sabato 11 luglio 2009

A META' LUGLIO I PRECARI DELLA SCUOLA SCENDERANNO IN PIAZZA PER PROTESTARE CONTRO I TAGLI DECRETATI DAL MINISTRO GELMINI


I precari della scuola, per dire no ai decreti sui tagli agli organici ed ai progetti di riforma dell'istruzione, il 15 luglio scenderanno in piazza Montecitorio per una manifestazione nazionale, che in questi giorni sta raccogliendo sempre più consensi.
I Comitati italiani precari, anticipando i temi della protesta, hanno chiesto le dimissioni del ministro dell'Istruzione.
Secondo i Cip l'operato della Gelmini sarebbe dettato da "una conduzione contraddistinta da presunzione e arroganza; da una furia persecutoria e da un livore senza pari nei confronti della scuola statale, di chi la frequenta e di chi ci lavora".

Alla manifestazione davanti a palazzo Montecitorio, hanno già confermato la propria adesione tutte le associazioni nazionali dei precari e diversi sindacati: tra questi anche i più grandi del settore scolastico (Flc-Cgil e Cisl Scuola). In piazza il 15 luglio ci saranno anche diversi partiti politici dell'opposizione, tra cui il Partito democratico. Tra i vari motivi di dissenso all'operato del Governo spicca l'alto numero di tagli agli organici del personale: dal primo settembre saranno tra docenti e personale Ata ben 42mila i posti in meno.

L'associazione dei precari porta a sostegno della propria tesi almeno due prove: "La prima - sostengono i Cip - è che la ministra si è recentemente dichiarata orgogliosa del minor numero degli ammessi agli esami di stato e del maggior numero di bocciati: si è inorgoglita dei suoi fallimenti confondendo la serietà con la severità. La seconda prova è quella di aver pensato ad un ulteriore 'superbonus' da elargire a chi opta per scuole private e diplomifici. In sostanza siamo di fronte ad una politica che, nella scuola settaria ed elitaria, penalizza gli studenti e favorisce i paganti".

2 commenti:

daniela ha detto...

Complimenti ai sindacati che si svegliano solo adesso!
Dov'erano quando è stato firmato il decreto , forse a cena con il ministro a ridere e salvaguardare qualche loro interesse ?
Prova ne sia che hanno indetto lo sciopero solo a decreto approvato!

Luca ha detto...

Il mondo della scuola è bistrattato ed è incapace di reagire energicamente, specialmente contro i sindacati che vanno a braccetto con chi poi criticano. Ma tutto ciò avviene dopo che i giochi son fatti. Se i sindacati vogliono riprendere credibilità,ma penso che sia impossibile, devono sedersi attorno ad un tavolo di trattative e portare avanti le ragioni dei lavoratori , ad oltranza, e non sedersi ad un tavolo imbandito.

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