lunedì 19 aprile 2010

CGIL, CISL, UIL ALLARMATI, DENUNCIANO LE GRAVI DEFICIENZE CHE ASSILLANO LA CITTA' DI BARCELLONA ED I PAESI DELL'HINTERLAND

FOTO:.CHIOFALO...................................................................................... ISGRO'............... GITTO






I RAPPRESENTANTI LOCALI, CHIOFALO, GITTO E ISGRO' SOTTOSCRIVONO UN DOCUMENTO COMUNE CONTENENTE DATI DA TERZO MONDO

Il territorio soffre e la città del Longano registra un costante declino.
Apre con questa amara constatazione un nota sottoscritta dai rappresentanti di CGIL;CISL;UI di Barcellona.
Catastrofica risulta, in atto, la percentuale dei disoccupati , che si attestano unitamente ai lavoratori precari, al 31.12.2009, alla catastrofica cifra del 57,49% nella forza lavoro della zona di: Barcellona P.G., Basicò, Castroreale, Fondachelli Fantina, Furnari, Mazzarrà S.A., Merì, Novara di Sic., Rodì Milici, Terme Vigliatore, e Tripi. Raggiunge i 25.125 il numero dei disoccupati o occupati parzialmente rispetto ad una forza lavoro di 43.699 (età compresa tra i 16 e i 64 anni) di cui 21.994 donne e 21.705 uomini. Mentre i disoccupati ed i precari sono così suddivisi: 12.990 donne 12.135 uomini.
Al 31.12.2008 la popolazione attiva era di 43.240 ed i disoccupati e precari erano così suddivisi: uomini n. 11.350 e donne 12.286 per un totale 23.639 , pari al 54,66% rispetto alla forza lavoro. Pertanto in un anno il numero dei precari e disoccupati tra il 2008 e il 2009 è cresciuto di quasi tre punti in percentuale. Non c’è di peggio e chi è più fortunato perchè titolare di un posto di lavoro, viene costretto ed accetta condizioni massacranti per non vedersi spingere nel circolo infernale dei senza lavoro".
"Per buona pace per tutti - sconsolatamente registrano i sindacati - il governo locale della Città passivamente resta a guardare". "Cosa dire ancora di un territorio, ed in particolare della città di Barcellona Pozzo di Gotto, che sta per essere spogliata di tutti i servizi?" Si chiedono i tre sindacalisti Salvatore Chiofalo, Lorenzo Gitto e Roberto Isgrò. E aggiungono: "La stazione Ferroviaria di fatto è stata squalificata: binari dismessi, biglietteria chiusa, sala d’aspetto chiusa, locali igienici chiusi ed ancora altrettanto grave la decisione di trenitalia di non fare fermare, nella seconda città della provincia per numero di abitanti, i due nuovi treni veloci sulla tratta Messina Palermo e viceversa. L’Ospedale ha subito tagli perdendo dal 2000 ad oggi n. 110 posti letto: erano 190 ed ora ne sono previsti 80 dal nuovo piano sanitario regionale; avanti così sarà presto chiusura totale. I servizi socio sanitari, per espressa volontà dell’Amministrazione comunale in carica, sono sempre più striminziti (mensa scolastica , asili nido, assistenza domiciliare a favore di anziani, disabili e famiglie bisognose). Il nucleo operativo della Polizia Stradale è statat rasferito nella città di Patti. Il tribunale registra, da tempo, un deficit di organico con la mancanza di Giudici e personale..L a Montepaschi Serit ha deciso di chiudere lo sportello della nostra Città causando sicuri disagi all’utenza di tutta la zona. L’Ufficio delle entrate ha deciso di chiudere la sede della città per lasciare , al massimo, uno sportello che gioverebbe solo per acquisire atti".E ancora:
"Strade ridotte a colabrodo e molte scuole di ogni ordine e grado non adeguate alla normativa antisismica". Come dice un vecchio detto: restano solo gli occhi per piangere. "Eppure - fanno notare i sindacatlisti - assistiamo da tempo ai tanti annunci propagandistici secondo cui montagne di fondi destinati a questo territorio sarebbero disponibili. Oltre a qualche strada e al rifacimento di qualche piazza, ci dispiace annotare che nessuna nuova infrastruttura utile alla collettività è stata realizzata da questo governo cittadino perché possa giovare da stimolo e di aiuto alle poche aziende produttive che esistono sul territorio.E non ci risulta che sia stato fatto qualcosa in ordine alla pianificazione urbanistica e dei servizi per attrarre investimenti produttivi che diano sollievo ai disastrosi dati della disoccupazione". La nota chiude con un auspicio: che i governi locali finalmente pianifichino interventi concreti che prendano in considerazione la vocazione e le “ricchezze” del territorio come l’artigianato, il commercio, la piccola impresa, il comparto forestale, l’orticoltura, la floricoltura, l’agroalimentare ed il turismo". " CGIL-CISL e UIL, sollecitano pertanto il Sig. Sindaco a promuovere una vera e reale concertazione con tutte le forze politiche, Sindacali e Sociali prima della approvazione dello schema di bilancio annuale e poliennale per una reale svolta sull’utilizzo delle risorse finanziarie dell’Ente Comune ed anche per rivendicare, congiuntamente, nei confronti delle Istituzioni superiori, soprattutto Provincia e Regione, uno sforzo finanziario e maggiori investimenti a favore di questo territorio su precisi programmi ed obbiettivi di sviluppo".


