sabato 5 dicembre 2009

LARGA PARTECIPAZIONE IN PIAZZA SAN GIOVANNI A ROMA DEL POPOLO WEB NELLA MANIFESTAZIONE NO B DAY










Accorato furente intervento di
Salvatore Borsellino








Il colore viola degli «autoconvocati» e il rosso dei partiti della sinistra radicale dominano piazza della Repubblica, piena di manifestanti


SE NON SI SMETTERA' DI SPOGLIARE IL "CUTRONI ZODDA", IL SINDACO SCENDERA' IN PIAZZA PER PROTESTARE CON I SUOI CITTADINI



IL TROPPO STROPPIA: L'ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA' E L'ASP DI MESSINA DEVONO RENDERSI CONTO CHE L'OSPEDALE DI BARCELLONA NON PUO' FARE DA CAPRO ESPIATORIO

L'altro giorno, a Palazzo Longano, nella cui sala consiliare si sono incontrati numerosi cittadini che, per un verso o per un altro, hanno a cuore le sorti dell'ospedale Cutroni Zodda, il Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, che quella riunione aveva convocato, ha sintetizzato tutto il malcontento della popolazione, annunciando la disponibilità dell'Amministrazione Comunale a ricorrere a manifestazioni di piazza, se non si garantirà il regolare funzionamento del nostro nosocomio che, nato al servizio di un territorio di oltre 100.000 abitanti, si sta tentando di ridurre al lumicino.
Ad allarmare, per il crescente stato di disagio creato dall'unilaterale tendenza dei responsabili regionale e provinciale a incidere, coi loro tagli, sulla efficienza della struttura barcellonese, è stata la notizia, non più campata in aria, del trasferimento del reparto di traumatologia dal Cutroni-Zodda al Fogliani di Milazzo e della soppressione delle unità di cardiologia ed urologia, considerate istituite senza la debita autorizzazione regionale.
Secondo quanto emerso durante la riunione (alla quale hanno partecipato oltre ai consiglieri e agli assessori comunali, rappresentanti del settore sanità e dei sindacati), di quei reparti e unità destinati al trasferimento, nel nosocomio barcellonese, resterebbero le bucce: cioè i rispettivi servizi diurni, per cui se dovesse capitare la necessità di prestazioni specialistiche non sarebbe possibile il ricovero: e il degente, dopo le prime cure d'urgenza, verrebbe trasferito in altra struttura. Cosicché potrebbe capitare, diciamo per un'urgenza cardiologica, ciò che è accaduto, mettiamo a Mazzarino: cioè il rischio per la vita del soggetto da ricoverare.
Quel che più fa specie, per quanto riguarda l'ospedale Cutroni-Zodda, è la crescente spoliazione, che fa temere sempre il peggio.
E ciò perchè, evidentemente, manca un vero supporto politico là dove si puote.
Se già la tendenza a trascurare Barcellona non è cosa nuova, adesso che - tra l'altro - non c'è nessun feeling tra la nostra rappresentanza politica - leggi Nania - e il Governo di don Raffaele, pensate che si possa sperare alcunchè di positivo?
Il sindaco di Barcellona spera di potere, adesso, ottenere il rispetto necessario alzando la voce, minacciando la protesta di piazza e quant'altro di eclatante possa servire a destare l'attenzione sulle esigenze di questo bacino sanitario, compreso il coinvolgimento dei sindaci del territorio servito dal Cutroni Zodda.
Servirà il ricorso alla piazza, oggi che la politica è tutta un litigio ad alta voce, indegno di una regione e di una nazione civili?
Speriamo di sì,,,,

Francesco Cilona

venerdì 4 dicembre 2009

UN MOVIMENTO SPONTANEO SCENDE IN PIAZZA A NAPOLI

LA GENTE E' STANCA D'ESSERE REPRESSA E VUOLE FARLO SAPERE, SENZA CHE SI RICORRA A SONDAGGI DI PARTE

Sotto una pioggia battente ha sfilato per Napoli “Liberiamoci”, corteo contro la repressione che propone la costruzione di una opposizione sociale alla repressione vissuta in questi mesi da ampi settori della società. «La morte di Stefano Cucchi, la sentenza contro una ragazza solo perché rom, lo sdoganamento dei neofascisti, il processo breve» per i manifestanti sono «la concretizzazione di una giustizia dalla doppia applicazione: impunità per i potenti e dura repressione per le diversità culturali e per i ceti sociali subalterni».

