sabato 4 aprile 2009

Uno non dorme perché incazzato, l'altro ha gl'incubi perché frastornato


«Contro di me solo calunnie»
"Silvio Berlusconi è un fiume in piena contro le «calunnie» della stampa e si dice tentato dal compiere «azioni dure». Incontrando i giornalisti a Praga il premier ricapitola alcuni episodi che lo hanno innervosito negli ultimi tempi per il comportamento della stampa".
La Regina ha smentito d'essersi seccata per il suo vociare, la Merckel l'ha giustificato
per il suo ritardo, ma Obama non dice niente per difenderlo?

La vignetta è di Vukic
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ANCORA UN'ALTRA ESIBIZIONE BERLUSCONI? NO!...... ......Tutta colpa del telefonino che squilla nei momenti meno oportuni

Stavolta a mancare di rispetto potrebbe essere stata la comitiva dei superministri

Berlusconi resta al telefono. Il premier Silvio Berlusconi è arrivato a Baden Baden, ma prima di dirigersi verso la cancelliera tedesca Angela Merkel, per la passaggaiata di rito sul ponte, si e appartato sulla riva del fiume per telefonare. Il premier è sceso dall'auto telefonando e ha fatto segno alla Merkel di aspettare. La Merkel è apparsa un po' perplessa, ma ha continuato ad accogliere gli altri ospiti, tra cui il premier danese Anders Fogh Rasmussen e il segretario generale della Nato Jaap de Hoop Scheffer. Ogni tanto la cancelliera si girava verso Berlusconi che nel frattempo continuava a telefonare, passeggiando sulla riva del fiume con le spalle rivolte al resto del gruppo. All'arrivo del premier britannico Gordon Brown, la Merkel ha visibilmente commentato con il collega l'atteggiamento di Berlusconi, esprimendo una chiara contrarietà. La Merkel ha indicato a Brown il primo ministro italiano ed ha allargato le braccia. Poi, arrivati tutti gli altri ospiti, ha deciso di andarsene, lasciando Berlusconi solo sulla riva del fiume, che continuava a telefonare.

Telefonata con Erdogan. Berlusconi era al telefono con il primo ministro turco Tayyip Erdogan per discuetere sul nodo del successore alla carica di segretario generale della Nato, visto che il premier turco è l'unico ad opporsi al danese Anders Fogh Rasmussen. Da qui il tentativo del premier Silvio Berlusconi per sbloccare una situazione che sembrava a un passo dalla conclusione e che invece ancora non si è realizzata.

(Tratto da "Il Messaggero.it" odierno)

ANCORA LUNGAGGINI NEI LAVORI DI ARREDO


NELLA FRAZIONE BALNEARE DI CALDERA'.


Il consigliere Presti interroga gli amministratori per saperne di più sui provvedimenti da prendere ad hoc


Il consigliere Mario Presti , del Pd, ha presentato al sindaco, al pres idente del Consiglio e all'assessore competente un'interrogazione riguardante la lungaggine che sta trascinando i lavori di completamento del lungomare, i quali "hanno subiìto in questi anni forti rallentamenti, per cui la parte riguardante la piazza attrezzata di Calderà risulta ancora non completata".
Intanto con l’approssimarsi della stagione estiva - secondo l'interrogante - diventa forte la preoccupazione dei cittadini e dei commerciati della frazione marina perchè tale ritardo impedirà la fruibilità della piazza stessa. "I commercianti soprattutto, già costretti ad affrontare una pesante crisi economica - aggiunge Presti - temono che anche in questa estate la piazza, oggi in costruzione, non possa essere agibile; fatto che provocherebbe un ulteriore calo delle presenze dei vacanzieri nella zona e difficoltà ancora maggiori per i loro esercizi, che si vedrebbero privati di una importante quota di introiti anche per questa estate".
A tal fine si chiede all’Amministrazione di verificare i tempi di completamento e consegna dei lavori di rifacimento della piazza di Calderà". Nonché "la possibilità, qualora non si possa garantire la consegna dei lavori prima dell’approssimarsi della stagione estiva, di concedere ai commercianti della frazione uno sgravio delle tasse comunali o agevolazioni volte a sopperire in parte ai mancati introiti derivanti dallo stato di inagibilità della piazza stessa".

