giovedì 13 agosto 2009

PASSATO FERRAGOSTO, LA GIUNTA LOMBARDOBIS DOVRA' AFFRONTARE I PRIMI OSTACOLI, TRA CRITICHE E SUGGERIMENTI.


Il Movimento Popolare Federalista Europeo , per bocca del proprio segretario, Domenico Cutrona, critica in maniera severa Raffaele Lombardo, asserendo che "anche lui è responsabile del disastro siciliano"
“Il presidente Lombardo con la sua Giunta di Governo - secondo Cutrona - si è proposto, agli occhi dei siciliani, come l’elemento di novità, della nuova gestione politica per la soluzione delle problematiche della Regione Siciliana, cioè come uomo di rinnovamento politico, quando egli stesso ha fortemente contribuito alla costituzione dei carrozzoni clientelari, che hanno creato molto disagio alla popolazione".
"Tutta la classe dirigente politica siciliana - aggiunge Cutrona - ha fallito il proprio operato e quindi nessuno è in grado di ergersi a paladino di rinnovamenti."
“La verità - secondo Cutrona - è che la gestione della Regione è solo clientelare, che amministra risorse finanziare solo con obiettivi di carattere clientelare e senza curarsi in nessun modo del reale sviluppo della Sicilia".
Secondo Totò Cuffaro, che nelle ultime elezioni regionali gli è stato alleato, "Raffaele, Lombardo, invece di fare proclami,e lanciare ipotetici partiti, faccia sentire le ragioni della Sicilia”
"La Sicilia - sostiene Cuffaro - non è la regione palla al piede dell'Italia, che chiede senza dare nulla allo Stato italiano. Se la nostra isola incassasse direttamente, così come previsto dallo statuto autonomistico, le imposte delle aziende operanti in Sicilia e le accise, che attualmente vanno interamente alle casse dello Stato, avrebbe annualmente un avanzo di cassa di ben 13 miliardi di euro. Lombardo pretenda che sia data attuazione allo Statuto e chieda che finalmente vengano riconosciute le nostre prerogative".
Peccato che i suggerimenti, all'attuale presidente della Regione, non siano stati dati con la stessa sollecitudine e veemenza al precedente Governatore che, com'è noto, era lo stesso Totò Cuffaro.
Comunque il suggeritore - cioè Cuffaro - coglie l'occasione per appellarsi "a tutte le forze politiche ed ai parlamentari, che hanno a cuore le sorti della nostra isola" ed esorta a lottare "insieme, senza distinzione di colore politico, per indurre il ministro Calderoli, e soprattutto il ministro Tremonti a invertire la rotta e a riconoscere alla Sicilia quanto le spetta".
Ma Raffaele Lombardo sembra, per il momento, preso da ben altri problemi: da quello della scelta dei manager delle Asl, molto difficile per le solite ragioni, all'altro dell'esubero di personale, che la lega Nord rinfaccia alla Regione Siciliana.
''Dimezzeremo i numeri - promette Lombardo in un'intervista a "Il Giornale" - I provvedimenti sono gia' pronti e firmati, partiranno in breve tempo, nell'ottica di un ridimensionamento globale degli organici che stiamo portando avanti''.
''Tutto e' spropositato e tutto va ridimensionato in Sicilia - aggiunge - dai forestali ai dirigenti. Si tratta di personale che abbiamo trovato e che comunque continuerà a prendere uno stipendio".
Ma in fatto di remunerazione, c'è comunque da contrastare la proposta delle gabbie salariali, avanzata provocatoriamente dalla Lega, e il Governatore di Sicilia lo fa con veemenza, definendo le gabbie salariali uno schifo.
Reazione sacrosanta che fa dire ad Enzo Bianco, senatore PD, che "il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo si è finalmente accorto che la Lega è nemica dichiarata del Sud. Ma è la stessa Lega con cui fino a ieri 'amoreggiava' a distanza, pur disprezzato".
Secondo l'esponente del Pd, il governatore dovrebbe "cominciare ad adoperarsi seriamente per attuare, nell'Isola, una buona amministrazione". "Senza prendere, chiaramente, a modello - osserva Bianco - quella che ha utilizzato da vicesindaco della giunta Scapagnini e da presidente della Provincia di Catania". "La Sicilia - conclude Bianco -ha bisogno di un Governo efficace ed efficiente. Lombardo cominci a tagliare le spese improduttive e a investire le risorse risparmiate in incentivi automatici allo sviluppo. E poi scelga manager competenti cui affidare gli incarichi, ragionando al di fuori delle mere logiche clientelari".

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