venerdì 19 novembre 2010

I SINDACI SOCI DI ATO ME 2 STANNO "DISCUTENDO" CON L'ASSESSORE MARINO SULLO STATO D'EMERGENZA CAUSATO DAI RIFIUTI NEL LORO TERRITORIO


Mentre scrivo, i sindaci dei trentotto comuni facenti parte della società d'ambito ATO ME 2, dovrebbero trovarsi al cospetto del nuovo assessore regionale all'Energia e ai servizi di pubblica utilità, Giosuè Marino, personaggio noto per essere stato prefetto di Messina e di Palermo.
In seguito a propria richiesta, gli amministratori dei comuni soci di ATO ME 2 sono stati convocati per le ore12 di oggi: oggetto dell'incontro, rendere edotto l'assessore della gravissima situazione esistente nel territorio a causa dell'emergenza rifiuti e chiedergli di poterla superare con l'ausilio della Regione.
Com'è noto, tutti i centri abitati della fascia tirrenica finora mal servita da ATO ME 2, rischiano di prendere i connotati della Napoli attuale, tanti sono gli accumuli di mondezza sui marciapiedi e lungo le strade, a causa d'inadempienze e insufficienze pregresse e attuali: tra cui il mancato o tardato pagamento delle spettanze alle maestranze e il conseguente susseguirsi di agitazioni a singhiozzo e di prestazioni ridotte degli operatori ecologici.
Non si sta qui a rivangare quanto tormentato sia stato il rapporto della società d'ambito con gli utenti, i dipendenti e le ditte appaltatrici, di tutto ciò ne abbiamo le tasche piene.
Nè crediamo opportuno fare previsioni sul risultato dell'incontro odierno a palazzo Orleans, anche perché si dovrebbe avere la possibilità di saperne qualcosa tra stasera e domani.
E allora ci limitiamo a trarre una conclusione, affermando di sperare che almeno, al loro rientro, i nostri amministratori optino per la trasparenza, dicendo ciò che effettivamente s'è riuscito ad ottenere di positivo - non solo promesse - dal rappresentante della Regione Siciliana.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Caro Cicciu,temo che avremo solo promesse inutili.Il servizio non funziona ,secondo me ,solo perchè gli amministratori dei trentotto comuni,barcegotto in testa,non sanno amministrare.A messina il servizio ato me3 sta funzionando.Se ato me2 non funziona vuol dire che quei 38 comuni non sono capaci di farlo funzionare.Si tratta di scoprirne il perchè non sono capaci nel dettaglio.Chi farà questa indagine? Un commissario? I 38 comuni ne facciano richiesta.Ne avranno il coraggio?
franzsidoti

barcellonablog ha detto...

Caro Franz, il commissario c'è già da tempo, da quando il presidente dell'ATO ME 2, Salvatore Re, è stato nominato dalla regione "commissario liquidatore" di detta società d'ambito territoriale.
Ancora si attende tale liquidazione: tutto rimane in stand by, come al solito.

Unknown ha detto...

Grazie ,Cicciu.Ci vorrebbe non un liquidatore ma un investigatore del deficit,che ne metta in evidenza le cause e le responsabilità.Parlare di responsabilità è fuori luogo? Senza responsabilità c'è solo arbitrio,perchè nessuno risponde di niente a nessuno.Tutto va a carte quarantotto ,la libertà la fiducia reciproca la democrazia il bene comune il futuro dei giovani la solidarietà sociale l'affidabilità delle istituzioni pubbliche e private,l'economia il lavoro l'efficienza.Regnerebbe il caos e la violenza,in assenza di relazioni ordinate,dove l'energia è diretta buon fine.
franzsidoti

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