sabato 28 febbraio 2009

SI CONCLUDE DOMANI - DOMENICA - IL CONGRESSO NAZIONALE DELL'MPA


Il Congresso nazionale dell'Mpa, iniziato ieri a Roma, alla presenza di circa un migliaio di partecipanti, si concluderà domani con il discorso conclusivo del fondatore, il governatore di Sicilia Raffaele Lombardo. Le prime due giornate sono state caratterizzate da molteplici interventi, da parte di personalità aderenti, di rappresentanti di altre forze politiche e di personalità governative ed istituzionali. Hanno preso la parola il presidente del Senato Renato Schifani, i ministri Tremonti e Calderoli, il sottosegretario Brambilla, il presidente del Pd Massimo D'alema. Ognuno ha detta la sua, parlando bene della Sicilia, deplorando quanto sia stata l'Isola discriminata e quanto umiliato il suo potenziale. A sentire Tremonti, (che dal suo collega di partito Gianfranco Miccichè era stato definito il nemico N.° Uno del sud e della Sicilia) il ministro delle Finanze, come anche il leghista Calderoli, è sempre stato meridionalista. Tanto che proprio ha colto l'occasione per annunciare alla platea del congresso Mpa la nascita della Banca per il Mezzogiorno: una seconda Cassa del Mezzogiorno, che tanto danno ha fatto ai meridionali. E tanto bene agli approfittatori del Nord.
Electromobil, Raffineria di Milazzo, ecc. insegnan
o.

GRANDE ESULTANZA A BARCELLONA PER IL NUOVO DECRETO LEGGE SULLO SCIOPERO: Finalmente la rete urbana del trasporto pubblico potrà funzionare .


La città di Barcellona Pozzo di Gotto accoglie con giubilo il ddl governativo sulla regolamentazione dello sciopero del personale nel settore del trasporto pubblico.
L'ingabbiamento dei sindacati nel reticolato che limita la loro azione, concedendo la facoltà di proclamare lo sciopero solo alle organizzazioni che abbiano il 50% degli aderenti, ed imponendo un preventivo referendum ai sindacati minori, ha suscitato nella nostra città manifestazioni di giubilo, soprattutto tra gli anziani e le casalinghe.
Finora, nonostante che l'intera città abbia una fitta rete di linee urbane, in grado di servire tutti, congiungendo rapidamente tutte le zone periferiche al centro cittadino, e viceversa,con una frequenza di passaggi non superiore al quarto d'ora, nonostante tutta questa disponibilità, è avvenuto che, più volte, a causa della propensione allo sciopero del personale viaggiante, gli abituali utenti - anziani, donne e bambini - sono rimasti bloccati alle fermate, per ore, nell'inutile snervante attesa dell'arrivo degli autobus.
E spesso, sempre a causa degli scioperi, i cittadini che ne sono provvisti, hanno dovuto ricorrere alle proprie auto,mentre gli altri hanno dovuto usare il cavallo di San Francesco o, soldi permettendo, si son dovuti servire del taxi: e meno male che Barcellona può contare su un folto stuolo di tassisti.

Comunque adesso, finalmente, almeno per questa nostra città, fortunatamente così bene organizzata, tutto sembra risolto, grazie ad una severa legge antisciopero, da anni attesa e mai prima d'ora concessa, a tutto vantaggio del fannullone personale del pubblico trasporto.
Una volta applicato il ddl di cui sopra, a Barcellona potremo finalmente assistere all'intrecciarsi sereno e fluido dei mezzi pubblici, la cui presenza sicuramente azzererà il caos che, in caso di sciopero, viene creato in tutte le strade dall'eccessivo uso della macchina privata.
Ah, dimenticavo: l'esultanza della popolazione viaggiante, è ancor più giustificata dal fatto che finalmente anche nella nuova stazione ferroviaria il ddl porterà i suoi benefici effetti, perchè impedirà alle decine e decine di addetti alla gestione dell'importante nodo ferroviario di lasciarlo completamente sguarnito, come è avvvenuto negli ultimi tempi: sempre a causa della solita cattiva voglia dei soliti fannulloni di essere presenti e operativi.

Ci scusi il lettore: è evidente che questo post è stato scritto sotto l'effetto di qualche incubo notturno...

INGORDO MERLUZZO NON RIESCE A DIGERIRE CELLULARE INGLESE


Adesso stanno mettendo in commercio cellulari dell'ultima generazione, in grado di mantenere intatta la loro funzione, anche se subiranno botte da orbo o cadranno in acqua e persino nel fango.
Senza dovere attendere ques'ultimo prodotto, l'inglese Andrew Cheatle ha avuto la sopresa di riavere il proprio telefonino, perfettamente funzionante, dopo averlo perso in mare. Gliel'ha fatto riavere un pescatore del West Sussex, tale Trawlerman Glenn, il quale l'ha trovato nella pancia di un merluzzo di 11 chili.
«Puzzava ancora di pesce - ha raccontato Andrew al magazine "The Sun" - ma sono stato felice di averlo ritrovato. All'inizio, l'accendevo e si spegneva sempre. Poi ho fatto cambiare la scheda madre e ora funziona benissimo».

