giovedì 19 novembre 2009

CATENE E TRONCHESI DAVANTI A MONTECITORIO


Proteste contro il provvedimento che privatizza l'acqua in Italia.

Contro la liberalizzazione si sono schierate, oltre all'opposizione, le associazioni dei consumatori e la Cgil che parla anche di favori alla criminalità. Alcune Regioni hanno già in cantiere un ricorso alla Corte costituzionale e il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha detto che nel decreto ci sono «forzature» che calpestano «la leale collaborazione istituzionale». Critico anche il presidente dell'Anci, l'associazione dei comuni italiani, Sergio Chiamparino.

Questa mattina una decina di rappresentanti del Forum italiano dei movimenti per l'acqua si sono incatenati alle transenne davanti a Montecitorio per protestare contro la privatizzazione dell'acqua. Le forze dell'ordine sono intervenute subito con le tronchesi per tagliare le catene. I manifestanti hanno poi srotolato striscioni con scritto "Acqua, a quale costo?" gridato slogan come “Se voti la privatizzazione dell'acqua, non lo fai il mio nome”.

2 commenti:

saro ha detto...

sono un elettore di centro-destra ed anchio sono profondamente contrario alla privatizzazione dell'acqua che sicuramente sarà gestita come la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Unknown ha detto...

In questi tipi di organizzazioni private succede sempre che i profitti vengono divisi fra i privati e le perdite e le manutenzioni costose vanno a carico della comunità.Si prevedono già aumenti di bollette del 30%.L'esempio degli Ato è un esempio calzante e scottante.Ci è impossibile dare fiducia a questi carrozzoni politici privati mafiosi.Chi può vada a Montecitorio a incatenarsi.Spero che il PD organizzi delle grosse manifestazioni di protesta,anche a Barcellonapg.
Franz

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