venerdì 3 aprile 2009

C'ERA UN CLANDESTINO CHE VOLEVA RAGGIUNGERE PERUGIA


Ieri pomeriggio, mentre tornavo al Convento, giunto nei pressi del Manicomio Giudiziario (ora OPG), m'è occorso di vedere, seduto su una panchetta, posta a ridosso di una casa, sul marciapiede di fronte, un tipo mai visto.
Stava fumando una sigaretta e pareva molto stanco.
Il suo aspetto m'ha fatto subito pensare che si trattava di un extracomunitario, probabilmente un marocchino, d'età un po' avanzata.
Indossava un berretto di lana grezza, vecchi jeans e un giubotto stretto sopra un maglione dal colore indefinito. Sul marciapiede, accanto a lui c'era un passeggino scheletrito, con inzeppati una scatola di cartone e degli indumenti.
In un primo momento - forse ingannato dalla presenza di quel passeggino - ho scambiato quell'uomo per uno di quei nordafricani un po' anzianotti, solitamente impegnati - lungo le spiagge - a vendere la loro modestissima merce. Ma ho dovuto ricredermi subito, quando, sentendomi appellare dalla sua voce un po' rauca : "Amico, Amico" , mi sono avvicinato pensando che mi volesse appioppare qualche cianfrusaglia, e gli ho chiesto cosa volesse.

"Perisi, perisi", ha cominciato a dire. E siccome non capivo , si mise a far segni con una mano come a volermi dchiedere:"Dov'è, Perisi?".
Ma io continuavo a non capire, e ho pensato che stesse domandandomi l'indirizzo di qualche persona, di nome Perisi.
Gli ho spiegato, anch'io ricorrendo ai gesti, che non abitava nessun Perisi da quelle parti.
"No - ha esclamato battendo il dorso della mano sulla fronte - no Perisi, Perugia, Perugia.

Voleva sapere dov'è Perugia. Cercava Perugia, perchè era diretto in quella città, dove sapeva che viveva qualche conoscente.
Cosa potevo dirgli, se non che stava cercando un posto troppo distante, non facile da raggiungersi, così in groppa all'asino di San Francesco.
Ma da dove era spuntato, quel pover'uomo, così disorientato, così stanco, eppure per nulla avvilito?
Probabilmente era sfuggito al controllo, non certo ferreo, di chi doveva vigilare sulla sua permanenza in quarantena, in uno di quei tristi siti obbligati che trattengono ammmassate migliaia di persone, destinate al degrado clandestino, dopo che, rischiando la vita, sono riuscite a sbarcare su uno dei nostri sospirati lidi.

fra' Galdino

"INCONTRO" CON ARRIGO TASSINARI

=============TASSINARI: L'INSEGNANTE DI GAZZELLONI


Sabato 4 aprile 2009 alle ore 18.00, nella Sala Convegni Oasi di Barcellona P.G., verrà presentato il volume dal titolo "Arrigo Tassinari ovvero i fasti del primo Novecento musicale italiano Il volume è il risultato di un lavoro di ricerca storico e musicologico realizzato nell’arco di quattro anni da Claudio Paradiso, Andrea Pomettini e Daria Grillo.

Curato dalla Casa Editrice Anteo di Perugia, consta in circa 300 pagine ed è corredato d'un inedito apparato iconografico costituito da oltre 130 immagini, tra fotografie e documenti d'archivio. La presentazione del libro (organizzata dall’Istituto Comprensivo n° 3 “Bastiano Genovese e patrocinata dal Comune di Barcellona P.G.).prevede la partecipazione di Daria Grillo, coautrice del libro.

L’evento verrà introdotto dai relatori Antonietta Amoroso e Cettina Ginebri e sarà corredato da un commento sonoro a cura di Daria Grillo e Katia Pesti (rispettivamente docenti di flauto traverso e pianoforte presso l'I.C. n°3 “Bastiano Genovese” di Barcellona P. G.).