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TROPPI INCIDENTI E TROPPI MORTI SULLE NOSTRE AUTOSTRADE


Il susseguirsi d'incidenti mortali su strada - e con maggiore frequenza sull'autostrada - impone una sempre maggiore attenzione per l'individuazione delle cause scatenanti e per la ricerca di mezzi e strumenti di prevenzione.
L'ultimo gravissimo incidente, avvenuto sulla A20 l'altra mattina, nel tratto compreso tra gli svincoli di Milazzo e Barcellona, ha causato la morte di un giovane, il ferimento grave d'un altro e lesioni per altri due occupanti l'auto coinvolta.
Un altro tristissimo avvenimento, sulla cui dinamica sono in corso accertamenti, la cui conoscenza certamente non basterà a dare conforto alle famiglie colpite, nè a restituire la vita al giovane che l'ha persa.
Si potrà tutt'al più trarre qualche dato a conferma di analoghi elementi già registrati e che servono solo a fare casistica.
Ma ciò diventa cosa troppo modesta e generica se non si provvede a trovare e mettere in atto le necessarie contromisure.
Le cause di tanti disastrosi incidenti, casisticamente, ormai si conoscono, ma non si può dire - sempre casisticamente - che vengono sufficientemente affrontate
Si sa che la nostra autostrada, in molti punti, è in condizioni tali da non garantire un fondo sicuro, si sa che spesso contribuisce l'eccesso di velocità ad aumentare l'insicurezza, si sa che il rischio è accentuato dallo stato d'ebbrezza e di effetto droga, si sanno tante altre cose, ma si constata pure che non si provvede con solerzia a ripristinare in maniera ottimale le carreggiate; che risulta modesto il controllo sul limite di velocità per carenza di pattuglie di sorveglianza; che non è ugualmente possibile monitorare eventuali abusi d'alcol e di droghe.
Insomma ci si rende conto che, a fronte di qualsiasi rischio, nonostante l'esistenza di regole e proibizioni, non si riesce a fare ciò che è indispensabile per impedire che il rischio si trasformi in tragedia.
Esistono leggi severe, ma fanno la figura delle ormai classiche "gride" manzoniane: e spesso per la cronica mancanza di personale, per carenza di finanziamenti e, a volte, anche per insensibilità di chi chi dovrebbe provvedere.
Di tanto in tanto si parla d'innalzare il livello di sicurezza, rendendo più severo il codice stradale. E per farlo si aggiungono sempre nuove restrizioni, come quella del divieto di fumare in auto, mentre si è alla guida, al fine di evitare un altra causa di distrazione. Dimenticando che esiste analogo divieto per l'uso del cellulare, e che tale imposizione viene quasi sempre disattesa.
Anche la proposta di una campagna di sensibilizzazione soprattutto tra le giovani leve per una maggiore morigeratezza, più volte auspicata e adesso ribadita, per quanto possa apparire indispensabile, alla fine, come già avvenuto, non potrebbe che risultare un semplice atto di buona volontà, se non si provvederà a rendere davvero efficaci i mezzi e gli strumenti di prevenzione.
E per fare ciò non bastano le "buone intenzioni", perché di esse è lastricato l'inferno.

F.C.

UN NUOVO SCRITTORE A BARCELLONA POZZO DI GOTTO


Lunedì, 11 dicembre, sarà presentato presso l'auditorio della Vecchia Stazione il libro "Figlia di tutti e di nessuno", opera prima di Antonino Isgrò. Aletti Editore
Relazioneranno Andrea Italiano, Melangela Scolaro e Luigi Lo Giudice.
Moderatrice Antonina Saja.
Letture di Raffaella Campo e Claudia Soraci
Previsto l'intervento del cantastorie Mario Giuliano
Saranno presenti l'autore, il Sindaco Candeloro Nania e l'assessore alla cultura Antonietta Amoroso.



