venerdì 11 giugno 2010

URGE L'AGGIUSTAMMENTO DELLE TARIFFE TIA PER UNA CORREZIONE AMMINISTRATIVA DEL SERVIZIO ATO ME 2




Non è da oggi che si parla del vuoto determinato dagli amministratori dei 18 Comuni soci di ATO ME 2, per l'omissione del necessario intervento atto a superare la controversia sulla determinazione delle tariffe del servizio RSU, affidato alla gestione dell'Ambito territoriale da loro stessi combinato.
Un'imperdonabile trascuranza che dura dal 2005, quando, creato l'Ato Me 2 , i Comuni omisero di approvare la Tia, causando così innumerevoli ricorsi alle Commissioni tributarie.
La tariffa venne dichiarata illegittima e ciò indusse non pochi utenti a manifestazioni di piazza e all'omissione del pagamento d'una tariffa ingiusta, perché applicata in carenza di una opportuna delibera amministrativa.
In quella occasione a comportarsi correttamente furono, anche se con modalità diverse, i Comuni di Fondachelli Fantina e di Villafranca Tirrena. Gli altri Comuni omisero di esaminare la questione e d'approvare così come era necessario la tariffa.
Da quando, l'ATO ME 2 ha rinnovato il proprio consiglio d'amministrazione, ponendone alla presidenza l'ingegnere Salvatore Re, davanti ad un dissesto finanziario rinvenuto anche a causa del venir meno di una buona parte di introito tariffario, la prima preoccupazione del nuovo amministratore è stata quella di sollecitare ai sindaci dei comuni inadempienti di rimediare deliberando ciò ch'è di loro stretta competenza. L'ultima volta l'ha fatto nel corso della recente riunione dei rappresentanti dei 18 comuni soci ATO, tenutasi a Barcellona, intimando che venga provveduto al più presto possibile e non oltre la fine del mese corrente.
Sappiamo quanto danno ha fatto alle nostre comunità il cattivo funzionamento del carrozzone ATO, determinato da una serie di incongruenze ed omissioni.
E forse le cose sarebbero andate ancora peggio se non ci fossero stati utenti , che, pur consapevoli della illegittima imposizione della tariffa, hanno ugualmente pagato le bollette.
Le montagne di rifiuti finora sperimentate, sicuramente, sarebbero state ancora più alte e persistenti, senza quel contributo.
D'altra parte, continuerebbe a non esserci la pressione ATO ai Comuni a fare il loro dovere, se non ci fossero stati i protestatari.
Speriamo che l'intimazione dei giorni scorsi svegli finalmente i nostri sindaci e faccia loro deliberare quanto richiesto dal presidente Re.

1 commento:

Unknown ha detto...

Lavare la testa all'asino è tempo perso e fatica sprecata? Questo è il limite della democrazia ma i vantaggi sono maggiori.La legge bavaglio vuole tagliare la testa al toro del limite ,così sarà più chiaro che con il potere senza limiti non ci sono più limiti di nessun tipo.C'è il potere ,non l'autorità, e basta.Un fascismo nuovo senza carri armati nè rumori di sciabole.I cittadini protestano e criticano,lasciamoli criticare e protestare,tanto l'opinione pubblica la muoviamo noi con le nostre televisioni,dicono i cosiddetti sgovernanti.La democrazia la politica?Ferrivecchi di un sogno passato.Ma noi, Cicciu, continuiamo a sognare un mondo più giusto,dove tutto funziona meglio di adesso.
Franz

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