sabato 30 gennaio 2010

REPETITA IUVANT: E' GIUSTO DENUNCIARE LE VERGOGNE DI QUESTA CITTA'

E HA FATTO BENE UN CONSIGLIERE REPUBBLICANO A PARLARNE

Finalmente possiamo dirci grati ad un consigliere comunale che, anche se dopo anni di segnalazioni, ha avuto la sensibilità di agitare in consiglio comunale il problema dell'ex asilo Munafò di via Mandanici.
Il nostro grazie va al consigliere Antonio Aliberti (Pri) che al Sindaco ha fatto pervenire un’interrogazione, riguardante appunto le miserande condizioni in cui è stato lasciato l'edificio facente parte dell'Ipab Nicolaci-Bonomo-Munafò.
«Le finestre del piano terra, rotte e aperte senza alcuna protezione - scrive Aliberti - comportano pericolo per i passanti. Barboni ed extracomunitari entrano ed escono liberamente dallo stabile a qualsiasi ora del giorno, soprattutto di notte, provocando così grossi disagi agli abitanti della zona, all’interno dello stabile è presente un cortile dove la vegetazione spontanea, visto l’abbandono, è arrivata a superare i 4 metri di altezza, diventando ricettacolo per topi, serpenti e sporcizia, il tutto a discapito dei vicini». «Le numerose segnalazioni, inviate in passato dai cittadini sia al Comando dei Vigili urbani sia all’Ipab, non hanno sortito alcun effetto».
Ripetiamo: «Grazie, consigliere Aliberti». Ma non possiamo fare a meno di fargli sapere che, quanto è stato denunciato da lui, l'Amministrazione dovrebbe averlo appreso da tanto tempo,
visto che se n'è parlato da anni, come è facile notare leggendo questo post:

mercoledì 12 novembre 2008

L'EX ASILO DELLE SUORE TRASFORMATO IN LATRINA

foto: interno ed esterni dell'ex asilo "Munafò"














...........Che fine ha fatto l'Ipab di Barcellona, con le sue fondazioni nate per beneficiare chi ne avesse di bisogno?
Da quello che si può vedere, certamente anche per responsabilità del Comune, che non s'è voluto assumere l'impegno di incamerarsi il grosso patrimonio, sta andando a pezzi fino a rovinarsi definitivamente per l'assoluto abbandono.
Di questo importante problema abbiamo scritto a fiumi in questo blog, con grande rammmarico per il crescente stato di rovina di un patrimonio immobiliare, che farebbe gola a qualsiasi privato e che, non solo non rende nulla, ma serve soltanto ad accumulare fattori negativi inimmaginabili. Ultimamente s'è parlato di commissariamento, a causa dell'avvenuta scadenza del CdA, che d'altronde s'era mantenuto in stato d'ibernazione, tanto da non riuscire più neppure a pagare le pochissime maestranze a carico della fondazione Nicolaci-Bonomo.
Dicevo che tanto s'è parlato di questa spiacevole questione e del crescente stato di degrado in essa registrato. S'è detto di Ipab nell'occhio del ciclone, di gatta da pelare, di spiragli prospettati e mai visti, di fondazione sotto controllo, questo con un grosso interrogativo, di Ipab che continua a sfasciarsi, sempre con tono allarmato e mai rassegnato. Ma a tutto che cosa è seguito? Il silenzio assoluto per risposta.
Eppure la risposta c'è: ed è in queste foto che mostrano lo stato in cui è ridotto uno degli edifici appartenenti ad un patrimonio donato per beneficenza: l'ex asilo Munafò, gestito dalle suore in via Mandanici. Abbandonato da tempo, adesso è un mucchio di rovine all'interno, mentre le imposte esterne sono sgangherate e danno accesso a chiunque volesse trasformarlo in...covo. In pieno centro cittadino e senza vergogna alcuna...

1 commento:

Unknown ha detto...

Storie di ordinaria disamministrazione?Comunque ,non possiamo non indignarci lo stesso. Le denuncie della della stampa elettronica non bastano? E la gazzetta del sud che dice.Boh!Forse avrà miglior sorte l'interrogazione del solerte conigliere?Bah!Non siamo in Giappone dove ogni piccola segnalazione dei cittadini viene studiata E RISOLTA.Ci sentiamo come una noce in un sacco,senza voce e insigni ficante .Come potremo così stando le cose mantenere e accrescere il nostro amore per la polis? Boh!

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