<====Clicca sulla locandina per lo zoom

giovedì 3 dicembre 2009

COME VOLEVASI DIMOSTRARE: PER LA RAI DI BERLUSCONI IL "NO B DAY" PASSA IN SECONDA LINEA


No B Day, NO Diretta Rai.
L'azienda ha respinto la richiesta avanzata dal Tg3 di seguire in diretta la manifestazione oganizzata dalla Rete Web per sabato 5 dicembre, bocciandola con la scusa che è la prassi che l'impone.
Sarà Rai News ad assumersi l'impegno di trasmettere dal vivo l'evento.
La preclusione ha suscitato ovviamente polemiche, in quanto è noto che Rai News oggi è vista in chiaro dal 30% della popolazione italiana.
Bianca Berlinguer, che in qualità di direttore del Tg3 aveva avanzato la richiesta, ha preso atto del diniego, e tuttavia ha assicurato che si farà di tutto per aprire ampie finestre informative in tutte le edizioni del telegiornale.

EPPUR SI MUOVE, A ROMA E A PALERMO LA POLITICA E' IN EBOLLIZIONE



Mentre a Roma, a Palermo e persino a Messina - che è tutto dire per il nostro capoluogo - sembra che la politica stia attraversando una fase di sommovimento, nella nostra città tutto si muove secondo il ritmo di sempre. E' evidente che ogni cosa procede secondo il disegno del demiurgo e tutto va bene. Meno male.
A Roma, soprattutto adesso che è stata "carpita" la conversazione di Fini, con un fuorionda che, confermando il giudizio altre volte espresso dal presidente della Camera dei deputati sull'alleato Berlusconi, ha mandato su tutte le furie il cavaliere e la sua corte, dev'essere giunto il momento di ricorrere all'uso del pallottoliere. E ciò perchè, divenuta insanabile la spaccatura in seno al Pdl, urge calcolare quanti pupi resterebbero e quanti andrebbero via, in caso di insanabile rottura.
A Palermo, dove il travaglio s'è manifestato prima, Lombardo e Miccichè, il pallottoliere, lo stanno utilizzando da un pezzo per rendersi conto se potranno assicurarsi una nuova maggioranza, mandando all'opposizione l'Udc e il residuo Pdl. E pare che il calcolo stia risultando positivo, grazie all'assenso del Pd, disposto a sostenere il governatore se presenterà

CLICCA QUI:
L'Economist chiede le dimissioni di Berlusconi: "E' l'ora dell'addio"

mercoledì 2 dicembre 2009

GLI INCENTIVI PER I PIU' BRAVI A SCUOLA NON SARANNO SOTTOPOSTI A RITENUTA FISCALE: AUGURI E BUON PROFITTTO


Tirano un sospiro di sollievo gli studenti più bravi, tra i 14 e i 18 anni, che quest’anno si sono visti consegnare gli incentivi economici dallo Stato. Cancellando di fatto una prima interpretazione, comunicata lo scorso 12 giugno, e sospesa successivamente con un comunicato, l'Agenzia delle entrate ha spazzato via definitivamente quelle voci che imponevano la “mannaia” del fisco anche sugli incentivi acquisiti per meriti scolastici: il 25 novembre l’Agenzia delle entrate ha infatti emesso un comunicato con il quale spiega che dopo "una più approfondita analisi" fatta su indicazione del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha stabilito che tali incentivi "non costituiscono borse di studio tassabili come redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente perchè non sono finalizzati a sostenere la frequenza di corsi di istruzione".
I tecnici dell'agenzia chiariscono così definitivamente "che gli incentivi, attraverso il riconoscimento di eccellenze conseguite in ambito scolastico, perseguono la finalità di interesse generale di stimolare e accrescere in senso ampio l'interesse degli studenti al conseguimento di un più elevato livello di formazione culturale e professionale".
fonte:Tecnica della scuola

FUORIONDA SU ONDA: CHIACCHIERATA DI GIANFRANCO FINI

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Ieri sera, a Ballarò, ma non solo, in tutte le edizioni di telegiornali e di politic show, ha fatto clamore una registrazione "fuori onda" di una chiacchietrata di Gianfranco Fini con un interlocutore.
Ciò che al Presidente della Camera dei Deputati è stato "carpito" e ritrasmesso è stata una specie di sintesi alla buona, in una conversazione, di taluni concetti già da lui espressi, persino allo stesso interessato, che in questo caso è il sempre presente presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Tornando a "Ballarò", è avvenuto che il riproposto "fuori onda" ha sconcertato mister Bondi, il ministro della Cultura sempre teso a difendere il "suo" Governo e chi lo regge.
E siccome sarà stata espressa qualche parola un po' reattiva, è capitato che Gianfranco Fini - in questo imitando il cavaliere - è intervenuto telefonicamente per precisare:
Chi abbia interesse o semplice curiosità di sentire clicchi qui:
Fini interviene per telefono a "Ballarò

Fini fuorionda: "Le parole di Spatuzza

Complotto di Fini contro il Cavaliere ?

