sabato 3 aprile 2010

AUGURI DI UNA BUONA SERENA PASQUA


BUONA PASQUA BUONA PASQUA BUONA PASQUA





Si chiude una settimana di Passione e dalla mestizia si va verso la Risurrezione, che non sarà soltanto quella della tradizione evangelica, perché dovrebbe essere soprattutto la resurrezione dell'Anima, cioè di ciascuno di noi - credenti e non - e quindi della Società Umana, che per un verso o per un altro, attraversa tempi di grande mestizia, di dolore, di difficoltà , cioè d'umano Malessere.

AUGURI QUINDI DI RISURREZIONE A TUTTI, ANCHE A COLORO CHE PENSANO DI NON AVERNE BISOGNO
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venerdì 2 aprile 2010

IMMAGINI DEL VENERDì SANTO A POZZO DI GOTTO










"L'egemonia leghista al Nord è una prospettiva reale"


Massimo Cacciari

Massimo Cacciari analizza al Caffé di Rainews24 le ragioni e le prospettive del successo leghista alle ultime Regionali. E sulla sintonia dei governatori leghisti con le posizioni del Vaticano su aborto e Ru486 avverte: Bossi può costruire una vera egemonia leghista al Nord.

Venezia, 02-04-2010

"La Lega ha formato una classe dirigente che ha dato prova di saper amministrare a livello locale. Quindi non dovremo aspettarci grandi sorprese o novità: certo allo zoccolo duro leghista, legato alle strategie autonomiste, ha aggiunto al Nord una forte componente ideologica che fa lega su sentimenti diffusi di paura e insicurezza e questo è senza dubbio un'incognita".
"In Veneto e Piemonte, ma in prospettiva anche in Lombardia, la Lega Nord ha iniziato una strategia di avvicinamento al mondo cattolico che finora era rimasto lontano. Se la Lega conquista anche questo elettorato, allora può davvero puntare all'egemonia di consensi al Nord. L'avvicinamento alla Chiesa è strumentale, ma se si combina all'ideologia che dicevo e al radicamento sul territorio la prospettiva di un'egemonia leghista al Nord è reale".

Sarà forse soltanto una coincidenza che, in una stagione in cui si sollevano tanti scandali pedofili, strumentalmente si mettano in mostra dei leghisti pretofili.

IL VECCHIO CUTRONI ZODDA, RISTRUTTURATO, TORNA AD ESSERE UTILIZZATO

Ne dà notizia l'Azienda Sanitaria Provinciale Messina - Direzione Generale

La Direzione Aziendale dell'ASP di Messina comunica che nei giorni 9 e 10 Aprile 2010 le UU.OO. di Neuropsichiatria Infantile, il Consultorio Familiare e gli Uffici di Medicina Legale e Fiscale del Distretto di Barcellona P.G. si trasferiranno presso i locali dell'ex Ospedale Cutroni Zodda.

Il vecchio ospedale “Cutroni Zodda” fu fondato nel 1895 da un bottaio filantropo divenuto ricco
Progettato dall'arch. messinese Pasquale Mallandrino per conto del filantropo locale Cutroni Zodda. E' stato ristrutturato ed ampliato nel 1966 e abbandonato nel 1999. Recentemente è stato attuato un progetto di ristrutturazione e riconversione, mantenendone i caratteri architettonici originari. Ciò consentirà all'ASP di trasferire importanti uffici e ambulatori attualmente ospitati in un'ala del nuovo nosocomio del quartiere S. Andrea.

giovedì 1 aprile 2010

INFORMAZIONI DI GARANZIA AI GIORNALISTI DI REPUBBLICA VIVIANO E ZINITI PER AVERE RESO PUBBLICHE NOTIZIE SU INDAGINI IN CORSO

