mercoledì 3 febbraio 2010

CHISSA' CHE COSA CI VORREBBE PER LIBERARCI DALLE MONTAGNE DI RIFIUTI CHE MINACCIANO DI SOFFOCARCI



CERTAMENTE NON ESISTE LA SPERANZA CHE VENGA UN LEADER MAXIMUM A SALVARCI


Ecché, siamo giunti al punto di avere superato la gravità dell'emergenza rifiuti che per anni ha soffocato Napoli?
Ed io, e noi, che abbiamo onestamente pagato salatissime tariffe, dobbiamo affogare nella spazzatura perché l'ATO non è capace di far fronte alla rinuncia dell'Azienda appaltatrice - Gesenu - di continuare il pubblico servizio, col pretesto di non avere disponibilità finanziaria a causa dell'esuberante credito nei confronti dell'Ambito territoriale di Messina 2?
Ecché, siamo davvero usciti di senno ad accogliere quasi assuefatti le solite scusanti di chi ci ha messo in questa tremenda situazione, costruendo un carrozzone politico che, tra incompetenza e lassismo, ci ha portato a tanto?
La drammaticità di questa situazione ieri ha avuto la sua giusta eco nell'incontro tenutosi presso l'Ufficio del Lavoro di Messina, al quale hanno partecipato: per la soc. Gesenu SpA il direttore generale Giuseppe Sassaroli, assistito dall'avv. Rodolfo Valdina; per l'ATO ME 2 il presidente Salvatore Re e l'amm. del. Santi Cangemi; per le OO.SS. Antonio Testa (Fit Cisl) , Isabella Calì (Cgil) Lorenzo Gitto (Uil), nonché una delegazione di lavoratori RSU.
Nel corso dell'incontro, il rappresentante della Gesenu ha confermato la decisione dell'azienda di troncare l'attività di servizio e di avere cominciato a procedere al licenziamento collettivo dei dipendenti, "ribadendo che l'unica alternativa a tale procedura dovrebbe essere la disponiblità dell'ATO di assumere le maestranze, per assicurare la continuità giuridica dei rapporti, anche in attesa di diverse soluzioni gestionali: tanto più che l'ATO mantiene alle sue dipendenze dirette una parte del personale e si è fatto carico nell'ultimo periodo di surrogarsi all'impresa appaltatrice nell'erogazione delle retribuzioni".
I sindacati hanno reagito sostenendo l'illegittimità del licenziamento dei dipendenti, nei confronti di 156 dei quali (in totale sono 306) la società Gesenu ha già avviato le procedure di licenziamento collettivo.
Per quanto riguarda il pagamento delle spettanze, considerato lo stato creditizio dell'Azienda nei confronti di ATO ME2, le organizzazioni sindacali hanno chiesto all'ATO di provvedere intanto almeno al pagamento delle spettanze dei lavoratori, sollecitando a tale fine la documentazione contabile relativa a tali spettanze.
Ma il presidente di ATO ME 2, di fronte a tali richieste ha dovuto aprire le braccia e dichiarare che "fino a qualche settimana fa ha potuto far fronte agli impegni economici presi nei confronti dei lavoratori e parzialmente anche nei confronti della Gesenu. Adesso l'ATO non è più nelle condizioni di potere rispettare gli impegni delle ditte appaltatrici e subappaltarici e della stessa società d'ambito.------------ verbale dell'INCONTRO===>
Per l'Ufficio del Lavoro, la procedura avviata dalla Gesenu non è conforme alla legge, in quanto trattasi di servizio pubblico e non è consentita la sua interruzione.

Ma intanto, la realtà è questa: il servizio è già interrotto da un pezzo, sia per l'agitazione dei lavoratori, sia per le difficoltà del conferimento in discarica, cui si aggiunge la prospettiva del licenziamento collettivo.
E a ciò si sta finora reagendo discutendo, promettendo reazioni, o come ha fatto capire il sindaco del Comune capofila, Candeloro Nania, assicurando la propria disponibilità a cercare, assieme ad altri interessati al problema, un approccio col presidente della Regione, l'unico che potrebbe e dovrebbe avere i mezzi per una soluzione dello sconcio.
Ma basterebbe la semplice disponibilità ad un incontro, sia pure con il Governatore di Sicilia, per una rapida azione risolutiva?
Crediamo di no.
Qui ci vorrebbe almeno una forte azione corale, con la discesa in piazza di tutti i sindaci dei 38 Comuni coinvolti in questa sozzura, accompagnati dai loro assessori e dai consiglieri degli stessi 38 centri, divenuti ormai ricettacoli di lerciume.
Ho detto ci vorrebbe: ma non credete che io ci creda che ciò avvenga.

5 commenti:

giovanni ha detto...

Prolifera il prato-immondezzaio all'inglese. E' vero che al peggio non c'è fine ma forse a Barcellona si ha davvero la capacià di toccare il fondo, situazione di cui il Sindaco Nania, titolare e responsabile dell'igiene e salute pubblica della città, deve tenere conto

Sara ha detto...

Amministratori di Barcellona; bisogna mettere il massimo impegno nella risoluzione di questa vicenda che ha dell'ncredibile, a tutela dell'igiene e della salute pubblica. Non si possono tollerare tali e tanti disservizi che creano disagio ai cittadini. Barcellona a bisogno di gente competente che sa amministrare, sa anche risolvere i preblemi dei cittadini, diversamente saremmo tutti dei bravi amministratori e dirigente e galleggeremo sempre nell'immondizia.

il cittadino ha detto...

Barcellonesi, Milazzesi, Terminesi, Sanfilippesi, Villafranchesi, tutti quanti che stiamo soffrendo questa sozzura, facciamosi sentire, per non fare la fine del quarto mondo. Dove sono andati a finire i ptromotori dei comitati spontanei, è possibile che si riesce a protestare per le tariffe e non per questo gravissimo rischio?

Paolo ha detto...

Tempo fa si collaudava, con buoni risultati, a Torrenova un sisteema di smaltimemto dei rifiuti chiamato "Thor". Qualcuno mi sa dire che fine ha fatto? Se n'è parlato poco e adesso nulla. Non sarà la soluzionema...una soluzione.

Unknown ha detto...

Ci vorrebbe un Avatar ,film stupendo,un avatar dal grande cuore che , tradendo la sua stirpe,e alleandosi con i buoni nativi di Pandora, sconfigge gli umani cattivi che volevano colonizzare quel pianeta per sfruttarne i preziosi materiali del sottosuolo,calpestandone usi costumi spiriti benigni albero-casa animali straordinari.Ma hanno dovuto fare la guerra per difendersi.Alla fine però l’amore l’intelligenza e la giusta causa ha avuto la vittoria sull’avidità la crudeltà umana,e la loro terra è stata liberata da quei barbari .La nostra città è stata occupata da finti politici da finta democrazia dalla cupidigia di chi ci governa e pensa solo a se stesso.Per il potere oggi si trascura completamente l’etica.Anche la gerarchia della chiesa-politica-potere dimentica la legge di Gesù e organizza assassinii mediatici di innocenti capri espiatori(vedi Boffo).Il male è diffuso ,e questa nostra spazzatura ne è la metafora ingombrante e maleodorante.Noi nativi della nostra bella terra dobbiamo allearci con un avatar dal cuore generoso, se vogliamo risolvere questo grave problema etico-politico di cui la mondezza è l’emblema.

Franz

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