FINALMENTE SI DA' AVVIO AGLI INCONTRI PROPEDEUTICI PER L'ADOZIONE DI UN PROGRAMMA STRATEGICO SUL TERRITORIO DELLA FASCIA TIRRENICO-PELORITANA



Il presidente della Provincia, Nanni Ricevuto ed il dirigente dell’Unità di Progetto Pianificazione Strategica, Francesco Alibrandi, hanno convocato una riunione territoriale su P.O. FESR 2007-2013: si svolgerà martedì 7 aprile 2009, alle ore 17, nell’Auditorium comunale di Pace del Mela. All'incontro, preliminare alla scelta di una via strategica condivisa per lo sviluppo della provincia di Messina, sono stati invitati i sindaci e i responsabili degli Uffici tecnici dei Comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Castroreale, Condrò, Fondachelli Fantina, Gualtieri Sicaminò, Mazzarrà Sant’Andrea, Merì, Milazzo, Monforte San Giorgio, Novara di Sicilia, Pace del Mela, Roccavaldina, Rodì Milici, Rometta, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, San Pier Niceto, Saponara, Spadafora, Terme Vigliatore, Torregrotta, Valdina, Venetico e Villafranca Tirrena. La programmazione dovrà improntarsi alla strategia complessiva della Regione per il 2007-2013, che in base all'esperienza del Por Sicilia 2000-2006, si fonda sui fabbisogni individuati nell’analisi di contesto, sulle istanze provenienti dal partenariato socio-economico e sulle direttive degli Orientamenti strategici comunitari.
"L’obiettivo globale del Programma operativo Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale), adottato con Decisione della Commissione europea del 7 settembre 2007, è quello di “innalzare e stabilizzare il tasso di crescita medio dell’economia regionale, attraverso il rafforzamento dei fattori di attrattività di contesto e della competitività di sistema delle attività produttive, in un quadro di sostenibilità ambientale e territoriale e di coesione sociale”.
Il Programma ha una dotazione finanziaria di 6.539.605.100 euro e prevede sette priorità di intervento: “Reti e collegamenti per la mobilità”; ”Uso efficiente delle risorse naturali”; “Valorizzazione delle identità culturali e delle risorse paesaggistico-ambientali per l’attrattività e lo sviluppo”; “Diffusione della ricerca, dell’innovazione e della società dell’informazione”; “Sviluppo imprenditoriale e competitività dei sistemi produttivi locali”; “Sviluppo urbano sostenibile”; “Governance, capacità istituzionali e assistenza tecnica”. Ciascun asse prioritario del Programma è articolato in obiettivi specifici, a loro volta declinati in obiettivi operativi che raggruppano linee di intervento volte alla realizzazione della strategia individuata. Una serie di indicatori di impatto, risultato e realizzazione consentiranno di monitorare i principali progressi conseguiti e l’efficacia degli obiettivi nell’attuazione degli assi. Il Programma presenta inoltre un elenco indicativo di “Grandi Progetti” che riguardano la rete ferroviaria, il trasporto pubblico locale, il settore stradale, la logistica, il settore energetico".

giovedì 2 aprile 2009

FINALMENTE I NETTURBINI DOVREBBERO ESSERE GARANTITI FINO A GIUGNO E POTRANNO USCIRE DALLO STATO D'AGITAZIONE. Si potrà ricorrere al fondo di rotazione



La situazione igienica, nelle strade dell'intero territorio coperto da ATO ME2, è diventata drammatica, essendosi protratto oltre l'inverosimile lo stato d'agitazione dei netturbini per il mancato pagamento delle spettanze di questo principio d'anno.
Gesenu e imprese subappaltanti, che dovrebbero sostenere i pagamenti, sostengono che non hanno disponibilità finanziaria, perchè creditrici di molto nei confronti dell'ATO e dei Comuni, e l'unica speranza per rimettere a sesto la baracca economica s'è concordato, coi sindacati, che possa essere il ricorso al fondo di rotazione, possibile grazie ad un accordo tra Regione e Comuni. Per ottenere tale possibilità si sono avviate iniziative ad opera di sindacati e di rappresebntanti politici.
Adesso pare che si sia finalmente trovato il bandolo per superare l'enpasse e che si possa tornare a togliere l'immondizia dalle strade.
Presso l'Assessorato Regionale al Bilancio, si sono incontrati, col dirigente generale di quel Dipartimento, l'Assessore all'Ambiente Pippo Sorbello e i deputati regionali Nicola Leanza, Giuseppe Arena e Nicola D’Agostino e hanno definito le fasi d'intervento.
Secondo tale disegno, l'operazione risolutiva si svolgerà in tre tempi.
Il primo, di massima urgenza, sarà il ricorso al fondo di rotazione per finanziare gli Ambiti che per difficoltà finanziarie non hanno potuto far riprendere il servizio di raccolta e il conferimento in discarica dei rifiuti per superare l’emergenza. La somma occorrente coprirà il servizio fino al prossimo mese di giugno.
In un secondo tempo, .saranno quantificati i debiti degli ATO fino al 31 dicembre 2008 e, attraverso alcuni emendamenti alla Finanziaria, si farà ricorso ad operazioni finanziarie assistite, con la contrazione di un mutuo che consentirà di appianarli..
Infine si provvederà alla riforma degli ATO.
Intanto si apprende che la Giunta regionale è stata convocata per domani alle 11, a palazzo d'Orleans, per discutere del sistema integrato nel trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani a seguito di raccolta differenziata, in adempimento alla sentenza della Corte di Giustizia europea del 18 luglio 2007 e al parere motivato della Commissione europea pervenuto il 24 febbraio 2009.

