venerdì 4 settembre 2009

UNA SOLUZIONE AL PRECARIATO SCOLASTICO: SECONDO IL MINISTRO GELMINI CHI SI CONTENTA GODE...


LA PEZZA ALLA LEGGE GELMINI E' PIU' PRECARIA DEGLI STESSI PRECARI

Continua il dramma delle centinaia di migliaia di precari della scuola, che trovatisi senza più alcuna prospettiva occupazionale, a causa della macete ministeriale (leggi legge gelmini), da diversi giorni sono in stato di agitazione.
Ieri a Messina le "vittime" dei tagli ministeriali hanno reagito occupando l'Ufficio Scolastico Provinciale.
Per consolazione hanno avuto l'appoggio dei sindacati che, di fronte ai quasi mille casi di precarietà in provincia di Messina, non si sentono per nulla rassicurati dal recente annuncio del Ministro della Istruzione, che crede di risolvere il dramma del precariato mettendo una "pezza nuova" su un vestito logoro: il rattoppo dovrebbe essere "una norma di legge che verra' inserita in un decreto legge ad hoc o nel cosiddetto decreto Ronchi - ha spiegato in una conferenza stampa il ministro Maria Stella Gelmini- sui supplenti annuali. ''Attraverso - ha spiegato - una convenzione che coinvolge Welfare, Istruzione e Inps a questi lavoratori verrà garantita un'indennita' di disoccupazione e una via preferenziale per l'accesso alle supplenze brevi''.
La durata dell'indennità di disoccupazione è di 8 mesi che diventano 12 per coloro i quali hanno superato i 50 anni. Con la stessa norma sulle supplenze brevi il personale che accetti tutte le occasioni di supplenze avraà diritto al punteggio per l'intero anno di servizio nelle graduatorie a esaurimento.
Immediate sono state le reazioni del presidente dei Comitati italiani precari, Curreli, che ha definito i contratti di disponibilità “un contentino” ed ha chiesto il blocco dei tagli previsti; insomma, un dietrofront del ministro.

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