LE RONDE: UN PRIMO ASSAGGIO- C'è il rischio che vengano politicizzate

"Come era facile prevedere iniziano molto presto i problemi per le "ronde".
L'altra sera le ronde organizzate da "La Destra" si sono infatti presentate al parco della Cafferella a Roma, ma i guardiaparco, aggiungo giustamente, hanno negato loro l'accesso.
E' bastato questo per alzare l'ennesimo polverone , non solo sul loro utilizzo e sulla loro ragione d'essere, ma anche su regole e diritti, loro e dei cittadini , non ancora definiti.
Lo stesso Alemanno ed il Ministro Maroni hanno dovuto intervenire per chiarire e ribadire che «Le ronde della Destra alle quali i guardiaparco hanno vietato di entrare nel Parco della Caffarella sono ronde non autorizzate".
Doverose le precisazioni, ma rischiano di essere ora inutili, il fatto è che a forza di seminare vento si finisce poi per raccogliere tempesta , a forza di soffiare sul fuoco prima o poi questo divampa"....
(brano tratto da "Virgilio OKnotizie)

venerdì 27 febbraio 2009

A Barcellona è stata istituita la sede del tribunale degli animali, che riceve ogni lunedì, ma di essa s'ignora ancora l'ubicazione


Finalmente a Barcellona, dopo il tribunale per gli uomini, nasce quello per gli animali. L'Aidaa (Associazione italiana difesa animali ambiente) promotrice dell'istituzione del Tribunale degli animali, con sede nazionale a Parma, e sedi regionali in numerose altre città italiane, ha adesso dato l'assenso per l'istituzione della sede regionale siciliana, che sarà operativa nella nostra città, dove a dirigerla è stata chiamata l'avv. Venerita Mirabile.
Il servizio sarà completamente gratuito ed accessibile a tutti coloro che necessitano di una consulenza o di un atto di conciliazione per fatti che vedono come protagonisti gli animali. Chi desidera una consulenza potrà rivolgersi alla sezione di Barcellona Pozzo di Gotto che è a disposizione del pubblico tutti i lunedì dalle 18 alle 20.
Della sede del tribunale degli animali di Barcellona, non si hanno ancora dettagliate notizie.

La generosità di un premier

Deve essere proprietario della italica bellezza, se è in grado di regalare agli amici le più belle donne d'Italia.

Premier italiota a premier franco: - Io ti ho dato la tua donna!!!

"Ma non è vero -
ribatte l'italiota - ho detto soltanto:-Tu sai che io ho studiato alla Sorbona!
(Tu sais que j'ai ètudiè à la Sorbonne»)

A QUANDO QUESTE RONDE IN CITTA'? FORSE IN PRIMAVERA


La difesa ad oltranza delle ronde, sostenuta dal Ministro dell'interno Maroni, nascerebbe dalla necessità di regolamentare un fenomeno che in parte esiste in Italia, soprattutto nel Nord, dove gruppi di "esploratori" notturni, paragonabili alle ronde, ma organizzati spontaneamente da cittadini, operano da tempo. Adesso, il Governo, secondo quanto assicurato dal Ministro leghista, intende fare in modo che la vigilanza, ad opera di cittadini, associazioni ed altro, sia tolta da ogni rischio derivante dalla improvvisazione e dalla spontaneità, e organizzata secondo regole severe che consentano anche un'adeguata preparazione degli elementi che ne faranno parte. Tutto questo, in più dichiarazioni, ha fatto intendere Maroni, a sostregno del suo convincimento sulla utilità di questi nuovi gruppi, che potranno tra l'altro sventare atti criminali, quali gli stupri e le rapine.
Ma se al Nord, diceva qualcuno, ci saranno i leghisti ed altri volontari pronti ad "arruolarsi", con l'eventuale prospettiva di crescita del fenomeno xenofobico, da noi - diciamo in Sicilia e particolarmente a Barcellona - dove in verità il sentimento ostile all'immigrazione non è endemico, quali volontari troveremo pronti ad organizzarsi in "gruppi", da destinare a far la ronda di notte nei quartieri cittadini, e particolarmente in quelli periferici? In questa città che, dopo le venti, non ha nelle sue strade anima viva?
E quando dico anima viva, parlo di tutti, qualunque sia l'abito che indossa.
Forse le nostre ronde - se ci saranno - saranno nella stessa quantità e visibilità del poliziotto di quartiere, "il nuovo amico vicino alla gente e capace di percepirne i bisogni, dotato di pistola ma anche di computer palmare e telefono cellulare per rispondere in tempo reale alle richieste dei cittadini"?. In tal caso ben vengano, questi benedetti "rondinelli", perchè sicuramente saranno silenziosi e poco visibili.
E non ci disturberanno il sonno.


