mercoledì 21 luglio 2010

BARCELLAZZO? PUAH!...CASO MAI, MEGLIO DUILIA




Barcellona Pozzo di Gotto: un nome poco orecchiabile perché lungo, e così lungo perché le numerose amministrazioni che si sono susseguite in quasi due secoli non sono riuscite a mettersi d'accordo per sintetizzarlo in uno che piacesse almeno alla maggioranza degli abitanti.
Barcegotto: la chiamava così un caro amico artista, che adesso non c'è più, e lo faceva perché si sentiva nello stesso tempo barcellonese e pozzogottese, o come si diceva ai tempi del più esasperato campanilismo: manciacagnoli e 'nfummicatu.
Ma pur avendo la sensibilità del vero artista, il caro amico evidentemente non s'accorgeva di quanto cacofonico fosse quell'ibrido.
Adesso che dire di Barcellazzo? E perchè no di Barcegottazzo, nel caso ormai inverosimile che si dovessero unificare Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto?
Per carità, altro che cacofonia, vomitivo e basta.
Ma ci sarebbe stato nome più bello e azzeccato di Duilia! Nome, che per mesi occupò le pagine del Giornale di Sicilia, in un continuo botta e risposta tra i corrispondenti delle due città sorelle, coinvolgente amminisratori e cittadini comuni di Barcellona e di Milazzo, e persino di Messina, anche se questi ultimi giustamente preoccupati.
Duilia, sarebbe stato davvero azzeccato: DUI =DUE; DUILIA, in ricordo del grande Caio DUILIO, che proprio nello specchio di mare tra Milazzo e Barcellona sconfisse la flotta cartaginese.
Quinto anno Punici belli, quod contra Afros gerebatur, primum Romani C. Duillio et Cn. Cornelio Asina consulibus in mari dimicaverunt paratis navibus rostratis, quas Liburnas vocant. Consul Cornelius fraude deceptus est. Duillius commisso proelio Carthaginiensium ducem vicit, triginta et unam naves cepit, quattuordecim mersit, septem milia hostium cepit, tria milia occidit. Neque ulla victoria Romanis gratior fuit, quod invicti terra iam etiam mari plurimum possent.

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15 commenti:

Vanni Zagara ha detto...

Lancio dalle colonne di questo blog una proposta provocatoria.
Saremmo tutti d'accordo per l'abolizione delle provincie,ma considerato che tutti parlano di abolirle e nessuno lo fa,anzi ne fanno di nuove,la nuova provincia di Duilia è una provocazione che darebbe l'identità ad un territorio troppo spesso dimenticato dalla politica nazionale e regionale.
(Munnizza docet)

barcellonablog ha detto...

Potrebe essere il tempo propizio per un'iniziativa del genere, che se riuscisse sarebbe davvero un fatto epocale: c'è un ostacolo però, determinato dalla inesistenza in atto di persone all'altezza - non dico di statura fisica, ma umana e politica - per comprendere l'importanza d'una operazione del genere e di impegnarsi per contribuire alla sua attuazione. Io ho sempre sperato di potere tornare, con la tenacia di quarant'anni fa, a scrivere per incitare le due popolazioni sorelle all'abbraccio che la stessa Natura suggerisce, ma non m'illudo che possa ciò avvenire, considerato che non s'è stati capaci finora di realizzare neppure il primo passo, che sarebbe un'arteria d collegamento diretto tra i due centri menzionati.

Anonimo ha detto...

non mi sembra però che la famosa battaglia Caio Duilio la combattè nel mare tra Barcellona e Milazzo... semmai dall'altro lato del Capo, quello verso Giammoro.

Finiamola con i falsi storici: l'unione tra Barcellona e Milazzo lo sarebbe!

Vanni Zagara ha detto...

Scusa,ma quale sarebbe il falso storico?
L'istituzione di una nuova provincia regionale che comprenda il comprensorio di Barcellona e Milazzo e si estenda per tutta la fascia tirrenica fino a Tusa ,potrebbe essere una realtà se,come sostiene il prof.Cilona,vi fossero politici in grado di portare avanti con forza tale legittima istanza.
Le politiche di sviluppo della fascia tirrenica della provincia di Messina,sono in antitesi storica e culturale con quelle di Messina e della fascia ionica.
Una fra tutte è la vicenda del collegamento Tirreno-Ionio,e cioè la famosa superstrada Mandanici- Castroreale.Sono evidenti i grandi vantaggi che comporterebbe tale collegamento per le popolazioni della fascia tirrenica,così come sono altrettanto evidenti gli apparenti svantaggi che ne deriverebbero per la città di Messina,che si troverebbe bypassata dal percorso verso Catania e Taormina.Ergo i Messinesi remeranno sempre contro tale infrastruttura,così come remarono fortemente contro l'istituzione del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.

