lunedì 5 luglio 2010

C'E' UNA MINACCIA:CHIUDERE L'OSPEDALE CUTRONI ZODDA DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO

IL PERICOLO E' STATO VENTILATO NEL CORSO DI UN INCONTRO A PALAZZO LONGANO AL QUALE HANNO PARTECIPATO RAPPRESENTANTI DEL POPOLO INVITATI DAL SINDACO


Ancora una volta, a Palazzo Longano, ci si è riuniti per discutere e proporre una strategia per far fronte alla deriva cui si sta facendo andare - per precisa volontà del governo regionale - l'ospedale Cutroni Zodda di Barcellona.
Un precipitare di interventi espoliativi rischia di portare il nosocomio barcellonese, nato per servire una popolazione di oltre centomila anime, alla chiusura.
Il sospetto che si voglia paralizzare una struttuura così importante, è stato chiaramente percepito ascoltando i dati sempre più sconcertanti di depauperamento dei reparti, del personale, dei servizi e dei posti letto, ribaditi nel corso degli interventi, in quest'occasione, come già altre volte, effettuati con toni polemici nei confronti dell'operato dei responsabili ( provinciale e regionale) della sanità pubblica.
Intanto un'annotazione: dei deputati nazionali e regionali della nostra provincia, tutti invitati dal sindaco Candeloro Nania a quest'incontro, soltanto in pochi si sono fatti vivi, evidenziandosi così lo scarso interessammento di tanti nostri rappresentanti politici verso i problemi riguardanti la salute d'un comprensorio abbastanza vasto, dove hanno avuto modo di raccogliere immeritati consensi.
Comunque: abbiamo notato nell'aula consiliare di Barcellona il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, deputato regionale, l'on Vincenzo Garofalo, deputato nazionale, il regionale Santi Formica, il senatore Domenico Nania, l'on.Galipò, il sindaco Nania, il presidente del consiglio comunale, Francesco Crinò, assessori e consiglieri comunali, operatori sanitari.
Assordante l'assenza dell'on Laccoto, che pure essendo stato invitato, non deve avere sentito il bisogno di affrontare una discussione ritenuta forse - a suo giudizio - ormai vana.
Il primo intervento, ad opera del sindaco Buzzanca, è stato netto sia per quanto riguarda la gravità della situazione, sia per il giudizio sulle responsabilità ad essa inerenti.
Questioni del genere - stigmatizza Buzzanca - non si affrontano coi proclami, come quello che assicurava fondi per 20.000.000 di euro per la soluzione di problemi, relegabili soltanto alla "memoria".
Buzzanca ha ricordato la sconcertante acquiescenza del dott. Giuffrida, manager dell'Asp di Messina, che avrebbe passivamente accettato che un piano, precedentemente concordato e sottoscrito sull'ospedale Cutroni-Zodda, venisse ritenuto carta straccia dall'assessore alla sanità della Regione, Massimo Russo. Un'inadempienza che rappresenta una vera ingiustizia e non può che indurre gli interessati a reagire rivolgendosi al Tar.
Proposta, questa, che il sindaco di Barcellona intende fare propria, aggiungendo pure la possibilità di ulteriori passi presso la Magistratura, in caso di eventi negativi determinati dalla ridotta attività del locale ospedale.
Assolutamente polemico e ironico è stato l'intervento dell'on. Santi Formoica, che ha fatto un excursus sulle "negatività" dell'attuale gestione regionale della sanità, rilevando soprattutto quanto poco si sia risparmiato finora con gli interventi "legali e trasparenti" dell'assessorato alla Sanità.
Formica ha esposto dei numeri secondo cui, durante il governo regionale attuale, ci sarebbe stato uno scavalco sensibile sul piano dello sciupio di pubblico denaro. Insomma situazioni già difficili divenute difficilissime.
A dover riportare tutte le recriminazioni politiche dell'on. Formica e i numerosi dati sciorinati nel suo lungo intervento non basterebbe una pagina di giornale. Per cui diciamo che è stato abbastanza chiaro e duro, e non s'è fatta remora a fare riferimento a qualche inchiesta di Repubblica, e a talune spese superflue in tempo di carestia, quali quelle relative ad un bando di 21 milioni di euro per il reclutamento di 21 collaboratori retribuibili a 1200 euro al giorno. E poi l'affidamento alla Seus di un servizio prima di competenza della Croce rossa , senza un piano organizzativo e senza mezzi di trasporto (anbulanze) con conseguenti aumenti di spesa e carenza di servizi.
E' chiaro che la polemica politica non è mancata, ma è altrettanto evidente che i responsabili dell'attuale governo regionale se la sono cercata e continuano a cercarsela imperterriti, facendo intendere che poi non è tanto lontano dal vero il sospetto avanzato dal sindaco di Barcellona Candeloro Nania, secondo cui si ha tutta l'intenzione di chiudere l'ospedale Cutroni Zodda per far sì che la bella grande struttura venga trasformata in "ricovero per anziani".
Se così fosse, a Barcellona, si avrebbe la grande opportunità di aggiungere ad un ospedale psichiatrico un ricovero per vecchi... a livello interregionale.
Ma che bellezza, più importanti di così?

Francesco Cilona

3 commenti:

Unknown ha detto...

Mi pare che si tratti solo di sospetti e di polemica politica di parte. Cioè di non fatti senza valore.Alcuni amici si sono riuniti a Palazzo Longano per discutere di nulla col dente avvelenato degli sfrattati dal potere regionale.Ilfatto cioè la riunione era privo di fatti.Hanno sprecato tempo e denaro,come quando si lava la testa all'asino.
Franz

Giovanni S. ha detto...

Chiudiamo anche il municipio, mandiamo a casa questi INCAPACI Amministratori. Sig. Sindaco Nania, chi deve togliere tutta quella "mondezza" a ridosso contenitori puzzolenti della spazzatura? Sig. Sindaco, Assessori e consiglieri perchè non vi VERGOGNATE, avete rovinato una Città. VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA

Emilia ha detto...

Dott. Nania Sindaco di Barcellona, paghiamo un servizio che non viene assolutamente fatto, mi riferisco alla spazzatura, abitare vicino ai contenitori della spazzatura è semplicemente vergognoso, par la puzza e per tutta quella spazzatura. Sig.Sindaco nella nostra città questo tipo di servizio "che non viene fatto" SI CHIAMA PIZZO.

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