Fra' Galdino

giovedì 26 febbraio 2009

GIUFA' PROPONE: "CHIANTAMU A BACCIALONA NA CINTRALI ATOMICA"


La vignetta della Pietra c'è stata gentilmente concessa dall'Autore Roberto Mangosi =============>



Giufà: Caru don Babà, u sapistu chi vonnu fari 'nSicilia?
Don Babà: Cà? Chi ponnu fari? Sulu chiacchiri sannu fari! Si parra du ponti supra u strittu di Missina e ndi lassunu chi strati spasciati e ca mundizza supra i banchini.
Giufà: A storia du ponti è già vecchia, amicu miu. Cà, ora si parra di na cosa chi si po' fari piddavera:
Don Babà: Mi sta mittendu na certa curiosità. Dimmi, Giufà: chi vonnu fari?
Giufà: Vi ricuddati quandu iò era carusittu e vui mi cuntastu a storia da bomba atomica, chidda chi mmazzò i giappunisi?
Don Babà: Certu chi mu ricoddu! E mi ricoddu chi ta cuntà ... ta cuntà...Quandu succidìu u fattu da cintrali atomica di Cennobbilli, nta Russia.
Giufà: Veru è. Tandu mi ricoddu chi non putistu cchiù cogghiri nè lattuchi e mancu finocchi...
Don Babà: Certu, picchì non si putiunu nè tuccari e mancu manciari: erunu carrichi di non sacciu chi, chi facia malissimu a saluti, comu a chiddi du Giappuni. Ma scusa, Giufà, picchì mi sta facendu ricuddari sti cosi brutti?
Giufà: Picchì? Pu sulu fattu chi ora ndi vonnu puttari 'nSicilia na cintrali atomica e chi diciunu chi i nostri capi politici sunnu d'accoddu.
Don Babà: E undi pensunu di falla suggiri. Sugnu sicuru ca genti si ribbella...
Giufà: E picchi s'ava ribbillari. U prisidenti assicura chi sarà na cosa sicurissima, senza nuddu piriculu.
Don Babà: Semu sicuri chi non sarà piriculusa?!?
Giufà: E si è così, amicu don Babà, non saria bbonu sa mittissiru ccà? Sì, ccà, a Baccialona.
Don Babà: E und'a putiriunu mettiri. Ci voli largu e ci voli puru tanta acqua. Così diciunu.
Giufà: Iò un postu u sapissi. C'è spazziu, ci sunnu i capannuni e vicinu c'è un beddu puzzu chi duna acqua frisca in quantità.
Don Babà: Ma dimmi, undi?
Giufà: All'ELETTROMOBBILI. E' randi, pianeggianti e cu quattru soddi si po' chiantari chiddu chi si voli. Chi diciti, don Babà, cià facemu sta proposta o sinducu Candiloru?
Don Babà: Tu pari babbu, ma mi pari chi sì cchiù scattru i bellusconi.

ARRIVEREMO ALLO SCIOPERO DI CARTAPESTA


Stanno preparando una nuova legge per regolamentare lo sciopero.
Saranno regole ferree che anzitutto metteranno i punti sulle i, nel senso che faranno come hanno fatto per i partiti piccoli.
Nella legge elettorale hanno messo lo sbarramento al 5%, in maniera che chi non supera questa percentuiale si dimentica d'andare al Parlamento. E così abbiamo visto partiti piccoli di destra e di sinistra dall'agone parlamentare sparire lasciando tutto lo spazio possibile ed immaginabile a chi adesso sta facendo il bello ed il cattivo tempo.
Tanto che sta procedendo nel dimensionamento di tutto ciò che gli capita tra i piedi. Vuole dimensionare la magistratura ed incasellarla come meglio gli pare e piace; ha cominciato a spaccare i sindacati e adesso, con l'ausidio di un Sacconi, sta mettendo i ferri a chi di essi non raggiunge una quota di rappresentanza al 50%.
Il primo colpo di bastone verrà inferto ai servizi pubblici, partendo dai trasporti, visto che è questa la maglia più tormentata della catena protestataria. quella che maggiormente appare insoportabile agli utenti del trasporto puibblico. Aperta questa maglia si continuerà a lavorare sulle altre, fino ad arrivare alle industrie ed al commercio.
I
l segretario della Cgil, Gugliemo Epifani, intervenendo, mette in guardia: "Il governo stia attento perchè in materia di libertà del diritto di sciopero costituzionalmente garantito bisogna procedere con molta attenzione. Se c'è qualcosa da aggiustare rispetto a una normativa già rigida eventualmente lo si può vedere. Ma se si vogliono introdurre forzature che limitano poteri e prerogative è altra questione".
Intanto si parla anche di sciopero virtuale; il che significa: protestare senza assenttarsi dal lavoro. Insomma ce n'è per tutti i gusti: anche per gli amici del Governo con egide Cisl ed Uil.