BERLUSCONI: SUL PIANO DELLA PUBBLICITA' CHI POTRA' MAI SUPERARLO? Ancora una volta - al G20 - mette in mostra il suo talento di mago della medialità


Non c'è niente da dire: è il solito bambinone furbacchione che, pur di darsi visibilità, è pronto a fare la parte di Gianburrasca.
Ieri, in occasione della foto di gruppo, a conclusione del meeting dei Twenty grait of the world , Silvietto ha fatto di tutto per farsi notare, anche a costo di disturbare la tradizionale compostezza della regina Elisabetta e farle torcere il muso.
S'era ritrovato in terza fila e, pazienza !, aveva dovuto subire l'onta della semipresenza nella foto ufficiale di gruppo.
Sennonché. non appena rotte le righe, lui che si trovava alle spalle dei due presidenti americano e russo (Barack Obama e Dmitri Medvedev), appellando a voce alta "mister Obama, mister Obama" - non l'ha chiamato confidenzialmente "amico Barack", chissà perchè - s'è sporto tra i due colleghi omologhi che gli erano davanti, creando così il trio che i fotografi prontissimi hanno potuto riprendere e diffondere a livello planetario.
Non è la prima volta che Berlusconi ci prova e riesce a farsi amico un presidente americano. Nel 2001, durante un vertice Nato a Bruxelles, il Cav. ebbe successo con l'allora presidente Bush.
Il solito approccio dirompente con sorriso a trentadue denti, come se i due si conoscessero da sempre, e di foto con Bush ne ottenne a bizzeffe.
Ieri, a Londra, ci ha riprovato con Obama e gli effetti li abbiamo potuti constatare..
Non c'è che dire: sarà un gianburrasca, ma la qualifica di gran maestro della pubblicità non gliela potrà mai togliere nessuno.

L'ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA

Nel video della cerimonia, che impazza sui siti web, si sente distintamente la voce di Berlusconi che, una volta scattata la foto, dice ad alta voce "Mister Obama..

.." richiamando l'attenzione del Presidente Usa che si gira verso di lui.Ma si sente anche quella di Elisabetta II che, una volta alzatasi dalla sua sedia, si gira e riprende pubblicamente il tono del nostro premier: "Ma perchè deve gridare così forte...?", esclama la Regina fra brusii e risate di altri grandi della Terra.

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Curiosa interrogazione del Pd Mario Presti: Chiede la costruzione di rotonde sul Torrente Longano


°°°°°NON C'E' "SE" SENZA "MA":

FIGURIAMOCI IN QUESTA CITTA' °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°


Nelle strade interne di questa nostra città, dove non esistono incroci protetti e vigilati, non diciamo dalla presenza di personale adeguato - per esempio, vigili urbani, divenuti ormai personaggi rari - ma neppure di semafori, ci potrà essere la possibilità di creare, almeno in qualcuna più ampia e transitata, qualche rotatoria che possa migliorare la situazione del traffico?
Sarebbe, questo, il quesito che avrebbe ispirato la seguente interrogazione che il consigliere comunale del Pd, Mario Presti, ha rivolto al sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Candeloro Nania, per saperne qualcosa in merito........
............INTERROGAZIONE:
"Premesso - scrive Presti - che sempre maggiore risulta il traffico di veicoli e pedoni che giornalmente attraversa il tratto di strada relativo alla copertura del torrente Longano, divenuta una delle arterie principali del traffico cittadino e che nei pressi di tale copertura sono presenti edifici pubblici (scuole, Palazzo comunale ecc) che attraggono in particolari ore della giornata un numero enorme di cittadini e di veicoli che intasano i due incroci di via Garibaldi e via Kennedy, si chiede: se l’ Amministrazione abbia valutato l’opportunità di costruire due rotatorie nei suddetti incroci al fine di garantire un più fluido scorrimento del traffico e soprattutto limitare i continui sinistri che nei due incroci si verificano e che coinvolgono oltre che i veicoli gli stessi pedoni che trovano enormi difficoltà nell’attraversamento delle due arterie".
Adesso bisogna capire se tecnicamente una modifica del genere agli incroci sia possibile, vedere se c'è disponibilità finanziaria per eventuali interventi, rendersi conto se, accanto a questi due "se", non ne esiste uno molto più consueto: se esiste, cioè, la volontà di "fare" in una città dove molte cose si fanno solo a parole...