TORNA LA QUERELLE SULLE PENALIZZAZIONI INFERTE AL "CUTRONI -ZODDA" DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO


L'ospedale Cutroni Zodda resta sempre nell'occhio del ciclone.
E' ormai da anni che, anzicché completarne l'edificazione, si fa di tutto per smantellarlo nella funzione.
Abbiamo notato quanti e quali reparti essenziali sono stati già indeboliti o addirittura trasferiti altrove, nonostante le proteste e le promesse, risultate alla fine poco incisive.
Adesso, malgrado lo stillicidio devitalizzante degli anni passati, si aggiunge l'ancor più severa intenzione di ridurre a poco più che pronto soccorso un presidio nato per proteggere e ristabilire la salute in un comprensorio di centomila anime.
La recente presenza a Messina dell'assessore-magistrato alla Sanità, Massimo Russo, giunto nel nostro capoluogo di provincia per rassicurare gli allarmati operatori sanitari del luogo, non pare che abbia offerto grandi soperanze a chi, anche a Barcellona come a Messina, ormai da tempo esprime preoccupazione per i tagli all'ingrosso inferti nella nostra sanità locale.
Ma parliamo di Barcellona:
le prospettive, già offuscate dai precedenti interventi d'accorpamento ed "espulsione", diventano sempre più sconcertanti, nonostante rassicurazioni sul mantenimento del numero di posti letto, recentemente prospettate dal direttore generale dell'Asp dott. Giuffrida. E ciò perchè, all'ormai sicuro trasferimento a Milazzo del reparto di traumatologia, strappato al Cutroni Zodda nonostante la sua efficienza ed indispensabilità, si avrebbe in programma l'eliminazione di due unità sanitarie - nefrologia e cardiologia - in difetto perchè ritenute nate "spurie" e non "battezzate" dal competente assessorato regionale. Almeno così sembra che siano considerate a Palazzo d'Orleans.
Di fronte a tanta detrazione e tanto detrimento, che si cerca di mimetizzare con la ventilata prospettiva della istituzione nel "Cutroni-Zodda" di un più solido settore medico, non mancano le reazioni a livello politico, ma anch'esse, come già quelle registrate in precedenza, rischiano di fare un buco nell'acqua.
Comunque, visto che si vuole dimostrare che non si rimane inerti, le riferiamo.
Dopo l'ormai ripetuta e giusta lagnanza del rappresentante sanitario dellUdc, Paolo Calabrò, che da anni si batte auspicando miglioramenti ed esorcizzando tagli, da parte del Comune si ritenta la carta dell'esame della situazione, mediante l'iniziativa dei due massimi rappresentanti di Palazzo Longano, il sindaco Candeloro Nania e il presidente del Consiglio Francesco Crinò, che hanno deciso di aprire un dibattito sull'argomento "tagli", organizzando per domani alle ore 18,30 nell'aula preconsiliare un incontro con assessori, consiglieri comunali, operatori sanitari e rappresentanti sindacali.
Tale convocazione dovrebbe consentire di "vedere" che cosa si sta tramando a danno della salute pubblica, nel nostro territorio. Come se ciò non fosse già "lampante" e non lo si sia constatato nelle innumerevoili precedenti sedute di tal fatta.

