lunedì 1 marzo 2010

I giudici su inchiesta Mediaset: "No a legittimo impedimento"

IL CONSIGLIO DEI MINISTRI ODIERNO E' STATO CONVOCATO QUANDO GIA' ERA NOTO, SIN DAL 24 FEBBRAIO, CHE L'UDIENZA ERA STATA FISSATA PER IL 1 MARZO TENENDO CONTO DEGLI IMPEGNI DEL PREMIER

I giudici del Tribunale di Milano hanno respinto la richiesta di legittimo impedimento avanzata da Silvio Berlusconi per l'udienza di oggi nel processo Mediaset. Nell'istanza, presentata venerdì scorso dai legali del premier, si sosteneva l'impossibilità di presenziare all'udienza da parte dell'imputato Berlusconi a causa della riunione del Consiglio dei ministri fissata per oggi. I giudici, però, hanno spiegato che l'udienza odierna era stata fissata tenendo conto degli impegni del presidente del Consiglio. Per l'avvocato Piero Longo, uno dei legali di Berlusconi, "sarebbe ragionevole se la presidenza del Consiglio sollevasse un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato".

Nell'ordinanza si fa riferimento alla sentenza della Corte costituzionale in cui si parlava della necessità di contemperare le esigenze della giustizia con gli impegni istituzionali dell'imputato. I giudici hanno spiegato di avere rigettato l'istanza perché "altrimenti verrebbe svilita la funzione giudiziaria".

I giudici, presieduti da Edoardo D'Avossa, non hanno ritenuto di concedere il legittimo impedimento poiché hanno considerato che il Consiglio dei ministri di oggi è stato fissato il 24 febbraio scorso, dunque in data successiva a quella in cui era già stata stabilita l'udienza di oggi. Inoltre, il collegio ha considerato che nel frattempo altre tre udienze erano già saltate. Tra le altre cose, i giudici hanno spiegato che "nulla è stato dedotto" riguardo la necessità e inderogabilità di fissare il Cdm proprio per il primo marzo.

Da: La Repubblica.it

2 commenti:

giuseppe ha detto...

Un consiglio dei Ministri durato esattamente un'ora e mezza (dalle 12 alle 13.30) è stato preso a pretesto per giustificare per legittimo impedimento l'assenza di Silvio Berlusconi dal palazzo di giustizia di Milano dove si celebra un processo che lo vede imputato.
Come ha ricordato il presidente del Tribunale, il giorno dell'udienza era stato concordato con i difensori dell'imputato, il quale aveva assicurato la sua presenza

Giovanni ha detto...

Il fatto è che non vogliono il processo. Sig. Berlusconi si faccia processare. Vergogna.

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