mercoledì 1 aprile 2009

UN MANUALE PER IMPEDIRE CHE LE PREDICHE IN CHIESA CI FACCIANO DORMIRE: L'ha scritto don Mario Masina parroco di Verona


Da un po' di tempo a questa parte, ho notato che, non tutti i preti e non in tutte le Chiese, il tempo di durata della Santa Messa è accettabile. Una Celebrazione Eucaristica che, in media dovrebbe durare da 45 a 60 minuti, al massimo, con taluni sacerdoti e in talune Chiiese supera abbondantemente l'ora e addirittura capita che raggiunga l'ora e mezza di durata, anche perchè corredata da qualche altra cerimonia introdotta occasionalmente, ma soprattutto a causa della lunghezza della predica, spesso stiracchiata all'inverosimile e soporifera .
Ciò ovviamente non avviene soltanto a Barcellona, ma un po' dovunque e dipende sempre dalla mentalità del celebrante.
Mi ha fatto cogliere l'occasione per esprimere questa mia breve ancorché cruda considerazione, l'avere appreso che, in quel di Verona, un sacerdote, pensandola come me, ha deciso di venire incontro ai propri confratelli approntando un manuale del predicatore, con dentro "tutto quello che un prete deve apprendere per non annoiare i suoi fedeli". Si chiama don Mario Masina e i suoi consigli si possono leggere on line. Basta cliccare qui: MANUALEPREDICATORE.PDF

Qui sotto offriamo una prima cicca, a premessa del Manuale.
"Domenica - avverte don Mario - in ogni chiesa, grande o piccola, bella o brutta, di città o di campagna, terminata la proclamazione del vangelo, la gente si siede e il prete comincia a parlare. È il momento dell’omelia o della predica, per dirla nel linguaggio corrente. Nessuno si meraviglia, nessuno protesta, nessuno si ribella. È scontato che c’è e bisogna ascoltarla. Dopotutto è duemila anni che funziona così.
A questo punto della Messa i cristiani si aspettano alcune cose. In primo luogo di non addormentarsi perché sottoposti a un lungo, confuso e noioso monologo; in secondo luogo di non doversi sorbire l’ennesimo sfogo emotivo di uno che sembra ce l’abbia col mondo intero; infine, di portarsi a casa qualcosa che arricchisca spiritualmente la propria vita cristiana. E vi pare poco?
Questa è la cosa dal punto di vista dai fedeli.
Dal punto di vista del prete che prende la parola, possono insorgere alcune strane sensazioni.
Qualcuno rimane convinto che basti aver frequentato i corsi di esegesi dell’antico e del nuovo testamento, con votazione di esame almeno superiore al venti, per commentare bene le letture domenicali. Qualche altro con meno dimestichezza di ermeneutica e dogmatica, fa affidamento all’imposizione delle mani del giorno della propria ordinazione che, ex opere operato, ha fatto di lui un buon predicatore. Altri, arrivati di corsa all’ultimo momento, si affidano allo Spirito, non avendo avuto il tempo di leggersi in anticipo nemmeno il vangelo. Altri vengono presi dal panico, perché parlare davanti all’assemblea non è mai facile. Alcuni affrontano serenamente il compito perché preparato con cura da tempo.
Prendere la parola davanti a un’assemblea è un’arte. Certo, come ogni arte può essere che un prete sia più portato del suo confratello, più dotato per le qualità innate che si trova ad avere: artisti si nasce. È però altrettanto vero che artisti si diventa. Questo per dire che accanto ad innegabili predisposizioni congenite, come ogni arte, anche il prendere la parola in pubblico domanda un tirocinio di applicazione, di graduale acquisizione delle regole fondamentali, di paziente e umile riconoscimento di aver qualcosa da imparare.
Ce lo domanda il rispetto per la Parola di Dio che dobbiamo annunciare, il rispetto per le persone che abbiamo davanti, il rispetto di noi stessi preti e del nostro servizio pastorale alla comunità.
Ce lo domanda il tempo affascinante che stiamo vivendo, stagione culturale in cui la comunicazione gioca un ruolo fondamentale. In questo villaggio globale zeppo di parole, non è agevole farsi largo nell’intasamento multimediale. Sarebbe ingenuo pensare che la gente ti ascolta solo per il fatto che è fisicamente seduta in un banco. solo per il fatto che a parlare è un prete, solo per il fatto che l’oggetto è la Parola. Ormai abbiamo tutti un telecomando incorporato dentro la testa: se il tizio che parla non ci cattura entro i primi due minuti, abbiamo già cambiato canale. E allora addio predica!
Cominciamo allora ad esaminare l’oggetto in questione, la predica. Gli elementi che entrano sono di carattere contenutistico, di carattere personale e comunicativi".
L'autore si soffermerà su questi ultimi elementi, convinto che possa così districare la matassa e aiutare il collega ad essere il più accetto possibile all'uditorio.
VI raccomando, soprattutto se siete predicatori, di cliccare sopra. Io l'ho fatto...

