giovedì 7 gennaio 2010

IL BEL TIRRENO, SE NON SI PROVVEDE IN TEMPO, INGOIERA' LE NOSTRE SPIAGGE IN UN BOCCONE

Ricordo ciò che fece per proteggere Barcellona, diversi anni fa, circa trentaquattro, il sindaco d'allora, in occasione di un violento nubifragio abbattutosi sulla città.
Preoccupato che si potesse ripetere il grave fenomeno avvenuto la notte di San Silvestro del 1972 (quando l'alluvione aveva investito Rajù e altre frazioni di Fondachelli Fantina e fatto esondare il torrente Patrì), l'avvocato Giovanni D'Amico - era lui a capo dell'amministrazione comunale, nel '76 - al fine d'impedire che, un'eventuale tracimazione del torrente Longano inondasse la via Roma - che allora, dove ora c'è il ponticello, era chiusa da un bastione non molto alto, fece impostare sulla muraglia centinaia di sacchi di sabbia, sperando che, con quella disperata barricata, potesse proteggere la città.
Fortuna volle che la piena del torrente non oltrepassasse il limite di guardia, per cui l'intervento si rivelò superfluo.
Ma nessuno esperto, in quell'occasione, avrebbe messo la mano sul fuoco sulla capacità di contenimento di quell'armamentario, nel caso in cui si fosse ripetuta l'alluvione del '72.
Questo per dire che le prevenzioni improvvisate e carenti di mezzi, riescono soltanto se di esse non ci sarà bisogno. Appunto perchè si tratta di interventi improvvisati ed inadeguati.
A dimostrazione di ciò, riportiamo quanto sta accadendo nelle nostre spiagge.
Un altro sindaco - quello attuale - di fronte all'accavallarsi delle mareggiate, giustamente preoccupato per la sorte della nuova passeggiata a mare, bella ma ancora improtetta, s'è premurato a fare qualcosa per tamponare il rischio.
E gli esperti di turno, per venirgli incontro, gli hanno suggerito di improvvisare con materiale di riporto, nei punti strategici, delle dune di protezione.
Le quali, purtroppo, aggredite dalle onde, non riescono a reggere l'urto dei marosi.
Il che significa che urge un vero e proprio ripascimento del litorale, da anni auspicato promesso e progettato, ma sempre disatteso.
E intanto il bel Tirreno continua a ingoiarsi arenili e rischia di aggredire direttamente il nuovo arredamento marino, che tanti milioni è costato e tanto attraente rende il nostro litorale.

Evidentemente il Longano di 34 anni fa è stato più mansueto del mar Tirreno. E di questo bisogna tenere conto.

Francesco Cilona

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ringrazio Barcellonablog, per avere sollevato un problema di grande importanza,non solo per la nostra comunità,ma che purtroppo le autorità continuano a sottovalutare.
Il ripascimento artificiale delle spiagge ,a mio avviso è un metodo di protezione,che certamente non produce i danni dei massi o blocchi di cemento che per tanti anni sono serviti solo a spendere tanto denaro ed a peggiorare la situazione complessiva,ma non è definitivo.
Per risolvere in maniera definitiva
il problema ,bisognerebbe ripristinare il ripascimento naturale delle spiagge attraverso i torrenti,che sono stati per anni ed anni cementificati.
E' tempo quindi che il governo regionale studi dei piani organici di rinaturalizzazione dei corsi d'acqua , e soprattutto che vengano fatti rispettare i vincoli
idrogeologici del territorio.

barcellonablog ha detto...

Su questo problema s'è dibattutto a lungo e ricordo d'avere scritto, supportato da interventi di competenti d'ecologia, parecchi articoli sul Giornale di Sicilia e d'avere ancora ribadito la problematica in questo blog. Mi auguro che don Raffaele si renda conto di ciò, nell'occasione d'un'eventuale durata del suo Governo, che, come lui dice, è pronto a svolgere un programma condiviso con altre forze extra governative.

Unknown ha detto...

La strada sarebbe quella suggerita dall'anonimo.Ma ci vorrebbe la volontà dell'amministrazione in campo.Quante cose dovrebbe fare il comune!Ma se si tralascia di fare qualcosa giorno per giorno anno per anno,si crea un ingolfamento e l'impossibilità pratica di fare le cose con la giusta cura precisione tempestività.La perdita d'accqua in via s.francesco di paola n. 220(?)(non ricordo bene) segnalata dopo Natale è ancora là,come pure la mummia di gatto davanti ai Salesiani.
Franz

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