lunedì 8 febbraio 2010

SONO TRASCORSI QUATTORDICI MESI DALLA DATA DELL'ALLUVIONE E ANCORA UN'ALA DEL CIMITERO MOSTRA LE SUE PIAGHE

Clicca sulle foto: forse potrai leggere il nome di qualche tuo caro defunto


"CLAMOROSO" IL SILENZIO SULLA GRAVITA' DEL CASO

E allora, come la mettiamo con le promesse fatte e non mantenute relative alla ricostruzione della fiancata del cimitero, franata nel dicembre dello scorso 2008? Da quattordici mesi, un'ala del cimitero Sant'Anna di Barcellona Pozzo di Gotto attende d'essere ricostruita: o per essere più precisi, ad attendere sono i parenti dei poveri morti coinvolti dal cedimento delle loro tombe e di quegli altri defunti rimasti in bilico su un dirupo. Non stiamo qui a ripetere quanto scarso sia il rispetto per il luogo in cui riposano i nostri cari, ma almeno vogliamo ricordare che cosa i nostri amministratori s'erano ripromessi di fare e non hanno fatto? Nello scorso mese d'ottobre, in grande parata i sindaci dei centri colpiti dall'alluvione dell'anno precedente - lo ricordiamo bene - si riunirono nella sede della Provincia regionale, convocati dal presidente Nanni Ricevuto per fare il punto su ciò che si sarebbe dovuto fare per rimediare ai danni alluvionali.
E in quell'occasione, i capi delle nostre Amministrazioni diedero mandato al Presidente della Provincia di istituire un tavolo di confronto permanente con il governo nazionale e regionale per reperire in tempi brevi le risorse necessarie al superamento di tutte le emergenze e fare in modo che non si ripetessero catastrofi di quella portata, dando alle comunità la certezza di un territorio sicuro.
I fatti, avvenuti poco dopo, sulla costa ionica messinese avrebbbero subito smentito purtroppo l'auspicio.Come sta smentendo ogni proponimento e ogni promessa il permanere dei danni subiti durante la precedente alluvione "tirrenica".
E ciò, nonostante che Nanni Ricevuto, sulla base dell'ampio mandato ricevuto dai Sindaci, si fosse impegnato di coinvolgere le strutture regionali, gli Assessori Regionali ai LL.PP. al Territorio ed Ambiente ed alla Protezione Civile, nonché il Presidente della Regione Siciliana, anche nella sua qualità di commissario delegato per l'emergenza allora in atto, affinchè si dessero risposte concrete alle comunità locali colpite dalle precedenti emergenze.
Il permanere dello sconcertante squarcio al Cimitero Sant'Anna, però la dice lunga sulla serietà di quei proponimenti.

2 commenti:

Benedetto ha detto...

Ancora non ho visto nessun commento su questo incredibile stato di abbandono:forse che i morti non hanno diritto ad essere difesi?

Unknown ha detto...

Mi domando che commenti si possano fare.Possiamo solo indignarci.Se gli impegni presi a livello istituzionali fanno questa fine,vuol dire che le istituzioni non funzionano non sono minimamente affidabili non sono giuste.E se non sono giuste,le parole di Ricevuto e di tutti i sindaci sono scritte nel vento.Una società giusta poggia su istituzioni giuste.E sono giuste, se le procedure che le animano sono giuste,non solo gli uomini che le incarnano.Ma come facciamo a costituire istituzioni giuste se solo il 30% degli italiani sono capaci di intendere e di volere? Le statistiche di Tullio de Mauaro ci dicono che siamo 'bestie'.Le condizioni della nostra scuola,di ogni ordine e grado,e dell'università e della ricerca aggravate dalla Gelmini non promettono nulla di buono.I politici sembrano per niente inorriditi dal 70% degli analfabeti di ritorno che ci sono in Italia.Fintantocchè abbiamo questa classe politica che ci governa,non c'è salvezza.Le belle parole i sentimenti nobili non ci salvano,perchè la democrazia funziona solo con istituzioni giuste che guidano al bene comune chi le incarna.Indigniamoci pure ma non cambieremo le cose nemmeno di una virgola.
franz

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