SI RIFERISCONO A PRESUNTI RAPPORTI TRA CRIMINALITA' ORGANIZZATA E POLITICI SICILIANI

La Procura della Repubblica di Catania, con una nota ufficiale, firmata dal procuratore capo Vincenzo D'Agata, "venendo meno al riserbo mantenuto", per la prima volta, conferma ufficialmente l'esistenza delle indagini dei carabinieri del Ros su esponenti di Cosa nostra e su presunti rapporti con esponenti politici e amministratori. Il comunicato non fa ufficialmente nomi di eventuali indagati, per "evitare il quotidiano e reiterato stillicidio di notizie con la diffusione di fuorvianti
informazioni".
Il magistrato conferma inoltre le "notizie diffuse dalla stampa" sulla richiesta del "presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo", avanzata tramite l'avvocato Carmelo Galati, di "potere rendere dichiarazioni e fornire chiarimenti" alla Procura di Catania.
Si definiscono invece "fantasiose e assolutamente prive di fondamento" le notizie su presunte "divergenze o opinioni all'interno dell'ufficio". Il procuratore D'Agata conferma infine Si tratterebbe degli inviati di Repubblica, Francesco Viviano e Alessandra Ziniti, ai quali sono stati notificati informazioni di garanzia emessi dalla Procura di Catania che ipotizza la violazione del segreto istruttorio per avere pubblicato notizie sulle indagini dei carabinieri del Ros in cui sono indagati anche il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, suo fratello Angelo, parlamentare nazionale del Movimento per le autonomie, e i deputati regionali Fausto Fagone, dell'Udc, e Giuseppe Cristaudo, del Pdl-Sicilia.
La notizia della notifica dell'informazione di garanzia è giunta a Viviano nello stesso giorno in cui gli veniva assegnato il premio 'Cronista 2010-Piero Passetti' della Fnsi per il suo reportage pubblicato lo scorso anno sul mercantile turco Pinar. Il dolce e l'amaro, nella stessa coppa.

RICONOSCIUTI DALLA COMMISSIONE SANITA' DELLA REGIONE IL DIRITTO DELLE EOLIE DI AVERE UN PROPRIO OSPEDALE

foto: ROBERTO CORONA

I livelli essenziali di assistenza medica a Lipari non saranno intaccati, perché tagliare i posti letto per degenza ordinaria avrebbe comportato un serio rischio per i cittadini eoliani, che fanno tutti riferimento al presidio ospedaliero dell’isola maggiore, nonché per il flusso turistico non soltanto estivo”. E' la considerazione che il deputato Roberto Corona ha potuto fare dopo l'esito dell'incontro del sindaco di Lipari Mariano Bruno che, accompagnato da una delegazione, è stato ascoltato dalla Commissione Sanità della Regione, in ordine alla inaccettabile rimodulazione ospedaliera decisa dall’assessore alla Sanità, al contrario di quanto previsto dall’azienda sanitaria di Messina e ratificato dalla Conferenza dei sindaci. L'intervento dell'assessore regionale infatti intendeva togliere la degenza ordinaria nell’ospedale di Lipari tanto da ridurlo a semplice presidio di emergenza

Secondo quanto richiesto dalla delegazione verrebbero pertanto mantenute le aree di degenza medica e chirurgica previste dalla proposta adottata dal direttore generale dell’Asp di Messina già concordata coi sindaci, mentre il decreto sui tagli viene intanto sospeso sulla parola, in attesa che il direttore generale dell'ASP di Messina rimoduli, d'intesa con i sindaci e secondo le nuovr direttive dell’assessore, un piano definitivo..

Non si poteva costringere gli abitanti delle isole Lipari a rivolgersi in ogni caso alle strutture sanitarie di terraferma, a cominciare dalle puerpere per esempio… Senza contare che – afferma soddisfatto Corona – anche la più banale delle patologie può divenire pericolosa se non si è in grado di intervenire tempestivamente e che, specialmente, nella bella stagione, la popolazione residente o di passaggio si moltiplica in maniera esponenziale. Il servizio, il diritto alla salute deve sempre essere garantito e oggi, in questo senso, è stato compiuto un atto tanto positivo quanto dovuto”.


mercoledì 31 marzo 2010

ELEZIONI: FINITA LA FESTA, GABBATO LO SANTO


Il risultato delle elezioni amministrative, anche se in Lazio e in Piemonte ha fatto registrare vittorie sul filo di lana, anche se ad avvantaggiarsi in genere è stata più la Lega Nord che il Pdl, ha ugualmente consentito a Berlusconi di dichiararsi in fin dei conti vincitore.
E la soddisfazione del cavaliere non fa una grinza.
Lo stesso risultato delle amministrative, anche se ha fatto cedere dal cetrosinistra al centrodestra quattro Regioni e tre Province, ha consentito a Bersani di non amareggiarsi perchè "il Pd, se non ha vinto non ha neppure perso".
Ma l'ottimismo di Bersani, qualche grinza, la fa...