francesco cilona

martedì 1 dicembre 2009

RAFFAELE E SILVIO SONO STATI SCELTI DALLA MAGGIORANZA DEGLI ELETTORI: NON POSSONO MOLLARE



E se domani, all'improvviso, don Raffaele dicesse che la porta è aperta a tutti gli uomini di buona volontà, e Udc e Lealisti del Pdl rispondessero "A tutti no, perchè si rischierebbe un inciucio con l'opposizione", cosa potrebbe avvenire?
Potrebbe accadere che il rischio diventerebbe realtà: Lombardo combinerebbe una nuova Giunta con i ribelli di Miccichè e col Pd, e Cuffariani e Lealisti finirebbero nella sponda opposta.
Di fronte ad un ribaltamento di tal portata, i nuovi oppositori, gridando allo scandalo, pretenderebbero la caduta di Raffaele con tutti i suoi "Filistei" e il ritorno alle urne.
Sennonchè il Governatore Lombardo direbbe che, essendo stato scelto direttamente dal popolo, non tradirebbe mai l'elettorato rinunciando all'attuazione del programma promesso.
Ma quegli altri ribatterebbero che tale programma era stato concertato e presentato in solido dall'intera alleanza (Pdl, MpA, Udc), adesso ormai disciolta. Ragion per cui un po' tutto dovrebbe finire in scioglimento.
"Ah, sì - direbbe don Raffaele - siete sicuri che farebbe così Berlusconi, nel caso in cui diversi del Pdl - diciamo finiani ed altri ribelli - stanchi del suo modo d'agire e da lui stesso sollecitati, si facessero da parte?
"Cu sa passa sa passa, cu non sa passa sinni và". Non è stata, questa, l'ultima minaccia del cavaliere?"
"Quindi un caso analogo potrebbe verificarsi a livello nazionale, e siccome il Premier, sostenendo d'essere l'eletto dal popolo, non intenderebbe mollare, e farebbe puttusi ca testa pur di rimanere a Palazzo Chigi, io, 'Raffaele Governatore di Sicilia', mi comporterei alla stessa maniera".
Già non ci pensavo: cosa farebbe Berlusconi se si disgregasse l'attuale maggioranza?
Se gli venisse a mancare la maggioranza - evento inimmaginabile - cercherebbe rimedio in qualche altro alleato, mettiamo nell'Udc di Casini, che poi è lo stesso Udc di Cuffaro.
"Io - l'ha sempre detto il cavaliere - non posso e non devo mollare, sono stato eletto dalla maggioranza degli Italiani".
Per cui un cambio d'alleanza, nel suo caso, non sarebbe inciucio.

ALL'ARS, FORSE UNA SVOLTA DECISIVA, FORSE IL CATACLISMA




LOMBARDO, GIA' A CONTATTO CON LE FORZE SOCIALI E SINDACALI, CREDE DI POTERCELA FARE INVOCANDO LA RESPONSABIITA' DI TUTTI

Forse si muove davvero qualcosa, forse si tratta di un movimento convulso che getterà nel caos la Regione: insomma che cosa sta accadendo sotto il tetto di Palazzo d'Orleans?
Dopo settimane di incontri e scaramucce tra il presidente Lombardo e i lealisti, alla ricerca di una ricomposizione della maggioranza uscita dalle elezioni, incontri resi inverosimili dalla categorica opposizione dell'UDC e dalla mancata volontà di don Raffaele di azzerare l'attuale governo, adesso si parla di ribaltamento della situazione, mediante apertura alle buone intenzioni di chi ci sta a riconoscere la validità di un programma che, dopo tutto il vuoto di questi mesi, finalmente guardi alle reali esigenze della Sicilia.
Il governatore alla domanda se esiste un dialogo con le opposizioni, fa capire che è disponibile ad aprire al Partito Democratico, perchè: "Chi ci sta è ben accolto". "L'ipertensione siciliana - aggiunge Lombardo - vedrà un passaggio consistente in Assemblea. Puntiamo a un programma in cui, dopo averlo arricchito con il contributo delle forze sociali e imprenditoriali, mi auguro si determini un'ampia convergenza anche in funzione delle scadenze per gli adempimenti legislativi e di governo".
Su questa svolta non tutti la pensano alla stessa maniera. Ed è logico che la maggiore resistenza venga dagli uomini di Cuffaro e da quelli che ancora riconoscono valide le direttive da Roma. Come finirà? Cominceremo a capirne qualcosa a partire da domani, quando il presidente si presenterà in aula.

