, chiarito dalla Corte Costituzionale: il sindaco Giuseppe Buzzanca (Pdl) , il vice sindaco Giovanni Ardizzone (Udc) e l’assessore alla Protezione Civile, Fortunato Romano (MpA).
Il comportamento dei tre deputati, in questa occasione, si differenzia, avendo ciascuno in mente un'intenzione diversa di affrontare la sentenza emessa dalla Corte.

Se Ardizzone, che ha lavorato finora senza indennità, è pronto a lasciare, non è di questo parere il sindaco Buzzanca, il quale ha dichiarato di non lasciare le due cariche, avendo intenzione di difendersi in ogni grado di giudizio, nel caso in cui ci saranno ricorsi.
L'Assessore Romano invece è meno categorico, perché dice che "aspetta di leggere il testo per poi parlare con il presidente Lombardo e i colleghi del Mpa", gruppo politico di appartenenza, per decidere il da farsi.

Le opposizioni ovviamente sostengono che la sentenza della Corte Costituzionale va ottemperata da tutti e tre gli amministratori di Messina. Soprattutto per quanto riguarda la posizione del sindaco, fanno rilevare che, data l'importanza ed il peso delle incombenze istituzionali e d'emergenza, non è assolutamente compatibile, particolarmente per lui, il part time.

Sinistra Ecologia e Libertà e Federazione della sinistra insieme a Messina per il 25 aprile, in nome dell'acqua pubblica.




E' di nuovo 25 Aprile e , come ogni anno, si scende nelle piazze di tutta Italia per ricordare il giorno dell'insurrezione nazionale che ha posto fine al nazifascismo ed anche per impedire che la memoria della Resistenza venga imbalsamata nella retorica o piegata, come accade da qualche anno a questa parte, alla riscrittura della storia ad uso dei moderni vincitori nella politica e nel senso comune.

La Resistenza è viva e attuale perché vivi e attuali sono gli ideali di libertà, uguaglianza, giustizia sociale posti alla base della nostra Costituzione e quindi della nostra convivenza civile.

Per questo il 25 Aprile non si "celebra" nulla , ma si continua a lottare contro la messa in discussione e la delegittimazione di questi ideali.

Quest'anno-infatti- l'ANPI ha chiesto di dedicare l'anniversario della Liberazione alla campagna per la difesa della gestione pubblica di un bene comune primario come l'acqua.

A Messina, Sinistra Ecologia e Libertà e la Federazione della Sinistra saranno presenti a Piazza Duomo dalle 11 alle 13 con una mostra fotografica sui partigiani siciliani e con la raccolta di firme per i referendum contro la privatizzazione dell'acqua.

venerdì 23 aprile 2010

CILECCA DI MICCICHE' ALLA RIUNIONE DELLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PDL



IL SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO AVREBBE VOLUTO COGLIERE L'OCCASIONE PER GIUSTIFICARE LA SCISSIONE IN SICILIA MA LE CIRCOSTANZE NON GLIEL'HANNO CONSENTITO

Mentre a Roma, nella Direzione del PdL, la lite Berlusconi-Fini accentua lo squarcio tra i due fondatori del partito, a Palermo non sembra che debba rompersi l'intesa tra finiani e miccichiani in seno al PdL Sicilia. Almeno fino a questo momento non esistono segni di frammentazione a discapito dell'accordo con il presidente Lombardo.
Tuttavia - stante la turbolenza in seno al Pdl nazionale - non appare peregrina l'affermazione di chi ritiene ambiguo il comportamento di Micciché che da un lato assume i contorni del ribelle e dall'altro giura fedeltà verso colui che è oggetto di questo suo comportamento anomalo.
Chi si attendeva un segno di Miccichè a chiarimento di tanta ambiguità, in occasione della Direzione di ieri, per come sono andate le cose, ha dovuto capire che non era proprio il momento propizio per toccare l'argomento.

Gianfranco Micciché asserisce che avrebbe voluto spiegare ai componenti della direzione nazionale del Pdl le ragioni dello "strappo" nel partito in Sicilia. Ma, secondo alcune indiscrezioni, dopo la lite tra Berlusconi e Fini ha preferito lasciare perdere.
Il leader del Pdl Sicilia s'era preparato un intervento di una decina di minuti in cui avrebbe ribadito la propria lealtà a Berlusconi, giudicando positivo il progetto del premier di creare il Pdl. Ma avrebbe anche aggiunto che poi qualcosa nel partito non ha funzionato: e a dividere il PdL nell'isola sarebbe stata la decisione del partito ufficiale di non sostenere più il governo di Raffaele Lombardo (Mpa).
A modo suo Micciché, nel suo impronabile intervento, avrebbe inteso salvare capra e cavoli. Un'operaziione fuori tempo e fuori luogo, per cui il sottosegretario ribelle-fedele ha desistito.
"In Sicilia convivono due partiti, il Pdl e il Pdl Sicilia. E il Pdl Sicilia è guidato da un uomo di Berlusconi, Micciché, e non da un eretico vicino a me".
A dichiararlo è stato il presidente della Camera Gianfranco Fini durante il suo intervento alla Direzione Nazionale del Pdl, ponendo l'accento sul problema delle "modalità di organizzazione" del partito".

BERLUSCONI VUOLE LIBERARSI DI FINI E, PENSANDO D'AVERLO MESSO ALL'ANGOLO, TENTA ORA DI "LICENZIARLO".



MA SIAMO SICURI CHE CI RIUSCIRA'? FORSE E' MEGLIO CHE SI FACCIA CONSIGLIARE DA BOSSI




"Molto meglio trattare con un partito che con una persona che ha perso definitivamente la testa"
.
E' questo il pensiero dominante di Berlusconi di fronte al comportamento esplosivo di Gianfranco Fini.
L'aveva esternato ai suoi più fedeli prima della scenata durante la "Direzione" del partito, e l'ha ribadito subito dopo il putiferio scatenatosi davanti ad una platea, prima allibita e poi quasi tutta a spellarsi le mani a suo favore; primi fra tutti gli ex gregari di An, convinti di poter prendere due piccioni con una fava: mantenere l'incarico prestigioso garantito dal cavaliere e liberarsi di un rompipalle (Fini) da sempre mal sopportato.

clicca qui:
Bossi teme "imboscate" dei finiani "Vogliono fermare la nostra avanzata" - Repubblica.it

Pdl: bufera su Bocchino, stile soviet, raccolta firme per la sfiducia

ALLIEVO DELLA SCUOLA MEDIA SI BUTTA DALLA FINESTRA PER DELUSIONE AMOROSA


QUESTO AVVIENE NELL'ERA DEI TELEFONINI E DEGLI ESSE-EMME-ESSE DI MASSA, COME AI TEMPI DELLA RADIOGALENA.