STRADE SPORCHE E CARTACCE OVUNQUE ANCHE DURANTE LA SETTIMANA SANTA


E' ormai assodato che le due tradizionali processioni del Venerdì Santo barcellonese sono un grosso evento religioso e folkloristico che, pur avendo avuto raramente la pubblicità che merita, ugualmente riesce ad attirare decine di migliaia di forestieri, spinti ad ammirare una manifestazione magnifica e senza dubbio singolare nel suo genere. Di tutto ciò il cittadino può andare fiero: tanto che non sono pochi coloro che, partecipando nell'addobbo delle vare, ai cori dei visillanti e alla cornice liturgica e festaiola , contribuiscono a evidenziare il potenziale turistico di questa giornata. Rebus sic stantibus, meraviglia però che - almeno in vista di un "Venerdì" così importante - si debba recriminare per l'eccessiva sporcizia che ricopre le strade lungo le quali sfileranno le varette. E qui non si fa riferimento ai soliti cumuli di rifiuti , divenuti ormai una triste tradizione un po' dovunque - e quindi non solo a Barcellona - ma all'immondizia e alle cartacce che "veleggiano" lungo i marciapiedi e le cunette, appunto per l'assoluta assenza di spazzini e ramazze, divenuti ormai una tradizione morta e sepolta. Soprattutto sulle cartacce e i cartoni - se non fosse che l'atmosfera prepasquale ci frena la mano - ci sarebbe da scrivere un "passio" più lungo di quello liturgico, per rimarcare soprattutto quanto inutili siano state e continuino ad essere le ordinanze emesse dal nostro sindaco nel vano intento di proibire la diffusione di locandine pubblicitarie e l'abbandono in strada di cartoni e scatoloni ingombranti. Le solite gride di manzoniana memoria, frutto d'incuria e di nessuna vigilanza.

Fra' Galdino

SAPURCHI E VARETTE: LA MAGNIFICA TRADIZIONE BARCELLONESE DELLA "SUMANA SANTA" SI RINNOVA COME OGNI ANNO

Giunti a metà percorso della "Sumana santa", domani la tradizione c'invita a rinnovare la visita ai "sapurchi": impropriamente intesi "sepolcri" sono i cenacoli che in tutte le chiese, con addobbi particolari, vengono rievocati in memoria dell 'Ultima Cena", nel corso della quale Gesù annuncia il suo Sacrificio in Croce per la salvezza dell'Umanità.
Nella nostra città, dopo questo mesto silenzioso pellegrinaggio serale, proprio del Giovedì Santo, ogni anno si rinnova il grande evento della Passione e Morte del Cristo, con l'ormai secolare duplice processione delle varette.




"L'anno in cui cominciò questa divozione nel nostro paese non saprebbe precisarsi: ma è certo che il Promotore di essa fu il pio Sacerdote nostro Don Filippo Lanza che si era ferventissimo, il quale mercè le limosine del popolo e gli aiuti di una Deputazione annualmente scelta, fece costruire le statue a plastica dal bravo ns pittore Sac. Don Antonino Vescosi, collaboratore piissimo e caldissimo, e le barette a legno pittato, benchè ignobili e grossolane: sono le cinque statue dell'Orto, del Signore alla colonna, la Caduta, il Signore che porta la Croce, l'Urna ossia il Sepolcro".
Ho voluto iniziare con questo brano tratto da un manoscritto che, parecchi anni fa, ebbi modo di consultare nella canonica della chiesa di Santa Maria, in Pozzo di Gotto, e di cui pare che adesso non si trovi traccia. Lo scritto conteneva "costumanze e pratiche liturgiche" registrate nel 1860 da mons. De Luca. Allora copiai a penna, in un quadernetto che ancora conservo, la parte riguardante l'origine delle varette di Pozzo di Gotto e quella sul Santo Filippo Ardigò, custodito nella Chiesa di Santa Maria.
Dicevo ho voluto iniziare con questo antico brano per ricordare che, delle due processioni di varette che il pomeriggio del Venerdì Santo sfilano per le vie della città, quella di Pozzo di Gotto è la più antica. L'altra, che dopo avere percorso le strade della zona barcellonese s'incontra sulla copertura del Longano con le varette dell'opposto versante (Pozzo di Gotto) è stata istituita dopo diversi anni da un gruppo di barcellonesi (allora li chiamavano mangiacagnoli per distinguerli dai pozzogottesi definiti affumicati) che per emulazione fecero costruire i primi gruppi, tra cui quello dell'Ultima Cena, e con essi improvvisarono la prima processione antagonista, che negli anni successivi, come d'altronde avvenne per quella di Pozzo di Gotto, si arricchì incrementando il numero dei simulacri e ornando sempre in maniera più sontuosa le diverse varette. E col passar del tempo si acuì una specie di concorrenza, sempre lasciando le due processioni completamente separate.
Fu durante una delle amministrazioni di Santalco che si cercò di smorzare i toni della rivalità facendo mettere gli organizzatori delle due magnifiche manifestazioni d'accordo per fare incontrare le processioni, consentendo il passaggio contemporaneo di entrambe sulla via San Giovanni Bosco, quella per intenderci che coprendo il torrente Longano praticamente ha suggellato definitivamente l'unificazione spirituale e materiale di Barcellona e Pozzo di Gotto, due Comuni fusisi in uno: quello attuale, che, sinceramente merita maggiore impegno da parte di chi lo regge, come d'altronde meritano interessamento per una maggiore valorizzazione in campo nazionale le due così belle manifestazioni del Venerdì Santo.

