sabato 13 marzo 2010

ATO MESSINA 2 UNA SOCIETA' INCONCLUDENTE ORMAI BOCCHEGGIANTE


La situazione igienico-sanitaria determinata dall'annegamento dell'ATO ME2 nell'ormai nota filiera di problemi finanziario e contrattuale, diventa drammatica per l'ormai evidente incapacità di trovare uno sbocco agli effetti della vertenza tra ATO, Comuni e Gesenu, l'azienda appaltatrice che ormai ha deciso di rescindere il contratto, con conseguente licenziamento di maestranze ed impiegati addetti al servizio RSU nel vasto territorio compreso tra Villafranca e Brolo.
La negativa conclusione delle trattative avviate con la società Tirreno Ambiente nella speranza che potesse, questa, assumersi la gestione del servizio abbandonato da Gesenu, toglie praticamente le residue speranze di rattoppo all'improvviso - anche se attendibile - voltafaccia del vecchio gestore.
Il presidente del consiglio d'amministrazione, ing. Salvatoire Re, subentrato al dimissionario dott. Paratore, per quanto coraggioso possa essere stato ad accettare la spinosa nomina, si trova adesso nelle peste e, se non gli dovessero venire incontro la solidarietà dei 38 sindaci del comprensorio e la loro capacità politica di coinvolgere Regione e Stato per una pronta soluzione dell'intricato problema, non si sa cosa potrebbe fare per impedire che mezza fascia tirrenica della provincia di Messina affoghi nel marciume di montagne di rifiuti.
Abbiamo potuto notare, in questi ultimi mesi, che alcuni centri della stessa provincia si stanno aprendo, con buone speranze di risultati positivi, al metodo della raccolta differenziata; e forse riusciranno nel loro intento, anche perchè per essi non esiste la sconcertante prospettiva della perdita del personale e dei mezzi di raccolta.
Per ATO ME2, una svolta del genere - con la situazione che si ritrova - sarebbe impensabile, a meno che non si riuscisse coon compattezza a sensibilizzare la "testa dell'acqua": coinvolgendo almeno il carissimo don Raffaele.
Il quale però pare che anche per conto suo abbia della lana da pettinare, a causa del tentativo di riforma del piano rifiuti, inteso a ridurre il numero degli ATO ad uno solo per provincia.
Difficoltà già emerse anche all'interno della maggioranza e che potrebbero accentuarsi in seguito al golp effettuato in Parlamento, a Roma, dalla Lega Nord, che recentemente ha fatto approvare, alla chetichella, un emendamento che annulla gli ato rifiuti ed idrici in tutt'Italia.

4 commenti:

Vanni Zagara ha detto...

Credo che da qui a qualche mese i comuni dell'ATO Me2,perdurando così le cose,si troveranno sommersi da montagne di rifiuti.
Se pensiamo che siamo ormai vicini all'estate,con l'aumento della temperatura ci saranno seri rischi epidemiologici.
L'ho già scritto in altri commenti,è necessario che i Sindaci del comprensorio organizzino assieme ai cittadini delle manifestazioni di protesta eclatanti,per far sì che il problema acquisti dimensione nazionale.
La nostra "munnizza" non è meno inquinante della
"munnezza" napoletana.

barcellonabloghttp://www.barcellonablog.blogspot.com/ ha detto...

I sindaci, che sono stati gli artefici primi dell'instaurazione del carrozzone, adesso, hanno l'obbligo morale di muoversi con tutta l'energia possibile per porre rimedio al grande errore, che rischia di immergerci nel pattume e in qualche epidemia.

Unknown ha detto...

Franz
Per ora la raccolta della spazzatura ,almeno nell'area centrale della città ,sta andando abbastanza bene.Ai primi di aprile è previsto(ho sentito dire ) il licenziamento degli operatori ecologici.E la riforma degli ato a palermo è in alto mare.Ci aspetta un'estate terribile se le cose non cambiano. Siamo nelle mani di irresponsabili o di incapaci.Boh? I problemi sono sempre gli stessi,anzi peggiorano.Dibbatterli portarli all'attenzione delle autorità per la soluzione,come fa questo blog, non sortisce effetti duraturi ,di struttura.Fintantocchè verranno visti con visione localistica guardandoci l'ombelico, non ne verremo fuori.Essi devono essere inquadrati in un contesto almeno europeo,moderno.Non bisogna pensare solo ai fondi Fas ,quando si pensa all'UE,sennò quando ce li danno , li sperperiamo a pioggia come ci ha fatto vedere la Gabanelli.Bisogna anche avere davanti i buoni imput che i paesi dell'unionione ci danno. Studiarli imitarli.Cooperando con l’UE cioè rispettando le regole non incorriamo in sanzioni e facciamo crescere la casa comune. Ma noi siamo i siciliani perfetti del Gattopardo,no? E invece tutti i nostri problemi li possiamo risolvere solo guardando fuori di noi, migliorandoci.

Anonimo ha detto...

i rifiuti, le scuole, la sanita, il sitema economico, tutto in mano ai politicanti e alla mafia che da anni hanno in mano la sicilia.prima la dc,poi psi, poi forza italia e an,poi pdl e pdl sicilia con mpa.........mi pongo una domanda.....ma i siciliani quando votano su che criterio basano la loro scelta?

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