Un tredicenne si è gettato questo pomeriggio da una finestra del secondo piano della scuola media Italo Calvino di via Giardino, a Melegnano, nel milanese.
Il ragazzo avrebbe compiuto il folle gesto per una delusione d'amore.E' ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano in gravi ma non disperate condizioni di salute. Il ragazzo ha messo in atto il suo proposito alla fine delle lezioni, aspettando che i suoi compagni si allontanassero dalla classe per andare a casa. Per ora non ci sono indagati.

Fatti del genere sono capitati in altri tempi e circostanze, e continueranno a registrarsene, soprattutto in casi di età adoscenziale, quando anche le ombre possono ingigantirsi e diventare paurose realtà.
L'adolescenza è l'età più complessa e difficile da superare e guai se genitori e insegnanti non sono in grado di comprenderne i sintomi e le possibili complicanze.

Avevo tentato, in questo sito, di avviare un dialogo su argomenti riguardanti appunto l'età difficile, avevo sperato in qualche commento d'un certo livello da parte di qualcuno comptente in fatto di psicolgia adolescenziale, ma purtroppo sono rimasto deluso dalla tiepidezza con cui tale appello è stato accolto.
Un risultato davvero inquietante...


ATTENTI ALLE TRUFFE!!!



E' apparso stamattina sul sito web del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto un avviso pubblico urgente che definirei importante anche se apparentemente curioso.
Si tratta praticamente di un avvertimento ai cittadini perché stiano attenti contro possibili truffe o altre intenzioni malvage di personaggi sospetti perché non identificati.
Nella speranza di essere utili, ve lo riproponiamo qui:


Avviso pubblico urgente

SI AVVISANO I CITTADINI CHE RISULTA CHE INDIVIDUI NON IDENTIFICATI SI PRESENTANO E

SI QUALIFICANO COME TECNICI COMUNALI PER EFFETTUARE PRELIEVI DI ACQUA DAI

RUBINETTI DELLE ABITAZIONI PRIVATE. POICHE' IL COMUNE NON STA ESEGUENDO ALCUNA

ATTIVITA' DEL TIPO RIFERITO, SI INVITANO I CITTADINI A NON PERMETTERE L'INGRESSO A

PERSONE SCONOSCIUTE E SI RACCOMANDA LA MASSIMA PRECAUZIONE.

IL SINDACO

Dott. Candeloro Nania

giovedì 22 aprile 2010

SCONTRO FRONTALE TRA FINI E BERLUSCONI

Alta tensione^



Nel giorno della Direzione del Pdl, duro scontro tra i co-fondatori.

Uno scontro al fulmicotone, durante il quale Silvio e Gianfranco non se le sono risparmiate.
Berlusconi taccia Fini di avere cambiato totalmente posizioni:«Martedì nel tuo studio davanti a Gianni Letta - gli rinfaccia il cavaliere - mi hai detto che sei pentito di aver fondato il Pdl e che volevi fare gruppi autonomi in Parlamento».
Gianfranco Fini, alle parole del premier, si alza di scatto dalla platea e col dito puntato chiede allora a Berlusconi di parlare del caso Sicilia.
«Avevamo stabilito di non parlarne in campagna elettorale, ribatte alterato Berlusconi e spiega che "se Miccichè è leader di Pdl-Sicilia, è anche perché tu hai consentito ai tuoi uomini di partecipare e ce ne sono 8 provenienti da An. E non cambiamo le carte in tavola».
Se Fini vuole fare politica, visto che interviene continuamente su problemi politici, si dimetta da presidente della Camera dei Deputati, lo invita in tal senso Silvio Berlusconi affermando: «Dichiarazioni di contenuto politico non si convengono a chi presiede una istituzione super partes. Un presidente della Camera non deve fare dichiarazioni politiche . Se le vuoi fare devi lasciare la carica, ti accoglieremo a braccia aperte », e fa il classico gesto della mano di andar via. Fini si alza e va verso il palco e piccato risponde : «Così non lo fai a nessuno».

FLORILEGIO DEL
L'INTERVENTO DI FINI -

« Cerchiamo di discutere come far funzionare il partito. Berlusconi farà quel che vuole. Berlusconi prenda atto che qualcosa è cambiato nel Pdl. Mi rimetto alle decisioni di Berlusconi, che è presidente del mio partito. Faccia quel che vuole, non mi interessa».
Così si era espresso il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in un passaggio del suo intervento alla Direzione Nazionale del Pdl all'Auditorium della Conciliazione a Roma poco prima che si accendessero gli animi tra i due.
Ed aveva chiesto:
«Perché il Pdl non convoca gli Stati generali dell'economia per definire ciò che è possibile e ciò che non è possibile fare, da qui al termine della legislatura per rimodulare il programma di governo?»
«Il programma elettorale lo abbiamo scritto in un'altra epoca, con impegni che non credo che possano essere rispettati in tutto, a causa della crisi», aggiunge Fini.«E' evidente che fra tre anni il giudizio sul governo sarà sulla gestione della crisi economica, sulla situazione di imprese e famiglie italiane - sottolinea ancora- e se non avremo fatto qualcosa di reale e concreto, oltre ciò che è stato fatto, non credo che basterà il carisma e l'ottimismo di Berlusconi. Ci vuole anche la realtà».
E poi carica di buona misura, puntando sul rapporto con la Lega di Bossi.
«Al nord siamo diventati come la fotocopia della Lega». Ed ancora: il Carroccio «ci sta omogenizzando».
Alle accuse seguono gli interrogativi altrettanto accusatori: «Qual è la bandiera identitaria del partito al nord? Al nord abbiamo alzato la bandiera dell'abolizione delle province? Abbiamo alzato la bandiera della privatizzazione delle municipalizzate che sono diventate il tesoretto degli amministratori leghisti, in attesa di mettere le mani nelle banche?». Il presidente della Camera è convinto che «Bossi sa quello che vuole», non si tratta - precisa- «di una polemica nei confronti della Lega. Io ho fondato il Pdl non per dar vita ad un'unica associazione tra Pdl e Lega. La Lega è un alleato strategico, ma il Pdl è la fotocopia della Lega. L'identità della Lega è chiara, quella del Pdl molto meno».
L'ex capo di AN giura che «questo non vuol dire remare contro o attaccare il governo
». «C'è - insiste - un certo appiattimento sulle posizioni leghiste al nord e questo è pericoloso. Alcune linee del governo sono orientate dalla Lega», conclude Fini.