Francesco Cilona
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Quelli che a Barcellona Pozzo di Gotto chiamiamo i "babbaluci", in Puglia sono detti i "babbamusci". Nella foto i babbamusci della processione dei Misteri che si svolge a Francavilla Fontana di Puglia.

martedì 30 marzo 2010

IL PARTITO DEL SUD SARA' FONDATO CON UNA COSTOLA DI BERLUSCONI



LA GENIALE IDEA E' FRUTTO DELLA MENTE DI MICCICHE'


Pinco
= Ciao Pallino,
Pallino = Ciao Pinco, era da tempo che non c'incontravamo.
Pinco = Sai, sono stato impegnato con le elezioni...
Pallino = Davvero? E come sono andate?
Pinco = Secondo me così e così, visto che ho fatto la campagna per le cinque stelle.
Pallino = Perchè dici così e così? Non è vero allora che avete fatto il pieno?
Pinco = Dicono che il nostro "pieno" ha avvantaggiato la Lega. E il mio intento non era quello.
Pallino = Già. tu la Lega preferiresti che fosse in Sicilia e non al nord. A proposito, come va il progetto del partito del sud?
Pinco = Non me ne parlare. Ne abbiamo parlato tanto, avevamo creato le premesse, don Raffaele era sul punto di lanciarlo assieme a Miccichè, ma ecco che arriva improvvisa una bomba che rischia di scoppiare nelle mani del govenatore...
Pallino= e di Micci...
Pinco =...chè? Niente affatto. L'esplosivo sembra destinato a don Raffaele, che sarebbe indagato assieme al fratello per ...
Pallino = muto, muto, ho capito. E tu ci credi?
Pinco = Che domande mi fai. Manco tu mi pari. Ciao va', staremo a sentire...
Pallino = Staremo a vedere. Ma dimmi un'altra cosa...uhm... è vero che Miccichè pensa di fondare il partito del sud ad immagine e somiglianza di Berlusconi?
Pinco = Lui così vorrebbe, ma per farlo dovrebbe staccare una costola al cavaliere... Ciao, va'!

SILVIO HA VINTO, SI O NO?