Cosa pensano gli altri, sul nucleare in Italia


Nucleare, i conti senza l'oste

Alfiero Grandi

"Berlusconi e Scaiola cercano l'appoggio di Sarkozy per tentare di mascherare il grave errore politico, economico, di sicurezza per le persone e l'ambiente che stanno compiendo tentando di reintrodurre il nucleare in Italia ad ogni costo, mentre in altri paesi come gli Stati Uniti la direzione è ben diversa e punta sulle energie da fonti rinnovabili.
Berlusconi e Scaiola insistono per reintrodurre il nucleare e cercano di forzare la mano con l'accordo siglato con il Governo francese e lo fanno senza tenere conto che oggi il nucleare è una fonte energetica non solo ancora non sicura ma anche sempre più costosa e che per di più usa fonti energetiche destinate ad esaurirsi in alcuni decenni, esattamente come il petrolio. Inoltre il Governo, ben sapendo quanti dubbi e contrarietà ci sono nell'opinione pubblica, ha inserito nel progetto di legge con cui vuole reintrodurre il nucleare delle norme che gli consentirebbero di imporre le sue decisioni alle popolazioni, alle Regioni, agli Enti locali facendo mettere i siti nucleari, in pratica, sotto controllo militare".

(TRATTO DA APRILE ON LINE)

mercoledì 25 febbraio 2009

MA VOI COSA PENSATE DELLA POSSIBILITA' DI CONCEDERE UN SITO, IN SICILIA, PER OSPITARE UNA CENTRALE ATOMICA?


La Sicilia è disposta ad accogliere una delle quattro centrali nucleari che Berlusconi intende acquistare dalla Francia. E' pronta a mettere a disposizione un sito, se ciò dovesse servire a produrre energia a costi più accessibili con strumenti meno inquinanti delle attuali raffinerie termoelettriche. E' questo il succo di una dichiarazione rilasciata dal nostro Governatore ad un giornale del Nord, in un'intervista sull'eventuale allocazione di centrali atomiche in Italia.
Ma non sarebbe il solo presidente Lombardo a manifestarsi generoso nell'offerta di un "alloggio" alla nuclearizzazione delle nostre centrali elettriche, perchè uguale tipo di esternazione altruistica è stata espressa dalla sicilianissma Stefania Prestigiacomo, ministro dell'Ambiente. Anch'essa convinta che varrebbe la pena avere in casa una potenziale bomba atomica, purchè ne sia assicurata la...sicurezza.
E bisogna sapere che tale assicurazione - mano sul petto - è stata garantita da un altro noto siciliano, il ministro D'Urso, che è disposto a mettere l'altra mano sul fuoco, convinto dell'innocuità di una centrale nucleare di terza generazione.
Che dubbi allora potranno ancora sussistere, se tre menti così aperte e così fortemente legate alla nostra Isola ci mettono tutta la loro saggezza nello spiegarci che vale proprio la pena nuclearizzarci?
Ma la gente comune, quella che può anche avere una mentalità ristretta, cosa ne pensa?
Presumo che pensi di avere sbagliato grosso quando ha dato fiducia a certa gente, pronta ad offrire ospitalità a una centrale atomica, in un'Isola povera d'acqua, soggetta a terremoti, con in seno il più grosso vulcano d'Europa, già vessata da altre centrali inquinanti e, per altro verso, in grado di garantire un ambiente idoneo allo sfruttamento di fonti energetiche alternative.

fra' Galdino


LO STRETTO DI MESSINA NELL'OCCHIO DEL CICLONE: Si vuole ad ogni costo deturpare la sua naturale bellezza---Reazione del fronte nazionale siciliano