3 commenti:

Vanni ha detto...

Il quadro tracciato dal sindacato è impietoso ma è tragicamente reale.
Più volte su questo blog il prof. Cilona ha dato spunti di riflessione sullo stato di apatia politica, culturale , economica e sociale di questo martoriato territorio,ma lo stato di torpore è talmente profondo che niente e nessuno sembra capace di risvegliarci.
La mancanza di progettualità per un ordinato sviluppo economico del ns.comprensorio spesso fa spendere le poche risorse a disposizione in interventi tra loro scoordinati e di scarsa o nulla efficacia.
Questo blog è forse rimasto l'unico spazio di libertà dove potere sviluppare ragionamenti e confronto
di idee.Mancano purtroppo gli interlocutori,e cioè gli amministratori che più volte abbiamo inutilmente sollecitato ad intervenire sui problemi della città.E dire che la cittadinanza paga lo stipendio a ben 10 assessori ed un sindaco,oltre ad una pletora di esperti più o meno pagati.
Lo smantellamento dei servizi nella città ha un doppio significato.
1)O chi ha la responsabiltà
politica di questo comprensorio
non "conta niente";
2)Oppure chi ha la responsabilità
politica ha scientemente spostato
i propri interessi politici su
altri lidi.
Tanto ormai la città sembra rassegnata ad un progressivo ed inevitabile declino.

Unknown ha detto...

Piano piano ,Vanni.Non esageriamo.La città ha forze vitali culturali e imprenditoriali capaci di scongiurare ''l'inevitabile declino''.Vi sembra niente la rappresentazione teatrale ''(P)resa di coscienza e la costituzione dell'Associazione antiracket ''LIBERI TUTTI''? I sindacati riportano dei dati senza analisi.La verità sta nell'analisi che non c'è.La disoccupazione è stata sempre allarmante a Barcegotto ,così pure l'irresponsabile abbandono del primo settore dell'economia.Quello che succede nel servizio trasporti ferroviari è da analizzare,così pure quello che succede nella sanità,mettendolo in relazione alla recente riforma.L'artigianato la pmi dovrebbe essere sgravata dalle troppe tasse che però evade regolarmente.Le scuole dovrebbero essere manutenute e messe in sicurezza ma da sempre.Il bilancio del comune è sbilanciato da sempre ,perchè è un semplice bilancio di spesa corrente immodificabile.I soldi spesi per nuove strade e piazze sono investimenti rigidi con fondi trasferiti dall'ue o dalla regione. Il rapporto delle OO.SS. sembra un allarme noto e inefficace.La colpa dell'amministrazione comunale è quella della cattiva gestione del quotidiano:pulizia disciplina stradale abusivismo edilizio mare e spiaggia impraticabili raccolta differenziata della spazzatura spreco di energia elettrica e calorifica scarsa efficienza amministrativa scarsa considerazione delle ''critiche'' fatte dai cittadini e da questo blog scarsa assistenza ai poveri e agli anziani scarsissima presenza(senza generalizzare naturalmente) e vicinanza dei consiglieri degli assessori e del sindaco (si percepisce solo la loro assenza insensibilità,pronti solo a fare clientela).
A questo punto dare prova di rispetto verso la comunità chi del comune o ad esso vicino e informato ci dicesse il suo punto di vista.Grazie.
FRanz

Unknown ha detto...

Scusate c'è un errore nella terzultima riga ...''darebbe '' non ''dare'' ma si capiva.
Franz

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