Adesso che le elezioni si sono concluse, con il risultato che i media rendono noto cucinandolo in tutte le salse, che io aggiunga un mio commento potrebbe apparire superfluo.
D'altronde se, trincerandomi dietro a ciò, dovessi decidere di stare zitto, rischierei di sentirmi rinfacciare che l'avrei fatto perchè schierato con quella parte politica che non è riuscita a vincere.
Come se la vittoria dell'uno o dell'altro fosse per me la discriminante del mio pensiero.
E allora qualche parola a caldo dovrò sentirmi in dovere di spenderla, anche se sempre a me è piaciuto non entrare nella baraonda che tutte le volte si crea, a risultati notificati.
E i risultati, per quanto concerne le regioni, in questo momento i soli ad essere ritenuti definitivi, dicono che la partita, tra centrodestra e centrosinistra s'è conclusa con un 7 a 6.
Il che significa poco o niente, se non si aggiunge che si è passati a questa proporzione da una precedente forbice molto più aperta, un 11 a 2, non certamente saputo apprezzare e mantenere da una parte politica in molti casi reprensibile e autolesionista.
Un Pd che era sembrato nato con la camicia e che i suoi caporioni hanno fatto di tutto per denudarlo, senza neppure il pudore della verginità sociale che l'avrebbe dovuto difendere dagli assalti, anche se estemporanei , di Berlusconi .
Il quale, per quanto calpestato, utilizzando l'arma del governo, la sua natura di salamandra, gli agganci con la Chiesa e le lobby padronali, anche nei momenti più difficili, è riuscito ancora una volta a spuntarla.
L'avrà fatto a costo salato, per il troppo che ha dovuto cedere alla Lega Nord, tuttavia ce l'ha fatta. Ed è questo ciò che conta.
Per tanti sarà motivo di gaudio, per tanti altri un dramma.
Ma il vero dramma, per gli Italiani, penso che sia un altro: l'altissima percentuale dell'astensione, che oltre ad essere segno di disaffezione è frutto d'una grande sfiducia.
E questo è grave.

Adesso clicca qui sotto:


The winner is?Silvio Berlusconi. Ma ne siamo proprio sicuri?

lunedì 29 marzo 2010

SICILIA:ESPLODE UNA BOMBA MEDIATICA: A RISCHIO IL GOVERNO REGIONALE?


PRESIDENTE REGIONE SICILIANA INDAGATO A CATANIA <===clicca

La Procura di Catania sul governo regionale. <==clicca


Se hai letto, ecco qui la replica personale:

"Replico a questa pattumiera di notizia di oggi, dicendo molto chiaramente che si tratta di notizie paradossali fino ad essere ridicole. La matrice della loro diffusione, ne sono convinto anch'io, è politica". Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, sull'inchiesta per mafia alla Procura di Catania. "Non ho mai avuto a che fare o trattato, neppure indirettamente, con uomini della mafia - aggiunge il governatore - tanto meno con questo signor Aiello o l'altro, Avola, che mi attribuiva le visite in una bar, alla guida di un'automobile che non ho mai guidato che non saprei descrivere. Dico ancora che non solo io non ho fatto nessun affare con i boss, ma che io non faccio affari. Da mille euro o da un miliardo di euro. Con nessuno, si tratti di boss o imprenditori limpidissimi: alla Regione gli affari sono banditi, per quanto riguarda me e per quanto riguarda il mio ruolo". "Piuttosto - aggiunge Lombardo - rivendico di aver, insieme all'intera giunta, concretamente combattuto la mafia ed i suoi affari: dall'energia sino ai termovalorizzatori, dove la mafia é infilata fino ai capelli. Sono io - conclude Lombardo - a rivolgermi alla magistratura a cui, ovviamente, offro tutta la mia disponibilità. Mi rivolgo alla magistratura e non ad altri, non evoco né complotti né congiure: perché annuncio che querelerò e mi costituirò parte civile contro chiunque osi, pentito, collaboratore o confidente, dichiarare il contrario"

COSI' LA PENSA GIANFRANCO MICCICHE'

''Quello che mi lascia perplesso, scuote e fa rabbrividire non e' tanto il fatto di apprendere che Raffaele Lombardo sia indagato, ho piena fiducia nella persona, quanto il fatto che cio' si apprenda attraverso le pagine di un quotidiano nemico giurato alle cui fandonie, menzogne e maneggiamenti siamo ormai abituati e io ne so qualcosa" Così Gianfranco Miccichè.

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianfranco Micciche', ha commentato dal suo blog ''Sud' l'indiscrezione di stampa relativa all'iscrizione nel registro degli indagati del Presidente della regione Siciliana, Raffaele Lombardo, per concorso esterno in associazione mafiosa. Una indagine che la Procura della Repubblica di Catania stava conducendo in sordina, ma una fuga di notizie, ha reso pubblico il lavoro dei magistrati: "Un plauso alla Procura catanese -prosegue Miccichè-, che, con senso di responsabilita', ha deciso di indagare sulla fuga di notizie: cio' che dovrebbero fare tutte le Procure di questo Paese e che invece non fanno o fanno male''.

