venerdì 30 ottobre 2009

MULTE PER 22 MILIONI DI EURO A 22 "PASTAI", PER AVERE ARCHITETTAO UN CARTELLO SUI PREZZI DEL LORO PRODOTTO


DOVE FINIRANNO QUEI SOLDI? NELLE TASCHE DI CHI LI HA SPESI IN PIU'?... D'OBBLIGO E' IL DUBBIO


ROMA (29 ottobre) - Il Tar del Lazio ha confermato le multe inflitte dall' Antitrust
alla fine dello scorso febbraio a 22 società alimentari e due associazioni per aver creato un “cartello” per i prezzi della pasta. Le multe superavano i 12 milioni di euro complessivamente e variavano dai 5 milioni di euro circa (la più alta, inflitta a Barilla) ai 1.000 euro (la più bassa inflitta a Unione alimentare

Secondo l'Autorità garante della concorrenza le aziende hanno creato un'intesa restrittiva della concorrenza, nel periodo che va da ottobre 2006 a marzo 2008 per concertare gli aumenti del prezzo di vendita della pasta secca di semola da praticare al settore distributivo.

Le aziende multate sono: Barilla (5,2 mln), Amato (405mila euro), Colussi (748mila euro), De Cecco (1,7 mln), Divella (1 mln circa), Garofalo (395mila euro), Nestlè (105mila euro), Rummo (529mila euro), Zara (89mila euro), Be
rruto (50mila euro), Delverde (149mila euro), Granoro (401mila euro), Riscossa (103mila euro), Tandoi (359mila euro), Cellino (49mila euro), Chirico (218mila euro), De Matteis (143mila euro), Di Martino (30mila euro), Fabianelli (37mila euro), Liguori (137mila euro), Mennucci (60mila euro) La Molisana (86mila euro).
«Una vittoria del Codacons e dei consumatori italiani». Così Carlo Rienzi, alla guida dell'associazione dei consumatori, commenta la decisione del Tar del Lazio. «Nel 2008 abbiamo più volte denunciato all'Autorità come i prezzi al dettaglio della pasta crescessero senza alcuna ragione, mentre il costo del grano diminuiva sensibilmente (fino al -62%) - spiega Rienzi - una speculazione ora confermata dalla giustizia, che ha determinato un dann
o non indifferente per le famiglie italiane, ognuna delle quali nel 2008 ha speso 140 euro in più solo per gli aumenti ingiustificati su pane e pasta. Euro in più che ora devono essere restituiti ai consumatori: invitiamo i cittadini che hanno conservato scontrini o altri documenti che attestino l'acquisto nel periodo 2006/2008 di pacchi di pasta delle aziende multate, a chiedere dinanzi ai giudici di pace il rimborso delle maggiori somme pagate a causa del cartello anticoncorrenza».
Notizia tratta da:
testata


Fin qui, la notizia, che praticamente dà atto che, prima o poi, se c'è qualcuno che ci difende, la giustizia arriva.
Tuttavia, lasciatemelo dire, la stessa notizia ha una scodinzolata del Codacons che fa un po' ridere, per non piangere, allorchè cerca di farci intendere che gli euro sganciati dalle aziende multate potranno tornare nelle tasche dei consumatori.
"Basterebbe recuperare gli scontrini con cui "riscontrare" la nostra spesa per l'acquisto della pasta, presentarli al giudice di pace, chiedere il rimborso del mal tolto e tutti saremmo soddisfatti, felici e contenti.
E dove sono gli scontrini? Li vogliamo cercare?

Chissà dove andranno a finire, in realtà, tutti quei soldi....

1 commento:

Unknown ha detto...

Rubare truffare,e similari,non hanno senso.Sono al di fuori di relazioni ordinate tese a un fine a un senso.Le relazioni ordinate del mondo producono la vita, e tutte le cose belle che ammiriamo in essa.Così la vita il mondo hanno senso.Ma l'uomo nella sua volontà e libertà spesso tradisce il significato la bellezza ordinata del mondo.Che possiamo farci? E' la vita? I pastai truffano?I politici rubano e imbrogliano?C'est la vie.Ho qualche dubbio.La nostra sembra la caricatura della vita ordinata.Questo modo di vivere è insensato,cioè senza Dio.Eppure Gesù lo spirito di Dio sono fra noi.Basta rivolgerci a Gesù pensarlo pregarlo per orientarci e dare significato alle nostre azioni.Come creature di Dio abbiamo delle virtù(teologali) incorporate.Come figli dell'uomo possiamo acquisire virtù(cardinali).Le nostre virtù ci fanno operare belle cose,degne dell'uomo,per dare senso e significato alla vita al mondo,e a tutto il suo male.Le festività dei Santi e dei morti ci ricordano le nostre virtù e i nostri limiti.Per non apparire completamente ipocriti,aderiamo con convinzioni a queste festività-valori e rinneghiamo quei pastai.
Franz

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