Anonimo ha detto...

finiamola di sentirci alcentro del mondo... non capiasco perchè città come Capo D'Orlando, Sant'Agata e Patti dovrebbero fare provincia con Duilia. Il falso storico sta nel fatto che questa voglia di unione nasce a tavolino, da parte di una classe politica becera e clientelare (quella santalchiana) e non ha nessun nesso con la volontà popolare. Poi dite e scrivete quello che cazzo volete, tanto avete sempre ragione voi...

Peppino Saja ha detto...

Certo, dialogare con simili argomenti (anonimo delle 12,32) è dura per chiunque.
Difendo Santalco, dopo averlo combattuto da Comunista Italiano, finchè è stato sulla scena politica. Quella Santalchiana è una classe politica che va rivalutata alla luce di ciò che la seconda repubblica ci sta facendo vedere, niente che non siano i cazzi loro, tanto per adeguarmi al liguaggio usato da Anonimo.
Questo territorio qualcosa per uscire dal pantano dovrà pur trovarla, sia pure la provincia di Duilia, perchè no.

Unknown ha detto...

Caro Cicciu,non per vantare dei meriti ma per amore di verità .Bercegotto l'ho inventato io, per rendere giustizia a pozzo di gotto spesso trascurata.Il nostro artista comune mi telefonò per complimentarsi con me per Barcegotto ,per quanto cacofonico esso sia.Il nome Duilia mi piace ma parlare di nuova provincia mi sembra solo una provocazione(come ha detto Vanni-mi piacerebbe sapere chi è Vanni ) ma solamente letteraria.
Suggerisco di combattere prevalentemente una battaglia fino alla nausea ogni giorno, quella della pulizia in mare e in terra. Barcegotto è sporca caotica lontana da ogni possibilità turistica,mare spiaggia impraticabili senza rischio.Ieri sera nel torrente veniva scaricato il troppo pieno puzzolente della fogna,quasi in riva al mare.Ci sono strade luride e alberi rovinosamente mielosi in danno dei cittadini e delle loro auto.Altre aree sono prive di alberi ombrosi e ristoratori(p.zza calderà e il parcheggio vicino al torrente).Tutto ciò e altro ancora è improvvido e nega diritti fondamentali.Cicciu pensiamo in coro a vincere questa unica battaglia con Turi Corda(chi è ?) Vanni Zagara(chi è?) e con tutti gli altri concittadini che collaborano disinteressatamente a questo blog .
Bravo Peppino(ingegnere?)
Franz

Vanni Zagara ha detto...

Bravo Peppino,credo che chi critica con tale ferocia Santalco ,oggi governa la città mutuando da Santalco soltanto il lato peggiore.
La provincia di Duilia potrebbe essere uno dei temi aggreganti della prossima tornata elettorale di Barcellona Pozzo di Gotto.

Anonimo ha detto...

torna l'anonimo... quindi noi barcellonesi vogliamo imporre ai milazzesi di annettersi a noi, di abbandonare il loro nome e di federarsi in Duila... questo volete dire? bene, spero che il caldo finisca presto...
cmq, penso che tra vent'anni verrà il momento in cui rimpiangeremo Nania... allora fucilatemi!
ai barcellonesi miei concittadini: ricordiamoci chi erano i nostri nonni... forse loro, bovari e jurnateri, erano più civili di noi...

Anonimo ha detto...

caro Peppino Saja, alla luce del tuo commento confermo quanto pensavo da tempo: sei stato un pessimo comunista, altrochè... e

barcellonablog ha detto...

Mi fa piacere che l'argomento abbia suscitato interesse. Tuttavia devo fare notare all'insistente anonimo - perchè anonimo se dice il vero? - che la sua presunzione diventa esorbitante nel momento stesso in cui decreta l'esistenza d'un fantomatico "falso storico". Quali sono le prove che un anonimo riesce a portare per una simile affermazione? Che per caso la battaglia navale tra centinaia di navi nemiche si sia svolta nello specchio di mare antistante l'attuale raffineria? E che le acque siano diventate viola per il sangue versato dai perdenti cartaginesi? La famosa battaglia con le navi rostrate di Roma si svolse al largo di capo Milazzo e dalla parte delle Isole Eolie, che fino a prova contraria stanno comodamente al largo del Golfo di Milazzo e Patti, dove guarda caso si affacciano la spiaggia milazzese di ponente, e quelle di Barcellona, Terme, Falcone ecc.
Ma tutto ciò che c'entra con l'astio per Duilia? O con l'astio per Santalco?
Qualche piccola nozione storica
"Nel 260 la flotta romana, guidata dal console Caio Duilio, sconfisse quella cartaginese, in una battaglia navale avvenuta presso Myle, l’attuale Milazzo. Nel 257,

