venerdì 4 giugno 2010

POLITICA E DIPLOMAZIA NEL TENTATIVO D RAGGIUNGERE UN ACCORDO BIPARTISAN SUL "DECRETO INTERCETTAZIONI"



Possibile svolta sulle intercettazioni. Su durata, norma transitoria e regole relative ai Servizi, lo sblocco sarebbe tale da rasserenerare il clima nella maggioranza, tanto che il finiano Italo Bocchino parla di «passi in avanti positivi». Insomma, la riflessione auspicata prima dal presidente della Camera e ancora ieri dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha prodotto delle modifiche.

Nel mirino delle critiche c’erano, fra l’altro, il limite dei 75 giorni per le intercettazioni, la norma sul segreto delle conversazioni telefoniche degli 007, la disposizione transitoria sugli effetti della normativa sui procedimenti in corso. Il vertice di via dell’Umiltà dà il placet alle proposte avanzate nell’incontro al Senato e ne scaturisce un comunicato dai toni concilianti in cui si auspica un’approvazione in tempi brevi e «con un’ampia condivisione». La norma relativa agli agenti dei Servizi segreti dovrebbe essere stralciata, mentre sulla durata delle intercettazioni un emendamento che sarà presentati presentato in Senato prevede la possibilità, nel caso di motivate richieste da parte del magistrato, di più slittamenti successivi di 48 ore rispetto ai 75 giorni previs


Dopo giorni di tensioni, i si registra un elemento di distensione. Con il governo che, rivela il sottosegretario Gianni Letta, accetta di stralciare la norma che limita l'uso delle intercettazioni per chi lavora per i servizi segreti, sulla base di un accordo con il Copasir presideduto dal democratico Massimo D'Alema che, a sua volta, si impegna a promuovere una legge ad hoc in materia nella commissione bicamerale speciale da lui presieduta. Accade così che il Copasir renda merito alle scelte del governo e apprezzi la scelta dell'esecutivo "di tenere fuori la materia dei servizi segreti" dalle polemiche su un provvedimento "così discutibile" come il ddl intercettazioni. Il tema dei servizi, avverte il presidente del Copasir, "per la sua delicatezza" deve essere affrontato con "uno spirito bipartisan".

Quando chiamano Fini e gli spiegano che cosa sta succedendo sle intercettazioni lui ascolta e poi, guardingo, interrompe l'interlocutore: "Ma siamo proprio sicuri che vada a finire così? Perché se veramente fosse così, allora vorrebbe dire che stavolta hanno dovuto accettare la nostra linea".

Poi raccomanda prudenza: "Stiamo attenti, non ci sbilanciamo prima di aver letto bene le carte, perché l'esperienza di queste leggi c'insegna che il tranello si può nascondere anche in una sola virgola".

1 commento:

Unknown ha detto...

Il sindaco Nania non ha bisogno del decreto-bavaglio.Ci fa parlare scrivere liberamente.Possiamo dire tutto quello che vogliamo ai cittadini per informarli.Tanto nessuno o quasi reagisce.Sono cloroformizzati dall'indifferenza e dal ''tanto non c'è niente da fare''.Per quanto riguarda il sindaco ,si nni futti.Ha altro cui pensare.Ma è un segreto.Sta facendo piani per combattere la disoccupazione giovanile il traffico caotico e si preoccupa della spazzatura differenziata per ridurre il conferimento alla discarica di Mazzarra ed evitare l'inferno di Bellolampo.E altre magnifiche cose ancora ,come dare inizio nella bella piazza di calderà alla lettura di 'cent'anni di solitudine ' ,a imitazione del sindaco Moratti a Milano.Noi come Milano? Ma siamo matti? Abbiamo un secolo e mezzo di civiltà in meno,e un orecchio e un occhio in meno.Garibaldi ci ha fregati con la sua ardita avventura,e ci ha fatto diventare più poveri e incolti.Ma in questo ci aiuta la Gelmini con le sue riforme scolastiche,che collimano con la volontà dei terrieri siciliani ,che si riunivano per dire no alla scuola elementare per tutti(1903),perchè essa poteva portare(con la lettura) nuove idee pericolose.Sindaco, faccia qualcosa per noi un atto un pensiero che ci faccia capire che ha a cuore la sua nostra città.Rispondere e informarci è cortesia che aiuta la crescita civile economica morale della nostra comunità.
Franz

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