SI PROVVEDERA' AL CONSOLIDAMENTO DI UNA VIA DI GALA SOGGETTA A RISCHIO GEOLOGICO



LAVORI PUBBLICI - lavori di consolidamento di Via Mercurio dal n. 9 al n. 37 e delle sovrastanti abitazioni nella frazione La Gala
AVVISO DI APERTURA OFFERTE ECONOMICHE
Si rende noto che l’apertura delle offerte economiche relative alla gara dei lavori di consolidamento di Via Mercurio dal n. 9 al n. 37 e delle sovrastanti abitazioni nella frazione La Gala è stata fissata per il giorno 10/12/2009 alle ore 09,30.
IL PRESIDENTE DI GARA (Ing. Salvatore Bonavita)

NOTEVOLE RICONOSCIMENTO PER L'OPERA DI RICERCA DI FILIPPO IMBESI


UN SUO SAGGIO PUBBLICATO DA AUTOREVOLE RIVISTA SPECIALIZZATA


Sul N.° 17 di Mediterranea - ricerche storiche (rivista ISI di rilevanza internazionale), è stato pubblicato un saggio di Filippo Imbesi dal titolo Il privilegio di rifondazione del monastero di Santa Maria di Gala (1104-1105). Il saggio sarà liberamente consultabile dalla metà di dicembre sul sito http://www.mediterranearicerchestoriche.it
ABSTRACT: Il privilegio di rifondazione del monastero di Gala concesso dalla reggente Adelasia nell’anno bizantino 6613 (1 settembre 1104-31 agosto 1105), noto per un transunto latino redatto dall’abate Filippo Ruffo nel 1439 e trascritto in modo non corretto da Rocco Pirri nella Sicilia Sacra rivela nella sua versione completa che la notevole quantità di beni, villani e diritti assegnati al monastero di Gala (tra cui la facoltà di poter estrarre liberamente dalla città di Messina ogni cosa fosse necessaria) rappresentano concessioni particolari, che non si ritrovano negli altri documenti di fondazione o rifondazione dei monasteri di rito greco della Sicilia nord-orientale e rendono Gala il più importante monastero di rito greco fondato o rifondato dai Normanni anteriormente all’istituzione dell’archimandritato del SS. Salvatore in lingua phari, e in generale una delle più significative realtà monastiche di lingua greca dell’isola. Mediterranea - ricerche storiche è diretta da Orazio Cancila (Professore ordinario di Storia moderna presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Palermo). Di notevole caratura il team che la compone.

lunedì 30 novembre 2009

QUI SI CONTINUA A PARLARE DI CIRCOLAZIONE STRADALE, DI CAOS E DI COMPORTAMENTI NON SEMPRE ESEMPLARI



E TRA LE TANTE QUISQUILIE C'E' PURE UN ANEDDOTO VERACE

In questa nostra città, come d'altronde in molte altre, si circola male ed i motivi sono molteplici.
Abbiamo già rilevato due principali cause: strade inadeguate ed insufficienti, vigilanza e segnaletica inesistenti.
Sennonchè bisogna aggiungere che, a tali carenze, si associano altre, dipendenti, parzialmente, da ristrettezze obiettive e, per il resto, dalla indisciplinatezza degli utenti della strada.
L'amico anonimo - sarà lo stesso che m'ha suggerito l'argomento semafori ? - mette il dito sulla piaga "posteggi", e con ciò ci spinge a riflettere sul perchè di questa piaga.
A mio modesto parere, esso va cercato in parte nella scarsa attenzione, manifestata da tutte le amministrazioni di Palazzo Longano verso la necessità di creare qualche megaparcheggio, e pure nella assenza di un adeguato servizio di trasporto urbano, in grado di collegare un eventuale megaparcheggio al centro cittadino.
Ma, a parte questo discorso, che potrebbe anche essere reso discutibile da fattori non dipendenti dalla volontà dei nostri amministratori, c'è ancora da fare un discorsetto più terra-terra, che chiama in causa amministratori e amministrati.
Responsabilità del nostro comportamento civico: quante volte abbiamo notato macchine ferme in doppia fila, o posteggiate a sbilenco, anche quando a qualche metro di distanza c'era spazio per fermarsi con qualche piccola manovra?
E tutte le domeniche e le mattinate di lunedì quanti spazi rimangono liberi in prossimità dei negozi, in quelle ore di chiusura?
Proprietari e dipendenti di esercizi commerciali, invece di lasciare liberi i posteggi per eventuali clienti , li occupano dalla mattina alla sera, senza rendersi conto che così non fanno l'interesse della bottega.