Il ministro Scaiola ====================Il ministro Mattioli>


Il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scaiola, ha annunciato di avere approvato di concerto col ministero dell'Ambiente, sentito il parere delle Regioni interessate, l'installazione dell'elettrodotto sottomarino Villafranca-Scilla, primo intervento per l'interconnessione tra Sicilia e Calabria. L'impianto, lungo 43 chilometri, attraverserà lo Stretto di Messina e sarà il più lungo cavo sottomarino al mondo per il trasporto di corrente alternata. I lavori saranno avviati il prossimo giugno. La sua realizzazione dovrebbe aprire la "strada" a quella più complessa del futuro elettrodotto Messina-Reggio Calabria, il cui progetto è attualmente in fase di valutazione dell'impatto ambientale. Quest'opera, della lunghezza totale di 103 chilometri, prevede un finanziamento di 390 milioni di Euro, in parte rientrante in uno stanziamento ad hoc della Commissione Europea per progetti in campo energetico.
Questo annuncio è stato preceduto da un altro più eclatatante del Ministro delle Infrastrutture Altero Mattioli, sul ponte dello Stretto. "La stragrande maggioranza delle opere previste dal piano da 16,6 miliardi varato dal governo può partire entro il 2009, anche il Ponte sullo Stretto", ha detto a Radio anch'io Mattioli, spiegando che il Cipe deciderà su ciò, il prossimo venerdì. Tale prospettiva, anche se viene proposta come fonte di notevole occupazione lavorativa, viene comunque accolta con disapunto da chi vede il ponte sullo stretto di Messina come una mostruosità, più pericolosa che utile. Fortemente sentita è la reazione del "Fronte Nazionale Siciliano", che "ribadisce la propria avversione alla realizzazione del ponte imbuto sullo Stretto di Messina per i motivi già esposti in numerose altre occasioni . "Oggi - si legge in una nota del segretario Giuseppe Scianò - riteniamo di dovere evidenziare , con la necessaria chiarezza, gli aspetti " politici" , che sono riemersi, seppur camuffati, nel corso del recente dibattito , suscitato dalla notizia del rifinanziamento dell' opera faraonica . Per la quale sembra , peraltro, che manchi ancora un progetto esecutivo che risponda in modo adeguato ai " rilievi", pesanti e fondati, che sono stati mossi da più parti e per molti aspetti al progetto di massima. Opera, quella del ponte imbuto, che peraltro,- offendendo l'intelligenza dei Siciliani e dei Calabresi e disorientando l'Opinione Pubblica internazionale,- continua ad essere presentata come la panacea di tutti i mali del SUD. Il tutto è aggravato dal fatto che , nonostante la crisi, la maggioranza governativa, spalleggiata da ampi settori della opposizione, vorrebbe portare a compimento il travagliato Iter del progetto in questione per aprire i cantieri nel prossimo anno. Si pretende - aggiunge la nota - di poter cambiare addirittura la condizione geografica della Sicilia, facendole perdere i valori ed il ruolo dell'insularità, per farla diventare parte finale della Penisola italiana. Nonchè sottosuola dello stivale. Ma si vuole soprattutto che la nobile e gloriosa città di Messina venga accorpata alla città di Reggio, per farla scomparire in una innaturale città dello Stretto..."

IL NUCLEARE IN ITALIA: E' LA SOLITA STORIA DEL "PAST... ...ICCIONE"


"Siglato a villa Madama l'accordo di cooperazione italo-francese sul nucleare. Si prevede la realizzazione di almeno quattro centrali di terza generazione nel territorio italiano.
E' l'ennesimo regalo ai cugini francesi: con quest'accordo Sarkozy garantisce un nuovo mercato alla sua industria nucleare in difficoltà. Ma che ne è del referendum del 1987? E chi coprirà i costi di quest'investimenti antieconomici?"
Forse Berlusconi troverà una nuova cordata, come quella per la nuova Alitalia (intesa CAI= Cavoli Agli Italiani, per non dire una parolaccia).
Praticamente si starebbero creando le premesse per favorire da una parte i cordaioli amici e, nello stesso tempo, dare ancora una volta spazio ai Francesi (effetti Air France), facendo un regalo a Sarkozy, con fondi pubblici italiani.
Milioni di euro, utili a risollevare le sorti economiche dell'industria nucleare francese, in disperata ricerca di acquirenti di un sistema che, di fronte alle nuove ricerche, rischia di diventare obsoleto nei prossimi venti anni: tanti quanti ce ne vorrebbero per installare le centrali atomiche in Italia, salvo s'intende prevedibili ritardi causati dalle reazioni dei cittadini ai programmi di allocazione.
Ma davvero, Berlusconi, manager così abile da trasformare in oro tutto ciò che tocca, è talmente sprovveduto da non capire che si sta facendo abbindolare dal cugino francese? Stento a crederlo.
E allora?
Uno spiraglio di riposta potrebbe venire dal ministro Scaiola, il quale ha dichiarato ad un giornale che non è detto che debba essere per forza la tecnologia nucleare francese ad essere adottata in Italia.
"Non c'è solo l'Epr francese - ha detto - ma anche le tecnologie americane e giapponesi. Noi vogliamo le tecnologie più moderne, c'è spazio per tutti. Ci sono contatti, poi il mercato deciderà perché il Governo dà soltanto gli orientamenti e le regole per un nucleare sicuro e condiviso".
E' passato soltanto un giorno dalla stretta di mano tra i due premiers e già si precisa che quell'accordo non è un accordo, ma soltanto una bussola....col solito ago magnetico però impazzito.
L'altro ieri est, ieri ovest, oggi adirittura far west o far east.
Ma mai il naturale polo d'attrazione.