''E comunque - sottolinea Micciche' - se dovessi scegliere tra la verita' di Repubblica e la verita' che traspare dalle dichiarazioni, nette e serene, di Lombardo, sceglierei Raffaele tutta la vita! Ma non scelgo, non mi pronuncio, non entro nel merito - continua -, data la delicatezza della questione e del momento, questa e' una notizia che merita grande cautela, non di essere ''cavalcata'' oltre che dai giornalisti d'assalto e senza scrupoli, anche da politicanti incoscienti, come l'onorevole Leontini il quale atteggiandosi a colpevolista ad oltranza, non ha perso l'occasione per rammentarci come abbiamo fatto bene a prendere le distanze da certa classe dirigente pidiellina che taluni ancora si sforzano di definire ''ufficiale''', ma in realta' non ha nulla a che vedere con Silvio Berlusconi".

''Qualcuno - prosegue Micciche' - spieghi a Leontini che noi siamo garantisti e Lombardo deve rimanere al suo posto, perche' non possiamo consentire che una fuga di notizie sia piu' forte della volonta' dei siciliani, che due anni fa scelsero il loro Governatore. Raffaele Lombardo - conclude - per il momento ha solo il dovere di spiegare ed aiutare gli inquirenti a fare chiarezza, prendendo le debite distanze da chi in questa vicenda abbia eventualmente assunto condotte illecite: a quanto vedo e leggo, lo sta gia' facendo!''.

FONTE: INFO MESSINA

E' ARRIVATA LA BOLLETTA ATO - SIAMO ANCORA NELLA SPAZZATURA - LA DOBBIAMO PAGARE?


E' STATO DATO QUALCHE SUGGERIMENTO SU COME COMPORTARSI, MA E' DAVVERO U TILE?


Ancora una volta il Generale mi costringe, con le sue domande, a rispondere con un post.
Franz chiede: .Quella bolletta ato straordinaria, emessa nel maggio 2009 che è stata rinviata al 10 aprile 2010, dobbiamo pagarla? Sta scadendo il termine. E' possibile sapere se la dobbiamo pagare?
Che cosa vuole che le dica, mio caro Generale?
Intanto io - esaminando attentamente la bolletta Ato pervenutami, emessa il 15.03.2010, noto che si riferisce alla tariffa d'igiene ambientale relativa al primo quadrimestre 2010 e non sostituisce quella straordinaria, annullata, del maggio 2009.
In questa ultima fattura, di particolare c'è un aumento di tredici euro nella parte variabile relativa al numero dei familiari, anche se il numero indicato è sempre lo stesso.
Per cui la bolletta risulta più pesante della precedente.
Particolare, questo, non nuovo, visto che l'ho riscontrato anche confrontando fatture consecutive precedenti.
Un meccanismo molesto , di cui non mi rendo conto.
Per quanto rIguarda il pagamento o meno della spazzatura , mi tocca raccontare un particolare: giorni or sono, quando erano cominciate ad arrivare queste bollette, inopportunamente più pesanti di quelle precedenti, la rappresentante dell'ormai noto comitato spontaneo che - come si ricorderà - organizzò due anni fa la protesta a Barcellona contro il caro bollette, è apparsa in una tv privata e ha consigliato di non pagare l'intera tariffa risultante nella fattura, ma di decurtarla versando soltanto la cifra dovuta in base alla vecchia tariffa comunale.
Io non so se tale escamotage sia facilmente attuabile, nè so cos'altro consigliare.
E' certo però che siamo ormai nelle mani di nessuno e, non essendoci nè re e nè regno, ognuno di noi fa come crede più opportuno.
E non sono pochi coloro che si comportano "come gli pare e piace".
Purtroppo devo confessare che, anche se obtorto collo, io ho sempre pagato e, anche questa volta, credo che pagherò.
Chiamatemi fesso, ma penso che come me a Barcellona ce ne siano tanti.
E se non fosse per tutti questi fessi, a quest'ora, i rifiuti coprirebbero le nostre strade fino ai balconi del terzo piano: mille volte di più di quanto finora è avvenuto.
Il problema va risolto alla radice e mi pare che ancora nessuno sia stato in grado o abbia avuto la volontà di trovare lo strumento adatto per sradicare questa insana situazione.

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barcellona pg, messina, Italy
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