E qui, ci si potrebbe obiettare: il Comune che colpa ne ha?
Certo che ha la sua parte di responsabilità.
Se istituisse il posteggio a pagamento, a carico di tutti gli utenti (negozianti compresi) costoro non sarebbero così spreconi da sostare per dieci ore...a pagamento.

L'anonimo ci faceva notare l'antipatico ripetersi del passo carrabile reso intransitabile dalla sosta abusiva di automobilisti irrispettosi: anche questo è frutto di cattiva educazione, ma nello stesso tempo conseguenza di scarsa vigilanza.
A tale proposito, tanto per confermare quanto testè detto, voglio raccontare un aneddoto, che - giuro - è un fatto vero, avente per protagonista-vittima un pensionato di Pozzo di Gotto, già impiegato comunale.
Questo signore, una volta andato in pensione, avendo acquistato una macchina nuova e possedendo, sotto il proprio appartamento, un vano da adibire a garage, si fece aprire il passo carrabile e rilasciare il classico cartello di divieto di sosta.
Non l'avesse mai fatto!
Da quel momento cominciò il suo dramma.
A volte uscendo, altre volte rientrando a casa, non c'era un giorno che non trovasse sul passo carrabile qualche auto in sosta.
Quando, nonostante tutte le invocazioni e ricerche, non riusciva a fare rimuovere l'ostacolo, non gli restava altro da fare che telefonare al comando dei VV.UU. per chiedere aiuto.
E furono tante le telefonate, ma non risultarono altrettanto leste le risposte: così almeno lui si lamentava raccontandoci quello che avvenne alla fine.
Che avvenne?
Mi viene da ridere, al solo ricordo.
Avvenne che un giorno, tornato a casa, quest'amico, dovendo portare dentro della roba, lasciò la macchina in sosta davanti alla porta del garage e s'allontanò per alcuni minuti.
Proprio in quel frangente, chi passò di là? Uno zelante vigile urbano che, trovando l'auto in sosta vietata, senza perder tempo fece il suo dovere, elevando la contravvenzione, tanto reclamata e mai in precedenza stilata.
Il vigile ebbe il tempo di scriverla, staccarla dal blocchetto e posizionarla sul parabrezza.
E il malcapitato pensionato ebbe la sorpresa di trovare il pizzino, ma non il vigile che già s'era dileguato.


fra'Galdino

IL TRAFFICO URBANO: CARNEADE CHI E' COSTUI?

PER LA NOSTRA AMMINISTRAZIONE DEVE TRATTARSI DEL SOLITO "SCONOSCUTO"


Nei giorni scorsi un nostro "visitatore" ha giustamente fatto notare la necessità di un radicale intervento per la collocazione d'impianti semaforici in grado di disciplinare il traffico, almeno nelle principali vie interne della città, dove il pericolo d'incidenti è ormai all'ordine del giorno. Dell'argomento ne abbiamo parlato più volte, ma " a matola" come si dice, per sordità ormai cronica di chi dovrebbe ascoltarci. Riproponiamo un pezzo di fra' Galdino, e vediamo se non è di grande attualità.



FOTO: CAOS AL SEMAFORO DI VIA MARCONI


Continuiamo a chiederci se esiste, per l'amministrazione comunale di Barcellona, il problema del traffico. Visto che nessuno sembra accorgersi con quanta difficoltà si svolge il movimento lungo le vie cittadine. Passano gli anni e il caos, nella circolazione stradale interna, anzicché diminuire cresce a dismisura, tanto da diventare insopportabile per quasi tutto l'arco della giornata, le cui ore ormai sono diventate un po' tutte di punta.
Le vie Marconi, Operai, Roma, Papa Giovanni XXIII, Kennedy, San Giovanni Bosco, Garibaldi e tante altre non meno centrali sono continuamente sotto pressione, senza che si possa avere la presenza, sia pure volante, di un solo vigile che tenti di sbloccare gli intasamenti che, soprattutto in prossimità degli incroci, determinano lunghe code...asfissianti, per i gas che si sprigionano dagli "scappamenti" dei mezzi, in forzata sosta.
La città ha soltanto due semafori, caratterizzati dalla loro ormai longeva precarietà, funzionanti saltuariamente: accesi quando qualcuno pensa di dovere utilizzare il lampeggiante giallo, per invitare gli automobilisti a rallentare la...corsa.
Segnalazione semplicemente superflua, considerato che il traffico all'altezza dei due asmatici semafori è lentissimo, per gli ormai naturali ingorghi che appestano la città.

fra' Galdino

C'E' CHI RIDE E C'E' CHI SI RATTRISTA PER L'ESITO DEL REFERENDUM SVIZZERO



NO MINARETI - DICE LA LEGA - SI' CROCE NELLA NOSTRA BANDIERA
Ma i cavoli nostri quando ce li facciamo?