fra' Galdino







CERCHIAMO DI CONOSCERE A FONDO LA CITTA': Venerdì interessante convegno su una serie di ricerche e diagnosi effettuate in 5 chiese di Barcellona P.G.

FOTO:La Chiesa dei Cappuccini

Dopodomani, venerdì 3 aprile, nella Chiesa di San Francesco d'Assisi (Cappuccini) di Barcellona Pozzo di Gotto, si terrà, con inizio alle ore 18, un convegno su: "La diagnostica nei beni culturali".
Riguarda indagini svolte, nei mesi maggio-giugno-luglio dello scorso anno, su cinque chiese della nostra città:Cappuccini, Immacolata, Gesù e Maria, Oratorio Anime del Purgatorio ed ex San Vito.
Il programma, dopo i saluti del sindaco Candeloro Nania e del segretario dell'ordine degli Architetti di Messina, Antonino Milone, prevede interventi dello storico dell'Arte, Andrea Italiano, di Franco Italiano (SIRAM SRL), Francesco Mannuccia (architetto), Vittorio Longo (DIAGNOSIS SRL), Filippo Imbesi (architetto), Sergio Todesco (Antropologo).
Coordinerà Nino Quattrocchi.

martedì 31 marzo 2009

BARCELLONA POZZO DI GOTTO - Ottima riuscita della manifestazione contro il pizzo




Si è svolta, stasera, la manifestazione popolare contro il racket del pizzo, con una larga partecipazione di cittadini e l'intervento di autorità locali e provinciali. La manifestazione era stata preceduta in mattinata dall'incontro dei giovani di Addio Pizzo ,dei testimoni di giustizia(imprenditori che si sono ribellati al pizzo in Sicilia,fra cui due di Barcellona P.G.,Capizzi e Vento), e del presidente della federazione antiracket italiana con i nostri studenti delle scuole medie superiori. (Leggi commento franzsidoti)
Organizzata per iniziativa del Coordinamento Antiracket di Barcellona Pozzo di Gotto, in seguito alla recente presa di posizione dei Sacerdoti della Città del Longano, subito accolta favorevolmente e sostenuta da diverse associazioni giovanili, la manifestazione, s'è aperta con un incontro presso il teatro dei Salesiani, dove s'è registrata una massiccia partecipazione di gente, proveniente anche da altri centri dell'hinterland barcellonese, per ascoltare gli interventi intesi a sollecitare una ferma reazione alle imposizioni del pizzo.
Successivamente s'è aperto un nudrito corteo che, silenzioso e composto, con una suggestiva fiaccolata, attraverso le vie principali della città, ha raggiunto piazza Duomo, dove c'è stato l'incontro con l'Arcivescovo Calogero La Piana.