L'inizio della prima guerra punica vede Roma in forte sofferenza per la mancanza di una flotta capace di contendere a Cartagine il predominio marittimo e l'occupazione di tutti i punti strategici del Mediterraneo occidentale, uno dei quali era ovviamente Lipari ed il suo arcipelago. Nel corso del 260 a.c. furono costruite dai Romani ben 120 navi e nello stesso anno, prima ancora di avere disponibile tutta la flotta, il console Cneo Cornelio Scipione tentò la conquista di Lipari. Nella sua rada (Battaglia delle isole Lipari) 17 navi romane e 20 triremi cartaginesi, al comando di Boode, si scontrarono con esito infausto per i romani. Questi perdettero tutte le navi ed i loro equipaggi ed il console stesso a seguito di questa disfatta venne nominato Cneo Cornelio Scipione Asina.
Secondo l'uso romano la sconfitta non venne lasciata impunita e l'anno successivo il console Caio Duilio tornò con tutta la flotta disponibile, circa 100 navi dotate di quella che oggi sarebbe identificata come un'arma segreta: il "corvo". Si trattava di una passerella mobile dotata di rampini che, in vicinanza delle navi avversarie, consentiva di agganciarle e di far sì che gli opliti romani potessero trasbordare e trasformare la battaglia navale nella più conosciuta battaglia di tipo terrestre. La flotta romana e quella cartaginese in arrivo da Palermo, forte di 130 triremi, si scontrarono di fronte a "capo Milazzo" in quella che è passata alla storia per essere stata la prima battaglia navale vinta dai Romani.
Successivamenteproprio nelle acque di fronte a Tyndaris, la marina cartaginese, comandata da Amilcare, subì una seconda disfatta, per opera del console Caio Attilio Regolo.
22 luglio 2010 13.55

Vanni Zagara ha detto...

Credo che l'anonimo non sappia cosa è una provincia regionale.Non sarebbe assolutamente necessario che i due comuni si federino e perdano l'autonomia ,la provincia di Duilia comprenderebbe certamente i due comuni così come tanti altri comuni della fascia tirrenica.
Comunque credo che il morboso attaccamento ad un politico come il sen.Nania, politico di rilievo e perciò rispettabile,non gli consenta di esprimere giudizi che l'oggettività della discussione richiede.
Il sen.Nania,dall'alto della sua prestigiosa posizione politica
(coordinatore regionale del PDL)potrebbe anzi fare sua la proposta della provincia regionale di Duilia e garantirsi un posto di prestigio nella storia della nostra città.

Anonimo ha detto...

vanni zagara, leggi cosa ho scritto in merito al Nania, al quale tu pensi che io sia morbosamente attaccato...

Unknown ha detto...

Barcellona e pozzo di gotto si unirono in un clima risorgimentale di unità.Altri tempi altri uomini politici altri bisogni altre speranze altro quadro politico.Per uscire dal pantano ci vogliono uomini nuovi di cuore di mente,profondi conoscitori di ciò che vuol dire politica democrazia libertà diritti doveri istituzioni repubblicane bene comune uguaglianza.Il post comunista Peppino sa che voglio dire.Conosco Peppino è so che è un ottimo politico anche se le nostre idee non collimano.Nessun male fu più necessario del comunismo(citazione da Papa Wojtila).Non vedo all'orizzonte niente di tutto ciò.Credo nella politica dei piccoli passi nel riformismo nell'etica della responsabilità.Duilia è un sogno fuori tempo.Per uscire dal pantano ci vuole impegno quotidiano sacrifici coinvolgimento di tutti nelle piccole cose,creare fiducia nella buona politica ormai latitante.Uscire dal pantano è possibile ma difficile duro di lunga durata.Tutto dipende dal livello nazionale e regionale. Con quei governi non si va da nessuna parte. Ma tutto può cambiare repentinamente per collasso come nell'urss.
franz

Peppino Ing. Saja ha detto...

Per franz. Peppino Ingegnere appunto.
Per Anonimo: Mi fa piacere interloquire con te che sembri apprezzare le idealità. Mi spiace che tu continui a restare anonimo, potrei spiegarti meglio che tipo di comunista sono stato e cosa significa essere stato comunista a barcellona ai tempi di Santalco.
Con affetto da Barcellonese.
Ing. Peppino Saja

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