venerdì 22 gennaio 2010

VEDREMO IL FILM SULLA DOLOROSA AVVENTURA DI DUE ADOLESCENTI AFRICANI MORTI ASSIDERATI MENTRE TENTAVANO DI RAGGIUNGERE L'EUROPA


Lettera di Yaguine e Fodè GUINEA, IL GRIDO DELL'AFRICA: AIUTATECI!

Il 28 luglio 1999 Yaguine Koïta, 15 anni, e Fodé Tounkara, 14 anni, hanno viaggiato da Conakry, la capitale della Guinea, a Bruxelles, nascosti nel vano del carrello di atterraggio di un Airbus A 330-300 della compagnia belga Sabena. Vestiti con diverse paia di pantaloni infilati l'uno sull'altro, maglioni, giacche e cappelli, ma con dei semplici sandali ai piedi, sono scivolati sotto l'ala, nel piccolo vano delle ruote. Il viaggio si è concluso tragicamente: Yaguine e Fodé sono morti. Di freddo, sicuramente: all'altitudine di crociera di un aereo, la temperatura oscilla tra i -50 e i -55 gradi. O forse di anossia, e cioè a causa del calo di ossigeno distribuito dal sangue nei tessuti, provocato dall'assenza di pressurizzazione in questa parte dell'apparecchio. I corpi sono stati ritrovati all'aeroporto di Bruxelles solo qualche giorno dopo. Oggi di loro resta solo una lettera, custodita nella tasca di uno dei due ragazzi, indirizzata alle "loro eccellenze i signori membri e responsabili dell'Europa".

Questo è il testo della lettera scritta da Yaguine e Fodé.


Loro eccellenze i signori membri e responsabili dell'Europa. Abbiamo l'onorevole piacere e la grande fiducia di scrivervi questa lettera per parlarvi dello scopo del nostro viaggio e della sofferenza di noi bambini e giovani dell'Africa. Ma prima di tutto, vi presentiamo i nostri saluti più squisiti, adorabili e rispettosi. A tale fine, siate il nostro sostegno e il nostro aiuto, siatelo per noi in Africa, voi ai quali bisogna chiedere soccorso: ve ne supplichiamo per l'amore del vostro bel continente, per il vostro sentimento verso i vostri popoli, le vostre famiglie e soprattutto per l'amore per i vostri figli che voi amate come la vita. Inoltre per l'amore e la timidezza del nostro creatore "Dio" onnipotente che vi ha dato tutte le buone esperienze, la ricchezza e il potere per costruire e organizzare bene il vostro continente e farlo diventare il più bello e ammirevole tra gli altri. Signori membri e responsabili dell'Europa, è alla vostra solidarietà e alla vostra gentilezza che noi gridiamo aiuto in Africa. Aiutateci, soffriamo enormemente in Africa, aiutateci, abbiamo dei problemi e i bambini non hanno diritti. Al livello dei problemi, abbiamo: la guerra, la malattia, il cibo, eccetera. Quanto ai diritti dei bambini, in Africa, e soprattutto in Guinea, abbiamo molte scuole ma una grande mancanza di istruzione e d'insegnamento, salvo nelle scuole private dove si può avere una buona istruzione e un buon insegnamento, ma ci vogliono molti soldi, e i nostri genitori sono poveri, in media ci danno da mangiare. E poi non abbiamo scuole di sport come il calcio, il basket, il tennis, eccetera. Dunque in questo caso noi africani, e soprattutto noi bambini e giovani africani, vi chiediamo di fare una grande organizzazione utile per l'Africa perché progredisca. Dunque se vedete che ci sacrifichiamo e rischiamo la vita, è perché soffriamo troppo in Africa e abbiamo bisogno di voi per lottare contro la povertà e mettere fine alla guerra in Africa. Ciò nonostante noi vogliamo studiare, e noi vi chiediamo di aiutarci a studiare per essere come voi in Africa. Infine: vi supplichiamo di scusarci moltissimo di avere osato scrivervi questa lettera in quanto voi siete degli adulti a cui noi dobbiamo molto rispetto. E non dimenticate che è con voi che noi dobbiamo lamentare la debolezza della nostra forza in Africa. Scritto da due bambini guineani. Yaguine Koïta e Fodé Tounkara.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Franz
La compassione di tutti non potrà ridare la vita a quei due angeli tanto gentili e consapevoli della loro povertà .Chiedevano aiuto con parole semplici e toccanti.Che farà l'Europa davanti a questa tragedia di bambini adulti e innocenti?Avremo veramente compassione se ci metteremo,ognuno e istituzioni,nei loro panni,se ''noi ''ci sentiremo ''loro''-''loro'' che vogliono diventare come ''noi''.La stessa umanità gli stessi sentimenti scorrono nelle vene del mondo.Ma il mondo ancora non lo capisce.Due bambini sono morti nel tentativo di realizzare il loro sogno(loro: di tutti i bambini poveri dell'AfricA)di LIBERTà di UGUAGLIANZA di FRATELLANZA.Riusciranno col loro sacrificio a scuotere il cuore dell'Europa felice?E noi singoli uomini, nel nostro piccolo, che possiamo fare?Una cosa semplice e difficile: fare sempre e ovunque il nostro dovere con la mente con le parole col cuore.Negando cittadinanza al razzismo al radicalismo all’egoismo alla maleducazione insultante ,che nasce dall’idea arrogante di possedere la verità esclusiva.E’ poco? No, sarebbe già molto. E anche su questo blog si respirerebbe un’altra aria.
franz

Anonimo ha detto...

Un fatto di grandissima commozione,su cui bisogna fare profonde riflessioni.

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