COME LA SANITA' ANCHE LA SCUOLA SICILIANA PAGA IL PREZZO PIU' SALATO DELLA NAZIONE


L'ACCANIMENTO MASSIMO DELLA SCURE TREMONTI-GELMINI S'ABBATTE SULLE SCUOLE DELLA PROVINCIA DI MESSINA


La provincia di Messina paga un prezzo altissimo al riordino della scuola voluto dal ministro Gelmini in ossequio alle pressioni del collega Tremonti e reso possibile dalle cosiddette Leggi Brunetta, attraverso un numero di tagli che colpisce soprattutto le scuole dei piccoli centri che si vedono depauperati dell'unico presidio culturale costituito dalla scuola; infatti in molti piccoli comuni per attuare i tagli vengono formate pluriclassi, accorpando alunni di classi diverse: ciò costituisce una grave lesione al diritto allo studio sancito dalla Costituzione e alla parità di condizioni di partenza e di fruizione dei servizi statali”.
E' l'amara considerazione della segretaria provinciale della Cisl Scuola Laura Fleres , secondo cui i dati indicativi della situazione determinata nella Scuola siciliana e, in particolar modo nella provincia di Messina, registrano un taglio complessivo di circa 500 posti rispetto al corrente anno scolastico. cui vanno aggiunti i circa 700 già tolti quest' anno, che non riescono ad essere ammortizzati dal numero dei pensionamenti, inferiore rispetto all'anno precedente.
Di fronte a tale scempio, le Organizzazioni Sindacali regionali hanno chiesto l'esame congiunto che si completerà il 26 aprile e preannunciano una serie di iniziative per la difesa della scuola pubblica statale.

Questi i dati particolareggiati sul numero dei tagli che verranno effettuati per il prossimo anno scolastico nelle scuole siciliane, ricavati dalle tabelle consegnate ai Sindacati, a conclusione dell’incontro tenutosi ieri a Palermo presso la Direzione dell'ufficio scolastico regionale.
*Scuola dell'infanzia: unico ordine non toccato dalla Riforma Gelmini, mantiene anche per il prossimo anno scolasti i posti assegnati nel corrente anno, 8744 nella regione, di cui 1081 a Messina
*Scuola Primaria: è l'ordine di scuola su cui incide pesantemente la scure dei tagli anche per il prossimo anno scolastico: 18324 i posti assegnati in Sicilia con un decremento di 1275 posti, in provincia di Messina il decremento è di 172 posti rispetto all'anno in corso che già aveva fatto registrare un taglio di 102 posti, In totale i posti in organico saranno 2473 rispetto ai 2645 dell'anno in corso.
*Scuola secondaria di 1° grado: il decremento, a carattere regionale, è di 534 posti. In provincia di Messina saranno cancellate 62 cattedre. I posti in tutto saranno 14778 nella regione, di cui 1738 a Messina.
*Scuola secondaria di 2°grado: il prossimo sarà il primo anno di attuazione della Riforma delle Scuole Superiori e ciò comporterà un taglio di 1578 posti nella Regione Sicilia, di cui 181 solo a Messina. I posti assegnati alla regione Sicilia per questo ordine di scuola sono 20328, di cui 2374 a Messina e provincia.
*Sostegno: E’ l’unico settore in cui saranno assegnati posti in più: in provincia di Messina 27 posti per tutti gli ordini di scuola.

DOMANI, A PORTOROSA DI FURNARI, IN PROSSIMITA' DI BARCELLONA, INTERESSANTE CONVEGNO SULLE ATTUALI EMERGENZE METEO-IDROGEOLOGICHE





"Emergenza dissesto idrogeologico e previsioni del tempo",
un tema reso interessantissimo dalla serie d'eventi negativi che, ultimamente, hanno turbato il nostro territorio.
Sarà trattato domani, venerdì 23 Aprile 2010 alle ore 15.00, nel Salone Industrial Design dell'edilizia di Portorosa (Furnari), in un convengo coordinato dall'Architetto Giuseppe Aveni
. Si parlerà soprattutto dell'allarme frane che negli ultimi mesi ha interessato un pò tutta la Provincia di Messina, e la quasi totalità della Calabria, a causa di fenomeni meteo estremi, e delle possibili misure di prevenzione e previsione meteorologica.
Al convegno è prevista la partecipazione di molti sindaci i quali daranno la loro testimonianza. Assicurate le presenze dei sindaci di Castroreale Salvatore Leto, di Nizza di Sicilia Giuseppe di Tommaso, di Montagnareale Anna Sidoti, di San Fratello Salvatore Sidoti Pinto , di Alessandro Lazzara sindaco di Longi, di Giuseppe Collura sindaco di Caronia e di Alessandro Pruiti Ciarello sindaco di Castell'Umberto.
Sarà presente anche l'on. Michele Cimino, VicePresidente della Regione Sicilia, che farà il punto sulla possibilità di utilizzare i fondi Regionali PAR-FAS per fronteggiare l'emergenza.
Previsto il contributo dell'associazione Onlus di Meteorologia “ Meteoweb” ( http://www.meteoweb.it ) rappresentata in questa sede dal Presidente Peppe Caridi, il quale illustrerà nel dettaglio un resoconto dei fenomeni meteo estremi che hanno coinvolto il messinese, con una relazione dal titolo 'Il clima e i fenomeni meteo estremi dello Stretto di Messina e della sua Provincia'.

