mercoledì 14 aprile 2010

L'IGEA VIRTUS E' IN BRUTTE ACQUE: BISOGNA AIUTARLA AD OGNI COSTO


Vi sarete accorti che, in questo blog, difficilmente si sono trattati argomenti di carattere sportivo. Abbiamo parlato poco del basket, anche se questo sport, nella nostra città, è in fase di rinascita; quasi mai abbiamo scritto della squadra di calcio, anche se l'Igea Virtus, a causa delle sue magre,avrebbe potuto straparci qualche commento stizzoso.
Eppure, di sport, io che curo questo blog, mi interessavo parecchio e, dallo stadio d'Alcontres, addirittura non solo inviavo il resoconto delle partite al giornale, ma addirittura mi capitava - qualche volta - di fare il radiocronista.
Erano tempi avventurosi, faticosi, direi ponieristici. Ma piacevolissimi.
Forse perché c'era di mezzo la giovinezza a supportare la passione.
Adesso, non so se per caso o per un rigurgito di passione, sento il bisogno di parlare del nostro sport, e non di quello che vince, bensì di quello che va alla deriva.
Non avrei mai creduto che l'Igea Virtus, la società giallorossa che nel passato aveva fatto esultare ed esaltare le tifoserie calcistiche di Barcellona, si potesse ridurre nella condizione pietosa in cui adesso si trova.
Che le compagini, succedutesi negli anni, abbiano avuto periodi di sbandamento e, qualche volta, risultati umilianti, nessuno lo può negare, come però non si può negare che, anche nei momenti difficili, alla fine si riusciva sempre a trovare il bandolo della matassa salvezza.
Adesso, invece, sento dire che l'Igea Virtus non solo è allo sbando e in fondo alla classifica, ma è talmente ridotta male da non consentire ai propri giocatori di sentirsi sicuri, nella vita d'ogni giorno, perchè gravano su di loro l'umiliazione dello sfratto abitativo, la ristrettezza economica, l'assoluta mancanza di contatti con chi li dovrebbe gestire. Pare che addirittura i giocatori giallorossi non riescano a rendersi conto di chi l'Igea Virtus sia proprietà.
Queste cose l'ho apprese leggendo alcuni articoli ed interviste in un sito web - "Messina Sportiva" - che delle avventure e disavventure dell'Igea Virtus è al corrente; e sinceramente mi sono rammaricato, visto che m'è sorto spontaneo il ricordo d'un passato sicuramente meno tormentato, anzi per certi aspetti, in talune storiche occasioni, veramente esaltante.
A questo punto, mi sembra opportuno, per consentire agli amici di Barcellonablog di formarsi una quadro più chiaro e completo della situazione, riportare due articoli significativi, tratti appunto da Messina Sportiva:


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Si è finalmente svolta l'attesa conferenza stampa della nuova proprietà dell'Igea Virtus che ha svelato gli obiettivi che intende raggiungere nel più breve tempo possibile per scongiurare il fallimento della società. Presenti il direttore generale Luca Ficus Diaz, l'amministratore delegato Fabrizio Rendina, il team manager Francesco Alessandro, il direttore sportivo Daniele Muscariello ed il tecnico Sergio Campolo. Presente inoltre anche una delegazione dei tifosi del gruppo organizzato dell' "Armata '98". Il duo Diaz-Rendina, rivolgendosi a giornalisti e tifosi presenti nello "stanzone" dello stadio d'Alcontres, ha annunciato gli obiettivi presenti e futuri della società. La situazione appare sempre molto critica. Non è certo un clima di olimpica serenità quello che si respira nell'entourage giallorosso. I supporters hanno preteso garanzie e programmi seri, che possano gradualmente portare il team a scongiurare il rischio di un fallimento ed eventualmente alla possibilità di concorrere per un ripescaggio in quella Seconda Divisione appena persa sul campo. Manca infatti soltanto la certezza della matematica, purtroppo arriverà già nel corso delle prossime settimane.
A tal proposito Diaz si dimostra cauto. "Possiamo finalmente dirvi - ha dichiarato il legale - che da otto giorni siamo operativi al 100% e non abbiamo più vincoli di nessun genere con il passato. Abbiamo ereditato un fardello pesante e cercheremo con tutte le nostre forze di evitare il fallimento del club. Anzi è un'ipotesi che non mi sento di prendere in considerazione. La situazione è delicata e non a caso giorno 6 maggio i precedenti proprietari - Bonina, Criniti e Caminiti - dovranno discutere presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto della situazione contabile del 2008 e del 2009; noi da questo punto di vista siamo soltanto spettatori. Al momento posso garantire impegno e serietà per cercare di salvare l'Igea Virtus. Non mi sento di promettere nulla, ma il massimo impegno sicuramente non mancherà". Sulla decisione di respingere le dimissioni di Campolo il direttore generale ha le idee chiare. "Con il tecnico abbiamo avuto una discussione di oltre un'ora un paio di giorni fa e con lui si prosegue per cercare di portare avanti un progetto importante. Lui e Muscariello da qui alla fine del campionato dovranno lavorare per il futuro e finire decorosamente questo campionato".
Successivamente a prendere la parola è stato l'Amministratore Fabrizio Rendina che ha dichiarato: "Il nostro intento è di salvare il club a qualsiasi costo e non intendiamo mollare. Sino ad oggi abbiamo speso circa 650.000 euro per cercare di ripianare i debiti fatti da altri. Ogni giorno spuntano sempre problemi nuovi a complicarci la vita. Ad oggi abbiamo calcolato orientativamente circa un milione e mezzo di euro di debiti".
A fine conferenza a prendere la parola è stato mister Campolo che si è dimostrato determinato e convinto di poter fare ricredere la piazza. "Con la proprietà ci siamo incontrati e chiariti su alcuni aspetti e cercheremo di gettare le basi per il futuro. Mi assumo le mie responsabilità per aver fatto un punto in cinque partite, ma ai ragazzi non ho proprio nulla da dire per impegno e spirito di sacrificio. Cercheremo di dare qualche gioia ai tifosi in queste battute finali del torneo".