fra' Galdino

martedì 24 febbraio 2009

ANCHE BARCELLONA HA IL SUO CARNEVALE RICCO DI...PROMESSE

Adesso, sì, dopo questa edizione del Carnevale Barcellonese, che per l'ennesima volta ha dimostrato di potere esprimere tanta fantasia, sarà più facile all'Amministrazione di Palazzo Longano aprire nuovi luminosi orizzonti al turismo di massa. Tanto colore, tanta allegria, tanto rumore, tanta musica, tanta armonia, altro che vecchia tradizione, quando u zu cannaluvari si faceva morire per troppo mangiare. Oggi, nonostante la crisi, sfilano per le strade gli spiritosi carri allegorici e la gente è felice e contenta di poterli applaudire.

Da domani i treni a lungo percorso registreranno ritardi programmati a causa della frana tra Vibo e Mileto.


Da domani, mercoledì 25 febbraio, saranno modificati gli orari di arrivo e partenza dei treni a lunga percorrenza , da e per il Nord, a causa dell'interruzione del tratto di linea in Calabria, tra Vibo Pizzo e Mileto, soggetto a lavori di ripristino, che si presume dureranno tre mesi, per consentire la piena funzionalità della linea danneggiata da una frana. La partenza dalle stazioni dell'Isola sarà anticipata di un'ora, rispetto agli orari in tabella, mentre l'arrivo sarà posticipato. Tale variazione è determinata dalla necessità di dirottare il percorso, in Calabria, sul tratto a binario unico che attraversa Tropea, che data la situazione allungherà i tempi di transito.

lunedì 23 febbraio 2009

NEL PD DI FRANCESCHINI PERMANGONO VEDUTE DVERSE SUL TESTAMENTO BIOLOGICO: SARANNO CONCILIABILI?


Sono oltre seicento - di cui 250 dei radicali - gli emendamenti presentati al testo del ddl sul testamento biologico, da giovedì all'esame della commissione Sanità del Senato. Il punto più controverso è quello che prevede la possibilità o meno per il soggetto di decidere sul trattamento di nutrizione e idratazione artificiale.
La posizione ufficiale del Partito Democratico sul testamento biologico è rappresentata dall'emendamento che porta la prima firma di Anna Finocchiaro. Ma sullo stesso tema è stato depositato anche un emendamento al ddl firmato da Francesco Rutelli.
Le posizioni appaiono diverse, ma non inconciliabili, in quanto la proposta dell'ex Margherita, potrebbe costituire una via di mezzo tra obbligo e facoltà dell'idratazione e alimentazoione artificiale. Tra chi le ritiene obbligatorie e basta, e chi chiede possano essere rifiutate in modo esplicito, l'emendamento Rutelli pone la soluzione del problema nel "confronto tra medico curante e fiduciario".


Ecco i due testi:

Emendamento Finocchiaro «L'idratazione e la nutrizione, indicate nelle diverse forme in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente, sono da considerarsi sostegno vitale e sono comunque e sempre assicurate al paziente in qualunque fase della vita. Nell'ambito del principio di autodeterminazione, nel rispetto dell'articolo 32, secondo comma, della Costituzione, è ammessa l'eccezionalità del caso in cui la sospensione di idratazione e nutrizione sia espressamente oggetto della dichiarazione anticipata di trattamento». L'emendamento porta la firma del presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro, nonché dei parlamentari Luigi Zanda, Nicola Latorre, Fiorenza Bassoli, Daniele Bosone, Franca Chiaromonte, Lionello Cosentino, Leopoldo Di Girolamo, Ignazio Marino, Donatella Poretti.

