mercoledì 12 maggio 2010

CI STIAMO PROPRIO FACENDO IL CALLO A QUESTO MARCIUME CHE CI CIRCONDA?

Tra anticipazioni eclatanti, trapelamenti, smentite, conferme, l'Italia continua a muoversi come se nulla stesse succedendo.
Si parla di corruzione e, un giorno dopo l'altro, ne "sbombicano" sempre nuove, con intrecci che c'è chi definisce inverosimili e chi invece sostiene averne avuto contezza certa.
Si parla di nuova tangentopoli, anzi di qualcosa di peggio; perché - si dice - tangentopoli aveva una sola finalità: la corruzione cioè aveva come utilizzatori ultimi i singoli partiti. Mentre invece il fenomeno attuale ha tanti, tantissimi utilizzatori, molti dei quali sono quegli stessi politicanti che ci imboniscono di promesse, quando li votiamo. E poi ovviamente ciascuno di loro provvede "pro domo sua": ed è proprio il caso di dirlo, visto che le case adesso si usa regalargliele all'insaputa.
E noi sapete perché, tra smentite e conferme, tra sconcertanti prove di corruzione rimaste impunite ed altre minacciate dal capestro, sapete perché non ci scandalizziamo più, ci sdegniamo dentro (forse), ma non reagiamo?
Sì, che lo sapete, questo benedetto perché. Solo che non lo volete dire.
Perchè - secondo me - questa nostra povera Italia naviga nel marciume non da oggi, ma sin da quando il vecchio Dante "sbarruato" gridò: "Ahi, serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincia ma bordello"

Fra' Galdino

MIMMO NANIA A RAINEWS24: “L’IDEA CHE L’ONESTÀ IN POLITICA SIA ROBA DA IMBECILLI È DA BATTERE”

Fra' Galdino in barcellonablog: "Sono da battere gli imbecilli che danno il loro voto credendo che "l'onestà in politica possa essere roba di tutti".

1 commento:

Unknown ha detto...

D'accordo con 'fra galdino
franz

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