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Continuano i colpi di scena in casa Igea Virtus. I calciatori giallorossi non si sono allenati per protesta e hanno indetto una conferenza stampa nel corso della quale, oltre a lamentare il mancato rispetto degli accordi contrattuali, hanno espresso la dovuta solidarietà verso i diciannove compagni di squadra che lunedì sera sono stati sfrattati dal residence nel quale alloggiavano. A subire lo sfratto Politano, Cilli, Toscano, Magnanensi, Zarini, Benloukilìa, Lo Verde, Nuccio, Stella, Rocco, Casini, Mottola, Angotti, Vicentini, Nuccio, D'Ambrosio, Fortunato e Tonanzi. Calciatori lasciati soli al loro destino e senza una dimora ben definita.
La conferenza stampa è stata caratterizzata da interventi "coloriti" con toni accesi, volti a far dichiarare al direttore sportivo Daniele Muscariello ciò che la proprietà avrebbe fatto a meno di dire. Presente inoltre anche una delegazione di tifosi.
Davanti ai giornalisti si sono presentati tutti gli elementi della rosa, apparsi preoccupati ma anche uniti e decisi a farsi sentire. A parlare per i compagni è stato il capitano Gianluca Procopio, che ha sottolineato come i giocatori siano ormai in difficoltà economica e stanchi di vivere in una situazione di profonda incertezza, considerato che per l'ennesima volta sono venute meno le promesse della proprietà. Un quadro difficile che potrebbe portare addirittura ad uno sciopero in occasione della partita di domenica prossima contro l'Aversa Normanna. Una decisione estrema, prima della quale verrebbero consultati tutti i compagni e lo stesso tecnico Sergio Campolo.
"Siamo arrivati a questo punto - hanno tenuto a precisare i calciatori giallorossi - perché non è più possibile andare avanti così. Fino ad ora ci siamo sempre voluti "fidare" delle persone che si sono succedute ai vertici della società nel corso della stagione. A questo punto però non possiamo più andare avanti ancora, inutilmente, e quindi penseremo a tutelare i nostri interessi. Siamo senza una fissa dimora e dormiamo in alloggi di fortuna. Abbiamo provato a metterci in contatto con i dirigenti, ma non abbiamo ottenuto nulla. Non abbiamo mai avuto la fortuna di conoscere di persona le figure di Figus Diaz e Rendina, a noi ufficialmente non si sono mai presentati. Siamo stanchi, delusi, affranti e senza sicurezza per il nostro prossimo futuro. Nella squadra, ormai, non c'è più serenità. Ed è giunto il momento di individuare le responsabilità. Qui, a Barcellona Pozzo di Gotto, non sappiamo ancora chi sia la proprietà, pensate che siamo senza stipendi da mesi e non abbiamo nemmeno soldi per mangiare. Il rischio di andare alla deriva è reale, ma noi restiamo convinti del fatto che questa squadra onorerà sino alla fine il campionato, a patto che qualcuno possa valutare questo delicato momento ed intervenire".
A prendere la parola anche il ds Daniele Muscariello che si dichiara convinto che Rendina rispetterà gli impegni presi: "È un momento difficile e siamo consapevoli di ciò. Io ho piena fiducia in Massimiliano Rendina. Sono vicino ai ragazzi per questa situazione e starò sino alla fine con loro. Accetto la contestazione dei tifosi e gli insulti, ma sono convinto che Rendina darà risposte ai calciatori. Da lunedì sono in contatto con tutti i calciatori sfrattati ed insieme stiamo cercando le soluzioni migliori. Per due notti hanno dormito a casa di altri compagni, ma già da oggi provvederò a sistemare tutti".
Ad ogni modo gli stessi atleti ed il tecnico Campolo hanno anche comunicato che oggi svolgeranno regolarmente la seduta di allenamento allo stadio d'Alcontres, decisi a rimanere uniti per onorare fino in fondo la propria professione e la maglia sociale.



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