venerdì 17 dicembre 2010

TRECENTO STUDENTI DELLO SCIENTIFICO "MEDI" A MESSINA A COLLOQUIO CON LA PROVINCIA

"Eran trecento erano giovani e...si sono presentati stamani al Palazzo dei Leoni, per elevare, da dietro i cancelli della Provincia regionale, la loro protesta, giustificata dal disagio in cui sono costretti a vivere nella loro scuola: il liceo scientifico "Enrico Medi" di Barcellona Pozzo di Gotto.
I ragazzi, che già avevano dato segno del loro malumore nei giorni scorsi tentando di presidiare il plesso centrale del liceo - ricordiamo per l'ennesima volta che il "Medi" a Barcellona è sparpagliato in cinque diversi locali "in prestito o in affitto", distanti tra di loro - stamattina hanno raggiunto in pullman Messina e, davanti al Palazzo della Provincia, hanno manifestato il proprio malcontento, e colto l'occasione di farsi sentire anche a viva voce dai responsabili della Provincia tramite una delegazione composta dal dirigente scolastico, dott.ssa Pipitò,, da alcuni insegnanti e da quattro loro rappresntanti.
L'incontro è avvenuto con l'assessore alla Pubblica Istruzione Giuseppe Di Bartola e con l'ingegnere Carditello, ed è servito a illustrare le richieste urgenti, riguardanti l'attuale condizione d'invivibilità in cui docenti e studenti sono costretti ad operare. i difetti, a parte quello principale della mancanza d'una sede unica, vanno dalla carenza - se non addirittura assoluta mancanza - di riscaldamento, alle infiltrazioni d'acqua e di spifferi, da strutture pericolanti e scoperte, quale la scala d'emergenza della sede di S.Antonino, alla inesistenza di uscite di sicurezza nel plesso centrale e di una palestra idonea.
Ovviamente non è mancata la richiesta di informazioni sulla volontà della Provincia di mantenere l'obbligo assunto da anni per la costruzione del plesso scolastico, per il quale addirittura s'era iniziato a richiedere un leasing immobiliare, venuto poi meno per difetto d'impostazione, e non reiterato per mancanza di volontà.
La risposta dell'asssessore è stata pronta: saranno inviati a Barcellona dei tecnici della provincia per monitorare le condizioni delle sedi disagiate e si farà in modo di porre rimedio agli eventuali difetti. Per quanto concerne la sede unica, considerato che per costruire il necessario plesso, per esigenze di carattere burocratico e di reperimento dei fondi, passerebbero almeno tre anni:Secondo il parere dell'Amministrazione, sarebbe un fatto positivo se si potesse trovare in affitto uno stabile capace di raccogliere le "sparse membra" dell'Enrico Medi..
Tuttavia, neppure una scelta del genere, potrebbe essere risolta in tempi brevi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve sono uno studente del Liceo scientifico Enrico Medi di Barcellona Pozzo di gotto (nella sede centrale). Cio' che e' scritto e' vero, ma riguardo ai disagi non e' tutto... Il plesso centrale ha subito numerevoli volte allagamenti e , per far defluire via l'acqua il piu' presto possibile, sono stati fatti dei buchi nel tetto della palestra (premetto ke il tetto della palestra coincide con il pavimento della mia aula). In pratica detto da una squadra di pompieri:<<"Basterebbe un terremoto di 3° della scala richter perche' il pavimento cada">>. Dobbiamo aspettare ke avvenga il disastro??? Noi alunni non ce la facciamo più a stare in queste condizioni, immagginatevi ke le scale sono larghe circa 1metro e mezzo,le scale di emergenza sono totalmente arrugginite ( ma saggiamente ricoperte di vernice nera per coprire l'evidente =.= ) , nella mia aula siamo 22 alunni e ci ritroviamo in uno stanzito pre le scope, dove viene quasi impossibile svolgaere l'ora di disegno tecnico data la mancanza di spazio. Vi sembrano queste le condizioni adeguate allo studio??? Alla formazione di coloro che porteranno avanti il paese??? Siamo stanchi di questa situazione, VOGLIAMO I NOSTRI DIRITTI!!!

barcellonablog ha detto...

Delle infiltrazioni d'acqua, di cui tu hai scritto, nel post s'è parlato: ovviamente la genericità di un articolo può essere confortata da quanto tu hai specificato ed è ben accolta la tua descrizione del disagio e del pericolo in cui dovete lavorare.Ciao e buona fortuna

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