Emendamento Rutelli: «Alimentazione e idratazione sono forme di sostegno vitale e sono fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono quindi essere oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento». «Nelle fasi terminali della vita o qualora il soggetto sia minore o incapace di intendere e di volere, la loro modulazione e la via di somministrazione, da commisurarsi alle aspettative di sopravvivenza, alle condizioni del paziente e alla necessità di non dar corso ad accanimento terapeutico, debbono essere il frutto di una interazione e comunevalutazione tra il medico curante, cui spetta la decisione finale, l'eventuale fiduciario ed i familiari»

IL MONDO E' FATTO A SCALE: C'E' CHI SCENDE E C'E' CHI SALE



Due notizie: una buona e una cattiva. Quella buona o relativamente buona ce l'offre l'Istat secondo i cui rilevamenti "a gennaio l'inflazione e' scesa all'1,6% dal 2,2% di dicembre. Su base mensile i prezzi sono calati dello 0,1%.
La frenata dell'inflazione all'1,6%, spiega l'Istat, è stata determinata in gran parte dal proseguimento della fase di flessione dei prezzi dei beni energetici.
L'altra notizia, allarmante, ce la riferisce il Codacons che, commentando i dati Istat, nota come a gennaio l'inflazione scende, ma la voce alimentari sale ancora del 3,8% su base annua, un dato che "dovrebbe preoccupare anche il Governo, visto che in media, in un anno, ogni famiglia spenderà 480 euro in piu' per mangiare: un dato che dovrebbe preoccupare anche il Governo".
Si tratta infatti di un aumento di spesa "insostenibile" per i 22,5 milioni di italiani che sono a rischio povertà.

BUROCRAZIA E POLITICA IN SICILIA OGGETTO DI DISSIDIO NELLA MAGGIORANZA/ Intervento di "Focus Trinakria" nella querelle tra Governo e il tandem UDC-PDL


L'iniziativa dell'assessore regionale alla sanità, Massimo Russo, che con una circolare ai suoi funzionari ha vietato i rapporti tra i dirigenti e politici, intimando ai burocrati di non dare notizie d'ufficio a nessuno di costoro, ha accentuato la spaccatura esistente tra il Governo Lombardo e il tandem Pdl-Udc, che tanto ha contrastato il piano di rientro della Sanità voluto dal Governatore. Per quanto don Raffaele abbia cercato di minimizzare il significato della circolare e lo stesso assessore Russo abbia chiarito che erano stati gli stessi burocrati a chiederla per evitare ingerenze politiche, il fuoco amico sparato da berlusconiani e cuffariani s'è intensificato, materializzandosi nella presentazione all'Ars di una mozione di censura nei confronti dell'assessore-magistrato, la cui circolare viene giudicata "offensiva nei confronti del Parlamento e contro legge, in quanto lederebbe il diritto dei deputati a svolgere la propria attività di controllo".
Tale controffensiva all'operato di Russo non da tutti viene condivisa. Persino una parte del Pdl, quella vicina a Gianfranco Miccichè, la giudica inopportuna ed esagerata.
Su questa linea critica si pone pure "Focus Trinakria", think tank del Sicilianismo e delll'Indipendentismo democratico siciliano, che considera tale scontro "paradigmatico".
"Ora - si legge in una nota - attraverso la polemica innescatasi, tutti i Siciliani hanno finalmente potuto attenzionare uno degli snodi strutturali del e nell’attuale sistema di governo centralista e partitocratico".
"Ci riferiamo evidentemente al rapporto che oggi esiste tra politica e burocrazia o meglio burocrazie.Nel tempo via via, infatti, si è stabilita una operante, crescente sproporzione tra politica ed esecutori tecnico-pratici (burocrati)".
"Adesso - prosegue il comunicato -grazie all’iniziativa dell’Assessore Russo si scopre appunto, a tutti i livelli, come e quanto sproporzionatamente, anche al di là delle capacità e dei meriti stessi della politica, di certa politica, la burocrazia tenda, anche involontariamente, a strasbordare o esondare, talvolta, dai compiti per essa pensati".
"L’evidenza scoperchiata da Russo vede però oggi solo Noi di Focus Trinakria schierati a difendere un’analisi che di per sé dovrebbe essere ovvia quanto evidente in un paese che ambisce a definirsi democratico in quanto capace di distinguere diritti, doveri e competenze".
"Detto ciò tuttavia - conclude la nota -Noi crediamo che il “J’accuse” di Russo non testimoni solo e soprattutto l’apertura di spazi di libertà quanto è indicativa semmai dell’estrema autoreferenzialità di questa classe politica e burocratica. Classe che crede di poter affrontare e superare ogni cosa attraverso una rodata logica di autoperpetuazione che conta ( con troppa fiducia secondo Noi) su una presunta acquiescenza della Sicilia e dei Siciliani anche di fronte ad evidenze quali appunto quelle indicate dall’Assessore".