I VESPRI SICILIANI E UNA RIVOLUZIONE DA RICORDARE


Fra le iniziative, adottate da lu "Frunti nazziunali sicilianu- Sicilia indipinnenti" per ricordare la ricorrenza del 727° Anniversario della Rivoluzione del Vespro, un ruolo centrale riveste la tradizionale celebrazione della Santa Messa in suffragio delle vittime e dei caduti della Rivoluzione e della successiva guerra.
Tale cerimonia si è svolta oggi, alle ore 13 , a Palermo,all’interno della Basilica del Santo Spirito, sul cui Sagrato, appunto il 31 marzo del 1282, scoccò la prima “storica” scintilla della rivoluzione più famosa del secolo 13°.
Alla rivoluzione, com’è noto, avrebbe fatto seguito la lunghissima guerra protrattasi per novant’anni, con la sola breve interruzione della Pace di Caltabellotta (31 agosto 1302).
Dal 1282 al 1372 la Sicilia, infatti, dovette, a seconda delle circostanze, confrontarsi sui campi di battaglia e sul mare con le principali potenze europee e con diversi Stati italiani dell’epoca. Il Popolo Siciliano, la Nazione Siciliana, seppe compiere prodigi di valore ancora oggi riconosciuti ed ammirati dagli studiosi di tutto il Mondo.

ADDIO NINO BARONE, RESTI NEL CUORE DELLA TUA CITTA' D'ADOZIONE


C'era tanta, tantissima gente
a gremire la grande navata della Basilica di San Sebastiano, oggi pomeriggio, per l'ultimo saluto a Nino Barone, lo sportivo che all'improvviso ha lasciato la sua città d'adozione, stroncato da un infarto fulminante, nella notte di ieri, dopo ch'era tornato dalla trasferta dell'Igea Virtus che, Lui suo direttore e animatore, aveva accompagnato a Barletta.
E' stato l'ultimo abbraccio d'una città e d'una tifoseria che lo ricorderanno come uno dei più appassionati sostenitori del calcio barcellonese, umanissimo personaggio tanto caro ai giovani tifosi da essere stato salutato dai suoi "fans" con il caratteristico coro da stadio:"Barone, Barone sei sempre nel nostro cuore".

UN MIRACOLO DA NON COMMENTARE


Ieri, sul marciapiede di via Roma, antistante il muro di recinzione della villa Liberty, si poteva assistere a questo sconfortante scenario. E l'abbiamo opportunamente fotografato e pubblicato. ===============================>





Oggi, la visione è completamente mutata, il marciapiede è pulitissimo ed è sparito persino il cassone per la spazzatura. Il miracolo è avvenuto durante la notte, in vista della marcia antiracket e della venuta, per l'occasione, di S.E. l'Arcivescovo Calogero La Piana.



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lunedì 30 marzo 2009

IMPROVVISA MORTE DI NINO BARONE, STRONCATO DA UN INFARTO A 60 ANNI

Il calcio isolano è in lutto, per l'improvvisa morte di Nino Barone, il direttore sportivo dell'Igea Virtus, la squadra di calcio barcellonese militante in seconda divisione.
La sua scomparsa è stata improvvisa ed inattesa.
Nino Barone è stato colpito da infarto fulminante, questa notte, al ritorno da Barletta, dove aveva accompagnato in trasferta la squadra del cuore, cui era stato legato sin da quando, oriundo di Messina, s'era trasferito e sposato a Barcellona.
Non si era distaccato idealmente dalla società giallorossa nemmeno quando, per la sua attività di allenatore, s'era dovuto impegnare in altra squadra.
Da diversi anni, legato da affetuosa amicizia con il presidente igeano Immacolato Bonina, si era dedicato all'Igea Virtus , in qualità di direttore sportivo, riuscendo spesso a portare a Barcellona talenti scoperti dal suo fiuto e dalla sue conoscenze nell'ambiente calcistico.
La notizia della morte di Nino è stata accolta con dolorosa sorpresa a Barcellona, dove era diventato popolarissimo, oltre che per le sue doti sportive - ricordiamo che cominciò la sua attività calcistica come portiere - anche per il suo carattere aperto e gioviale.
Barcellonablog, in questa triste circostanza, esprime il proprio cordoglio alla Famiglia.

Chomsky + Goebbels + Shopenhauer + Sciascia + Anonimo = Padrone assoluto

I CINQUE PRECETTI PER UN LEADER MAXIMO

1) Se una cosa non appare in televisione, semplicemente, non esiste.
(Chomsky)
2) Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità.
(Joseph Goebbels)
3) Quando non hai argomenti da opporre al tuo avversario, insultalo, denigralo, diffamalo, calunnialo e
vedrai che alla fine avrai ragione tu.
(Schopenhauer)
4) La sicurezza del potere si fonda sulla insicurezza dei cittadini.
(L. Sciascia)
5) Impara queste quattro regole e diventerai padrone del mondo.
(Anonimo)

BARACK OBAMA INFLESSIBILE CON GLI INDUSTRIALI DELL'AUTOMOBILE : impone le dimmissioni dell'ad di General Motors



FOTO: Barack Obama e Rick Wagoner==============>

Mentre in Italia il cavaliere si pavoneggia, e guarda dall'alto in basso alleati e avversari, negli USA Obama governa con tutta la pragmaticità possibile per salvare il salvabile. Nel settore auto dell'industria americana, il presidente decide di agire con drasticità e per prima cosa propone che il colosso GM si muova con rigore per una ristrutturazione che cominci tagliando la testa al pesce che puzza.

