giovedì 15 luglio 2010

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: ANCORA UNA POTATURA ALL'OSPEDALE CUTRONI ZODDA E LE DIFFICOLTA' DELLA POPOLAZIONE CRESCONO A DISMISURA

AUMENTANO I TRAUMI PER GRAVI INCIDENTI, MA IL REPARTO DI TRAUMATOLOGIA HA GIA' PRESO LA FUGA


Tutte le denunce e le proteste messe finora in atto, da sindacati, amministratori locali, popolazione, per impedire lo smantellamento dell'Ospedale "Cutroni-Zodda", più che inutili, si sono rivelate controproducenti.
Il nosocomio barcellonese, nato con la pesante incombenza di servire un territorio di oltre centomila abitanti, caratterizzato dalla presenza di decine e decine di paesi collegati a Barcellona, il maggiore centro della provincia di Messina, ormai da tempo è soggetto ad una continua assillante operazione espoliativa mirata a rendere sempre più inefficiente l'intera struttura. E ciò, malgrado tutte le proteste.
Risale almeno ad una decina d'anni fa il primo tentativo di svuotamento di una struttura che, nata per essere attrezzata in modo ottimale con prospettive di crescita, ha intanto visto venire meno le promesse di finanziamento per l'ultimazione di un'ala ancora oggi allo stato rustico.
All'inizio si sono fatte orecchie da mercante, successivamente s'è passati a dati di fatto, con boicottaggi e riduzioni sul numero dei posti letto e del personale, con l'impoverimento e lo strappo di reparti esistenti, fino ad arrivare ad un piano organico di svuotamento, mediante trasferimento altrove di divisioni e servizi, di cui il più recente concretizzato all'inizio di questo mese.
A seguire questa abominevole sorte, dal primo luglio, è stato uno dei reparti più consoni al territorio ed efficienti della provincia: intendo il reparto di traumatologia, che "pisuli-pisuli" passa all'ospedale "Fogliani" di Milazzo.
A darne l'attuazione ha provveduto la Direzione Generale dell’A.S.P. di Messina in ossequio al recente decreto 25 Maggio 2010 di riordino e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera e territoriale delle Aziende sanitarie della provincia di Messina, disposto dall'assessore regionale alla salute, Massimo Russo.
Legati all’Ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno cominciato a farne le spese non solo i cittadini del Longano, ma come dicevo prima, pure quelli dell'intero vasto hinterland che, con la chiusura della U.O.S. di traumatologia - finora diretta dal Dr. A. Buemi e attivata da capaci e solerti operatori sanitari e parasanitari - troveranno non poche difficoltà in caso di necessità, dovendo raggiungere l'ospedale di Milazzo dove il reparto va ad implementare l'ortopedia, già strappata in epoca precedente.
Il trasferimento dicevamo comporterà notevoli inconvenienti per gli operatori e per gli utenti che necessiteranno di assistenza specifica che, se non sarà integrata mediante il servizio di consulenza ambulatoriale e la sinergia tra ambulanze del SEUS 118 ed i pronto soccorso, aggraverà ulteriormente i disagi.
Questa specie di "riordino" imposto da un decreto assessoriale miope, non solo non migliora la funzionalità della rete territoriale ospedaliera, ma la complica perché il taglio di servizi in un centro come Barcellona, causato piuttosto da preconcetti e da strumentalizzazioni politiche, già ha cominciato a produrre i primi danni, resi macroscopici soprattutto con l'arrivo della stagione turistico-estiva e con l'incremento di incidenti stradali, sul lavoro e casalinghi.
Tutto ciò non ha fatto altro che determinare un vero e proprio sconvolgimento, con confusione, disordine, disorganicità oberanti nell'immenso territorio che dovrebbe essere servito dai due ospedali attigui.
E' come voler mettere due litri di vino in una bottiglia di un litro (Milazzo) lasciando vuota un'altra di ugual misura ( Barcellona) al solo scopo di risparmiare l'acqua , provvedendo al lavaggio di uno solo dei due recipienti disponibili.
Non so se mi sono spiegato.

FRANCESCO CILONA

1 commento:

Anonimo ha detto...

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/07/15/news/marino_detenuti_legati_ai_letti_orrore_a_barcellona_pozzo_di_gotto-5607388/

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