Interverranno inoltre Biagio Privitera dell'Ordine dei Geologi della Regione Sicilia, l'agronomo Felice Genovese, il segretario dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Messina Manlio Marino, il prof. Salvatore Magazù del Dipartimento di Fisica dell'Università di Messina e Angelo Spizuoco del Centro Studi e Strutture di Geologia Geotecnica di San Vitaliano.

L'obiettivo del convegno è quello di capire se fenomeni così estremi possono essere previsti con sufficiente anticipo e come poterli gestire, in un contesto ambientale così avverso come quello peloritano, segnato da una configurazione geomorfologica già "pericolante" per natura.
Immancabile la presenza del prof. Franco Ortolani, è ordinario di geologia e Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio, Università di Napoli Federico II, il quale affronterà il delicato argomento “La sicurezza ambientale alla base dello sviluppo eco compatibile e duraturo”.

mercoledì 21 aprile 2010

TOH, CHI SI RIVEDE, LA SOLITA NUVOLETTA.

CI DOVRA' PUR ESSERE QUALCOSA DI PARTICOLARE CHE ATTIRA LA NUVOLETTA IN QUEL POSTO


La primavera avanza, torna il sereno, il cielo è ormai sgombro e luminoso, ma la nuvoletta non se ne va. Ha il suo cantuccio sulle ciminiere della Valle del Mela.
E là - mentre il silenzio incombe - tranquilla se ne sta.

TROPPO SILENZIO SULLA REALTA' AMBIENTALE NELLA VALLE DEL MELA




Da T.A.T.

riceviamo


e rendiamo noto




Il silenzio degli innocenti !!!



CLICCA QUI PER RAGGIUNGERE IL TESTO

CORAGGIO, FINI, CONTINUANDO COSI' DIFENDI ANCHE IL SUD


Qui potrei parlare da Siciliano o da semplice fratacchione, e mi basterebbe per dare ragione a Gianfranco Fini, che coraggiosamente sta conducendo in seno al partito, di cui è stato cofondatore, una strenua battaglia per liberarlo - non dico da Berlusconi che sarebbe impresa ardua e sbagliata - ma dalla rete sempre più pesante della Lega Nord, cui Berlusconi ha cacciato il PdL.
Fino a quando sono la Moratti e Formigoni ad ispirarsi alla protervia di Bossi, per "fregare" meridionali e siciliani, c'è da capire il perché, ma che sia proprio il cavaliere, che considera il PdL "partito dell'amore", che accarezza amorevolmente una vedova affranta, che si accosta compunto ed esemplare al santissimo sacramento dell'Eucaristia, che sia proprio lui a non divincolarsi dall'avvinghiante Bossi, uomo che sprizza veleno e odio per i "terun" dandone l'esempio al proprio rampollo, è davvero il colmo.

fra' Galdino

SULLA SPINTA DI BOSSI E IL TRAINO DI FORMIGONI MARIASTELLA GELMINI STUDIA COME DISCRIMINARE I DOCENTI




"Il governo sta pensando a un disegno di legge che sarà varato nel 2011 per il miglioramento della qualità dell'insegnamento in cui saranno inserite le graduatorie regionali degli insegnanti". A dirlo è il ministro della Pubblica istruzione, Maristella Gelmini, parlando a margine della riunione del "Tavolo della Lombardia" che si è svolto al Pirellone di Milano.

"Stiamo ragionando su come garantire la continuità didattica e il miglioramento della qualità dell'insegnamento - ha detto la Gelmini alla sua prima uscita ufficiale a pochi giorni dal parto - e questi temi saranno inseriti in ddl che riguarderà il reclutamento e la valutazione degli insegnanti"

La Gelmini ha quindi spiegato che la vicinanza fra la residenza degli insegnanti e il luogo di lavoro va verso la direzione di garantire la continuità didattica e quindi la qualità dell'insegnamento e che l'introduzione di graduatorie regionali degli insegnanti saranno inserite nel 2011.

LA REAZIONE DEI SINDACATI

Dopo le dichiarazioni del ministro Gelmini per un nuovo progetto di reclutamento dei docenti su base regionale, i sindacati degli insegnanti esprimono una sostanziale posizione contraria, difendendo, come era prevedibile, lo strumento delle graduatorie attualmente in vigore.

La Cisl-scuola, per voce del segretario Scrima, afferma che "la continuità didattica (uno degli obiettivi della proposta del ministro) si garantisce soprattutto con la stabilizzazione degli insegnanti. Senza questa garanzia "non serve a nulla rincorrere assurde e antistoriche vicinanze tra luogo di residenza e di lavoro".

Per parte sua il riconfermato segretario generale della Cgil-scuola, Pantaleo, dichiara che "se l'intento è quello di dare stabilità agli organici, obiettivo più che legittimo, gli strumenti per farlo possono essere altri, primo fra tutti quello di procedere al reclutamento pluriennale degli insegnanti".

Di Menna della Uil-scuola sottolinea l'importanza di garantire continuità per studenti e docenti, prevedendo, per esempio, la permanenza pluriennale di docenti nella stessa scuola, ma "bandendo subito i concorsi e varando incarichi pluriennali".


CLICCANDO QUI, LEGGI IL COMMENTO SU:
SiciliaInformazioni | Dopo le banche, la scuola. Lo tsunami leghista si abbatte sul Sud. Prof residenti, pulizia etnica nelle scuole. Con false motivazioni

L'INFORMAZIONE UTILE


ENEL : interruzione programmata


SI AVVISA LA CITTADINANZA CHE L'ENEL PROCEDERA' ALL'INTERRUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA COME APPRESSO INDICATO:

giovedì_22_aprile_2010.pdf

venerdì_23_aprile_2010.pdf

venerdì_26_aprile_2010.pdf <=== Per conoscere le località e le strade clicca sui "giorni"

DURANTE I LAVORI SI PREGA DI NON UTILIZZARE GLI ASCENSORI. LA CORRENTE POTREBBE ESSERE RIALLACCIATA MOMENTANEAMENTE PER PROVE TECNICHE, PERTANTO VI INVITIAMO A NON COMMETTERE IMPRUDENZE.

PER INFORMAZIONI O PER LA SEGNALAZIONE DI GUASTI POTETE RIVOLGERVI AL NUMERO VERDE 803.500


RENZO BOSSI:TALE PADRE TALE FIGLIO...