domenica 22 febbraio 2009

FORTE DISSENSO DELL'ORDINE DEI MEDICI AL DECRETO CHE CONSENTE LA DENUNCIA DI IMMIGRATI IRREGOLARI BISOGNOSI DI CURE


L'emendamento al Ddl sicurezza che consente ai medici di denunciare alle autorità gli immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie pubbliche, recentemente approvato dai senatori in prima lettura, ha suscitato netto dissenso nel Consiglio nazionale della Federazione degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (FNOMCEO), in quanto "in netto contrasto con i principi di deontologia medica, espressi dal giuramento professionale e dall'art.3 del Codice dentologico, che impongono ai medici di curare ogni individuo senza discriminazioni legate all'etnia, alla relgione, al genere, all'ideolgia, di mantenere il segreto professionale e di seguire le leggi quando non siano in contrasto con gli scopi della professione". Stando così le cose, i medici che, ligi a tale emendameno, si decidessero a segnalare gli "irregolari", diventerebbero oggetto di sanzioni disciplinari, comminate dai rispettivi Ordini, i quali viceversa si schiererebbero a fianco dei professionisti che, non segnalando gli irregolari, dovessero incorrere in sanzioni da parte dello Stato.
Il Consiglio nazionale, in un apposito documento, sottolinea il rischio che il timore di denunce possa "creare percorsi clandestini di cura, sottraendo al controllo della sanità pubblica le patologie diffusive emergenti che rappresentano un grave pericolo per ogni individuo e per la società tutta e che oggi sono monitorate e controllate".
Per questi motivi medici e odontoiatri italiani sollecitano un'audizione urgente per spiegare e motivare la propria contrarietà all'intervento.
"Il Consiglio nazionale si appella al Parlamento con un fermo richiamo alle superiori esigenze di tutela della salute oltre che agli imprescindibili principi di solidarietà, patrimonio storico della nostra nazione. E sollecita pertanto la Camera a non approvare questo emendamento, contrastante con i principi fondanti del rapporto persona malata e medico, ripristinando quanto previsto dalla normativa precedente".

"IL CARTA VINCENTE" AL FESTIVAL DI SAN REMO E' "LA CARTA VINCENTE" DI MEDIASET



Devo confessare che del Festival di San Remo , che non ho mai amato, non avrei voluto scrivere neppure mezza riga. Adesso, invece, mi sento costretto a smentire il mio proponimento. Almeno un pensiero, anche se errato, lo devo esprimere. Intanto dico che il Festival di San Remo, non soltanto per gli anni che porta sulle spalle, è malato ormai da tempo, forse anche dalla nascita, e se è durato finora lo si deve all’accanimento terapeutico che a suon di milioni gli si continua a propinare. Fino a farlo gonfiare come la vescica di maiale che, ai tempi dell’autarchia, i ragazzi mettevano nel loro pallone, al posto della camera d’aria. Dopo il medico Baudo, rimasto abbarbicato alle obsolete medicine tradizionali, visti i risultati deludenti, stavolta al capezzale del Festival, è stato chiamato uno “specialista” più giovane , nella convinzione – si dice – che potesse far miracoli con una terapia innovatrice, in grado di tener conto – non dico dei progressi della scienza e della tecnica – ma delle aspettative della nuova generazione italica e forse anche mondiale. Hanno portato accanto al letto del Festival il dottor Bonolis, il cui nome già avrebbe dovuto dire tanto sulla BONtà dell’intervento. E il nuovo terapeuta, molto ciarliero per sua natura, ma non ciarlatano per carità, ha imbottito il nostro malatone di tante innovazioni che alla fine ci hanno portato addirittura alla scoperta che il Festival non solo può risuscitare, ma anche può fare il miracolo di far sposare ufficialmente – ufficiosamente in verità era arcinoto – Rai e Mediaset. Tanto che i giornali potranno finalmente parlare – nei loro titoli – di Raiset . O peggio ancora di MediaRai, come preferirebbe mister Silvio. Che tale preferenza possa essere verace, ce lo conferma il risultato finale, che ha posto al top del podio, Marco Carta , che ha cantato “La forza mia”, che per lui ,come scrive il Messaggero “la forza sua non era l’amore, ma il televoto. La Moccia-generation ha il dito facile, fortunatamente non sul grilletto della pistola, ma sul tasto del cellulare”. Ma cos’è la Moccia Generation? Ce lo spiega Luca Baroncini: “Con il nuovo millennio, nasce la "Moccia generation", giovani avulsi da qualunque consapevolezza sociale che passano la giornata a forgiare nuovi acrostici per il cellulare e che si prendono e si lasciano in continuazione senza un perché. Questo, almeno, è ciò che una certa letteratura prima, un certo cinema dopo, ma soprattutto tanta televisione, hanno cercato di imporre. Il fatto è che ci sono riusciti.” La presenza di Maria De Filippi, all’atto della premiazione del suo “pupillo” Carta, a tale proposito, la dice lunga.

fra' galdino

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