In Svizzera , il referendum contro la costruzione di nuovi minareti ha detto "sì", e ciò ha fatto esultare i leghisti di Bossi. Il vice ministro ai trasporti Robertoo Castelli, addirittura, ha affermato che quel "sì" è una vera lezione di civiltà per noi. "Credo - aggiunge il rappresentante del Carroccio - che la Lega Nord possa e debba nel prossimo disegno di legge di riforma costituzionale chiedere l’inserimento della croce nella bandiera italiana”.

Quelli che, per istituzione fanno parte della "Croce", cioè i Vescovi svizzeri non sono inveve apparsi contenti del risultato del referendum, in quanto è chiaramente in contrasto coi dettami del Concilio Vaticano II, che considera lecita la costruzione di edifici religiosi, senza distinzione di religione.
Amnesty International ha espresso "costernazione" per una decisione che senza dubbio "viola la libertà di religione".

il ministro della Difesa Ignazio La Russa "boccia" la proposta del leghista Roberto Castelli di introdurre la croce all’interno della bandiera, definendola «una battuta propagandistica».

«Proporre di cambiare la bandiera può essere fatto solo da chi non ama la bandiera. Credo che quella di Castelli - ha precisato il ministro della Difesa- sia solo una battuta, neanche una provocazione, ma solo una battuta propagandistica".

Secondo la Federazione dei Liberali

"La decisione degli elettori svizzeri ( presa ieri con il 57,5% dei sì) di inserire nella loro Costituzione il divieto di costruire nuovi minareti, è il primo frutto velenoso del come, in Svizzera e altrove, per lungo periodo è stata condotta una duplice propaganda. Da un lato per identificare le radici della civiltà europea in simboli religiosi piuttosto che nello spirito critico di convivenza civile, e dall'altro lato per far prevalere i costumi dell'identità musulmana su quelli attuali tra i cittadini europei"...


domenica 29 novembre 2009

Convegno ad Adelaide (Sud Australia) : organizzato da Paolo Puglia


Siamo lieti di potere annunciare un'iniziativa del nostro concittadino Paolo Puglia nella lontana città di Adelaide (Australia meridionale) mirata a evidenziare e a rendere sempre più stretti i legami tra la più grande isola del Pacifico e la maggiore isola del Mediterraneo.

E salutiamo con grande affetto il caro amico e tutti i nostri concittadini colà emigrati.


La Sicilia e l’Australia: legami, cultura e tradizioni” il 4 Dicembre p.v.


Il 4 dicembre ore 10 – 16.30, con il finanziamento
dell’Assessorato del Lavoro, della Previdenza Sociale della Formazione Professionale e dell’Emigrazione della Regione Sicilia;

e con la collaborazione dell’Istituto per lo sviluppo del Mediterraneo, del Sicilia Club, del Consolato Italiano, del Com.Ites, della Camera di Commercio, si terra’ presso i locali del Sicilia Social & Sports Club, 45/a OG Road Klemzig Sud Australia, il convegno:

“La Sicilia e l’Australia: legami, cultura e tradizioni”.

Interverranno quali relatori:

- Prof.ssa Patrizia Rizzo, dell’Istituto per lo sviluppo del Mediterraneo

- Dott. Tommaso Coniglio, Console d’Italia

- On. Grace Portolesi, membro del Parlamento del Sud Australia

- Cav. Vincenzo Papandrea, Presidente Com.Ites del Sud Australia

- Cav. Prof. Desmond O’ Connor, docente della Flinders University ed esperto di emigrazione

- Dott. Teodoro Spiniello, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana del Sud Australia

- Sig.ra Rita Palumbo, Presidente Sicilia Sport & Social Club


Coordinera’ i lavori il Prof. Paolo Puglia


Informazioni personali

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barcellona pg, messina, Italy
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