Roma, 20 apr. - (Adnkronos) - Renzo Bossi, primogenito del 'senatur' e neoconsigliere regionale della Lombardia, annuncia che ai mondiali del Sudafrica non fara' il tifo per gli azzurri e che per lui il Tricolore "identifica un sentimento di cinquant'anni fa''. Roba vecchia, insomma, senza gran valore. Eppure, ironia della sorte, quel vessillo del quale il Carroccio vorrebbe in qualche modo attenuare il valore simbolico dell'unita' del Paese, come dimostrano le frequenti 'intemperanze' leghiste nei confronti della bandiera nazionale, e' nato piu' di due secoli fa proprio in 'Padania', inventato dal giornalista e letterato ravennate, poi milanese di adozione, Giuseppe Compagnoni.

martedì 20 aprile 2010

I RAGAZZI CRESCONO, FANNO FAMIGLIA E VANNO VIA



Adriano, un mio alunno di tanti anni fa, emigrato al nord dove adesso lavora ed ha famiglia, per caso s'è imbattuto in Barcellonablog e, avendo visto la foto del blogger, ha riconosciuto in essa il suo maestro di scuola. Da bravo ragazzo, come sempre è stato, m'ha inviato una breve e-mail.
Sapendo che il suo pensiero m'ha fatto tanto piacere, m'ha poi inviato pure due foto: la sua e quella della sua bambina. Ed io adesso le pubblico entrambe, perchè il barcellonese Adriano rtrovandosi, assieme alla sua figliola, in Barcellonablog si possa sentire nella sua città natale.

A LUI NON SI NEGA NULLA

Cronaca
Foto  Berlusconi: comunione al divorziato Silvio, scoppia la polemica


Il caso e' stato sollevato da "Il Messaggero" e ripreso da "Il Fatto Quotidiano"

Berlusconi: comunione al

divorziato Silvio, scoppia la

polemica

Secondo fonti vicine alla Chiesa il prete era in difficolta'

Comunicato anche se divorziato e risposato civilmente. Il premier Silvio Berlusconi durante il funerale di Raimondo Vianello ha ricevuto la comunione "ad personam" o almeno, così è stata definita la vicenda sulle pagine del "Fatto quotidiano" diretto da Antonio Padellaro, anche se la questione è stata portata alla ribalta dal giornale "Il Messaggero".

"Eppure ai divorziarti risposati - ricorda il quotidiano diretto da Padellaro - il Sacramento della Comunione è assolutamente negato. Come ribadito da papa Wojtyla e da Ratzinger". Anche se il caso è decisamente complesso si legge che, secondo fonti ufficiali, quando personalità di questo tipo si mettono in fila per l'eucaristia è difficile per il prete dire di no. Sarebbe opportuno, spiegano, una maggiore discrezione da parte di personalità così note. Anche alla diocesi di Milano ripetono: 'Il prete se l'è trovato davanti, era in difficoltà'.
(FONTE: La Voce)

FINI SI', FINI NO, FINI NI...MA COME FINIRA'?...BOH...


Roma, 20 apr - Sono cinquanta, esattamente 36 deputati e 14 senatori, i 'finiani' che hanno sottoscritto il documento alla riunione di stamane con il presidente della Camera.
Ulteriori adesioni, a quanto si apprende, sono state annunciate da parlamentari che non sono potuti essere presenti oggi a causa delle difficolta' di spostamento per la nube, oppure per motivi personali

Roma, 20 apr - La creazione del Pdl rappresenta una ''scelta giusta e irreversibile''. Lo scrivono in un documento 74 parlamentari del Pdl ex An piu' il sindaco di Roma Gianni Alemanno.

''Il progetto del Popolo della Liberta' - scrivono i 41 deputati e i 33 senatori piu' il sindaco di Roma nel giorno della riunione dei 'finiani' alla Camera - contribuisce in maniera decisiva alla costruzione di una democrazia bipolare, nella quale le istanze e i valori del centrodestra hanno raccolto la maggioranza dei consensi degli italiani''. Quindi ''siamo fermamente convinti che il PdL rappresenti una scelta giusta ed irreversibile. Vogliamo contribuire ulteriormente a rafforzare il PdL restando all'interno del partito''.-

Roma, 20 apr - "Credo che in cuor loro siano d'accordo con me, ma ufficialmente non vogliono che si sappia...''.
Questo il commento di Gianfranco Fini al documento dei 74 parlamentari ex An che hanno sottoscritto un documento contrapposto alla posizione dello stesso Fini.

FONTE:ASCA

NANIA: "ALLA DESTRA MINISTERI PESANTI"



Politica

"L'errore politico è stato dare alla Lega ministeri come gli Interni e le Riforme, posti chiave dove invece avrebbe dovuto misurarsi la destra". Così il vicepresidente del Senato Domenico Nania a CNR.


“Come mai la destra, che avrebbe dovuto misurarsi sulla sicurezza e sulle riforme, che sono i grandi progetti su cui nasce la destra stessa, ha lasciato ministeri chiave come gli Interni e le Riforme alla Lega? La lega non vince sul razzismo, ma sulla credibilità politica. Sulle riforme e sulla sicurezza doveva costruirsi il grande progetto della destra riformatrice. Questo è stato il grande errore politico”. Lo dice a CNRmedia il vicepresidente del Senato Domenico Nania.

“La destra – ha continuato - ha solo ministeri di gestione corrente. La destra, invece, deve darsi fascino. Chi guida la destra e chi la interpreta deve essere capace di dare fascino al suo compito. Se non agiamo su questo versante, che ci stiamo fare? Ci vuole una destra che si occupi di quei temi che siano propri della destra. Per esempio non mi sembra normale che una destra europea e moderna non si spenda sulla scuola, sulle università, cioè su come costruire le classi dirigenti del futuro”. Sulle ipotesi di elezioni anticipate Nania aggiunge: “Se c’è una rottura bisogna andare al voto, su questo non c’è dubbio. Io mi auguro di no e non lo credo . Ma certo ci vuole un sano dibattito interno dove ognuno porta avanti i valori in cui crede. Io penso che sia necessaria più destra dentro il PDL”.


Caro Mimmo, mi piacerebbe sapere a chi fai tutte queste domande.

Sono rivolte a Berlusconi oppure a Fini? a Forza Italia o ad Alleanza Nazionale? Oppure a tutte le minutaglie che da sinistra, dal centro e dall'estrema destra sono confluite nel Pdl?