La Commissione sulle auto della Casa Bianca, voluta dall'Amministrazione Obama per indagare sulla situazione del comparto automobilistico americano, ha dato parere negativo sul piano di ristrutturazione della General Motors e giudicato insufficiente, ma aggiustabile, quello della Chrysler, che dovrebbe portare a termine (con alcune modifiche) l'accordo con la Fiat. L'amministrazione americana ha chiesto che E. Rick Wagoner, l'ad della General Motors rassegnasse le dimissioni, in cambio di un sostegno del Governo che prevede la concessione di nuovi aiuti in cambio di più drastiche misure di ristrutturazione. "Per uscire dalla tempesta - secondo la filosofia di Barack Obama - occorrono i sacrifici di tutti, manager, fornitori, dipendenti, azionisti. E finora i costruttori non hanno fatto abbastanza".
Secondo il progetto di Obama, Gm e Chrysler dovrebbero essere trattate diversamente. La task force vedrebbe positivamente la proposta alleanza fra Chrysler e Fiat, ma tale accordo dovrebbe subire approfondimenti.

Alla Chrysler, "controllata" di Cerberus Capital Management [CBS.UL], sono stati concessi 30 giorni per completare l'alleanza con Fiat. In caso contrario, ogni possibilità di contributi statali cadrebbe.
E. Rick Wagoner ha annunciato immediatamente le proprie dimissioni.
Operazioni del genere in Italia sarebbero inconcepibili.

domenica 29 marzo 2009

NAPOLI? MA LA' SONO ROSE E FIORI RISPETTO A BARCELLONA


Sono veramente desolato di dovere insistere, ma non posso fare meno, anche se so che queste immagini di degrado saranno viste in tutto il mondo.
Purtroppo però la realtà è questa, e i nostri concittadini sono costretti a fare da passivi testimoni, nonostante essa venga ripetutamente registrata e denunciata.
Oggi, domenica, a mezzogiorno, nella centralissima via Roma, sul marcipaiede antistante la villetta liberty si presentava questo sconcertante spettacolo( vedi foto): passaggio completamente ostruito da una vera e propria discarica immonda ed ingombrante, con rifiuti d'ogni genere, materiale di risulta di plastica e cartone sparpagliato al suolo e - dulcis in fundo - un bianco furgone appostato all'imbocco, come un check- point, intimante:No pass.
La gente per passare doveva girare al largo, spostandosi sulla strada, e qualcuno un po' più cristiano degli altri si faceva la croce con la mano manca.
E me la feci anch'io, vedendo a pochi metri da quello sconcio, in servizio davanti al giardino dell'Oasi, due vigili urbani ignorare o fingere d'ignorare che c'era quell'indecoroso spettacolo a venti passi da loro.
Cosicché, amici concittadini, ci tocca sopportare schifezze e soprusi, mentre invece sarebbe possibile individuare i responsabili di tale indecenza e trattarli come meritano.

fra' Galdino

IL CAPO CARISMATICO DEL PDL DRIBLA FINI E SPARA IN PORTA ALLA SINISTRA






Il premier chiude il congresso del Pdl di cui è stato eletto presidente per acclamazione.
Conferma la sua candidatura alle europee: "Dovrebbero farlo anche gli altri se avessero un leader". Afferma sicuro di sè.

E di tutti i buoni consigli dati ieri da Fini, che ne ha fatto?

Niente risposte a Fini, e in compenso tante accuse all'opposizione, alla famigerata sinistra che non ha un leader, che intralcia l'operosità del governo, che, sì, va coinvolta nelle riforme istituzionali, ma che recalcitra. Ha fatto insomma come Pinocchio di fronte ai consigli del grillo parlante. Li ha mandati in quel paese.

E fortuna per Fini se non gli ha scagliato contro una martellata.

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