venerdì 6 agosto 2010

La Mediterranea Holding, partecipata della Regione siciliana, non ha sottoscritto l'accordo


Fintecna ha dichiarato chiusa senza esito la procedura di dismissione


NAPOLI (6 agosto) - Seconda notizia a sorpresa per la dismissione di Tirrenia nel giro di poche ore. Mercoledì sera, quando sembrava tutto concluso con la Mediterranea Holding, la notizia del no all’offerta. E ieri pomeriggio la decisione del governo di ricorrere all’amministrazione straordinaria.

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha firmato infatti ieri il decreto con cui viene nominato Giancarlo D’Andrea commissario straordinario per la gestione della compagnia di navigazione. D’Andrea era già stato nominato il mese scorso amministratore unico della società.

"A proposito della vicenda Tirrenia - reagisce il presidente della Regione Siciliana - adiremo le vie legali. Ci rivolgeremo anche alla Commissione Europea che deve sapere che il governo italiano ha voluto impedire ad un gruppo di imprenditori e alla Regione Siciliana, che non rischiava e non guadagnava nulla, di portare a termine una seria e concreta occasione di sviluppo per il meridione".

"Il governo nazionale - scrive nel suo blog il Governatore di Sicilia Raffaele Lombardo - ha compiuto un atto di ostilità vergognoso nei confronti di una regione che non si piega e che non consente più il saccheggio. Denunceremo questo scempio e non permetteremo che la Sicilia venga relegata a terra di saccheggio e di conquista.

"La Mediterranea Holding aveva richiesto alcuni giorni per approfondire il testo contrattuale, soprattutto per quel che concerne la questione del debito di 600-700 milioni di euro che grava sui conti della Tirrenia. Per onorare quel debito avremmo dovuto coinvolgere le banche per ottenere garanzie, visto che Fintecna si era anche riservata il diritto di recedere cosa non concessa a noi".

"Mediterranea aveva individuato, con fatica e in tempi assolutamente proibitivi, un solo advisor disposto a trattare e, a quel punto, era pronta a firmare il contratto, fermo restando che i privati si sarebbero assunti il rischio anche per conto della Regione".

"A fronte di questa rinnovata disponibilità - continua Lombardo - il Presidente del consiglio ha ritenuto di dover procedere alla firma del decreto per l’amministrazione controllata di Tirrenia, annullando il debito e mettendo a repentaglio il posto di lavoro di migliaia di persone"

E’ lecito - conclude il Governatore- sospettare che si tratti di un giochetto simile alla vicenda Alitalia, volto a favorire qualche amico.

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