Probabilmente - se lo farai - mi risponderai: al Pdl.

Ma lì dentro la tua voce conta: si o no?

Forse le avresti dovuto rivolgere personalmente a Berlusconi, perché è stato lui, ancor prima della fase del predellino, a destinare, d'accordo con Bossi, i ministeri più importanti. E già è stato molto se a La Russa ha affidato quello della difesa. Probabilmente gli avrà letto negli occhi la sua grande disponibilità a tenerselo fitto, anche a costo di dare un calcio a Gianfranco Fini.

Ciao.

Ciccio Cilona

STRETTA E' LA STRADA CHE GIANFRANCO FINI HA INTRAPRESO


Gianfranco Fini si sta muovendo entro confini assai ristretti, in un'area di resistenza resa angusta dalla sete di potere di diversi suoi ex gregari, che lui stesso aveva collocato in poltrone dalle quali non intendono più staccarsi, e di altri divenuti suoi ex amici per il distacco personale da lui stesso creato.
Adesso, resosi conto della strategia berlusconiana che l'aveva isolato nello scanno del presidente della Camera, sta tentando di uscire da quella gabbia dorata, ma si ritrova con una schiera di fedeli ridotta, anche se pienamente solidale verso una manovra , da lui avviata per incidere in maniera innovativa nel PdL. Un'operazione difficile, che Gianfranco Fini non può non gestire con estrema cautela, tenendo conto oltre che della qualità delle idee e degli uomini che gli sono vicini, dei numeri, che purtroppo in un caso come questo che sta affrontando, sono determinanti, come lo sono stati finora in parlamento: dove abbiamo potuto constatare che i valori personali dei pidiellini soccombono ai piedi del sovrano, sotto i colpi della "fiducia".

FRA' GALDINO

lunedì 19 aprile 2010

CGIL, CISL, UIL ALLARMATI, DENUNCIANO LE GRAVI DEFICIENZE CHE ASSILLANO LA CITTA' DI BARCELLONA ED I PAESI DELL'HINTERLAND

FOTO:.CHIOFALO...................................................................................... ISGRO'............... GITTO






I RAPPRESENTANTI LOCALI, CHIOFALO, GITTO E ISGRO' SOTTOSCRIVONO UN DOCUMENTO COMUNE CONTENENTE DATI DA TERZO MONDO

Il territorio soffre e la città del Longano registra un costante declino.
Apre con questa amara constatazione un nota sottoscritta dai rappresentanti di CGIL;CISL;UI di Barcellona.
Catastrofica risulta, in atto, la percentuale dei disoccupati , che si attestano unitamente ai lavoratori precari, al 31.12.2009, alla catastrofica cifra del 57,49% nella forza lavoro della zona di: Barcellona P.G., Basicò, Castroreale, Fondachelli Fantina, Furnari, Mazzarrà S.A., Merì, Novara di Sic., Rodì Milici, Terme Vigliatore, e Tripi. Raggiunge i 25.125 il numero dei disoccupati o occupati parzialmente rispetto ad una forza lavoro di 43.699 (età compresa tra i 16 e i 64 anni) di cui 21.994 donne e 21.705 uomini. Mentre i disoccupati ed i precari sono così suddivisi: 12.990 donne 12.135 uomini.
Al 31.12.2008 la popolazione attiva era di 43.240 ed i disoccupati e precari erano così suddivisi: uomini n. 11.350 e donne 12.286 per un totale 23.639 , pari al 54,66% rispetto alla forza lavoro. Pertanto in un anno il numero dei precari e disoccupati tra il 2008 e il 2009 è cresciuto di quasi tre punti in percentuale. Non c’è di peggio e chi è più fortunato perchè titolare di un posto di lavoro, viene costretto ed accetta condizioni massacranti per non vedersi spingere nel circolo infernale dei senza lavoro".
"Per buona pace per tutti - sconsolatamente registrano i sindacati - il governo locale della Città passivamente resta a guardare". "Cosa dire ancora di un territorio, ed in particolare della città di Barcellona Pozzo di Gotto, che sta per essere spogliata di tutti i servizi?" Si chiedono i tre sindacalisti Salvatore Chiofalo, Lorenzo Gitto e Roberto Isgrò. E aggiungono: "La stazione Ferroviaria di fatto è stata squalificata: binari dismessi, biglietteria chiusa, sala d’aspetto chiusa, locali igienici chiusi ed ancora altrettanto grave la decisione di trenitalia di non fare fermare, nella seconda città della provincia per numero di abitanti, i due nuovi treni veloci sulla tratta Messina Palermo e viceversa. L’Ospedale ha subito tagli perdendo dal 2000 ad oggi n. 110 posti letto: erano 190 ed ora ne sono previsti 80 dal nuovo piano sanitario regionale; avanti così sarà presto chiusura totale. I servizi socio sanitari, per espressa volontà dell’Amministrazione comunale in carica, sono sempre più striminziti (mensa scolastica , asili nido, assistenza domiciliare a favore di anziani, disabili e famiglie bisognose). Il nucleo operativo della Polizia Stradale è statat rasferito nella città di Patti. Il tribunale registra, da tempo, un deficit di organico con la mancanza di Giudici e personale..L a Montepaschi Serit ha deciso di chiudere lo sportello della nostra Città causando sicuri disagi all’utenza di tutta la zona. L’Ufficio delle entrate ha deciso di chiudere la sede della città per lasciare , al massimo, uno sportello che gioverebbe solo per acquisire atti".E ancora:
"Strade ridotte a colabrodo e molte scuole di ogni ordine e grado non adeguate alla normativa antisismica". Come dice un vecchio detto: restano solo gli occhi per piangere. "Eppure - fanno notare i sindacatlisti - assistiamo da tempo ai tanti annunci propagandistici secondo cui montagne di fondi destinati a questo territorio sarebbero disponibili. Oltre a qualche strada e al rifacimento di qualche piazza, ci dispiace annotare che nessuna nuova infrastruttura utile alla collettività è stata realizzata da questo governo cittadino perché possa giovare da stimolo e di aiuto alle poche aziende produttive che esistono sul territorio.E non ci risulta che sia stato fatto qualcosa in ordine alla pianificazione urbanistica e dei servizi per attrarre investimenti produttivi che diano sollievo ai disastrosi dati della disoccupazione". La nota chiude con un auspicio: che i governi locali finalmente pianifichino interventi concreti che prendano in considerazione la vocazione e le “ricchezze” del territorio come l’artigianato, il commercio, la piccola impresa, il comparto forestale, l’orticoltura, la floricoltura, l’agroalimentare ed il turismo". " CGIL-CISL e UIL, sollecitano pertanto il Sig. Sindaco a promuovere una vera e reale concertazione con tutte le forze politiche, Sindacali e Sociali prima della approvazione dello schema di bilancio annuale e poliennale per una reale svolta sull’utilizzo delle risorse finanziarie dell’Ente Comune ed anche per rivendicare, congiuntamente, nei confronti delle Istituzioni superiori, soprattutto Provincia e Regione, uno sforzo finanziario e maggiori investimenti a favore di questo territorio su precisi programmi ed obbiettivi di sviluppo".


DUE COMUNICATI DEL COMUNE DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO, POSITIVI PER LA SALUTE PUBBLICA


SE NE ATTENDE UN TERZO IN GRADO DI INTEGRARE I DUE COMUNICATI GIA' EMESSI


Palazzo Longano


L'Amministrazione Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto informa che, dalla nottata del 14 aprile, è ripreso il servizio di raccolta dei rifiuti.
In tempi brevi la situazione dovrebbe normalizzarsi.
Si ringrazia per la pazienza ed il senso civico dimostrato.

Ufficio Ambiente -


Calendario degli interventi di sanificazione sul territorio comunale.


Si comunica che nei giorni 21 - 22 - 23 Aprile 2010, durante le ore notturne, con inizio alle ore 11,00, saranno effettuati interventi antilarvali su tutto il territorio comunale. Il servizio di derattizzazione sarà effettuato durante le ore diurne (con inizio alle ore 6,00) nei giorni 26 - 27 - 28 Aprile 2010 su tutto il territorio comunale.

Due comunicati emessi dallo stesso Ente di Palazzo Longano, dai quali apprendiamo che il Comune assicura ai cittadini la salvaguardia della salute pubblica. Sono annunci positivi che naturalmente vengono accolti con soddisfazione dalla città. La quale, adesso, attende che, attraverso un terzo comunicato, si annunci che, in tutti i posti in cui sono rimaste accatastate, a lungo e in esuberanza, tonnellate di rifiuti marcescenti, si provvederà ad una energica operazione di lavaggio e disinfezione, in maniera da liberare strade e marciapiedi da pericolose insidie alla salute.

A TAORMINA SI FA IL TIFO PER L'AEROPORTO NELLA PIANA DI MILAZZO-BARCELLONA


COSTITUITO UN COMITATO "PRO AEROPORTO" PER INCORAGGIARE L'ATTUAZIONE D'UN PROGETTO RITENUTO INDISPENSABILE PER IL TURISMO NELLA NOSTRA PROVINCIA

A Taormina, c'è un Cilona - esattamente Salvatore Cilona, che non è mio fratello nonostante coincidano nome e cognome - che gradirei conoscere, oltre che per l'omonimia anche e soprattutto per una particolare iniziativa che, assieme ad altri Taorminesi, ha avviato: la costituzione di un comitato a favore della costruzione di un aeroporto nella piana di Milazzo e Barcellona.
Sembrerebbe strano che da Taormina partisse un appoggio del genere, essendo la città del Toro, più vicina a Catania che a Barcellona, e invece l'idea non è peregrina ed è spiegato il perché dalle motivazioni riportate nel documento costitutivo del “Comitato per l’aeroporto nella piana di Milazzo”, di cui Salvatore Cilona è stato eletto presidente e Danilo La Monaca segretario.

"Il Comitato, secondo le intenzioni dei promotori, sorge senza scopo di lucro, al fine di promuovere iniziative utili e concrete per realizzare al più presto un aeroporto nella piana di Milazzo".
"Tale iniziativa - si legge nel documento costitutivo - concretizza la libera volontà di un gruppo di cittadini della riviera ionica messinese che in siffatto modo desiderano anche manifestare solidarietà e consenso rispetto ai proponimenti ed all’attività del Comitato Territoriale Barcellona-Milazzo, del Centro Studi “Civis” di Milazzo e del “Comitato per l’aeroporto di Messina e provincia” di Messina che da diverso tempo operano per favorire la realizzazione di un aeroporto nella piana di Milazzo".
"La recente attivazione delle direttrici ad alta velocità fra Torino-Milano e fra Milano e Napoli rappresenta la fisica rappresentazione di una sempre più diffusa convinzione e cioè che l’Italia sia una Nazione caratterizzata da eclatanti e significative disuguaglianze anche nel settore dei trasporti".
"Questa sintetica riflessione, ancor più drammatica se ben si considera il sistematico ridimensionamento del traffico ferroviario a lunga percorrenza da e per la Sicilia e quindi del traghettamento ferroviario nello Stretto di Messina, consente di introdurre l’oggettiva ed incontrovertibile notazione che la Sicilia tutta e la nostra provincia in particolare siano destinati nel contesto europeo ad una progressiva marginalizzazione rispetto ai principali flussi di idee, di relazioni culturali, di contatti sociali, di scambi economici e produttivi con il resto del mondo. In quella che si configura come la “questione dei trasporti meridionali” non può essere sottovalutato il ruolo del trasporto aereo in termini di risposta ai disagi sopportati dalla popolazione siciliana residente nella più estesa regione d’Italia che è anche la più grande isola del Mediterraneo ed una tra le più apprezzate mete del turismo mondiale".
"E’ di tutta evidenza che tale insufficiente livello di accessibilità al territorio siciliano non consente di esaltare nella giusta misura le potenzialità di sviluppo del comparto turistico che è di assoluta rilevanza negli scenari economici della nostra regione".
"Siffatte considerazioni assumono particolare rilevanza per il territorio taorminese notoriamente classificato a prevalente vocazione turistica. A questo proposito, è possibile affermare che sebbene Taormina rappresenti una quasi singolare eccezione nel contesto turistico regionale, ivi si configura infatti un “turismo maturo” perché chiaramente destagionalizzato, non è da sottovalutare il fatto che il tasso di occupazione annuo delle strutture ricettive taorminesi di poco inferiore al 50%, seppure nettamente superiore al dato provinciale pari al 35%, non rende il giusto merito alla rinomanza internazionale dei luoghi".
"Né si può continuare a credere che il comprensorio turistico taorminese possa vivere di rendita perché in realtà sta succedendo, anche nel turismo italiano, quello che già da anni avviene nel settore industriale: le posizioni diventano sempre più difficili da conquistare e soprattutto da mantenere senza una continua tensione all’innovazione ed un orientamento sempre più focalizzato sul soddisfacimento del cliente".
Sono chiari alcuni segnali quali il tendenziale spostamento del baricentro del turismo internazionale, soprattutto quello riferito al segmento balneare, prima incentrato sull’Europa ed in particolare sull’area mediterranea, verso altre mete emergenti e competitive (Cuba, Carabi, Florida ed Asia orientale); ed ancora la frenata dei primari mercati d’origine rappresentati dai paesi dell’Europa occidentale, gravati in alcuni casi da una pesante recessione economica (es. Germania, Francia ed Inghilterra) che tendono a prediligere destinazioni esotiche, facilmente raggiungibili per via aerea e molto spesso a costi competitivi.
E’ ormai cambiato anche il modello dominante del turismo che si caratterizza per vacanze brevi ma ripetute nell’anno con una clientela poco disponibile a sopportare perditempo, imprevisti, cambi di vettore, disservizi e disagi soprattutto se si verificano in prossimità della mèta finale del viaggio.
"A fronte di tali scenari, ad opinione di questo Comitato, sembra di assoluta rilevanza l’ipotesi di realizzare un nuovo aeroporto nella piana di Milazzo perché in siffatto modo il comprensorio taorminese potrebbe disporre di un aeroporto, in aggiunta a quello di Catania, raggiungibile nello stesso tempo percorrendo una tratta autostradale meno congestionata".
"Non è irrilevante evidenziare che l’aeroporto di Catania ormai dimostra chiari segni di congestionamento del suo spazio aereo e quindi di saturazione della sua portata operativa. Peraltro l’opportunità che Catania possa ospitare aerei di maggiore portata passeggeri (wide body) non trova concretezza per gli ingentissimi costi da sostenere nel caso si volesse realizzare la variante plano-altimetrica del tracciato ferroviario necessaria per l’allungamento dell’attuale pista. In conclusione, il Comitato intende evidenziare che fermo restando la specificità della presente iniziativa la stessa rappresenti un aspetto del più generale impegno per sensibilizzare l’opinione pubblica e le locali Istituzioni sull’opportunità di migliorare il livello di accessibilità al comprensorio taorminese".
"Siamo fermamente convinti che la disponibilità di un secondo aeroporto, insieme alla pronta realizzazione del raddoppio del tracciato ferroviario nella tratta Messina-Fiumefreddo comprensivo della locale nuova stazione interrata, alla costruzione di idonee infrastrutture nautiche e ad opportune iniziative nel campo della viabilità stradale comprensoriale, possano rappresentare elementi decisivi per lo sviluppo di azioni ad alto contenuto strategico capaci di dare “nuova vita” al comprensorio taorminese coniugando tradizione e bellezze naturali con innovazione, sviluppo economico e compatibilità ambientale"
Il presidente: Salvo Cilona (Tel. 338/6606759)
Il segretario: Danilo La Monaca (Tel. 348/8886246)

L'iniziativa del comitato taorminese, potrebbe avere un valido supporto se - in concomitanza - si riuscisse a creare, a Castroreale-Barcellona-Milazzo, un comitato pro Arteria Castroreale- Mandanici, da decenni auspicata, più volte posta in programma dalla Provincia e sempre posta in moratoria.

domenica 18 aprile 2010

Liberi i tre operatori di Emergency = Frattini: presto saranno a casa

Stasera il ministro degli Esteri terrà una conferenza stampa sul caso

I tre operatori di Emergency
17.22 | Nel Mondo - Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani sono stati liberati dalle autorità afgane che li avevano arrestati in un'ospedale della ong con l'accusa di organizzare un complotto contro il governatore dell'Hellmand. . I tre all'ambasciata italiana a Kabul. La ong: "Una notizia grandissima, non avevamo dubbi ma abbiamo vissuto giorni di angoscia"

Da:Unione Sarda

CHE VITA,CHE VITA, CHE VITA !... CHE MORTE, CHE MORTE, CHE MORTE !...


A rivedere questo "spettacolo" mi stringe il cuore: una scena triste, dolorosa, crudele, con sorrisi sullo sfondo e applausi attorno ad un esserino sconvolto, che avrebbe voluto struggersi nel suo dolore, lontano da ogni fragore
E in mezzo al quale invece l'onda lunga mediatica l'ha trascinata su una sedia a rotelle. .
"Da quando, tre giorni fa - raccontano i giornali - era mancata la sua metà, Sandra si era chiusa in casa, sola con la sua perdita. In ospedale era stata vicina al marito fino all'ultimo istante, ma poi il dolore era stato talmente forte che era stato necessario sedarla e riportarla a casa. Fedele a quella discrezione che aveva accompagnato la coppia per tutta la vita, inizialmente aveva deciso di non allestire una camera ardente per il suo compagno, ma poi le insistenze di Mediaset l'hanno convinta.
Lei, però, non se l'è sentita di fare visita in quegli studi dove insieme avevano lavorato per tanti anni e dove in migliaia, ieri, hanno salutato suo marito".

Quando , al momento del funerale, l'hanno fatta arrivare in Chiesa, l'addolorata è stata pure accarezzata, dal re dei Media.
E su incitamemto d'un Baudo "eclatant", inondata d'applausi.
E' stato l'ultimo atroce spettacolo per una donnina dolce molto malata, che nei momenti migliori della sua vita con Vianello, aveva gridato, recitando, "Che vita! Che vita! Che vita!"
E adesso, nell'intimità del suo dolore, di fronte a tanto scempio, chissà che non abbia gridato "Che morte! Che morte! Che morte!",


*"Berlusconi – scrisse un giorno Montanelli – è talmente vanesio che ai matrimoni vorrebbe essere la sposa e ai funerali il morto".

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